venerdì 25 giugno 2010

Italia perde 3a2 non solo contro la Slovacchia




In un'Italia dove ogni giorno perdiamo nel campo dei diritti (3a2 per i politici di professione), in quello del lavoro (3a2 per la Fiat), nell'economia (3a2 per la crisi) e nella dignità (3a2 per la mafia) non poteva starci una nazionale di calcio vincitrice e allegra. I lavoratori della Fiat accettano compromessi inaccettabili: o così o andiamo a produrre all'estero dicono i dirigenti, il governo plaude: i figli lavoreranno senza i diritti dei padri. Brancher nominato ministro con lo scopo di evitare un processo. L'inarrestabile ascesa del debito pubblico: si spende di più per tutto l'apparato pubblico, ma quando leggi il notiziario del tuo comune ti spiegano che non ci sono soldi per nessuno. Retrocediamo nelle classifiche mondiali per la libertà di informazione. Il costo della vita aumenta come la disoccupazione.La mafia ingrassa. La crisi è dovuta alla sovraproduzione, ma l'idea che ci salverà è quella di incentivare l'impresa: è come se in preda a una indigestione post banchetto di matrimonio in ospedale ti curassero a gran cucchiaiate di torta nuziale.
La destra dice "più mercato e meno stato", la sinistra (dovrebbe dire, ma chi la sente ne dia notizia) "più stato e meno mercato".

Alcune avanguardie propongono "meno stato e meno mercato": quando tutte le vie possibili portano al fallimento non rimane altro che provare l'impossibile.

Saluti slovacchi Davide

mercoledì 23 giugno 2010

Nido in Famiglia?





Mi chiamo Mersia Galante, cerco mamme come me che vogliono riuscire a conciliare famiglia e lavoro: progetto regionale "nido in famiglia", ci proviamo insieme? Per chi fosse interessata 349 5014736 Mersia

Quando informazione significa asilo nido




A settembre apre il nido aziendale Marameo di Agripolis. Lo sapevate?
Saranno disponibili almeno 15 posti per i residenti legnaresi. Lo sapevate?
Ieri sera in sala consigliare a Legnaro è stato presentato il nido alla cittadinanza, è stata paventata una rata mensile di 370 euro se vi saranno almeno 45 bambini iscritti, il sindaco ha promesso aiuti economici alle famiglie. La struttura sarà all'avanguardia sia per dotazioni tecniche, spazi che per programmi pedagogici. Lo sapevate?
Io, a parte un generico si farà, ci sarà, vedremo come sarà, non ne sapevo nulla e con me alcune altre mamme con bambini potenziali utenti.
Consulto il sito del comune, niente,il nulla, deserto, allora mi ricordo che sul notiziario c'è un articoletto sul fatto che il comune di Legnaro usa Facebook per agevolare l'informazione, ci vado e niente, anzi una mamma approfitta di un po di visibilità in bacheca per chiedere se qualcuno è disponibile per un "nido in famiglia" ( attività sovvenzionata in parte dalla Regione Veneto mai presa in considerazione dall'amministrazione)
Sono andato di persona in comune e ho chiesto al caposettore e mi è stato detto che alcune informazioni sono contenute nell'ultimo notiziario. E' vero, fatico un po' a trovarle: pagina 2, "biblioteca e dintorni", in coda a un altro articolo che in comune ha solo l'autore.Nessuna evidenza, praticamente non esiste.
I genitori di bambini un pochino più grandi fra poco si scannano per l'ingresso dei loro pargoli all'asilo di Volparo, ma per l'ingresso al nido Marameo non sarà fatta nemmeno una graduatoria, ci sono talmente tanti posti disponibili che per quest'anno l'iscrizione è solo una formalità, anzi il rischio è che la rata sia più alta di quella promessa proprio perchè non ci sono bambini sufficienti per dividere i costi.
Se per i dipendenti dello zoo profilattico c'è una scadenza ( 15 luglio) per presentare la domanda, per i legnaresi nessun problema, verranno accettate tutte le domande anche se dovessero pervenire a settembre. Parola di Caposettore.

Ora mi chiedo: e se si facesse un po' di pubblicità a questo evento? UN ASILO NIDO AZIENDALE A LEGNARO!!!!!!!
Quanto ci vuole a farsi dire dall'anagrafe nomi e indirizzi dei residenti con meno di tre anni?
Siamo sicuri che quelli che hanno trovato posto in asili nido lontani non ci farebbero un pensiero a iscrivere il loro figlio vicino casa? Non è che le 8/9 richieste pervenute agli uffici sono il frutto di disinformazione? Non è che questa disinformazione è voluta? Due possibilità mi sorgono in mente: o un bel chi se ne frega dei problemi delle famiglie legnaresi o, peggio, una gestione clientelare, per amicizie. Diciamo e non diciamo, pochi iscritti, primi fra tutti i nostri amici. Propendo per la prima ipotesi.
Se non parcheggiavo la vespa di fronte al volantino reclamizzante la serata di ieri non sapevo nulla nemmeno di quella.
E i soldi promessi alle famiglie che iscriveranno i loro figli a questo nido? Quelli che, n hanno iscritto i bambini a un altro nido privato non riceveranno nessun contributo: sono cittadini di serie B?
Se per un caso eccezionale si verificasse che le domande superano i posti disponibili, in assenza di una data di scadenza per la presentazione delle domande stesse e la relativa graduatoria in base a criteri pubblici, come verranno assegnati i posti? Per sorteggio? O chi primo arriva meglio alloggia anche se con madre casalinga e alti redditi?

Attendo come sempre risposte.
Saluti Davide

domenica 20 giugno 2010

Consiglio comunale del 16/06/2010 by Roberto Pescarolo


Consiglio comunale del 16/06/2010

In sintesi:
blog, surroga, satira politica, scuola, etica politica, mercato settimanale, strada aperta/strada chiusa, asilo dell'infanzia, gemellaggio, programma elettorale 2004 con gli stessi contenuti di quello 2009, mancanza di programmazione, idee per utilizzo del avanzo di bilancio, regolamento del parco di via Cavour, spese di rappresentanza e spese di missione degli amministratori, diritto di servitù di veduta, piano casa e pensiline fotovoltaiche.

Nello specifico:
L'ultimo consiglio comunale è stato “caldo”, ricco di molti dibattiti, spunti di riflessione, novità ed anche di satira.
La prima novità in seno al Consiglio Comunale è la surroga, all'interno del gruppo Legnaro per le libertà, del consigliere dimissionario Giorgio Malimpensa con il consigliere Sandra De Salvador.
Un ringraziamento al primo per quanto fatto ed un augurio per il nuovo consigliere entrante per il lavoro da fare.
Il dibattito si è subito accesso per le interrogazioni di VivereLegnaro, sulla scuola dell'infanzia di Volparo, sulle modalità di assegnazione dei posti e sui progetti di futuro ampliamento. La maggioranza subito pronta a discolparsi sulla propria responsabilità del problema in questione ( l'assegnazione dei posti doveva essere effettuata per sorteggio ), ed accusando inoltre che il Consiglio di istituto viene utilizzato come strumento politico.
Credo che il consiglio d'istituto, formato da insegnati, preside e genitori abbia obiettivi e compiti ben diversi dalla politica, casomai si rivolge agli amministratori per risolvere problemi di tipo economico ( acquisto di beni quali arredi, dotazioni strumentali ecc ) e manutentivo ( es. bagni rotti, finestre da manutentare e mettere in sicurezza, tinteggiature straordinarie ecc ); è formato da persone competenti nella loro materia ( insegnati e presidenza ) e portatici di interessi e “problemi diffusi”, ed assieme cercano di fare sintesi e risolvere i problemi che emergono.
Mi sembra contraddittorio invece chiedere al consiglio di istituto la possibilità di avere un rappresentante dell'Amministrazione come uditore: una volta presenti alle varie riunioni se interpellato certamente “l'uditore” non potrà che esprimersi e dare la propria opinione influenzando o meno il resto dell'assemblea. Ognuno di noi ha la propria idea politica, ma dover occupare “politicamente” tutte le istituzioni mi sembra uno “sport praticato” dai politici di più alto incarico ( con i risultati, conflitti, e scandali che ogni tanto escono sui giornali ), e credo che per Legnaro ed il relativo istituto comprensivo non sia così necessario: esistono gli strumenti ed i modi per comunicare tra i due enti, e il ruolo di assessore assegnato dal sindaco serve proprio a questo.
Quello che oggettivamente emerge, è che se le notizie ( problemi ) non fossero emerse nelle pagine dei giornali locali, forse il problema non sarebbe stato risolto così velocemente, anche se non è detto che per gli anni avvenire, la situazione non si ripresenti.
Lo stesso dicasi per l'interrogazione su Via Ardoneghe; notizia apparsa sui giornali ed ora pronta risoluzione del problema con l'installazione di dossi rallentatori. Sotto a chi tocca!!
La scarsa programmazione emerge anche dall'intervento, nei confronti della maggioranza, del consigliere Sandra De Salvador, in merito al ritardo della pubblicazione del notiziario comunale, motivata dal fatto che doveva essere esperita la gara per la stampa, ed i contenuti erano, per la maggior parte inerenti alle attività estive organizzate a Legnaro. Motivazione accolta, e rassereniamoci che il ribasso d'asta sarà assegnato alla biblioteca ( come dichiarato dal sindaco accontentando il consigliere De Salvador ).
La mancanza di programmazione e di etica politica dell'attuale Ammnistrazione, e sottolineata nell'intervento di Stefano Venturini ( VivereLegnaro ) il quale, ironicamente ( ma facendo comunque riflettere su come vengono affrontate le problematiche del nostro comune ) propone il gemellaggio con il comune di Mombello Monferrato, visto che hanno lo stesso Piano di Gestione e Sviluppo ( scaricabile da internet ) del nostro comune, solo che mentre nel primo sono enunciati anche numeri di bilancio, entrate, uscite ecc ma sopratutto gli investimenti per gli immobili vengono in maniera, seppur sintetica descritti, nel P.G.S. a firma del sindaco di Legnaro, tutte le parti che formano il contenuto del piano ( al di là delle parti in “burocratese” che spiegano cos'è il piano, della forma di innovazione, ecc ) sono state omesse. E' come se affidassi i miei risparmi ad una banca e questa genericamente gli investe in titoli esteri per poi perdere tutto ( vedi bond argentini). Il paragone è un po' forzato ma vorrei sapere da cittadino, se si investe sugli immobili, avrei piacere conoscere dei dettagli sotto profilo economico e decisionale sulle opere in programma, e non una indicazione generica per poi vedere strade chiuse, allagamenti vari, lampioni accesi/spenti, rotonde solo dichiarate ecc. ecc.
La satira è ufficialmente entrata anche in consiglio comunale a Legnaro, visto che il sindaco ha manifestato in modo deciso e pubblico, il suo dissenso sullo stile di cattivo gusto di chi scrive e apre le discussioni su questo blog. Credo che i blog, social network, feed, twitter ecc sono nuove forme di comunicazione ed ognuno può sentirsi libero di usarle come meglio crede ( sempre nel rispetto della legge ) e per gli obiettivi di comunicazione che vuole raggiungere. Nella rete si trovano tante pagine unitili tra facebook e blog vari; una volta che uno strumento moderno, veloce, condiviso, mette in discussione problemi ( che nello specifico riguardano Legnaro ) è bene utilizzarlo. O il blog sta coprendo una carenza di spazi di comunicazione ( leggi sala civica idonea ), o per alcuni invece rimane uno strumento per dire la propria opinione senza mai dichiararsi e quindi firmarsi.
La satira serve ad ironizzare su fatti, cose e persone, ma se fatta bene e con intelligenza, serve anche a far riflettere.
A tal proposito, visto che molti sono dotati di cellulari touchscreen, smarthphone ecc, propongo di utilizzare una piccola parte dell'avanzo di bilancio per mandare in videoconferenza, webcame, skype, streaming, in differita, ecc il consiglio comunale, così nell'ottica di avvicinare il cittadino alla pubblica amministrazione, potremmo mettere in atto alcune azioni concrete per raggiungere il “federalismo” come da tanti promesso.
Molti comuni utilizzano già questo strumento di partecipazione e trasparenza politica, senza dover scomodare comuni molto lontani ( vedi Mombello Monferrato ). ( http://www.grillitv.it/?p=600 ).
Il resto su mercato e traffico connesso, strada aperta/chiusa, spese di missione, spese di rappresentanza e missione, regolamento del parco di via cavour, servitù di veduta ed endoprocedimento, distanze dai confini di pensiline fotovoltaiche ecc vi rimando ai verbali ( cartacei ) del consiglio comunale, per chi avrà voglia di leggerli.

Roberto Pescarolo

venerdì 18 giugno 2010

Interrogazione mercato

L'altro giorno non sono stato presente al consiglio comunale così vi propongo un'interrogazione regolarmente depositata dal gruppo VivereLegnaro. A quanto mi è stato riferito la risposta dell'assessore competente è stata deludente.
Secondo l'art 28, 5° comma del regolamento del nostro consiglio comunale, la risposta deve essere scritta e restituita entro 30 giorni dal deposito dell'interrogazione. Vediamo se sarà rispettato il regolamento che loro stessi hanno confezionato e approvato l'anno scorso. In attesa della scadenza dei termini il blog è a disposizione di chiunque abbia qualcosa da dire.

Una nota a margine, pare che la satira urti la sensibilità dei potenti, come anche la libera informazione, perfino i piccoli blog come questo.
Non si arrenderanno mai? Noi nemmeno!

INTERROGAZIONE IN MERITO ALLE PROBLEMATICA CAUSATE DAL MERCATO E LE RICADUTE SULLA VIABILITÀ' LOCALE

Come hanno potuto constatare, residenti e non, negli ultimi mesi, nonostante la crisi economica che ha colpito diverse fasce della popolazione, il mercato settimanale di Legnaro, si è ulteriormente ampliato, forse perché, rispetto ad altre, è una piazza più appetibile e redditizia, per via del passaggio e del discreto numero di frequentatori dello stesso.
Se da un lato può far piacere per le nuove attività commerciali, che vi si insediano, dall'altro sta creando non pochi problemi alla viabilità di attraversamento, come è ovvio nei giorni del mercato.
Per il traffico proveniente da Polverara, la Via 2 Giugno, il tratto di traversa interna, viene utilizzata come alternativa e by-pass del centro, sopratutto per il traffico diretto a Piove di Sacco, ( interferendo comunque con il traffico delle auto dei genitori che portano i bambini all'asilo, il tutto a scapito della sicurezza stradale ).
Per il traffico proveniente da nord-est, che deve immettersi nella provinciale, ciò risulta molto difficile, e poco sicuro, in quanto sono costretti ad utilizzare appunto la traversa interna, già trafficata dai veicoli provenienti da Polverara.
Sarebbe più sicuro utilizzare l'intersezione tra Via Roma e la provinciale all'altezza della ex-pesa visto che ci sono le condizioni di buona visibilità e quanto meno la segnaletica orizzontale; tutto ciò non e possibile, perché tale manovra è interdetta da segnaletica temporanea, ed appunto dalla presenza di alcuni venditori ambulanti.
Il problema coinvolge non solo il traffico di attraversamento di provenienza da nord-est e diretto a sud, ma in maniera più diretta coinvolge anche tutti i residenti del quartiere San Biagio, per i quali viene negata quindi la possibilità di raggiungere agevolmente il semaforo in quanto, pur passando dietro all'asilo, gli viene negata comunque la possibilità di svolta a sinistra lungo Via Cavour in direzione del centro.
Questo per sottolineare, che al di là del problema oggettivo e puntuale del martedì, amplificato, anche se oramai per poche altre settimane, vista la prossima chiusura delle scuole per le vacanze estive, non deve far dimenticare la questione e quindi lo studio della sua risoluzione, in vista della stagione invernale.
Rimane comunque ancora in sospeso l'apertura del tanto sbandierato, ma più volte rinviato, viale dell'Università, che potrebbe, almeno nelle ore di punta, scaricare parte del traffico di attraversamento del centro di Legnaro, sopratutto per quello proveniente da sud e diretto a Padova.
Esprimendo un concetto oramai noto, suffragato da diversi esempi di offerta e localizzazione dei servizi ed immobili, non è che accentrando si migliora il servizio, ma a margine si creano altri problemi( vedi il traffico del centro causato dalle scuole, mercato, sagrato della chiesa utilizzato come parcheggio ecc, interferenza nei flussi veicolari ecc ), ma in alternativa pianificando e dotando le infrastrutture di aree a servizio della sosta ( parcheggi scambiatori, aree per soste brevi, aree polifunzionali ) si riuscirebbe a conciliare le esigenze di mobilità di attraversamento con quelle di mobilità locale.
Nello specifico, la posizione del mercato settimanale, e quindi la valenza commerciale che se ne vuole attribuire, non deve prescindere dallo studio della viabilità e dei flussi di traffico nei giorni di esercizio dello stesso.
Si chiede pertanto, a codesta amministrazione, se sta valutando una nuova organizzazione e dislocazione del mercato, o quest'ultimo sarà ulteriore causa di congestione della viabilità locale, oltre ai già noti motivi causati da una edificazione indiscriminata senza la conseguente dotazione di parcheggi e strade .

Gruppo “Vivere Legnaro”


Saluti Davide

giovedì 17 giugno 2010

Intercettazioni

Con 272.665.168 euro si possono fare un sacco di cose, alcune però richiederebbero stanziamenti molto più ingenti. Per esempio per intercettare 7.500.000 italiani, come dice il nostro presidente del consiglio, ce ne vorrebbero molti di più.
I milioni di euro per intercettazioni li anticipa lo stato, ma li paga il condannato, in parte, in oltre, le cifre sono gonfiate a causa delle tariffe esose che vengono applicate dalle nostre compagnie del telefono.
Una persona normale, supponiamola innocente e incensurata, parla al telefono con un suo amico di infanzia ( terribile mafioso pluriomicida) non succede nulla. Sig Rossi ( innocente e incensurato) parla con lo stesso pericoloso criminale per capire dove potrà trovare nella sua città prostitute più che minorenni, da domani potrebbe non succedere più nulla. Il pericoloso criminale, non sapendo bene cosa fare dei soldi frutto dei suoi crimini contatta un rispettabile consulente finanziario che gli consiglia di contattare a sua volta alcune persone vicine al settore dei rifiuti: non ne sapremo mai niente.

Gente di destra che diventi di sinistra ce n'è gran poca, specialmente con la sinistra che c'è oggi. Ma mi chiedo se un pochino non si vergognino di questa classe politica che premia anche il pedofilo. Votare a destra è un diritto, ma perchè non vi ribellate a questa destra e non ne pretendete una per lo meno decente?

Secondo quanto proposto dai senatori Maurizio Gasparri (Pdl), Federico Bricolo (Lega Nord), Gaetano Quagliariello (Pdl), Roberto Centaro (Pdl), Filippo Berselli (Pdl), Sandro Mazzatorta (Lega Nord) e Sergio Divina (Lega Nord) attraverso un emendamento, il n. 1707, voleva cambiare la norma impedendo l'arresto in flagranza di reato per chi compie atti sessuali "di minore entità.
Tizio è un papà che, insospettito dai racconti della figlia undicenne, decide di osservare il comportamento di un vicino di casa ( Caio). Non fa appostamenti, non intercetta e non interroga nessuno, semplicemente butta l'occhio dalla sua finestra da dove si vede l'entrata di Caio. Un giorno vede Caio che rientra in casa con Tonino, il figlio di 8 anni di un altro vicino di casa.
Tizio comincia ad agitarsi, scavalca il cancello e guarda dalla finestra di Caio. Il bambino è mezzo nudo e Caio lo sta baciando in bocca frugandogli fra le gambe. Tizio chiama il 113 e comincia a sbattere con i pugni i vetri della finestra.
La polizia arresta Caio. Il magistrato convalida l'arresto. Ci sarà un processo. Come andrà a finire?
Poichè gli atti sessuali compiuti sul minore sono ritenuti di minore entità, Caio non passerà nemmeno un giorno in carcere. Non doveva nemmeno essere arrestato. Caio chiederà i danni al poliziotto che ha arrestato, al magistrato che ha convalidato, allo stato che ha detenuto. Tizio in oltre si beccherà una denuncia per essere entrato in proprietà privata senza permesso.
Complimenti, quale ragione ha portato i nostri eroi a formulare un emendamento di questa natura?

La gente di destra è migliore di chi li rappresenta, si faccia sentire e pretenda di poter votare persone di cui non ci si debba vergognare. Chi approva queste proposte è corresponsabile di tutte le violenze che non verranno punite.

Saluti tristissimi Davide

martedì 15 giugno 2010

Consiglio comunale

Qualcuno mi ha detto che ci sarà da sorridere specialmente nella prima parte. invito tutti a partecipare!



IL SINDACO AVVISA

· Che il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica ordinaria di prima convocazione, per il giorno mercoledì 16 GIUGNO 2010 alle ore 18.30 presso la sala consiliare del palazzo municipale per trattare e deliberare sugli argomenti riportati nel seguente:ORDINE DEL GIORNO



1. COMUNICAZIONI DEL SINDACO.

2. INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE.

3. RATIFICA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 70 DEL 03-06-2010 AVENTE AD OGGETTO: “VARIAZIONI DI BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 2010”.

4. ESAME ED APPROVAZIONE DEL RENDICONTO DI GESTIONE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2009.

5. RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO, AI SENSI DELL’ART. 194 DEL D.LGS. N. 267/2000.

6. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DEL PARCO DI VIA CAVOUR.

7. APPROVAZIONE REGOLAMENTO CONSULTA DELLO SPORT.

8. APPROVAZIONE REGOLAMENTO SPESE DI RAPPRESENTANZA.

9. APPROVAZIONE REGOLAMENTO SPESE DI MISSIONE DEGLI AMMINISTRATORI COMUNALI.

10. APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE PER L’ESTENSIONE DELLE FUNZIONI DEL DIFENSORE CIVICO DELLA PROVINCIA AI COMUNI DEL TERRITORIO.

11. CONFERMA VOLONTA' AMMINISTRAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE DI URBANIZZAZIONE NELL'AREA A PARCHEGGIO E VERDE PUBBLICO FRONTE VIA ROMA A FRONTE DI AUTORIZZAZIONE DI ISCRIZIONE DI SERVITU' DI VEDUTA. CONSERVAZIONE DEGLI ATTI.

12. APPROVAZIONE NORME DI CARATTERE URBANISTICO EDILIZIO PAESAGGISTICO ED AMBIENTALE IN MERITO ALLA LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 8/07/2009 (PIANO CASA)- INTEGRAZIONI.

Saluti Davide

sabato 12 giugno 2010

Un'Idea



Ascolto questa canzone da oltre 20 anni. Solamente in queste settimane sento di averla intimamente capita. Sono spaventato dalla solitudine provocata dal tentativo di vivere in maniera più o meno coerente con le proprie idee.
Ma non c'è alternativa: "se fossi al vostro posto, ma al vostro posto non ci so stare" diceva De Andrè.

Un'idea, di Gaber-Luporini 1972

Un'idea, un concetto, un'idea
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
se potessi mangiare un'idea
avrei fatto la mia rivoluzione.

In Virginia il signor Brown
era l'uomo più antirazzista
un giorno sua figlia sposò
un uomo di colore
lui disse: "Bene"
ma non era di buonumore.

Ad una conferenza
di donne femministe
si parlava di prender coscienza
e di liberazione
tutte cose giuste
per un'altra generazione.

Un'idea, un concetto, un'idea
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
se potessi mangiare un'idea
avrei fatto la mia rivoluzione.

Su un libro di psicologia
ho imparato a educare mio figlio
se cresce libero il bimbo
è molto più contento
l'ho lasciato fare
m'è venuto l'esaurimento.

Il mio amico voleva impostare
la famiglia in un modo nuovo
e disse alla moglie
"Se vuoi, mi puoi anche tradire".
Lei lo tradì
lui non riusciva più a dormire.

Un'idea, un concetto, un'idea
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
se potessi mangiare un'idea
avrei fatto la mia rivoluzione.

Aveva tante idee
era un uomo d'avanguardia
si vestiva di nuova cultura
cambiava ogni momento
ma quand'era nudo
era un uomo dell'Ottocento.

Ho voluto andare
ad una manifestazione
i compagni, la lotta di classe
tante cose belle
che ho nella testa
ma non ancora nella pelle.

Un'idea, un concetto, un'idea
finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
se potessi mangiare un'idea
avrei fatto la mia rivoluzione
la mia rivoluzione, la mia rivoluzione.

Saluti Davide

venerdì 11 giugno 2010

Non lasciamoli soli!!!




Ultima notizia dall'amministrazione legnarese: sono avanzati 1.100.000 euro dal bilancio dello scorso anno. Un "tezoro" appunto.
Qualcuno vi dirà che è un effetto delle leggi in materia di spesa comunale, qualcun'altro vi racconterà che bisogna essere bravi per risparmiare tutti quei soldi... In parte è vero, ma in parte c'è anche una certa incapacità che ferma per mesi soldi in progetti mai spiegati che inspiegabilmente non vengono realizzati (la rotonda fronte chiesa per esempio), c'è anche molta poca lucidità che permette l'inserimento lampo di una rotonda in statale, ma non prevede per anni l'ampliamento del cimitero...
La notizia vera però è che alla riunione dei capigruppo il sindaco ha chiesto anche all'opposizione se ci fossero delle idee per destinare 100.000 euro di tanto avanzo. Io se fossi un assessore di questa amministrazione mi incazzerei di brutto: "ma come vinciamo le elezioni per governare e adesso ti metti a chiedere se ci sono buone idee all'opposizione? E io che cavolo ci sto a fare qui?"
Si vede che le buone idee mancano, ma che la fantasia non fosse al potere lo sapevamo già da un pezzo, quindi rimbocchiamoci le maniche e non lasciamo che questa offerta cada invano.
Ecco alcune buone idee in ordine sparso e non di importanza:
-Parziale ristrutturazione parco verde di via Cavour per eliminare parti in asfalto da sostituire con vialetti in terra battuta. Attività da svolgersi in collaborazione con gli studenti della facoltà "Parchi e giardini" di Agripolis.
-Ristrutturazione del baretto del parco verde di via Cavour così da permetterne l'utilizzo anche d'inverno. Oltre che un posto di ritrovo per anziani si otterrebbe una sorveglianza del parco stesso.
-Realizzazione di un impianto fotovoltaico su tetto di edifici comunali. Oltre al risparmio si otterrebbe anche un vantaggio economico duraturo nel tempo.
-La ristrutturazione in chiave di risparmio energetico dell'impianto di riscaldamento della scuola elementare del centro. Ancora un investimento che produrrebbe risparmi per gli anni a venire e un sensibile miglioramento della vita di centinaia di bambini e dei loro insegnanti. Fanno 30 gradi a dicembre in alcune classi e c'è chi apre la finestra per mitigare il caldo!!!
-La ristrutturazione in chiave di risparmio energetico di tutte le apparecchiature elettriche e per il riscaldamento/raffreddamento dell'edificio sede del comune a partire dalle lampadine della sala consigliare. Basterebbe un piccolo bando in cui si invitano le società ESCO a fare le loro proposte: vince quella che fa risparmiare di più!
Il resto delle idee lo potreste aggiungere in commento voi.

Per concludere alcune idee fuori concorso:
-si potrebbe pagare una tangente al sindaco e far aprire la strada fra via Orsaretto e Viale dello sport
-si potrebbe incentivare il cambio di residenza delle persone in fin di vita così da ovviare temporaneamente alla mancanza di loculi
-si potrebbe pagare un esperto per insegnare agli amministratori a non avanzare più tutti questi soldi
-si potrebbe cmprare un compasso per progettare in proprio qualsiasi tipo di rotonda

Saluti Davide

lunedì 7 giugno 2010

Giovedì 10 assemblea pubblica





GIOVEDÌ 10 GIUGNO, A LEGNARO
ALLE ORE 20e30 PRESSO LA SALA DE ANDRÈ ASSEMBLEA PUBBLICA
ACQUA BENE COMUNE
L’IMPORTANZA DEI TRE REFERENDUM
A SEGUIRE VIVERELEGNARO:
DOPO UN ANNO COME OPPOSIZIONE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
FRA AVANZI DI BILANCIO, CIMITERI DA AMPLIARE, SCUOLE DA COSTRUIRE, STRADE DA APRIRE, ROTONDE DA REALIZZARE…
LE INIZIATIVE FATTE FINO AD OGGI QUELLE DA FARE ASSIEME NEL PROSSIMO FUTURO
L’IDEA DI UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA
SIETE TUTTI INVITATI!!!

sabato 5 giugno 2010

Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no

Il federalismo della lega impedisce alle regioni di decidere cosa fare del proprio territorio! Gli interessi economici vogliono investire in tecnologie superate e antieconomiche. L'ex ministro Scajiola raccontava che la centrale l'avrebbe voluta anche nel giardino di casa. La casa che, a sua insaputa, gli hanno comperato lontano da dove abita.
Vi rilancio un articolo apparso su www.terranauta.it



Nell'acceso dibattito di questi giorni, chi abbia avuto la pazienza di oltrepassare la cortina di fumo dell'informazione tradizionale, svolgendo una rapida ricerca su internet o attingendo da fonti dirette, avrà sicuramente trovato una serie di buone ragioni per schierarsi fra i contrari al ritorno del nucleare in Italia.
Le perplessità sono innanzitutto ambientali, dovute oltre all'enorme impatto sul territorio, al fatto che una centrale nucleare necessita, per funzionare, di elevatissime quantità di acqua per il raffreddamento (la Francia vi impiega il 40% delle sue risorse idriche) e spesso di una centrale a carbone ausiliaria che fornisca l'energia necessaria ad estrarre il plutonio dall'uranio.

E di natura economica, dati gli elevati costi di costruzione – Edison ha stimato in 40 miliardi di euro il prezzo di 10 centrali – e di stoccaggio delle sostanze radioattive, a fronte di un prezzo al kilowatt che – si legge sul blog di Jacopo Fo - risulterà sconveniente rispetto al solare e all'eolico nel giro di 3-4 anni (dunque 15 anni prima che le centrali entrino in funzione); senza contare che l'uranio va scomparendo ed il suo prezzo è destinato a crescere esponenzialmente.

E poi etiche, visto che l'energia nucleare era stata abolita in Italia per volontà popolare da un referendum nell'87, mentre nessun referendum è stato richiesto per reintrodurla, e sociali, perché le centrali creeranno prevedibili contrasti e frizioni nelle comunità dove saranno costruite.


Sono numerosi ormai gli studi che attestano la nocività dell'esposizione alle radiazioni nucleari, anche in quantità minime.Mille buone ragioni si possono trovare, e già di per sé sufficienti. Ce n'è un'altra però, che forse fino ad ora non è stata presa nella dovuta considerazione: quella salutare. Sono numerosi ormai gli studi che attestano la nocività dell'esposizione alle radiazioni nucleari, anche in quantità minime.
In un'intervista su Qualenergia.it Gianni Mattioli, deputato dei verdi, ebbe a dichiarare che il danno sanitario da radiazioni è un “danno senza soglia”, visto che un'esposizione anche minima può innescare processi di tumori, leucemie o effetti sulle generazioni successive.

La stessa Commissione internazionale per la radioprotezione definisce “dose massima ammissibile […] quella dose cui sono associati effetti somatici, tumori e leucemie, che si considerano accettabili a fronte dei benefici economici associati a siffatte attività o radiazioni” piuttosto che, come sarebbe logico supporre, quella che non comporta rischi per la salute umana.

Uno studio finanziato dal governo tedesco e condotto da un gruppo epidemiologico dell’Università di Mainz ha portato ulteriori conferme. Su un campione significativo di persone esposte a quantità minime di radiazioni nucleari – i residenti in un raggio di 5 chilometri da ciascuna delle 16 centrali tedesche, in un arco di tempo di 13 anni, dal 1980 al 2003 – si è riscontrato un aumento di incidenze allarmante, soprattutto per quanto riguarda i bambini al di sotto dei 5 anni (+ 220% i casi di leucemia, + 160% quelli di cancro).


Persino la volontà delle regioni viene calpestata dal governoInfine un articolo del quotidiano britannico The Guardian illustra come esistano altri tipi di effetti, ancora più a lungo termine, dell'esposizione alle radiazioni. Effetti che possono “causare cambiamenti in cellule lontane nello spazio e nel tempo da quelle colpite dalle radiazioni. Che sfidano l'attuale spiegazione sugli effetti delle radiazioni ma sono sconosciuti all'opinione pubblica. Che sono discussi dai biologi di tutto il mondo e sono soggetto di migliaia di articoli scientifici.”
Un quadro agghiacciante, reso ancor più inquietante dalle ultime notizie di attualità che vedono, in data di ieri 10 febbraio, l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo sulla disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.

Il nucleare sembra alle porte, insomma. Certo non ci è dato sapere dove saranno costruite le centrali, non in campagna elettorale. Né possiamo esprimere il nostro parere in proposito (un referendum darebbe come esito probabile la vittoria del no, almeno stando ad un recente sondaggio condotto da Ipr Marketing che vede i contrari attestarsi al 56%).

Persino la volontà delle regioni, alla faccia dell'osannato federalismo, viene calpestata dal governo, che si è affrettato ad impugnare le leggi approvate da Puglia, Campania e Basilicata che impedivano la costruzione di centrali sul proprio territorio.

Ma non c'è di che preoccuparsi. Probabilmente il nucleare in Italia non tornerà mai. Secondo Jacopo Fo infatti, ben prima del 2019, anno in cui le stime più rosee dei tecnici Edison attestano l'inizio attività della prima centrale, la crisi energetica affosserà l'economia italiana al punto da rendere ridicolo il solo pensare di poter costruire una centrale. Siamo proprio fortunati.

giovedì 3 giugno 2010

La pista ciclabile legnarese



Dopo la Tav a Legnaro è stata inventata la Bav?La bicicletta ad alta velocità?. Ricevo e pubblico


“Legnaro” E' UNO SCANDALO
( uno dei tanti, purtroppo!!)

Certi fatti devono essere conosciuti, rimanere scritti per essere tramandati: sono troppo eclatanti.

Premessa.

Il costo di una pista ciclabile, essendo standard la larghezza, varia da un minimo di 100 mila Euro ad un massimo di 250 mila Euro Km. di lunghezza. Dipende da dove viene localizzata e da come viene eseguita: se deve essere acquistato il terreno o no, se costruita in zona agricola oppure in città, eccetera.
Facciamo qualche esempio:
1) Il Comune di Padova ha inaugurato una pista ciclabile di collegamento della località Montà con la strada del Sacro Cuore: notizia dalla stampa locale del 15/04/2010. L'Assessore competente ne ha illustrato le caratteristiche: lunghezza 3 Km, costo dell'opera 750 mila Euro compreso il costo del terreno di sedime, costo unitario per Km. Euro 250.000.
2) Sempre il Comune di Padova, nello stesso periodo, ha inaugurato un'altra pista ciclabile denominata Due Palazzi: lunghezza 3 Km., costo 750 mila Euro, costo Km. Euro 250.000.
3) Il Comune di Grado (Gorizia) ha speso per 8 Km. di pista ciclabile 1,4 milioni di Euro: corrispondono a 175.000 Euro per Km.
4) Sempre il Comune di Grado per altri 6 Km. di pista ciclabile ha speso 1,4 milioni di Euro: costo km. 233.000 Euro.
5) La Provincia di Padova ha costruito negli ultimi anni piste ciclabili a costi ulteriormente ridotti rispetto a quelli sopra esposti.

Veniamo a noi: il fatto.
Il Comune di Legnaro assieme al Comune di Saonara, a seguito di un accordo fra loro stipulato e siglato con la delibera di Consiglio Comunale n. 75 del 2001, hanno costruito un tratto di pista ciclabile, a lato della Provinciale 35, che collega la località di Casone (Legnaro) con via Roma in Comune di Saonara . Si tratta dell'ultimo tratto di pista ciclabile che unisce il Comune di Polverara a quello di Saonara, attraverso Legnaro. Un'opera meritevole. Questa rimanente parte di pista ha una lunghezza di circa 1.230 metri, per metà in territorio di Legnaro e l'altra metà in Comune di Saonara. Il progetto è unico; per la spesa, ognuna delle parti vi concorre per un 50%. Gli atti di progetto sono approvati in “fotocopia” dalle due Amministrazioni.
Il progetto definitivo è stato approvato con delibera di Giunta Comunale n. 166 del 2006 per un importo complessivo di spesa di 1.250.000 Euro.
La pista è stata di recente completata; la Delibera di Giunta Comunale n. 23 del 04/03/2010 autorizza la chiusura della contabilità e la liquidazione dell'ultimo stato di avanzamento dei lavori. Sempre con la stessa Delibera vengono riconosciuti e pagati Euro 40 mila all'Impresa costruttrice, una ditta di Milano, per danni che dichiara di avere patiti durante l'esecuzione dei lavori.
Il Costo complessivo e definitivo della pista, si legge nella Delibera, è di Euro 1.510.000, così divisi: 755 mila Euro a carico del Comune di Legnaro e altrettanti per il Comune di Saonara.
Facciamo due conti:
il costo della pista è di Euro 1.510.000, diviso per i 1.230 metri di lunghezza, dà un costo
per Km di Euro 1.227.000 .
Il costo Km. delle piste ciclabili come sopra visto è al massimo di 250.000 Euro; la nostra è stata pagata per Km. Euro 1.227.000; una maggior spesa di Euro 977.000 per Km. e sull'intera opera, un maggior costo di Euro 1.202.500.
Riflettiamo: una maggiore spesa di circa 2 miliardi di vecchie lire per Km., vi pare possibile? Non è un po' troppo?
Sono prezzi cinque volte superiori a quelli di mercato.
E' uno scandalo.
Dopo tutto il lavoro è consistito nel “tombinare” il fosso lato strada per poterci camminare sopra, o passarci con la bicicletta; ha interessato una porzione di terreno di 3.075 mq (1.230 per 2,5 metri) dei quali, metà di proprietà del Comuni interessati.
Il costo per mq. è pari a quello di un mq. di un appartamento di seconda mano; è pari al costo per mq. del Passante di Mestre costruito sull'autostrada A4, compresi i ponti, sottopassi, caselli di entrata e uscita con relative rampe stradali.
Nel costruire la pista non si è lesinato sugli sprechi.
Esempio: il tratto di strada interessato dalla pista era stato di recente illuminato con un impianto moderno interrato, con pali porta lampade, uno ogni 60-70 metri, con predisposte fra un palo e l'altro le basi in cemento per accogliere il raddoppio di punti luce. E' stato tutto abbattuto, tutto sradicato e rifatto l'intero impianto, dal lato pista, con i pali portalampade piazzati sull'area della pista stessa, che sono pure pericolosi per i ciclisti che la percorrono. Cosa è cambiato? Solo l'ulteriore spesa. Sprechi e comportamenti clientelari sfacciati!! Piacerebbe sapere e conoscere in quali fatture è stato caricato e chi ha incassato questo maggior costo.
Le soluzioni alternative non mancavano con costi contenuti di mercato, anche perchè la pista realizzata ha qualche problema di praticabilità nel percorso: parte di un edificio si trova sopra la sede di calpestio.
Con il risparmio sul costo per un solo Km. - circa un milione di Euro - si potevano asfaltare, rifacendo il manto di usura, a più Km di strade comunali che ne hanno bisogno; si poteva acquistare una ventina di campi padovani di terreno e successivamente con altri fondi costruivi sopra una ventina di Km. di piste ciclabili, realizzare qualche Km. di rete fognaria, eccetera.
Bettini, il Sindaco del tempo, sa “curare” i conti? Conosce il valore dei soldi, sa quanti sacrifici costano ai Legnaresi, perchè a pagare sono loro? Il Sindaco è stato bravo, però, a mettere nuove tasse e aumentare le aliquote di quelle esistenti, aumentare i debiti (siamo uno dei comuni più tassati nel Veneto); nel bilancio di quest'anno versiamo al Comune 1,5 milioni di Euro di ICI (aliquota massima), 500.000 Euro per addizionale IRPEF, eccetera, eccetera.
Per le opere pubbliche fatte a Legnaro, realizzate quasi tutte con mutuo e quindi da pagare, vi assicuro che il metro di spesa è quello sopra dimostrato.
Gli Amministratori pubblici comunali e locali che reclamano sempre più soldi si dovrebbero coprire di vergogna per come li spendono; purtroppo, oggi la vergogna è una virtù sempre più rara.... dovrebbe primeggiare la correttezza, l'integrità e la trasparenza.
Quanto sopra menzionato dimostra come viene “bruciato” il denaro pubblico; aggiungo che altrettanto avviene nell'urbanistica con i Piani Regolatori Generali, dove il Comune di Legnaro è sempre più invaso da una edilizia aggressiva, sgangherata, volgare, devastato da una speculazione selvaggia che con la complicità degli Amministratori locali si sta azzannando ettaro dopo ettaro il nostro meraviglioso territorio.
In nome della autonomia degli Enti Locali, i controlli superiori sugli atti amministrativi sono stati soppressi, i partiti che controllavano in qualche modo gli eletti, di fatto cancellati; se gli Amministratori non sono all'altezza (in tutti i sensi: capacità amministrativa, doti morali nella gestione della cosa pubblica, il senso civico del buon padre di famiglia, eccetera) gli amministrati si “grattano” e pagano assieme ai loro figli. E' triste, ma è così!

Legnaro, 01/06/2010 Giovanni Negrato

martedì 1 giugno 2010

Ciao Giuseppe




Si è spento Giuseppe Destro: una bella persona. Oltre alla vita amava il suono della fisarmonica.
Giovedì mattina i funerali.

Ciao Giuseppe.

L'acqua "es de todos"


Ricevo e pubblico.

L'acqua “es de todos”

di Francesco Bottaro

In queste ultime settimane diverse agenzie di stampa e alcuni rapporti di associazioni che lavorano sul campo hanno documentato le accese manifestazioni organizzate dalla CONAIE (Confederación de las Nacionalidades Indígenas del Ecuador), ECUARUNARI (Ecuador Runacunapac Riccharimui), FENOCIN (Confederación Nacional de Organizaciones Campesinas, Indígenas y negras) e altre organizzazioni indigene ecuatoriane contro la cosiddetta “Ley de Aguas” che prevede la riforma della gestione idrica dell'Ecuador. Proposta dal governo Correa e approdata all'inizio di maggio in Parlamento ha suscitato mobilitazioni radicali soprattutto nelle provincie di Azuay, Cotopaxi e del Pichincha, sfociate in scontri violenti con la polizia soprattutto a Quito. A metà maggio la protesta ha avuto l'immediato risultato di bloccare per ben due volte i lavori parlamentari senza tuttavia raggiungere lo scopo di ritirare la legge. La resistenza al progetto governativo, legittimato giuridicamente dall'art. 98 della Costituzione Politica dell'Ecuador del 2009, è quindi continuata con l'apporto di altri manifestanti, non solo riconducibili alle organizzazioni indigene, accorsi da tutto il Paese verso la capitale, presso il parco dell'Arbolito che sorge a due passi dal Parlamento. Dopo due settimane circa dall'inizio della mobilitazione, durante le quali si erano anche palesate chiare spaccature all'interno della maggioranza Alleanza Pais che sostiene il governo, il 21 maggio 2010 il presidente Correa ha dichiarato: “Chiederò ai parlamentari di archiviare domani questa legge, risolvendo il problema”.
La legge contestata prevedeva la creazione di una Autoridad Única del Agua controllata dal governo che secondo la CONAIE sarebbe stato il primo passo verso la privatizzazione delle risorse idriche, in aperto contrasto con quanto stabilito dall'art. 13 della Costituzione. Marlon Santi, portavoce della CONAIE, aveva inoltre precisato che un Segretario Nazionale dell'acqua di nomina governativa non avrebbe mai potuto operare con equità, come invece un Consiglio Plurinazionale formato da un pari numero di delegati provenienti dal governo e dalla società civile.
La protesta si collocava in una fase politica in cui le associazioni indigene contestavano al governo il suo rifiuto verso un reale dialogo con loro su un problema di fondamentale importanza per le comunità e la società. Il confronto si era fatto così aspro che, nonostante il ritiro della legge, la protesta sembra abbia messo in discussione anche la stessa revolución ciudadana di Correa, vista ormai come mero slogan pubblicitario.
L'assalto alla gestione dell'acqua da parte dei privati è in atto da anni anche in Europa. Pur constatando come alcuni Stati come Francia e Germania stiano compiendo vistosi passi indietro, in Italia alcune recenti leggi del governo Berlusconi impongono che la gestione dell'acqua debba passare nelle mani dei privati. In questo modo si sono aperte grandi possibilità di affari per le aziende del settore dei servizi originando fusioni, accorpamenti, acquisizioni. La gestione dell'acqua per questo entrerà a tutti gli effetti nei giochi perversi della borsa e risulterà controllata da banche, fondazioni, fondi finanziari e manager. Il risultato giuridicamente più rilevante e gravido di conseguenze per la collettività sarà l'impossibilità da parte dei comuni e dei cittadini di intervenire e controllare il servizio, soprattutto per quanto riguarda tariffe ed erogazione.
Il fatto che non se ne parli molto in televisione e che le maggiori forze politiche, anche quelle che sbandierano un “forte radicamento nel territorio”, snobbino il problema, induce a pensare che ci sia in ballo qualcosa di grosso. Il giro d'affari infatti è enorme, anche perchè riguarda un servizio irrinunciabile. Del resto questo silenzio risulta ancora più sospetto: l'operazione non deve essere proprio così vantaggiosa per chi paga la bolletta (cosa già dimostrata in alcune città che l' hanno già provata), visto che è meglio lasciare gli utenti all'oscuro di tutto, senza informarli sulle reali ricadute economiche e sociali
La presenza di multinazionali con chiari obiettivi globali come quello del controllo idrico in un mondo ormai senza frontiere per i beni e i capitali (ma rigidissime per gli uomini), impone alle comunità locali soluzioni efficaci per la difesa di questo bene comune. L'Ecuador ha trovato la sua strada. In Italia dalla fine di aprile un comitato ampio e trasversale sta raccogliendo le firme per la presentazione di tre quesiti referendari che mirano a fermare la privatizzazizone dell'acqua, facilitare un percorso di ripubblicizzazione ed eliminare i profitti dal bene comune acqua. Ogni Provincia del Veneto ha un suo referente al quale chiedere informazioni, su come partecipare e dove trovare i moduli per le firme. Per questo e per altre notizie dettagliate sull'argomento visitate www.acquabenecomune.org .
Fonti e riferimenti dell'articolo: per una panoramica sulla recentissima storia dell'America Latina e dei Caraibi è utile ed esauriente la raccolta di saggi Tra innovazioni e continuità. L'america latina nel nuovo millennio, a cura di Gabriella Chiaramonti, Padova, Cleup, 2009. In rete ci sono vari testi della Costituzione Politica dell'Ecuador del 2009. Mi sono servito della traduzione fatta dall'associazione A Sud: www.asud.net .Per saperne di più sulla protesta in Ecuador possono essere visitati i siti di www.misna.org ; www.yabasta.it ; www.peacelink.it .



Saluti Davide