venerdì 30 luglio 2010

Quest'albero sta morendo





Nell'indifferenza di quasi tutti questo cedro libanese sta morendo: molto probabilmente a causa dei lavori di nuova edificazione dietro e attorno la pianta. Qualcuno dirà che forse era inevitabile, che la speculazione edilizia ha dei costi sociali che tutti dobbiamo sostenere, che in fin dei conti un albero non conta nulla...
E' facile fare impresa facendo ricadere sulla comunità i costi delle proprie azioni. Visto i 400.000 euro pubblici di rotonda in statale sostanzialmente messi a disposizione affinchè la lotizzazione possa avere uno sbocco in strada, visto la servitù di veduta praticamente omaggiata da questa amministrazione per rendere possibile parte della costruzione, considerati gli investimenti occorsi per costruire l'opera, credo non sia troppo chiedere che chi ha guadagnato e guadagnerà da questi metri cubi di cemento offra alla comunità legnarese un contraccambio che vada oltre agli oneri di urbanizzazione. Se salvare l'albero non è più possibile se ne piantino di nuovi al posto di questo e si preveda l'installazione di una fontanella all'interno delle aree verdi ad accesso pubblico della lotizzazione stessa.

Saluti Davide

P.S.
Mi rivolgo ai possibili esperti che leggono il blog: quanto può costare un cedro libanese di almeno 40 anni di età?

martedì 27 luglio 2010

venerdì 23 luglio 2010

Ricevo e pubblico:




Carissima/o, come di consueto durante la sagra di Legnaro dal 3 al 14 settembre p.v. il Circolo P.D. di Legnaro in collaborazione con i Circoli di Sant’Angelo di Piove e di Brugine e con la partecipazione di altri Circoli del Piovese organizza
“il ristorante”
che rimarrà aperto tutte le sere dalle 19,00 alle 23,00 circa con ampliamento al pranzo nelle giornate di Domenica 12 e la mattinata della fiera del 14 settembre.
Ovviamente per la gestione c’è bisogno di forze fisiche e non solo.
Dieci giorni prima c’è il montaggio, poi durante la sagra sono necessari aiuto cuochi, camerieri, cassieri e per gli eventi previsti c’è spazio per idee, proposte ed aiuto nell’organizzazione. Ed infine, ovviamente, c’è lo smontaggio.
Se sei disponibile dacci la tua adesione indicando in linea di massima i giorni di disponibilità (ovviamente i giorni clou sono i fine settimana ed i martedì della fiera) e le mansioni che credi adatte a te.
Ti prego, se interessata/o di contattarci via mail famcollesei@virgiglio.it o per telefono Lorenzino 348.9009397, o al Coordinatore del Circolo D’Alessio 347.6911784.
Ciao e grazie per l’interesse.

p.s.: prevediamo un incontro prima dell’inizio festa.



Saluti Davide

mercoledì 21 luglio 2010

Ancora chiusa.



Secondo me la apriranno poco prima delle prossime elezioni nel 2014. Oppure mai, in fin dei conti c'è sempre bisogno di idee per riempire il programma elettorale. Metti che qualcosa dell'ultimo lo realizzino, si crea il buco... come fare. Meglio tenersi l'asso di riserva.

Saluti Davide

Eolico: corruzione e nuovo sistema energetico

Auto produrre patate come energia significa anche diventare indipendenti dal mercato. Ma se il consumo di energia è un "diritto intoccabile di ogni cittadino" consumare quella auto prodotta al potere non piace. Meglio la centrale atomica o, visto che è di moda, quella eolica: tanti soldi a uno solo o giù di lì.
Ma non è solo il denaro: auto producendo si ha meno bisogno di comprare, se si comincia ad auto produrre non si ha più bisogno di parte dei soldi dello stipendio... Insomma si rischia di uscire dal mercato e questo è quello che più spaventa chi ci governa: uno che auto produce diventa insensibile al richiamo pubblicitario di quel prodotto ( poniamo yogurt), non scambiando denaro per ottenere il prodotto di cui ha bisogno ( poniamo energia elettrica) utilizza di meno bancomat, conti correnti, prestiti...impoverendo i bilanci di banche e mediatori, il mercato subisce una contrazione permanente in fine il PIL diminuisce. Ma la qualità di vita di chi auto produce è diminuita?


Tratto da "IL FATTO QUOTIDIANO" on line.

Si sta parlando molto in questi giorni di un vasto giro di presunta corruzione sui finanziamenti pubblici alle energie rinnovabili. Non ci si dovrebbe stupire, perché il malaffare in questi casi è un rischio insito non casuale, un processo quasi automatico, quando si danno dei finanziamenti per fare cose che sul mercato non starebbero in piedi da sole.

I sostegni pubblici potrebbero e dovrebbero invece essere dati alle famiglie che decidono di investire sulle energie rinnovabili, sia perché i finanziamenti sarebbero di piccola entità, sia perché lo Stato darebbe un sostegno a tutte quelle famiglie che decidono in proprio di fare una scelta che, su larga scala, potrebbe autonomizzare a livello energetico il Paese e ridurre notevolmente le emissioni di CO2.

Tutt’altro accade quando si finanziano grandi società, il cui obiettivo è solo fare business, quando il business in questo caso è dato solo dal finanziamento pubblico, alla faccia del liberismo di cui in molti si riempiono la bocca. Con le grandi società si parla di grandi cifre per grandi impianti e grandi operazioni a livello finanziario. Il fatto è che ciò si configura come un trasferimento di soldi dalle tasche dei più poveri (provenienti dalle tasse) alle tasche dei più ricchi (grazie appunto ai contributi statali).

C’è poi anche l’aspetto ambientale da prendere in considerazione, nel senso che una serie di piccoli impianti per autoconsumo non hanno praticamente impatto ambientale (o comunque lo hanno molto ridotto, rispetto ai grandi impianti di produzione di energia). Infatti, una pala eolica di tre metri (magari per produrre un solo kilowatt), non ha lo stesso impatto di una grande centrale. La stessa pala per il micro-eolico, inoltre, quando ben disegnata può diventare anche oggetto di arredamento (come dimostreremo nei prossimi giorni, parlando dell’ottimo lavoro dell’ing. Cascini).

Installare pannelli sul proprio tetto provoca a livello ambientale effetti ben diversi da quelli di una centrale fotovoltaica che ricopre con materiale inorganico molti ettari di terreni liberi o coltivabili, impedendo così che vi avvenga la fotosintesi clorofilliana e compromettendone la coltivabilità per centinaia di anni, grazie al continuo uso di diserbanti. Così come una centrale eolica devasta i crinali delle colline con cemento, strade di servizio, opere di manutenzione ecc.

Lo sviluppo delle rinnovabili, ossia la trasformazione del sistema elettrico, richiede necessariamente un passaggio da grandi centrali di potenza a una generazione di piccoli impianti per autoproduzione diffusa e scambio delle eccedenze. Ciò richiede una nuova architettura del sistema di distribuzione della corrente: non più grandi dorsali da cui partono le varie diramazioni, ma una rete di piccole reti sul modello di internet.

Un’operazione non semplice, perché si vanno a toccare grandi interessi, quando si cerca o si propone di passare da grandi oligopoli ad una “democrazia energetica” come quella offerta dalla generazione diffusa di energia. Ma che sarebbe utile avviare al più presto, soprattutto se si pensa che l’indipendenza energetica, con l’autosufficienza alimentare, è la cosa più importante per una qualunque comunità, e pone le basi per una vera democrazia.



Saluti Davide

venerdì 16 luglio 2010

Fontane





Il problema dell'acqua pubblica è assai rilevante, lo segnalano il milione di firme raccolte per i referendum e il silenzio strategico dei media e dei partiti. Legnaro ha ancora due fontane pubbliche ( se ne conoscete altre segnalatelo al blog magari con una foto!!!) : una di fronte al comune e una nel parco nascosto di via Rovigo. Quest'ultima è inutilizzabile perchè rotta.
Mettere a disposizione acqua potabile gratis nei luoghi frequentati dalla gente è segno di civiltà. Perchè non utilizzare parte dell'avanzo di bilancio per ripristinare questa fontana?
Segnalo in oltre la mancanza di fontane in parco Cavour. Il comune incarica la Proloco ( almeno così sulla carta) affinchè tenga aperto il Bar del parco durante il periodo estivo. La Proloco (almeno così sulla carta) guadagna dalla vendita di bevande e snaks senza versare un euro nemmeno per il consumo di acqua e luce. In considerazione del luogo frequentato da famiglie e della natura senza scopo di lucro dell'associazione assegnataria (?!?) del servizio non credo faccia male a nessuno la presenza di un paio di fontanelle.

Saluti Davide

P.S.
E se per l'anno prossimo facessimo una gara fra tutte le associazioni legnaresi per l'assegnazione di questo bar?

mercoledì 14 luglio 2010

Lo sapevate?

Stavo cercando di aprire il sito www.legnarogiovani.it per vedere se c'era vita laggiù e mi sono imbattuto in queste immagini. Chiedere all'assessore di turno di informarsi e informare la cittadinanza delle cose simpatiche che avvengono nel nostro comune mi rendo conto che è troppo. D'altronde come tradizione si sono dimezzati la diaria e con essa forse anche i compiti. Per 500 euro al mese quindi uno cosa vuoi che faccia: presenza settimanale per appuntamenti (2 ore), presenza settimanale in giunta (2 ore), consiglio comunale meno che mensile (3 ore) per un totale di 19 ore mensili ( 25 euro l'ora sudati sudati).

Vi lascio il link di questo sito che rilancia tra le altre cose le Viniadi per il 2011.

"Vino e Giovani" prevede anche occasioni, se così si può dire, "sportive", grazie alle "VINIADI", Campionato italiano per degustatori non professionisti, divertente ed originale competizione riservata ad eno-appassionati di tutta Italia, dai 18 anni e senza limite di età.
Nella fase eliminatoria i concorrenti partecipano a "gare" di selezione presso luoghi pubblici del vino individuati sull'intero territorio nazionale.
La campagna di iscrizione avviene anche sul sito www.vinoegiovani.it/viniadi: basta compilare la scheda on-line per partecipare alle selezioni regionali dalle quali si accede ad una delle due semifinali e quindi alla finalissima, al termine della quale vengono proclamati il campione nazionale assoluto, il secondo e il terzo classificato assoluto nonchè i primi classificati nelle categorie: "junior", "senior", "hors d'age" e il finalista più giovane.
La gara consiste in una degustazione alla cieca di vini: passano il turno i concorrenti che riescono a riconoscere la provenienza dei prodotti e i vitigni che li hanno originati. I premi delle "Viniadi" consistono in filari di vite, ovvero nel loro usufrutto temporaneo, offerti da aziende di prestigio di tutta Italia per la produzione di un certo numero di bottiglie. E ancora in vini di qualità e in vacanze-studio di 3, 5 o 7 giorni in azienda per partecipare in prima persona alle fasi di trasformazione dell'uva in vino, dalla vendemmia alla cantina, dall'imbottigliamento fino alla distribuzione e alla vendita.

La terza edizione delle VINIADI si è conclusa a novembre 2009, la quarta edizione è prevista nel 2011.

Saluti Davide

Ps
Il sito www.legnarogiovani.it oggi non è raggiungibile.

venerdì 9 luglio 2010

Tesla



Leggi, lodi, ruberie e velone, tutto tranne quello che potrebbe turbare gli equilibri mondiali dell'economia, tutto tranne quello che aiuterebbe a vivere in maniera indipendente.
Se non ci fosse più da pagare per benzina, energia, riscaldamento quante ore in meno potreste lavorare? Quante ore in più per le vostre passioni, la vostra cultura, la vostra famiglia...SENZA RINUNCIARE A NULLA!!!!


Tra pochi giorni (10 luglio) ricorre l’anniversario della nascita di Nikola Tesla, colui che - oltre un secolo fa - ha scoperto la corrente alternata, inventato la radio prima di Marconi, sperimentato una macchina che generava terremoti e realizzato mille piccole e grandi invenzioni su cui si basano moltissime delle tecnologie contemporanee. Cerchiamo di saperne di più con Massimo Teodorani.

Quando si pensa alle grandi menti che hanno illuminato il nostro passato il pensiero corre a Einstein, Leonardo, Marconi o altri, ma in pochi pensano a Nikola Tesla. Eppure, il geniale inventore nato il 10 luglio 1856 in Serbia ha influito sul nostro modo di vivere molto più di altri celebrati scienziati. Tra pochi giorni ricorrerà l’anniversario della sua nascita e abbiamo deciso di cogliere l’occasione per intervistare Massimo Teodorani, autore del libro “Tesla - lampo di genio” che ha ripercorso con noi le vicende dello scienziato e le sue invenzioni ed intuizioni, spesso dimostratesi efficaci e persino profetiche.

Tra pochi giorni ricorre l’anniversario della nascita di Nikola Tesla. Possiamo dire che Tesla è senza dubbio lo scienziato più sottovalutato di tutti i tempi?

Non sarei così radicale in questa affermazione. È stato certamente - e, se si vuole, “colpevolmente” - un po’ troppo poco menzionato dalle istituzioni accademiche ufficiali, se non per la sua invenzione della corrente alternata (da cui sono poi derivate moltissime delle sue successive invenzioni) e per l’unità di misura dell’induzione magnetica che porta il suo nome. Volendo giudicare la cosa in termini del tutto realistici ritengo che la ragione di questo sia dovuta a due fattori principalmente. Il primo fattore - che è il più importante solo in apparenza - è certamente l’atteggiamento di supponenza, pregiudizio irrazionale e deliberato sospetto di molti accademici tradizionalisti, ben poco propensi ad accettare di prendere in esame teorie del tutto nuove. Ma soprattutto, dietro a questa parte degli accademici ritengo possa esserci l’establishment economico-capitalista che sicuramente non vede di buon occhio la possibile applicazione su larga scala di metodi di produzione dell’energia che potrebbero essere in urto frontale contro il business attuale del petrolio e di altri sistemi convenzionali di approvvigionamento dell’energia che, oltre ad aver massacrato l’equilibrio ecologico, hanno riempito da sempre le tasche di chi tira le fila. Il secondo fattore è, senza alcun dubbio, dovuto a Tesla stesso, il quale, pur essendone capace, è sempre stato poco propenso ad adottare la metodologia matematica nella presentazione ufficiale delle sue teorie, il che era senza dubbio una grave lacuna e uno sbaglio di strategia da parte sua, dal momento che la scienza per essere realmente condivisa e controllata richiede che ci si attenga ai protocolli standard di comunicazione dei risultati, cosa che io stesso condivido. Inoltre lui, seppur in buona fede, fece l’errore madornale di coinvolgere troppo il grande pubblico nelle sue scoperte. È un fatto assodato - ma da lui infantilmente trascurato - che larga parte della gente di tutti i luoghi e tutte le ere è sempre stata totalmente impreparata nel metodo scientifico e, conseguentemente, in una corretta interpretazione dei risultati, con il serio rischio di propagare poi le ricerche di Tesla in maniera del tutto scorretta e screditante. Questa è stata, a mio parere, la principale colpa/ingenuità di quello che era nei fatti un grande scienziato.

Edison, Marconi e chissà quanti altri hanno avuto una fama molto più grande di quella di Tesla, eppure le loro invenzioni non sono minimamente paragonabili. In particolare Edison, dopo aver “assunto” Tesla alle sue dipendenze, lo ha contrastato per tutta la vita. Qual è la più grande differenza tra Edison e Tesla?

Non si può certamente negare il valore fattuale di Edison e (soprattutto) di Marconi, i quali hanno dato moltissimo alla tecnologia, innovandola radicalmente e rivoluzionando il mondo in senso reale e globalizzato. Ma si può senza alcun dubbio anche affermare che le invenzioni di Tesla sono state largamente più rivoluzionarie - proprio perché ben funzionanti e utilizzate su larga scala - di quelle di Edison, ad esempio. Basta solo pensare alla differenza di efficienza tra corrente continua e corrente alternata e tra le obsolete lampadine ad arco di Edison con quelle a fluorescenza e ad alto rendimento di Tesla. E poi Tesla era molto meno succube del “dio denaro” di quanto non lo fosse Edison.

Quanto all’invenzione della radio, non penso sia realmente successo che Marconi avesse “rubato” le idee di Tesla (anche se Marconi si era accuratamente informato sulle coeve ricerche di Tesla), ma che semplicemente fossero arrivati entrambi allo stesso risultato seppur per vie differenti. Certamente è un fatto assodato (anche legalmente) che Tesla fu il primo a inventare la radio, anche se forse non così sofisticata come la versione di Marconi. Spesso, nei periodi della storia, all’improvviso avvengono come invenzioni simultanee nel mondo, ma questo il più delle volte non è dovuto alla disonestà dell’uno o dell’altro ma ad una stranissima “sincronicità” che accade spesso nei punti di svolta dell’umanità. Comunque se dovessi scegliere tra gli avversari di Tesla, Edison e Marconi, sceglierei Marconi.

Quali sono, secondo te, le principali invenzioni di Tesla?

Non è uno scherzo elencarle tutte, ma ci provo lo stesso. Il motore a induzione e la corrente alternata da esso prodotta, il trasmettitore ad amplificazione con cui riusciva a trasmettere energia a distanza e senza cavi, le lampadine a fluorescenza, la radio, il radar, il tubo catodico, la tecnica radiografica a raggi X, il tachimetro, l’iniettore elettrico dei motori, la turbina senza pale, metodi per l’imbrigliamento dell’energia solare e dei raggi cosmici, i circuiti elettrici sintonizzati, i sistemi a radiocomando, i principi dell’aereo a decollo verticale, le porte logiche e la robotica, il risonatore meccanico ed elettrico, le armi a energia diretta, la macchina elettroterapica. E sono solo la parte più nota, che riguarda esclusivamente le invenzioni effettivamente scaturite col tempo in qualcosa di reale e non solo di semplici brevetti … Tutte queste invenzioni sono state effettivamente realizzate e costituiscono il corredo tecnologico della nostra vita di tutti i giorni. Per questa ragione tutta l’umanità deve moltissimo a Tesla.

In che modo la sua figura influisce nella nostra quotidianità?

Direi che l’aspetto più eclatante di questa influenza è marcatamente pratico, e ciò è dovuto al fatto che moltissimi dei mezzi tecnologici attuali (inclusi i seguenti: la televisione, il computer, la tomografia TAC, il microscopio elettronico, il treno a levitazione magnetica, l’acceleratore di particelle) sono nati proprio dalle intuizioni e sperimentazioni di Tesla, e questo è un patrimonio immenso che ci dovrebbe rendere pienamente debitori nei confronti del suo operato. Sul piano invece più astratto direi che la figura Tesliana rappresenta a tutt’oggi sicuramente un esempio eclatante dello scienziato geniale e fuori da qualunque compromesso scellerato: sicuramente questa figura è una vera e propria “icona sia intellettuale che morale” che agisce - in questo caso positivamente - nell’immaginario collettivo e quindi anche nel nostro quotidiano.

Tra le sue sperimentazioni, destano impressione quelle sul raggio della morte (o raggio della pace), sull’elettricità senza fili, sulla manipolazione dell’ “etere”, che avrebbe permesso all’essere umano di manipolare la realtà, creando e alterando l’esistente. Che ne pensi?

Certamente ci sto riflettendo da molto tempo. Il “raggio della morte”, ad esempio, oggi non è più una semplice manifestazione di intenti. Del resto ci aveva pensato anche lo stesso Guglielmo Marconi 65 anni fa. Le armi ad energia diretta (DEW: Direct Energy Weapons) sono oggi una realtà operativa, prevalentemente impiegata nel progetto di “scudo spaziale”, ma certamente non si tratta delle “terribili armi” che sarebbero state usate dagli americani a Bagdad (molto recentemente ho personalmente parlato di questo con un noto ingegnere aerospaziale americano della NASA con cui sto collaborando da tempo, il quale mi ha confermato che la notizia è una vera e propria bufala). Si fa confusione tra armi non-letali a microonde ad uso anti-sommossa (tuttora operative) con “terribili nuove armi a raggio” che sarebbero state usate contro civili inermi: in realtà si tratta purtroppo di (troppi) incidenti - dovuti ad una errata designazione del bersaglio - causati da nuovi tipi di armi convenzionali (e la cosa non può che intristire ulteriormente) che non hanno nulla a che vedere con il “raggio della morte”. Questo mondo è, oggi più che un tempo, un ricettacolo di menzogne più o meno abilmente e miratamente veicolate mediaticamente. E, ovviamente, c’è chi manipola la cosa. Certo si tratta di complotti, ma di polarità opposta a quelli che vengono fatti passare per veri, facendo leva sulla buona fede della gente e sulla sua globale ma innocente ignoranza.

Quanto alla “manipolazione dell’etere”, ci si riferisce alla possibile estrazione di energia dal vuoto quantistico, ricerca su cui si sta lavorando da tempo. Non solo a scopo energetico in senso lato ma anche per permettere la realizzazione di una forma di teletrasporto, che richiede l’estrazione e l’utilizzo di quella che viene chiamata “energia negativa”. Ma siamo ancora indietro di 20 anni almeno nella realizzazione di questo progetto, anche se esistono da tempo le basi fisico-matematiche che lo supportano. E ci arriveremo, prima o poi.

Molte delle idee di Tesla sono stare realizzate dopo la sua morte. Quali saranno le prossime?

Estrazione di energia dal vuoto quantistico, propulsione elettromagnetica, teletrasporto quanto-relativistico (altrimenti denominato “star gate”). Queste sono le prime che mi vengono in mente, e ritengo che, se non ci estingueremo prima, riusciremo senz’altro a raggiungere il risultato perlomeno per quanto riguarda le prime due, nel medio-lungo termine.

Quale, secondo te, il più grande errore della sua vita?

Non ho dubbi su quanto ti sto per dire. L’aver comunicato troppo con il grande pubblico e troppo poco con i suoi colleghi dell’accademia. Ovviamente il primo approccio nasceva dalla sua assoluta buona fede, dal suo entusiasmo nella condivisione delle sue scoperte all’umanità, e dalla sua devozione verso la gente (che, evidentemente, non meritava tanto) su vasta scala piuttosto che verso un “oscuro ed elitario circolo Pickwick” trincerato dietro parrocchie universitarie. Avrebbe invece dovuto fare ogni sforzo per far accettare le sue idee, anche le più ardite, proprio all’interno di questo “circolo”, e le capacità di sottomettere articoli matematici non gli mancavano sicuramente (ad esempio, Tesla, sulla base di pregressi studi accademici, era molto più ferrato in matematica e fisica di quanto non lo fosse Edison). Certamente avrebbe dovuto turarsi il naso di fronte a taluni “soloni dell’accademia” - e ciò è pienamente comprensibile soprattutto se ad agire è un genio che fa obiettivamente fatica a prendere direttive da personaggi che spesso (ma solo in parte, per fortuna) sono più simili a ragionieri e burocrati che a veri scienziati - e accettare le regole del gioco, ovvero sottomettere a riviste con peer-review articoli tecnici secondo i canoni accettati e condivisi della scienza galileiana (il che non è affatto un male! Bensì una *garanzia* che quanto è stato inventato è realmente attendibile e riproducibile, e non arrecante pericoli alla collettività). Sono più che sicuro che se Tesla avesse dedicato anche solo il 10% del suo tempo a fare questo, rinunciando ogni tanto a pensare autarchicamente ad alcune delle sue innumerevoli ricerche (e ne aveva veramente abbastanza, anche senza il bisogno di iterare l’inventiva), non solo adesso egli sarebbe ufficialmente ricordato come il più grande scienziato di tutti i tempi dopo Leonardo, ma noi probabilmente adesso viaggeremmo verso altre stelle e non, come facciamo ora, usando la versione raffinata e computerizzata di una tecnologia spaziale che invece è ormai vecchia di secoli. Il sistema si cambia da dentro e non da fuori, se davvero si vuole essere ricordati dai posteri e, soprattutto, se si vuole realmente incidere socialmente con i frutti delle proprie innovazioni.

Tesla non si è mai preoccupato di gestire il denaro e, pur avendo “incontrato” milioni di dollari, è morto povero. Segno di talento o di follia?

Era un autarchico. Nessuna reale follia, penso (se non alcune manie compulsive). E soprattutto era talmente preso dal suo lavoro che non aveva il tempo di gestirsi economicamente e con la necessaria strategia e oculatezza; e poi aveva ben pochi consulenti se non sé stesso. Semmai, senza che se ne accorgesse veramente, aveva spesso accanto squali sempre pronti a utilizzare e asservire il suo talento e purtroppo, senza che la sua candida ingenuità lo sapesse, millantatori che ne strumentalizzavano le conoscenze facendo leva su alcune sue affermazioni pubbliche improvvidamente troppo entusiastiche. Era un genio troppo grande per una umanità troppo stupida, inetta, impreparata e amorale. E il concetto potrebbe essere iterato anche oggi, moltiplicando per un ordine di grandezza.

Nikola Tesla credeva che solo la diffusione della coscienza potesse permettere lo svilupparsi di un futuro armonioso. Ad oltre 100 anni dalla sua nascita, credi che la coscienza globale sia aumentata o diminuita?

Io la vedo in fase di collasso esponenziale, a livello globale, anche se non caratterizzante tutte le persone ma solo il 90% di esse. È una osservazione obiettiva, purtroppo, e probabilmente condivisa da molti altri. Chi ha in sé alcuni presupposti evolutivi per poter dire di essere in grado di “espandere la propria coscienza”, tace, o comunque si rapporta solamente con un gruppo molto limitato di persone, ovvero con quelle che sono preparate - sia scientificamente che coscienzialmente - a fare buon uso di tutto questo. Altri individui, forse in parte “illuminati” ma poi nei fatti completamente ingenui (o improvvisamente diventati furbi), si stanno dando in pasto ad una “mercificazione dello spirito”, che non potrà che accelerare l’entropia umana e dare propulsione al medioevo prossimo venturo.

In un periodo in cui le fonti energetiche si sono trasformate in fonte di morte e distruzione (guerre per il petrolio, inquinamento, incidenti nucleari, impossibilità di smaltimento delle scorie ecc) le teorie di Tesla sull’energia libera assumono una nuova luce. Potranno aiutarci a costruire un futuro diverso?

Ad un certo momento vedremo volare nuove macchine in cielo (o forse le vediamo già?) e sarà una sorpresa per tutti. Meglio che sia una sorpresa piuttosto che certe nuove conoscenze vengano divulgate anzitempo e, soprattutto, a individui totalmente impreparati nella gestione del metodo scientifico e nel “management morale” delle cose del mondo.

Sarà possibile leggere l’intervista integrale a Massimo Teodorani nella versione ebook di “Tesla-Lampo di genio” in uscita il 10 Luglio in occasione del Tesla Day!

LEGGI ANCHE: Nikola Tesla secondo TeodoraniNikola Tesla, il genio che ha inventato il XX secolo

Fonte: Terranauta.it

mercoledì 7 luglio 2010

Sarebbe bello non sapere




Ecco un esempio di come funziona la gestione degli sbarchi secondo il nostro governo. Intendiamoci subito, io non sono uno di quelli che usa pietà cattocomunista per far entrare tutti in Italia. Certamente però non condivido le manovre che nascondono gli sbarchi di clandestini agli occhi degli italiani, lasciando il problema dell'immigrazione immutato, semmai peggiorato.
Voglio far parte di un paese civile: e voi?

Dal blog www.beppegrillo.it
L'Italia respinge i rifugiati politici eritrei e li consegna ai loro carnefici. Gli eritrei sono il popolo africano che più ha amato gli italiani. Si meritano la giusta punizione.
""Il 29 giugno sono arrivati funzionari hanno chiesto le nostre generalità per comunicarle all'ambasciata Eritrea. Ci siamo rifiutati. Il regime di Asmara si sarebbe vendicato sulle nostre famiglie. Il presidente Isayas Afeworki è implacabile e non tollera il dissenso. Così i libici ci hanno accusato di insubordinazione e ribellione. I militari sono arrivati di notte, ci hanno caricato su camion e portato ad Al Brak un migliaio di chilometri più a sud. Chi ha tentato di fuggire è stato catturato e picchiato a sangue. Siamo stati torturati e picchiati perché ubbidissimo. Inutile l’appello all’Unhcr, l'Alto Commissariato dell'ONU per i Rifugiati: è stato cacciato dalla Libia. Siamo disperati. Se non ubbidiamo ci deportano in Eritrea e per noi vuol dire la morte. Se ubbidiamo saranno i nostri familiari a morire; si vendicheranno su di loro perché noi siamo scappati." Ecco, quando il nostro paese respinge i profughi li consegna a questi aguzzini: i quali, d'altronde, sono nostri amici. Non vengono i conati anche a voi?" Lalla M., Arezzo



Saluti Davide

giovedì 1 luglio 2010

Dell'Utri colpevole definitivamente

Dell'Utri è stato condannato in appello a 7 anni per MAFIA. In appello significa "definitivamente". La cassazione interverrà non nel merito ma nella forma. E' un senatore di Forza Italia. Nessuno che voti questo partito si sente umiliato? Votare a destra è certamente un diritto! Ma votare QUESTA destra assomiglia più a un delitto. Chi permette con il suo voto questo stato di cose è complice. Tuttavia mi rendo conto che per una persona di destra votare a sinistra è molto molto difficile, anche per quelle di sinistra lo è ogni volta sempre di più. Quale soluzione allora. Secondo me è la gente di destra che dovrebbe riappropriarsi della politica, dei loro partiti delle loro liste elettorali. Non credo che il senso civico alberghi solo fra la gente di sinistra. Perchè la gente di destra non si incazza di fronte a fatti così sconcertanti? Non sono anche loro i soldi con cui pagano lo stipendio a Dell'Utri?
Costui occupa un posto da senatore che sarebbe potuto essere assegnato a vostro figlio, vostro padre, vostra zia: a qualcuno di onesto di cui vi sareste potuti fidare e di cui avreste potuto andare fieri. Invece oggi vi dovete vergognare di concedere a un condannato per MAFIA lo stipendio e i vantaggi di un senatore della NOSTRA Repubblica.

Saluti Davide