lunedì 27 novembre 2017

Avviso consiglio comunale 30 novembre 2017

IL SINDACO

COMUNICA

Che il Consiglio Comunale è convocato, in seduta pubblica di prima convocazione, per il 30 novembre 2017 alle ore 18.30, presso la sala consiliare con il seguente o.dg.:


  1. COMUNICAZIONI DEL SINDACO.

  1. RATIFICA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 119 DEL 26 OTTOBRE 2017 AVENTE AD OGGETTO: “VARIAZIONE D'URGENZA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2018”.

  1. VARIAZIONE AL BILANCIO ESERCIZIO FINANZIARIO  2017 - 2019.

  1. DETERMINAZIONI IN ORDINE ALL’INDIVIDUAZIONE DELLA SEDE DELLA COSTITUENDA MEDICINA DI GRUPPO INTEGRATA PIOVESE NORD NELLA CORTE BENEDETTINA DI LEGNARO.

  1. APPROVAZIONE PROGETTO DI AMPLIAMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVA – ART. 3 DEL DPR 55/2012 E ART. 7 DEL DPR 160/2010 – DITTA CO.ME.C INGRANAGGI SRL.

  1. MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI - MODIFICA REGOLAMENTO.

  1. INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE.




IL SINDACO

F.to Giovanni Bettini

mercoledì 15 novembre 2017

La questione del listone unico.

Da Ponte San Nicolò fanno sapere che per loro la fusione bisogna proprio farla. D'altronde avevano già predisposto tutto. Dalle parole dell'assessore Maniero, pronunciate durante l'ultimo consiglio comunale a Legnaro, abbiamo infatti appreso che era già pronta la lista civica sintesi delle tre amministrazioni. I tre attuali sindaci uniti mano nella mano. Un sindaco a me , due assessori a te... tutto già spartito. 
Certamente sono tutti liberi di proporre, unire, alleare quello che vogliono anche prima di aver detto "gatto". Libero io di speculare su queste curiose affermazioni. Deduco che:
1. Il sindaco non lo avrebbe di certo fatto un legnarese altrimenti credo che la fusione si sarebbe anche potuta fare. Visto che presumibilmente Ponte non ha offerto a Legnaro il sindaco del nuovo comune è facile comprendere le loro vere motivazioni che spingono alla fusione: molto distanti dal bene comune.
2. Le attuali forze di opposizione sono state tutte aprioristicamente escluse: quelli del Pd di Ponte e Legnaro che tanto vogliono la fusione erano al corrente di questo progetto? Sono stati invitati a prenderne parte?
3. Ponte e Polverara governano con il 60% dei voti. La lista dei Moderati per Legnaro no. Arriva al 40% dei voti: quale rappresentanza avevano previsto per chi oggi in paese conta per il rimanente 60%? 
Nonostante tutto questo rimango convinto che fondersi rappresenti una grande opportunità per tutti i cittadini dei comuni coinvolti anche se, probabilmente, forse è meglio ridiscuterne più avanti alla luce di un chiaro mandato popolare.

Saluti Davide

Dal Mattino di Padova.

PONTE SAN NICOLÒ. Nonostante il “no” di Legnaro, la battaglia per la fusione con i Comuni vicini, per la maggioranza di “Ponte San Nicolò Comunità Viva”, non si ferma . I dubbi, espressi dal capogruppo legnarese Ivano Oregio Catelan, si riferiscono ad un recente mancato accordo per coprire una carenza di personale e all’esposizione politica del sindaco di Ponte Enrico Rinuncini: «La maggioranza di Legnaro», spiega la capogruppo di Comunità Viva Daniela Borgato, «sostiene il suo “no” con argomentazioni che portano peso alla bilancia pro-fusione. Il primo: il mancato accordo con Ponte San Nicolò per far fronte a carenza di personale, evidenzia la necessità di Legnaro, ma in generale dei nostri comuni, di doversi fondere per l’utilizzo ottimale delle risorse umane in un’economia di gestione a più ampia scala». E sulla figura di Rinuncini: «I Moderati per Legnaro sono a conoscenza da tempo che Rinuncini non ha accettato la nomina, che prevedeva il tesseramento Pd,
per mantenere la sua indipendenza civica. Nessuno dei due argomenti ha a che fare con la virtuosa opportunità per le nostre tre comunità rappresentata dalla fusione». E promette: «Tenteremo di convincere fino all’ultimo gli amministratori di Legnaro di aderire alla fusione». (a.c.)
13 novembre 2017

lunedì 13 novembre 2017

dal Mattino di Padova del 11 novembre 2017


Niente fusione tra Ponte San Nicolò Legnaro e Polverara


LEGNARO. La fusione Ponte San Nicolò-Legnaro-Polverara non si farà. Non adesso. Non la vogliono i “Moderati per Legnaro” e, a questo punto, non la sostiene più nemmeno il sindaco Giovanni Bettini. Il dietro-front dell’esecutivo locale, annunciato da giorni, è stato ufficializzato al consiglio comunale di giovedì, chiesto dalle opposizioni per discutere delle motivazioni che hanno spinto la maggioranza a esternare i propri dubbi soltanto a fine corsa. Le opposizioni, favorevoli alla fusione seppur con alcuni distinguo, rimproverano al sindaco di essersi fatto mettere in minoranza dalla sua stessa compagine. Bettini - da sempre favorevole alla fusione tra enti - ha spiegato che il suo è un ripensamento, anche (e soprattutto) in ragione delle decisioni della sua maggioranza che propende adesso per una fusione a due con Polverara. Le ragioni del cambio di marcia illustrate dal capogruppo Ivano Oregio Catelan (al microfono a titolo personale, ha detto) vanno ricercate nel mancato accordo con Ponte San Nicolò quando si è trattato di far fronte a un’improvvisa carenza di personale in municipio e nella nomina di Enrico Rinuncini alla segreteria regionale del Partito democratico (incarico mai assunto ma notizia comunque mal digerita dai Moderati). «Nessuno mette in discussione i vantaggi economici che deriverebbero da una fusione», ha spiegato Catelan, «ma se non c’è condivisione di servizi e di progetti si rischia di ritrovarsi come in quei matrimoni decisi dalle famiglie senza tener conto delle affinità dei futuri sposi». Motivazioni insufficienti per Claudio Borsetto ed Elia Bozzolan (Per Legnaro) che insistono invece sull’efficacia di «unire le forze per contare di più» e chiedono siano i cittadini a esprimersi con il referendum. «Tutte fregnacce»,
attacca Davide Bianchini (Movimento Legnaro Nuova), secondo il quale non c’è mai stata una reale intenzione di procedere alla fusione. «Potete continuare a suffragare le vostre ragioni», ha detto, «ma quelle vere sono fuori dal consiglio comunale».

Martina Maniero 

venerdì 10 novembre 2017

Fusione?A Bettini gli fanno dire di no!

Alla fine poi come è andato a finire il progetto di fusione fra i comuni di Legnaro, Ponte San Nicolò e Polverara?
Non se ne fa più nulla perchè il sindaco di Legnaro, primo proponitore e grande entusiasta del progetto, è stato sfiduciato dai suoi stessi consiglieri. Sull'unica questione politica di spessore affrontata in questo mandato, Bettini è stato lasciato a piedi dai suoi stessi compagni di viaggio. C'è chi si dimette per meno. Ma non è questo il caso.
Come Polverara, un'amministrazione seria, avrebbero potuto prima riflettere al loro interno e poi, deciso la linea da adottare, continuare con coerenza.
La giunta di Bettini invece ha lasciato fare al suo sindaco quello che ha voluto per poi arrestarsi all'ultimo momento. Fa male vedere come lo trattano.
Assemblee commissioni statuto e regolamenti unite, assemblee pubbliche con i cittadini, uno studio di fattibilità cofinanziato dalla regione, il famigerato sondaggione e tante, tante parole sia scritte che parlate. Totale, più o meno, 20.000 euro di soldi pubblici buttati dalla finestra.
Lo studio di fattibilità è fatto male dicono loro. Ma sono loro, assieme agli altri sindaci, ad aver scelto chi lo avrebbe redatto. Manca l'analisi dicono a gran voce. E' vero, ma quando, in sede di commissione unita, di fronte a sindaci assessori e consiglieri,  ho chiesto al relatore dello studio di inserire dei parametri che in qualche maniera misurassero la qualità della spesa dei tre comuni e non solo la quantità come annunciato, nessuno si è preso la briga di appoggiare questa mia richiesta. E' mai interessata la qualità dello studio? O forse era meglio fosse scritto male così, poi con comodo... Parliamo con la gente ho proposto, ma Bettini mi ha deriso dicendo che non serviva a nulla impegnarsi con il dialogo con i cittadini.
Il culmine è stato raggiunto quando, con tanto di slide proiettate in favore di pubblico ( per altro numeroso) l'assessore Maniero, ormai lanciato verso la campagna elettorale del 2019, ha spiegato che non era convinto di fare la fusione con Ponte San Nicolò perchè, fra le altre cose, abbiamo i tubi del gas di proprietà di differenti società, oppure perchè Ponte San Nicolò ha l'autobus arancione e noi no. Fregnacce! E' stato l'unico commento che mi sono sentito di dire.
In vero abbiamo dovuto sorbirci un panegirico allucinante al solo fine di far apparire la decisione di tirarsi fuori dal progetto di fusione frutto di un accurato ragionamento e non di meri interessi personali indicibili in pubblico.
La verità?A noi rimane solo di immaginarla.
Per me, il progetto, svelato ieri dalle parole degli stessi protagonisti, una volta fusi i comuni, di presentare una grande lista, sintesi delle tre attuali amministrazioni non ha convinto innanzi tutto i partiti di centro destra che si sono sentiti un po' troppo stretti in una compagine di quel genere troppo forte a centrosinistra. Non ha convinto coloro i quali, pesci già piccolini qui a Legnaro, sarebbero del tutto scomparsi nel mare magnum di un comune di 25.000 abitanti.
Speculatori, finanziatori, amici e parenti tutti non sono stati abbastanza rassicurati sul fatto che i loro interessi sarebbero stati comunque tutelati.
Ora, in teoria, rimane in piedi la proposta di fusione solo con il comune di Polverara. Ho chiesto se in queste due settimane avevano per caso telefonato alla sindaco Bulgarello. Mi hanno anche risposto di no. Che Bettini non ha telefonato perchè ci vuole tempo a digerire certe cose.....boh? Non mi sembra una prova di grande interesse. Attenzione quindi alle bugie di chi si finge fusionista!
Sinteticamente: nel 2019 tutte le liste che si proporranno di governare Legnaro inseriranno il nuovo punto di programma intitolato "fusione". Risultato che però non dipende in via esclusiva da chi amministra visto che per fondersi ci vuole l'accordo anche dell'altro comune. Un modo come un altro per affossare l'unica vera  idea di cambiamento degli ultimi 20 anni.
Tutta la vicenda è l'ennesima dimostrazione della assoluta improvvisazione politica di chi ci amministra. Nemmeno il favore di trovarsi un'ora per decidere il da farsi prima di sperperare denaro pubblico  e centinaia di ore vita di estranei. Un'assoluta mancanza di rispetto che difficilmente verrà dimenticata e lasciata correre facilmente.
Un percorso decisionale che dimostra ancora una volta come le decisioni importanti non le prende nè il Sindaco nè la sua amministrazione, le partite serie si giocano sempre altrove con buona pace di chi crede nella democrazia.
Tutto condito con la rancida retorica di quelli che dicono di aver reso omaggio al volere dei loro elettori che, giusto per ricordarlo, contrariamente a Ponte San Nicolò e Polverara, sono abbondantemente al di sotto del 50%. La maggioranza degli elettori Legnaresi non è con Bettini nè con i suoi assessori e consiglieri.
La colpa alla fine è nostra che siamo divisi, ma quanto dipende dalla nostra visione politica?

Saluti Davide


 

venerdì 3 novembre 2017

Consiglio comunale: 9 novembre ore 18e30

IL SINDACO
COMUNICA
Che il Consiglio Comunale è convocato su richiesta della Minoranza Consigliare, in seduta pubblica di prima
convocazione, per il 9 novembre 2017 alle ore 18.30, presso la sala consiliare con il seguente o.dg.:

1. DISCUSSIONE DEL PROGETTO DI FUSIONE TRA LE REALTA’ DI LEGNARO, PONTE SAN
NICOLO’ E POLVERARA.

IL SINDACO

Giovanni Bettini