giovedì 29 maggio 2014

Bianchini il presuntuoso malato di protagonismo ( scusate la lunghezza)

Era novembre scorso quando andai a una riunione della lista "Per Legnaro", l'unica a cui partecipai. Alla riunione erano presenti gli iscritti del PD e di SEL, alcuni simpatizzanti e alcune persone di estrazione politica differente.
Già da alcune settimane era pronto il simbolo e le linee principali del programma. Era da settembre che avevano aperto il cantiere.
Mancavano i rappresentanti della Lega, unica forza di opposizione a non essere stata invitata, e uno dei personaggi storici che hanno fatto politica a Legnaro. Quest'ultimo, appresi più tardi, partecipò alle riunioni precedenti ma decise, per dissenso sull'impostazione della linea politica, di stare fuori dal gruppo: o lista trasversale o niente.
Quella sera discussi dell'opportunità di far entrare la Lega all'interno della compagine elettorale. SEL palesò immediatamente e categoricamente tutto il suo rifiuto per questa eventualità sostenendo che nel caso sarebbe uscita lei e avrebbe fondato una lista per conto suo.
La platea discusse a lungo dividendosi sulla questione. Io lì per lì sentii l'esigenza di non tagliare i ponti e mi ritirai offrendo la mia disponibilità a collaborare nei confronti del futuro candidato sindaco. Ma appena fuori dalla porta mi resi conto che MAI avrei potuto collaborare con chi impone a forza le sue idee. Non una questione politica quindi, ma personale e di metodo.
Partendo dalla lista degli esclusi creai il Comitato Legnaro Nuova. Pensai che se ci fossimo costituiti in un gruppo, la lista PerLegnaro avrebbe riconsiderato le sue posizioni. Potendo contarci, intuendo le potenzialità di una compagine politica alternativa alla loro, avrebbero sicuramente cambiato linea e incluso anche noi, da pari, nel loro progetto.
L'incapacità politica e la chiusura mentale di alcuni di loro fecero quello che oggi tutti riconoscono come l'errore più grande. Ebbi più volte la sensazione che in Per Legnaro militassero molti favorevoli all'apertura ma che i pochi veramente convinti del no fossero stati capaci di prevaricare gli altri.
Passarono le settimane, il Comitato cresceva sia di numero che di consapevolezza. Io ho insistito fino alla nausea, in tutte le sedi, con tutti i toni di cui sono stato capace, con tutte le persone, sull'opportunità di unire i due gruppi. Ho perfino sfidato pubblicamente alle primarie di coalizione il candidato sindaco Collesei. Volevo dimostrare a quel circolo ristretto che la gente fuori, specialmente i loro stessi elettori, chiedevano questo sforzo comune. Volevo dimostrare che l'offerta politica unitaria era elettoralmente vincente e poteva già allora contare sull'appoggio popolare.
Ma non ci fu verso: con la Lega MAI e poi MAI!! Sotto sotto c'era anche una certa disistima nei miei confronti: Bianchini il presuntuoso malato di protagonismo. Meglio restare uniti con la sinistra più intransigente che allearsi con chi in tutto raccoglierà 4 o 5 voti per sbaglio.
Non ho mai provato simpatie per la politica della Lega, ho invece sempre provato un'autentica simpatia per i leghisti, i militanti intendo, in particolare per i militanti della Lega di Legnaro. Partendo quindi dal rapporto personale non ho mai capito tutta questa opposizione ideologica e mai la capirò mi auguro, da parte dei rappresentanti di SEL e non solo.
Una considerazione sfuggiva e forse sfugge ancora oggi al direttivo di Per Legnaro: a novembre, ma fino anche a marzo/aprile, la Lega non era solo la Lega. Il partito verde, orfano di alleanze,  avrebbe potuto rappresentare il cuore di una compagine politica di centrodestra composta oltre che da lei anche da altre figure che in quelle settimane cominciavano ad affacciarsi ai margini del teatrino della politica legnanese. Mi riferisco all'auto-escluso e ad altre persone che allora non conoscevamo, ma che puntualmente hanno fatto capolino ai margini della nostra storia. La lega abbiamo visto quanto conta: 4 volte SEL, ma sempre troppo poco per riuscire da sola a determinare qualcosa. Combinata assieme con altri elementi, magari anche solo personali, invece avrebbe di certo rappresentato il pericolo numero uno.
DUE sono le condizioni necessarie per provare a vincere le elezioni a Legnaro:
1. restare uniti.
2. evitare la formazione di altre compagini politiche alternative alla nostra.
In altri termini bisogna creare un soggetto politico comune e trasversale capace di far convivere tutte le anime che compongono l'opposizione legnanese, capace di fare spazio a tutti i riferimenti politici e sociali presenti nel territorio. Non si tratta di fare la grande ammucchiata come è stata definita, disprezzandola, questa mia idea: si tratta di scindere il piano della politica nazionale da quella locale: bisogna costruire un "edificio comune".
La sinistra ha invece creato un suo soggetto politico e ha creduto di diventare più attraente ospitando al suo interno il così chiamato centro moderato. Così facendo si è fermata al 25% dei voti addirittura segnando un calo rispetto al 2009 dove la lista VivereLegnaro con Venturini sindaco prese 1436 voti contro i 1229 odierni di PerLEgnaro ( tenedo conto della minore affluenza di quest'anno comunque mancano all'appello un centinaio di voti). Se a quelli di VivereLegnaro si sommassero quelli della SinistraPerLegnaro ( 398) il tonfo di PerLegnaro è addirittura tragico.
E' naturale pensare che parte dell'elettorato di sinistra sia finito a votare MLN ma non è corretto pensare che senza di noi sarebbe finito tutto in PerLegnaro.
Una lista unica di tutte le opposizioni è l'unica strada percorribile per pensare di cambiare le cose qui a Legnaro. Occorre però che questo soggetto politico sia il frutto del lavoro di tutti, un luogo aperto frequentato da pari e non aperto da alcuni padroni di casa in favore di alcuni ospiti selezionati.
Durante la campagna elettorale, successe che la Lega decise all'improvviso di abbandonare il progetto del MLN e di farsi la sua lista. Brevemente vi racconto che questo accade in quanto io non fui più disposto a sottoscrivere degli accordi preelettorali con il partito padano oltre al fatto che si discuteva in merito al numero dei candidati leghisti che avrebbe potuto entrare in lista: per il gruppo al massimo 2 per la Lega almeno 3. L'incertezza del risultato, l'improvvisa mancanza di fiducia nei miei confronti hanno fatto si che si presentassero 4 liste.
Immediatamente dopo la scissione io aprii per l'utlima estrema volta la trattativa con PerLEgnaro. Venuto a mancare l'unico elemento di disaccordo pensai fosse possibile unisrci.
Ci trovammo in due incontri ravvicinati ma tutto approdò in una sterile offerta di due posti in lista PerLegnaro in cambio della nostra estinzione. Proposi di non guardare i numeri o le cariche post vittoria, proposi di selezionare assieme una lista comune partendo dai nomi delle persone che rispettivamente avevamo coinvolto. Dando precedenza ai giovani, alle donne e a chi non aveva ancora mai avuto l'opportunità di entrare in consiglio comunale. Proposi che, visto la mancanza di tempo, il gruppo dei 13 così formato avrebbe eletto al proprio interno il suo candidato sindaco.
Sul piatto misi il fatto che, secondo me, doveva essere anche scelto un simbolo nuovo rispetto i nostri due ormai già presentati al pubblico.
Per PerLEgnaro era troppo tardi, di rinunciare al simbolo come anche all'80% della lista proprio non se ne potè parlare come se, dall'altra parte del tavolo, ci fosse sempre e solo il solito Bianchini presuntuoso e malato di protagonismo.  
La conta dei voti ci ha svelato che a quel tavolo cerano due forze equivalenti e che pertanto l'unica cosa equa da fare era la fusione da me proposta e che quanto offerto da PerLegnaro sarebbe stato profondamente ingiusto ed elettoralmente pericoloso. Nessuno può dire come sarebbero andate le cose, temo che, però, rimanendo un unico soggetto politico profondamente ancorato a sinistra parte dell'elettorato MLN sarebbe fuggito regalando comunque la vittoria ai Moderati.
Ora sapete la mia versione dei fatti, ho insistito fino all'ultimo minuto per l'unificazione dei gruppi, ho rotto così tanto le scatole che qualcuno non mi rivolge più il saluto. Molte infamie vengono oggi raccontate sul mio conto, ma sono sereno perchè ho sostenuto e sostengo tutt'ora il progetto di una lista comune fra tutte le opposizioni, senza ideologie, guardando al territorio e alla socialità.
Concludo questo lungo post dicendo che ci ho creduto: ho creduto che avrei potuto diventare il sindaco di Legnaro, ma che mi rendo conto di quanto tutto ciò fosse solamente un'illusione e che per arrivare a questo risultato dobbiamo impegnarci tutti molto di più.

Saluti Davide

P.S.
Protagonismo, ambizione, voglia di apparire sono cose che tutti quelli che fanno i candidati sindaci hanno, altrimenti non si spiega niente. Presuntuoso però è colui che crede di essere, quello che alla prova dei fatti raggranella qualche voto per sbaglio.
Senza partiti, con pochi soldi e mezzi abbiamo tutti assieme raccolto lo stesso risultato elettorale della lista sostenuta (con soldi, mezzi e organizzazione) dal primo partito d'Italia. Sono orgoglioso e qualcuno potrebbe anche cominciare la frase con la parola "scusa".


martedì 27 maggio 2014

Riflessioni post-voto

Il giorno dopo la sconfitta è quello più amaro. Quello in cui realizzi coscientemente tutte le conseguenze di ciò che è accaduto; quello in cui tutta la tensione scende e non c'è più niente ad arginare la delusione. Adesso prevale in me il desiderio di chiudere il prima possibile questa pagina anche se temo un po' di aprire la prossima.
In questi mesi siamo stati capaci di dare vita prima al comitato CLN e poi la lista MLN. Ci siamo incontrati tutte le settimane pubblicamente a porte sempre aperte, siamo cresciuti sia di numero che di popolarità. Quasi dal niente, contando solamente sulle nostre relazioni personali e su quel minimo di notorietà offerta da questo blog, abbiamo costruito, intessuto e amalgamato fino ad offrire l'alternativa politica al comune di Legnaro: un'offerta apprezzata da 1176 elettori. Un'offerta ritenuta di fatto equivalente a quella che tutte le forze di sinistra assieme sono state capaci di presentare contando sui mezzi economici e organizzativi del primo partito in Italia, il PD. Da questo punto di vista abbiamo di che essere orgogliosi. E lo siamo!
Oggi però è il giorno della sconfitta e della vittoria dei nostri avversari, i quali sono riusciti a coinvolgere quasi 2000 elettori riconfermando al potere il sindaco Giovanni Bettini. Per raggiungere questo risultato hanno senza dubbio messo in campo molti soldi stampando più volantini e manifesti di chiunque altro e offrendo cene e spettacoli pubblici. Ma tutto ciò non basta a spiegare la loro vittoria. Hanno anche saputo prendersi i voti uno per uno, organizzando il porta a porta dei candidati che, non a caso, hanno ricevuto il maggior numero di preferenze personali. Un lavoro di conoscenza diretta che da solo ha saputo fare la differenza. Mi tolgo il cappello di fronte a questa realtà. Il loro voto è caparbiamente guadagnato: il vincitore è senza dubbio il candidato che ha investito di più economicamente, ma più ancora dal punto di vista umano. Un lavoro questo che solo una grande determinazione ha potuto consentire. I miei complimenti sinceri.
Considerato questo la domanda è: noi, quelli che non avranno mai il tempo e i soldi per coltivare così tante relazioni, noi che non abbiamo fatto gli impiegati pubblici nel comune di Legnaro, né mai il sindaco per 2 mandati e il vicesindaco per 1, o gli assessori per 3, noi idealisti che crediamo ancora che il voto sia una scelta razionale, potremo mai competere su questo campo? Potremo mai impegnarci così tanto e così a lungo da poter lambire le vette di diffusione e visibilità che hanno i Moderati con Bettini sindaco?
Io non credo. Non in questa vita, non con le persone che conosciamo adesso. Ma allora che fare?
La mia personale analisi riparte dalla sconfitta, non quella di oggi che è tutta elettorale, ma dalla sconfitta politica che ho subito quando non sono riuscito a far passare l'idea che bisognasse fare una lista unica con tutte le opposizioni. Ma questo argomento merita ben più ampia discussione. Qui basti dire che oggi possiamo solamente agire sull'offerta politica. Uniti si può vincere!
Un accenno all'affluenza in forte calo. Più o meno 5/600 persone hanno disertato il voto rispetto alle amministrative del 2009. Forse la giornata di bel tempo ha influito, sicuramente siamo di fronte al fenomeno della disaffezione. Con una punta di orgoglio voglio dire che grazie a noi molte persone sono venute a votare nonostante prima di conoscerci avessero deciso di rimanere a casa.
Bisogna notare come tuttavia la disaffezione non abbia influito sul risultato elettorale. Tale e tanto il distacco fra chi ha vinto e il secondo che qualsiasi altro ragionamento è superfluo.
In fine voglio dire che Legnaro è ciò che è perché i legnaresi vogliono così! Non tutti certo, anzi meno della metà, ma abbastanza. D'altra parte noi che vogliamo una Legnaro diversa siamo divisi e disorganizzati. A noi dei circoli dei partiti, dei comitati, dei banchi di opposizione, a noi che siamo sì e no in trenta, rimane la responsabilità di quanto accaduto. Compito per il prossimo futuro sarà riflettere sull'offerta politica unitaria e sulle azioni da intraprendere per coinvolgere tutti quei cittadini, specialmente giovani under 30, che, pur dimostrando interesse, sono volontariamente fuori dai giochi.

Saluti Davide

P.S.
il commento è tornato libero anche per gli anonimi!



mercoledì 14 maggio 2014

Lettera aperta a don Lucio parroco di Legnaro.



Contributi comunali alla scuola materna parrocchiale di Legnaro (fonte uffici del comune)
anno 2014 € 90.000(elezioni)
anno 2013 € 70.000
anno 2012 € 70.000
anno 2011 € 50.000
anno 2010 € 79.200
anno 2009 € 80.000( elezioni)
anno 2008 € 39.200
anno 2007 € 55.400
anno 2006 € 54.300
anno 2005 € 54.300

Gentile don Lucio,
le scrivo in merito alla questione della scuola materna parrocchiale oggi particolarmente al centro di discussioni per l'annuncio dei licenziamenti di tre insegnanti e la presumibile modifica del piano dell'offerta formativa per il prossimo anno scolastico.
Apprendo che i dolorosi tagli sono dovuti ad un disavanzo di circa 200.000 euro che caratterizza il bilancio della scuola.
Innanzitutto voglio esprimerle la mia solidarietà in merito alla decisione dei tagli al personale. E' infatti di vitale importanza la continuità del servizio erogato dalla struttura. So per certo che scelte come queste sono oltremodo difficili da prendere e che pertanto rappresentino soprattutto in questo caso l'estrema ratio alla quale è dovuto ricorrere chi, come lei, si è trovato a gestire un'autentica emergenza senza avervi minimamente contribuito.
Solitamente non ritengo che le questioni interne degli enti privati siano materia di discussione in cui l'amministrazione comunale debba entrare, tuttavia il servizio offerto dalla scuola materna parrocchiale, oltre che essere oggetto di contribuzione da parte del Comune, è senza dubbio considerato di vitale importanza da tutte le famiglie legnaresi.
Negli ultimi 10 anni l'amministrazione comunale ha offerto contributi economici di importi sempre variabili per mediamente 64.000 euro all'anno toccando il minimo storico di 39.200 euro del 2008, passando per gli 80.000 del 2009 (anno di elezioni!), i 50.000 del 2011 e finalmente i 90.000 di quest'anno. In tutti questi anni la scuola materna ha sempre offerto lo stesso servizio di alta qualità con costanza e dedizione.
Ritengo che 64.000 euro all'anno di media siano insufficienti e che questo dato era ampiamente conosciuto anche da chi oggi, in piena campagna elettorale, rilancia cifre roboanti vestendo i panni del salvatore.
Umilmente, senza poter approfondire troppo i dati, noi di MLN crediamo di poter garantire all'istituzione che lei rappresenta non tanto una cifra ma, più che altro, un metodo: una convenzione pluriennale. Abbiamo scritto nei nostri volantini "almeno 70.000 euro" facendo capire che conosciamo le esigenze concrete ma lasciando l'esatta determinazione delle cifre una volta assunte le cariche e i poteri.
Penso solo che se fossero stati erogati costantemente almeno 70.000 euro all'anno negli ultimi 10 anni oggi il disavanzo sarebbe di molto inferiore (almeno 60.000 euro in meno) e probabilmente si potrebbe ragionare per salvare i preziosi posti di lavoro. Ricordo come fosse ieri il disperato appello di don Luciano che dal pulpito della chiesa chiedeva attenzione per la situazione che allora forse era ancora gestibile.   Mi lasci dire con un punto di presunzione che se la scuola materna fosse stata oggetto di più attenzione e certi messaggi più ascoltati da parte dell'amministrazione comunale, probabilmente oggi non si discuterebbe di alcun licenziamento né di alcuna emergenza.
Non rilancio cifre a caso tanto per fare campagna elettorale. Chi come me si propone per diventare sindaco deve avere l'accortezza di non promettere altro che la dovuta attenzione e rispetto per istituzioni come quella oggi oggetto di discussione. Le cifre dovranno essere né più né meno che quelle necessarie all'erogazione del servizio in serenità e con la qualità che tutti riconoscono.
In termini più strutturali e meno emergenziali le soluzioni adottabili nel prossimo futuro sono più d'una: si passa da una contribuzione più adeguata e costante nel tempo alla "pubblicizzazione" della scuola ossia al passaggio da istituzione privata a istituzione pubblica con l'assunzione di personale e mezzi da parte dello Stato. Nel mezzo molte altre opportunità degne di attenta valutazione.
Non mi dilungo oltre con ragionamenti lunghi e complicati che mi riservo di poter discutere con lei nei tempi e nei luoghi idonei, la ringrazio per il tempo che mi ha voluto dedicare, auguro una soluzione  condivisa tra tutte le componenti della scuola, in primis i genitori che sempre più chiedono di essere partecipi delle scelte e non semplici spettatori paganti e le lavoratrici e i lavoratori a loro volta madri e padri di famiglia.
Con rispetto e cordialità
Davide Bianchini candidato sindaco per MLN

martedì 13 maggio 2014

ILLEGALE!!! consiglio comunale del 16 maggio p.v.


dal web, cittadini informati diffondono questo comunicato!


IL SINDACO
Visto l’art. 10, 3° comma, dello Statuto comunale vigente;
Visto il vigente regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale;
AVVISA
  • Che il Consiglio Comunale è convocato in prima convocazione, per il giorno 16 MAGGIO  2014 alle ore  18,30  presso la sala consiliare del palazzo municipale per trattare e deliberare sugli argomenti riportati nel seguente o.d.g.:
1
COMUNICAZIONI DEL SINDACO
2
PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.) - VARIANTE N° 1 -  VALUTAZIONE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE





            Il SINDACO

F.to Dott. Ivano Oregio Catelan

giovedì 8 maggio 2014

L'incontro pubblico fra candidati sindaci fa paura!


L'intervento integrale del sindaco Oregio Catelan sulla pagina  Facebook del comune di Legnaro 

Ivano Oregio Catelan
Ho letto l’intervento del candidato sindaco Bianchini ed i commenti conseguenti, e pur non avendo mai voluto intromettermi in queste discussioni, per non dare carburante al fuoco delle polemiche, mi sento in dovere di intervenire sia in qualità di sindaco uscente che in qualità di candidato nella lista MODERATI PER LEGNARO, perché più o meno in direttamente vengo chiamato in causa da qualche commento.
Nel merito della questione…. Ha ragione la candidata della lista Bianchini, Universi Deborah…. Né io né Bettini siamo entusiasti di questo incontro perché nessuno ha mai parlato di “regole” per il suo svolgimento necessarie per garantire la massima chiarezza ed il massimo spazio a TUTTI i candidati per esporre i vari punti dei rispettivi programmi. Diversamente ci troveremmo senza ombra di dubbio ad assistere ad un dibattito sterile dove sicuramente prevarrebbero gli attacchi personali al sottoscritto o al nostro candidato, in quanto rappresentanti della ultima amministrazione…. attacchi che verrebbero preparati ed orchestrati da personaggi ben conosciuti in paese ma che preferiscono agire dietro le quinte…. chissà perché……. Sarebbe come chiedere all’agnello di dichiararsi contento perché arriva Pasqua…
Confermo quindi il mio parere favorevole ad un confronto fra i candidati che veda un/una moderatore/ice con domande concordate prima in modo da consentire a ciascuno di prepararsi adeguatamente, con tempi uguali per tutti per le risposte e senza interventi da parte del pubblico. Solo in questo modo sarebbe un confronto serio ed utile ai cittadini per capire le varie posizioni e le rispettive proposte. 
Riguardo a Federico Meneghesso….. solo chi non è di Legnaro o vi è venuto ad abitare recentemente non può sapere che Federico è da SEMPRE uno dei tanti, bontà loro, sostenitori e promotori della nostra lista; ne segue le vicende partecipando alle nostre riunioni e contribuendo alla discussione, sia quella interna che quella nei mezzi di comunicazione…. Lo fa a titolo personale, ma sicuramente si è sentito in dovere di farlo anche e proprio per la sua partecipazione al gruppo in questi giorni di campagna elettorale. Altri che hanno lasciato commenti a loro volta potrebbero precisare a che titolo lo fanno, sempre per la chiarezza…..
Scusate l’intervento

Il mio post:
Gentili legnaresi, nell'ambito della campagna elettorale oggi in corso per l'elezione del nuovo consiglio comunale di Legnaro, si pensava di fare due serate aperte a tutti i cittadini dove i candidati sindaci avrebbero dato vita a un confronto pubblico. 5 anni fa le due serate fecero il pienone! Oggi il candidato dei Moderati, il sig. Bettini, comunica la sua intenzione di non partecipare ad alcun confronto. A ruota, anche il candidato della lista Per Legnaro, avanza l'ipotesi di astenersi approfittando dell'assenza dell'altro. A rimetterci sono solo i cittadini che, stando così le cose, non potranno avere l'opportunità di assistere al confronto dal vivo di 4 personalità molto differenti fra loro. Io, in qualità di candidato sindaco del Movimento Legnaro Nuovaribadisco la disponibilità a questi incontri e invito gli avversari a ripensare le proprie posizioni. Perché non devono essere le opportunità elettorali a prevalere ma il confronto e la trasparenza a totale beneficio dei cittadini.
Prego gli altri utenti Facebook di condividere e di dare massimo risalto alla questione.
Grazie Davide

mercoledì 7 maggio 2014

Il confronto spaventa.

Gentili legnaresi, nell'ambito della campagna elettorale oggi in corso per l'elezione del nuovo consiglio comunale di Legnaro, si pensava di fare due serate aperte a tutti i cittadini dove i candidati sindaci avrebbero dato vita a un confronto pubblico. 5 anni fa le due serate fecero il pienone! Oggi il candidato dei Moderati, il sig. Bettini, comunica la sua intenzione di non partecipare ad alcun confronto. A ruota, anche il candidato della lista Per Legnaro, avanza l'ipotesi di astenersi approfittando dell'assenza dell'altro. A rimetterci sono solo i cittadini che, stando così le cose, non potranno avere l'opportunità di assistere al confronto dal vivo di 4 personalità molto differenti fra loro. Io, in qualità di candidato sindaco del Movimento Legnaro Nuova ribadisco la disponibilità a questi incontri e invito gli avversari a ripensare le proprie posizioni. Perché non devono essere le opportunità elettorali a prevalere ma il confronto e la trasparenza a totale beneficio dei cittadini.

Davide Bianchini candidato sindaco per MLN

L'unica lista civica è la NOSTRA!!!!


Titoli a parte è davvero un bel gruppo quello del Movimento Legnaro Nuova. Rappresentiamo il paese nei suoi aspetti più concreti e dinamici. 
Il 25 maggio Legnaro sei tu!

Davide Bianchini candidato sindaco per MLN

martedì 6 maggio 2014

Servizi? FATTO? Si ma a che PREZZO?

Ricevo e pubblico da parte di un cittadino che si è presentar, ma che vuole rimanere anonimo:

1.800.000 euro per 1.100 mt. di pista ciclabile, quando fuori costa 5 volte meno!


In questi anni nel territorio legnarese si sta realizzando, perché non tutti sanno, ma è solo al 25% della sua realizzazione (una media di 60 mt all’anno, per i cinque anni di mandato), un’opera di mobilità sostenibile a detta dell’amministrazione di Legnaro molto importante e utile per la sicurezza; si sta parlando della pista ciclabile sulla Via Romea. SS 512, dal Km 10 e 450 al km 11 e 550.
Probabilmente è vero, un’opera di questa tipo è molto utile, ma bisogna domandarsi prima di tutto: utile per chi? Tutti risponderanno a questa domanda affermando che ne traggono giovamento sicuramente i cittadini che dimorano a ridosso della SS 512, all’altezza della pista ciclabile costruita in questi anni. Bene qui si va ad affrontare il primo aspetto della questione; passando anche solo in auto ci si accorgerà che le abitazioni e quindi le famiglie che abitano a ridosso di questi 1.100 mt. di pista ciclabile in progetto, dei quali fino ad ora ne sono stati costruiti solo 300 mt. (da via Perini verso Piove di Sacco) sono davvero molto poche. Ciò però non ha importanza la pista ciclabile reca sicuramente molto giovamento a queste poche famiglie e l’opera di costruzione potrà poi continuare in un futuro più o meno remoto concludendo i restanti 700 mt.
A questo punto sorge però nella mia mente una domanda che apre la seconda questione; quanto costerà e specialmente quanto è costata? Tramite documentazione reperibile non facilmente sul sito del Comune di Legnaro, si viene a sapere che il costo previsto nel 2004 per la realizzazione dell’opera intera ammontava a 1.100.000 euro, perciò 1.000.000 euro al Km.  La cifra mi lascia a bocca aperta e approfondendo la ricerca riesco a reperire altri documenti molto confusi e mancanti che certificano una spesa fin ora sostenuta di quasi 750.000 (stralcio 1 della pista ciclabile), senza contare che mancano dei documenti che certifichino altre spese, ovvero lo stralcio 2. Per 300 mt. di pista ciclabile realizzata più di 750.000 euro? Trovo infine trovo il documento che certifica la previsione per la conclusione della pista ciclabile, lavori per lo stralcio 3 ovvero 350.000 euro e lavori per lo stralcio 4: 700.000 euro. Costo finale dei lavori più di 1.800.000 euro? Ma non erano 1.100.000 euro???
Decido di fare una semplice ricerca in rete (come tutti la possono fare) e riesco a trovare alcuni documenti che riportano preventivi di varie tipologie di piste ciclabili; quella che maggiormente si avvicina alla nostra per struttura e materiali usati riporta un preventivo di circa 124.000 euro al Km, iva inclusa. Tutto ciò mi colpisce per la cifra molto differente rispetto a quelle che girano per la realizzazione a Legnaro dell’opera; decido quindi di proseguire la mia ricerca cercando di scovare altri documenti, ma noto che i prezzi sono molto simili alla cifra appena citata; quindi inizio a pensare che il costo maggiore sia stato sostenuto dai lavori di tombinatura. Ricercando in rete trovo molti preventivi, fra tanti riporto questo esempio, per far capire in maniera maggiormente semplice la situazione; un articolo di giornale del “Corriere Cesenate” intitolato: “Tombinatura di via Fenili: servono 400mila euro”. A questo punto dopo aver ben letto l’articolo, approfondisco la questione e tramite Google Maps noto che via Fenili, con il classico fosso a bordo strada, è lunga 2 km, perciò significa che per tombinare al Km questa strada servono circa 200.000 mila euro.
Ricapitolando 124.000 euro di pista ciclabile, sommati a 200.000 euro di tombinatura equivalgono a 324.000 euro ben lontani dai 1.100.000 euro e ancora più lontani dai 1.800.000 euro. Anche ipotizzando che si tratti di 100 mt in più (1km e 100 mt.), che vi siano costi imprevisti, materiale e tecniche migliori, vedo assai difficile arrivare a 1.800.000 euro ovvero cinque volte quello visto in altri preventivi per un lavoro uguale. Ho come l’impressione che i cittadini che abitano a ridosso di questa struttura, non siano stati ne gli unici, ne i primi a godere dell’utilità di questo lavoro, oltre 1.312.000 euro di “utilità” andata chissà dove…soldi nostri, dei cittadini…ormai persi che potevano essere VERAMENTE utilizzati per rendere migliore Legnaro.

Fonti:

venerdì 2 maggio 2014

"Promessa mantenuta: ci hanno fatto la piscina!" (cit.)

Alcune foto scattate da cittadini Legnaresi in occasione delle piogge di questi giorni:


Le cause degli allagamenti di questi giorni sono almeno quattro:

  • i mutamenti climatici
  • la cementificazione del territorio
  • la tombinatura e la mancata cura dei fossi
  • la colpevole ignavia dell'amministrazione nei confronti di fenomeni atmosferici sempre meno eccezionali e sempre più potenti
Bettini si è preoccupato di mettere all'asciutto la piazza del centro di Legnaro facendo due cose. Ha sollevato il piano di calpestio e ha sistemato le tubazioni per il deflusso dell'acqua. Il risultato è che la piazza fronte municipio e la strada di passaggio non si allagano più di tanto.

Ora manca di pensare al resto del territorio partendo da via Vescovo senza però trascurare tutte le altre aree critiche.
Quando cade così tanta acqua non c'è molto da fare sul momento. E' tutto prima il lavoro. Si tratta di mappare il territorio, studiare i flussi di acqua e cercare soluzioni per il contenimento, l'agitazione e il deflusso. Se i mutamenti climatici sono responsabilità collettiva le altre tre cause sono via via sempre più ascrivibili all'incapacità di questa amministrazione.
Poi però il sindacoperfinta Oregio Catelan ci ride in faccia durante i consigli comunali quando segnaliamo dai banchi dell'opposizione che troppi  metricubi di cemento hanno conseguenze che vanno al di là della speculazione.
Per non parlare del ghigno dell'assessore di turno che con sufficienza snobba le richieste di pulizia dei fossi.
Ma tanto per loro queste bombe d'acqua sono fenomeni eccezionali, quasi irripetibili e non vale certamente la pena dimensionare la capacità idrica del nostro territorio su questi eventi.














Il 25 maggio "cambia facce all'amministrazione"!!

Davide Bianchini candidato sindaco per MLN