lunedì 21 luglio 2014

L'asilo è di tutti!

Cerchiamo di capire.
Giovedì scorso un punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di Legnaro riguardava l'assegnazione di una certa somma di denaro alla Parrocchia per la ristrutturazione della canonica.
Più precisamente il punto recitava:

RIPARTIZIONE PER L’ANNO 2014 DELLA QUOTA DEI PROVENTI DERIVANTI DAGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA E CONGUAGLIO TRIENNIO 2012-2013-2014 AI SENSI DELLA L.R. 44/1987 DA ADIBIRE A OPERE DI CULTO.

La legge regionale 44/1987 da la possibilità ai comuni di accantonare fino all'8% degli oneri di urbanizzazione ( tasse legate alla costruzione di edifici) e di erogare tali soldi alle religioni riconosciute che ne facciano richiesta, ma solo per ristrutturazioni o costruzioni di edifici di culto e locali annessi senza fini di lucro.
L'importo varia a seconda di quanto viene costruito in paese. Nel nostro caso l'8% di tali oneri di urbanizzazione secondaria valgono circa 60.000 euro negli ultimi 3/4 anni, già in gran parte erogati in precedenza.
Normalmente non ho mai obiettato l'assegnazione di questi importi, una legge li prevede, una religione fa richiesta, il comune eroga, la chiesa viene manutenzionata e mantenuta decorosamente.
Ma la parrocchia non è solo edificio di culto, la parrocchia è anche tante altre cose, in particolare
è ASILO.
Un asilo in crisi che ha licenziato le sue insegnanti per far quadrare i conti impoverendo l'offerta didattica, che ha ridotto le classi spingendo al massimo di legge il numero di bambini per classe. Un asilo con un deficit di 300.000 euro, incapace di rispettare la convenzione sottoscritta in campagna elettorale con il comune di 90,000 euro all'anno di contributo ( questa prevede un numero massimo di 25 bambini per classe), in difficoltà anche con il rispetto delle norme che prevedono le classi costituite di un numero di metri quadri minimo per bambino.
In questo contesto di assoluta emergenza che coinvolge oltre 200 famiglie, MLN ha prodotto un'interrogazione in merito alle intenzioni di questa amministrazione e ha voluto provocatoriamente proporre una nuova destinazione di quell'8%. Lo sappiamo che la legge non lo permette! Ma il nostro compito in consiglio comunale non è fare i burocrati, non possiamo limitare la nostra azione a prendere atto della realtà come vorrebbe il sindaco Bettini/Oregio: dobbiamo provare a dare soluzioni, dobbiamo portare l'attenzione su quello che è importante.
Vogliamo un'amministrazione capace, informata, documentata. Non ci interessano assessori che di fronte a questa grave emergenza ci rispondono che poverini sono li solo da un mese e non hanno ancora fatto a tempo a capire nulla. Non ci interessano i "faremo, vedremo, vi faremo sapere" di sindaco, vicesindaco e assessore. Non ci piacciono le facce smarrite degli altri assessori e consiglieri di maggioranza che arrivano in consiglio senza nemmeno sapere cosa succede in paese.
Siamo stati accusati di non essere propositivi, in verità chi ci accusa non mi risulta abbia mai proposto niente in vita sua, ma lasciando la polemica ai cani MLN propone:

  • l'acquisizione dei bilanci della scuola materna paritaria per studiarli e individuare con esattezza le falle che hanno prodotto il disavanzo e individuare una ragionevole via d'uscita
  • l'aumento del contributo della convenzione con il comune in funzione di un risanamento del bilancio al massimo quinquennale
  • la partecipazione a tutte le assemblee che riguardano la scuola
  • l'apertura di un tavolo rotondo con le fondazioni bancarie, la regione, la provincia, la curia  e in generale con tutti quegli enti che possono contribuire alla soluzione del problema
  • il coinvolgimento della popolazione legnanese attorno a questo problema perché l'asilo non è solo delle famiglie che lo vivono oggi, ma è di tutti.  
Saluti Davide







venerdì 18 luglio 2014

Consiglio comunale del 17 luglio 2014


Ieri si è tenuto il consiglio comunale. Nonostante le nostre richieste, il sindaco Bettini, d'accordo con la giunta, non ha voluto ascoltare la nostra richiesta e a convocato nuovamente il consiglio per le ore 18,30 al posto che le 21,00. Alla faccia della partecipazione e dello spirito di servizio verso il paese. Ma sappiamo benissimo che il pubblico, se non è quello ammaestrato, spaventa.
Noi di MLN abbiamo proposto di intitolare uno spazio in memoria di Agnese Masiero recentemente scomparsa, la proposta è stata accolta dal sindaco: vedremo i tempi e i modi con cui rispetteranno l'impegno preso ieri.
Abbiamo poi lanciato due interrogazioni che qui vi ripropongo nel loro testo originale:

Interrogazione consigliare Facebook:

Premesso che già da oltre un mese non è più attiva la pagina Facebook del comune di Legnaro, che chi scrive ha già presentato in precedenza interrogazione consigliare alla quale non è mai seguita risposta, che molti cittadini lamentano la scomparsa di quello che è stato considerato un servizio utile anche se mal gestito.
Tutto ciò premesso chiedo all’amministrazione attualmente in carica quali siano le sue intenzioni in merito alla riapertura della pagina in oggetto e alla sua regolamentazione, quali i tempi e le indicazioni di massima  in merito all’individuazione dei soggetti responsabili.

Cordialmente Cons. Davide Bianchini, Deborah Universi

Interrogazione Consigliare Asilo parrocchiale:

Con la presente vorrei portare all’attenzione del Consiglio la situazione dell’Asilo parrocchiale  che versa in condizioni difficili segnalando una situazione debitoria oltre i 300.000€ ed avendo appena licenziato ben 3 insegnanti.Come sapete, questa scuola “paritaria”  assicura il diritto allo studio a quasi  200 bambini, principalmente di Legnaro, bambini che, come è noto, l’asilo comunale di Volparo non potrebbe accogliere.E’ evidente che la scuola materna parrocchiale non può reggere  a lungo il peso di un debito di questa entità (ne gli oneri finanziari correlati) ma non possiamo dimenticare che questo debito si è creato mentre questa Amministrazione erogava mediamente 61.300€ (media  contributo degli  ultimi 9 anni da fonte uffici del comune).Ora, come noto, questa Amministrazione ha stipulato una nuova convenzione triennale (14-16 ) in cui il contributo:
a)    sale a 90.000€ annui (che non permetteranno di abbassare il debito strutturale) 
b)    si lega al rispetto di alcuni vincoli (come un numero massimo di 25 bambini per classe), che l’asilo alla luce dei licenziamenti effettuati non potrà rispettare (saranno infatti 29 bambini per classe).
Peraltro va segnalato che il DM 18/12/1975, tuttora in forza, definisce chiaramente lo spazio “minimo” per bambino nelle attività scolastiche che , con 29 bambini, non verrebbe rispettato in quasi nessuna delle classi.Alla luce dei rischi sociali/economici che comporterebbe la chiusura  e tenuto delle osservazioni suddette, è necessario ed urgente  che questo Consiglio:
            1.    richieda ed ottenga  dal responsabile della Scuola materna copia degli ultimi bilanci 2008-2013
2.    incarichi l’assessore preposto ad organizzare urgentemente una Riunione con il responsabile della scuola materna per chiarire il rispetto dei vincoli
3.    definisca un piano di stabilizzazione della situazione economico/formativa e ne dia riscontro a questo Consiglio entro 30 giorni 
Chiedo al sig. Sindaco e all’assessore responsabile quali sono le loro intenzioni in merito alla vicenda e quali sono le azioni che hanno già intrapreso o che intendono intraprendere per contribuire alla soluzione di questo grave problema.
 Consiglieri MLN  Deborah Universi, Davide Bianchini
  
In calce dettaglio contributi  comunali alla scuola materna parrocchiale di Legnaro (fonte uffici del comune)
·         anno 2013 € 70.000
·         anno 2012 € 70.000
·         anno 2011 € 50.000
·         anno 2010 € 79.200
·         anno 2009 € 80.000
·         anno 2008 € 39.200
·         anno 2007 € 55.400
·         anno 2006 € 54.300
·         anno 2005 € 54.300
Un punto all'ordine del giorno riguardava l'assegnazione di una somma di denaro alla parrocchia per la ristrutturazione della canonica. Pur riconoscendo la formale correttezza di tale assegnazione, noi di MLN abbiamo sostanzialmente contestato le modalità tali per cui, ancora una volta, l'amministrazione eroga contributi economici per poi, un attimo dopo, fregarsene di ciò che succede in seno degli enti finanziati.
Per noi l'emergenza in questo momento è l'asilo parrocchiale e ogni sforzo, soprattutto economico va rivolto a questo servizio ritenuto indispensabile da per lo meno 200 famiglie. Vi alleghiamo la dichiarazione di voto:

Oggetto: dichiarazione di voto in merito alla Proposta di delibera di CONSIGLIO COMUNALE N. 32 DEL 10-06-2014 - Ufficio: EDILIZIA PRIVATA avente per oggetto: la RIPARTIZIONE PER L'ANNO 2014 DELLA QUOTA DEI PROVENTI DERIVANTI DAGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE DA ADIBIRE A OPERE DI CULTO
Preso atto 

  • della proposta di assegnazione della quota dell’8% dei proventi degli Oneri di Urbanizzazione SECONDARIA
  •  della richiesta per un valore di € 60.000 pervenuta da parte di Don Lucio in data 31.10.2013
  • della proposta di assegnazione ai  lavori di manutenzione ordinaria varia e straordinaria varia della Casa Canonica della Chiesa S.Biagio.

Tenuto conto che

 le risorse del Comune sono limitate
·      è responsabilità DIRETTA di questo Consiglio Comunale fare in modo che  il denaro venga allocato e speso con l’obbiettivo primo di rendere i cittadini beneficiari dei servizi derivanti dalla spesa
·      l’asilo parrocchiale supplisce al servizio comunale  e che  la Legge 22 ottobre 1971, n. 865 nel suo art 44 ha aggiunto asili nido e scuole materne alle opere che possono beneficiare dei proventi delle opere di urbanizzazione SECONDARIA

Ribadendo che
 ·      non risulta che l’assegnazione dei tale contributo alla Canonica (locale fruito quasi elusivamente dal Parroco)  sia un esempio di pluralità di beneficio per i  cittadini 
·      i cittadini di Legnaro  sono Laici, Cattolici o di altre fedi  …..e pagano tutti le tasse
·      l’asilo è in uno stato grave di dissesto che non potrà essere sanato dal contributo annuale stabilito
·      l’asilo pur essendo parrocchiale accoglie “tutti”  i contribuenti e viene fruito da circa duecento famiglie.
Tutto ciò premesso propongo che
questo Consiglio Comunale voti contro la delibera in oggetto e congeli l’assegnazione prevista per poterla invece reindirizzare al risanamento dell’Asilo che, se  dovesse venir meno, obbligherebbe questa Amministrazione a GARANTIRE  IL SERVIZIO PUBBLICO  con costi ben maggiori dei 90.000€ pattuiti.
Consiglieri di MLN Deborah Universi e Davide Bianchini
Saluti Davide Bianchini

giovedì 10 luglio 2014

Nuovo Ospedale, se Bitonci conferma il no spunta l’ipotesi Legnaro

Per il momento mi astengo da giudicare quella che in realtà non è nemmeno una proposta concreta. Ma l'ipotesi è suggestiva.

PADOVA. Avanti con o senza il Comune. Il nuovo ospedale si farà, a costo di costruirlo altrove. Ad esempio a Legnaro. È questa l’idea che comincia a circolare in Regione di fronte alla ferma opposizione del neo sindaco a costruire una nuova struttura a Padova ovest.
Il vertice. Il summit convocato per il 28 luglio dal presidente della Regione per superare l’impasse, si preannuncia incandescente. Qualora Massimo Bitonci proseguisse sulla sua strada, ritirando la disponibilità dell’area - unica competenza dell’amministrazione assieme all’urbanizzazione - la Regione è determinata a scegliere un altro terreno, fuori dall’area comunale. In questo senso, l’ipotesi in circolazione è quella di riprendere in mano l’opzione Legnaro, ipotizzata a suo tempo, realizzando l’ospedale al ridosso dell’Istituto zooprofilattico.
Tempo scaduto. Diversamente dall’Usl, che si alimenta con una quota capitaria, l’Azienda ospedaliera vive sul numero dei pazienti che si rivolgono in via Giustiniani per curarsi, un patrimonio alimentato dalla credibilità plasmata in tanti anni di eccellenza, ma che si sta erodendo. Mentre Padova si interroga sul futuro della propria sanità, infatti, sono in via di completamento gli standard per definire le reti europee. Questo significa che nel giro di poco tempo diventerà possibile, se non addirittura facile, curarsi all’estero, semplicemente prendendo un treno per Innsbruck o Lione. Di fatto, quindi, invece di trasformarsi un polo di cura attrattivo a livello internazionale, l’Azienda rischia di impoverirsi, trascinando con sé la città.
Le firme. A fine mese, Zaia incontrerà il sindaco, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Dario, il commissario dello Iov Mantoan, il rettore Zaccaria e il reggente della Provincia Patron, riunendoli a un anno dalla firma del protocollo per la realizzazione della nuova struttura a Padova ovest per cui c’è già una richiesta ufficiale di 350 milioni alla Bei. E già a palazzo si interrogano su chi mai potrebbe avere il coraggio di firmare una delibera di retromarcia sconfessando 8 anni di lavoro. Dal 2007, anche di fronte alle diverse visioni - su localizzazione e finanziamento - tutti gli enti proponenti hanno sempre concordato sulla necessità di realizzare un polo nuovo.

Saluti Davide

lunedì 7 luglio 2014

Piove non cresce più e taglia le case

Piove di Sacco, provincia di Marte. Laggiù le esigenze abitative che portano alla richiesta di nuova cubatura non somigliano nemmeno lontanamente a quelle di Legnaro. Sono così diverse che l'amministrazione aggiusta il tiro concedendo meno meri cubi del previsto. Sollevazioni popolari? No. Solo una diversa gestione del territorio.
Buona Lettura Davide

PIOVE DI SACCO. Da oltre 250 mila a meno di 100 mila metri cubi di nuovo cemento: il nuovo piano degli interventi promette di alleggerire la città di un abbondante cinquanta per cento del carico di volumetrie previste negli anni passati. E se da un lato ci ha pensato la scure del Pati (il piano di assetto del territorio) a far decadere il 60 per cento di edificabilità, dall’altro sono gli stessi proprietari delle aree edificabili a chiedere la riconversione in terreni agricoli. Un segno della crisi che ha colpito senza sconti anche nel Piovese e in particolare nella città capoluogo della Saccisica che ha visto negli anni Novanta un boom edilizio che ancora lascia il segno.
«Abbiamo oltre mille alloggi sfitti o invenduti», fa notare il sindaco Davide Gianella, «e tenendo conto dell’incremento demografico degli ultimi dieci anni, mantenendo lo stesso trend Piove non avrebbe bisogno di nuovi edifici residenziali per almeno altri vent’anni». A settembre del 2013 è scaduto il Piano interventi del Pati che ha comportato la decadenza del 60 per cento del potenziale edificatorio di alcuni Piani norma: il numero 3 in via Fratelli Sanguinazzi aveva 10.550 metri quadri commerciali (il vicino centro commerciale Piazzagrande è di 17 mila metri quadri) ed è ridotto a 4.220. I proprietari hanno chiesto un aumento fino a 8.200 metri quadri sui quali però va trovata una sorta di perequazione tramite il sistema dei crediti edilizi, ovvero aree di forestazione vincolate per 25 anni, recupero di vecchi immobili o realizzazione ex novo di opere di interesse pubblico a spese del privato. Tra le vie Borgo Padova e Monache, lungo la Piovese, erano previsti 51 mila metri cubi residenziali e 8.400 commerciali, ridotti a 20.400 e 3.360. Il Pn 16 di via Borgo Rossi, a sud del capoluogo, partiva da 41 mila metri cubi residenziali ma tutti i proprietari hanno manifestato parere positivo a mantenerne solo il 40 per cento, quindi 16.400. Vanno verso lo stralcio completo - con il ritorno ad aree agricole - il Pn 17 a Sampieri di Corte che prevedeva 9.800 metri cubi residenziali, il Pn 24 di Piovega che metteva in conto altri 20.250 metri cubi residenziali e il Pn 21 tra la zona industriale e la strada dei Pescatori con 37 mila metri destinati ad attività artigianali. Infine per il Pn 34 di Arzerello i proprietari hanno chiesto il mantenimento di una sola parte dei due comparti di cui è composto, con la cancellazione di almeno un centinaio di unità abitative. «Stiamo chiudendo le trattative con chi ha chiesto il ripristino di parte della cubatura», conferma il sindaco, «ma non si arriverà nemmeno a superare la metà di quanto era previsto. Non si può continuare a consumare il territorio: abbiamo introdotto il concetto di città pubblica nel nuovo Piano interventi che impone la realizzazione da parte del privato di opere utili alla collettività per recuperare cubatura».

giovedì 3 luglio 2014

È morta Agnese Masiero, attivista padovana contro la violenza sulle donne


Dal mattino di Padova:

    È morta Agnese Masiero, attivista padovana contro la violenza sulle donne. Ecco il ricordo del Centro Veneto Progetti Donna: «Se ne è andata una grande donna. Con Agnese Masiero abbiamo condiviso percorsi, passioni e ideali. La ricordiamo per il generoso e instancabile impegno sui temi delle donne, per la sua capacità di trovare sempre un terreno di condivisione anche nelle diversità, per la sua voglia di mettersi sempre in gioco. La ricordiamo come una persona autentica e appassionata che sapeva ancora indignarsi per le ingiustizie e prendere posizioni spesso scomode. Le siamo grate per il sostegno che ha sempre dato al Centro Donna e alle sue battaglie, per l'aiuto e la vicinanza nei momenti di difficoltà. La ricordiamo con affetto, anche per l'allegria che ci ha regalato».
    I funerali di Agnese Masiero saranno sabato alle 10 a Legnaro.