mercoledì 20 aprile 2016

Convocazione Consiglio comunale per il 26 aprile

IL SINDACO
Visto l’art. 10, 3° comma, dello Statuto comunale vigente;
Visto il vigente regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale;
AVVISA
Che il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica di prima convocazione, per il 26 aprile 2016 ORE 18,30, presso il Municipio per trattare e deliberare sugli argomenti riportati di seguito:


1.    SURROGA DEL CONSIGLIERE DIMISSIONARIO CONTE THOMAS.

2.    SOSTITUZIONE COMPONENTE DIMISSIONARIO COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI.

3.    COMUNICAZIONI DEL SINDACO.

4.    DETERMINAZIONE E APPLICAZIONE DELLE TARIFFE, ALIQUOTE E DETRAZIONI DEI TRIBUTI COMUNALI - ANNO 2016.

5.    APPROVAZIONE DOCUMENTO UNICO PROGRAMMATICO ANNO 2016.

6.    APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018.

7.    PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.) – “VARIANTE N° 3” –  VALUTAZIONE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE.

8.    PIANO DELLE ACQUE (PDC) – APPROVAZIONE.

9.    APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI LEGNARO E L’AZIENDA ATER PER LA GESTIONE DEGLI ALLOGGI DI PROPRIETA’ COMUNALE.

10.  MODIFICA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE ENTRATE COMUNALI.

11.  . PIANO DEGLI INTERVENTI - PI – MODIFICA NORME TECNICHE OPERATIVE ART. 46 - ADOZIONE.

12.  APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER L’ASSEGNAZIONE ED UTILIZZO DI BACHECHE INFORMATIVE.

13.  APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER IL MERCATO AGRICOLO.

14.  MODIFICA DELLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE ART. 10 – DURATA.

15.  INDIRIZZI IN ORDINE ALL’INIZIATIVA PER LA FUSIONE FRA I COMUNI DI LEGNARO, POLVERARA E PONTE SAN NICOLO’.

16.  MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE DAVIDE BIANCHINI: “LEGNARO NO TRIV”.



IL SINDACO

F.to Giovanni Bettini

giovedì 14 aprile 2016

La fusione silenziosa!



Mentre a Ponte San Nicolò si è cominciato a discutere di fusione con i comuni di Legnaro e Polverara con assemblee pubbliche e articoli di giornale, qui a da noi tutto tace, come se la cosa non ci riguardasse. Tace il Sindaco e la  Giunta, più che altro coinvolti in assemblee chiuse al pubblico delle quali poco si sà. Tace il circolo PD legnarese che senza proporre prima nessuna discussione ha indicato direttamente Ponte San Nicolò come  partner per la fusione. Propongo quindi di uscire da questo stato di omertà generale e di cominciare una discussione aperta a tutti i cittadini in merito alla possibilità di fondere Legnaro con altri comuni. Propongo di cominciare con due assemblee pubbliche: la prima con la presentazione delle ipotesi di fusione da parte sia dei tecnici che dei politici, la seconda a stretto giro di tempo, per far parlare i cittadini: per sentire il loro punto di vista, microfono aperto. Movimento Legnaro Nuova è stata l'unica lista che ha proposto nel suo programma elettorale l'unione delle realtà amministrative locali: tuttavia ritengo assolutamente sbagliato che la discussione si svolga esclusivamente su temi tecnici ed economici: appannaggio solo dei politici e dei capi settore. Per fondere i comuni è secondo me necessario avviare un percorso prima di tutto di avvicinamento sociale e culturale delle comunità coinvolte. Propongo  di prendere in considerazione la possibilità  di indire un referendum comunale: non solo per dire di SI o di NO a una fusione, ma anche per sapere con chi eventualmente si gradirebbe fondersi. Ancora una volta propongo di far partecipare alla discussione prima di tutto i cittadini con le loro idee e la loro sensibilità. La fusione fra comuni non può ridursi ad essere un esercizio di bravura di un singolo circolo di partito e non può calarsi dall'alto come l'ennesima opera pubblica di cui dovremmo sempre essere muti riconoscenti.

Saluti Davide

venerdì 8 aprile 2016

Federazione o FUSIONE dei comuni?



Vi rilancio questo interessante articolo di stampa. La federazione di comuni non è ancora fusione. E' però una delle possibilità offerte per rendere più efficiente la pubblica amministrazione. Dal punto di vista culturale e sociale appare meno invasiva.... Sono questioni su cui riflettere tutti assieme!

Saluti Davide

p.s. domenica 17 aprile, al referendum NOTRIV vota SI!!!!!!

Dal Gazzettino del 8 aprile 2016
Federazione, in sei anni il Comune ha ridotto le spese di 3,5 milioni
CAMPOSAMPIERESE
(L.Lev.) Tre milioni e mezzo di soldi risparmiati; una pressione fiscale inferiore del 52% e produttività salita del 6%. Dopo sei anni dalla sua nascita, la Federazione del Camposampierese traccia un bilancio della scelta fatta che si sta rivelando una scommessa vinta. Al meno stando a quello che indicano i numeri dell'ultimo consuntivo, quello di fine 2014: anni intensi, difficili, segnati da una crisi mai vista e che ha cambiato in maniera irreversibile il modo di vivere, di produrre, e di immaginare il futuro. Nel 2014 il costo per abitante per il funzionamento delle amministrazioni comunali e dei servizi è sceso a 380 euro per abitante: 35 euro in meno (il 9%) rispetto al 2010, quando l'Unione dei Comuni divenne una Federazione. Si tratta di una spesa inferiore del 55% di quella media dei Comuni italiani. In buona sostanza, per gli undici Comuni del Camposampierese le spese correnti consolidate sono state ridotte di 3,5 milioni. Il consuntivo del 2014 indica, inoltre, che i tributi sono stati di 254 euro per abitante (il 48% in meno rispetto alla media dei Comuni italiani). Segno positivo anche per la produttività, salita del 6% negli ultimi sei anni. Quella sviluppata dalla Federazione si è rivelata una sinergia in grado di ridurre i costi e di migliorare i servizi allo stesso tempo. In un decennio, dal 2004 al 2014, nell'ambito del sempre attuale e delicato settore della sicurezza, nel territorio degli undici Comuni i reati sono diminuiti del 29%, gli incidenti stradali del 24%, il danno sociale del 3%. Anche la burocrazia si è alleggerita: dal 2010 al 2014 lo Sportello unico per le attività produttive (Suap) ha abbattuto i tempi per le le procedure da 300 a 90 giorni; il pagamento delle fatture è passato da 100 a 30 giorni. Sinergia e lavoro di squadra che ha avuto riflessi positivi anche sugli investimenti: nonostante la crisi che ha penalizzato fortemente la finanza pubblica, dal 2010 al 2014 la Federazione ha fatto investimenti per 12 milioni 607mila ero. I trasferimenti erariali ai Comuni sono stati ridotti dai 177,9 euro per abitante del 2010 ai 66,5 euro del 2014, pari a -62,6%.