giovedì 30 luglio 2015

Consiglio comunale del 5 agosto prossimo!!!

IL SINDACO
Visto l’art. 10, 3° comma, dello Statuto comunale vigente;
Visto il vigente regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale;
AVVISA
Che il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica di prima convocazione, per il   5 AGOSTO 2015  ORE 18,30,  presso il Municipio per trattare e deliberare sugli argomenti riportati di seguito:

1      COMUNICAZIONI DEL SINDACO.

2      INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE.

3      SALVAGUARDIA EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI AI SENSI DELL’ART. 193 DEL D.LGS. N. 267/2000 – ESERCIZIO 2015.

4      ORDINE DEL GIORNO PER LA COSTITUZIONE DELL’AGGREGAZIONE FUNZIONALE TERRITORIALE (A.F.T.) N. 1 E MANIFESTAZIONE DI DISPONIBILITA’ PER LA NUOVA SEDE.



IL SINDACO

F.to Giovanni Bettini

lunedì 13 luglio 2015

Illuminiamo l'immenso.


Un intero quartiere di Legnaro, senza case, senza abitanti che la notte rimane acceso ormai da anni. Possiamo mettere tutte le lampade a led che vogliamo, ma fintanto che non porremo mano agli sprechi non sarà possibile raggiungere nessun risultato. La tecnologia serve, ma nulla può senza il buonsenso!
Spegniamo almeno l'80% di questi lampioni e con i soldi risparmiati abbassiamo la TASI alle famiglie in difficoltà.

Saluti Davide

lunedì 6 luglio 2015

Al fresco all'Auser di Legnaro


Oggi fa così caldo che quasi quasi chiamo l'Auser e mi faccio venire a prendere! 
Scherzi a parte complimenti per l'iniziativa


Dal Gazzettino di Padova del 4 luglio 2015.

Emergenza anziani a Legnaro. Le temperature tropicali di questo inizio di luglio hanno spinto il sindaco Giovanni Bettini a trovare una soluzione per tutti coloro che non possono trascorrere le giornate in un luogo climatizzato. «In paese - ha detto il sindaco - mi risultano che siano in aumento i casi di anziani rimasti soli e che non hanno un'autonomia economica per trascorrere le giornate in villeggiatura. La soluzione? La casa di riposo Auser di via Rossini a Legnaro diventerà per tutta l'estate la seconda casa dei pensionati».
Il Comune di fatto ha raggiunto un accordo secondo cui le porte del ritrovo di anziani rimarranno aperte fino alle 19 tutti i giorni. Chi vorrà usufruire di un pò di refrigerio, potrà recarsi in via Rossini. Ovviamente il tutto non avrà alcun costo per il cittadino. «È il minimo che possiamo fare in questo periodo. Non voglio - ha sottolineato Bettini - trovarmi di fronte a casi di anziani in difficoltà quando basta poco per risolvere il problema».
Non tutti gli over 65 del paese però sono autosufficienti.
«Questo non sarà un problema - ha proseguito il primo cittadino - abbiamo già pensato ad un servizio di trasporto messo in atto da volontari che quotidianamente si occuperanno di andare a casa delle persone, accompagnarle all'Auser e a fine giornata riportarli al proprio domicilio».
La finalità del servizio voluto fortemente da Giovanni Bettini e dalla sua squadra amministrativa è doppia. Da un lato - come detto - salvaguardare la salute di una delle categorie più deboli della società. Dall'altro evitare situazioni di solitudine e disagio in un periodo dell'anno in cui proprio la fetta meno giovane della popolazione si trova a vivere parecchi giorni lontano da figli e parenti. Magari da soli e senza qualcuno con cui scambiare qualche chiacchere.

Anche su Facebook: https://www.facebook.com/circoloauser.legnaro?fref=ts

Saluti Davide

venerdì 3 luglio 2015

Migranti a Legnaro.

L'altro giorno è apparso sul Mattino di Padova l'articolo che qui sotto vi riporto, con la notizia degli 8 migranti ospitati nella Casa del Buon Samaritano a Legnaro. Nell'articolo ci sono tutti i particolari del caso. Si tratta di una notizia vecchia in quanto i ragazzi del Gambia sono lì già da molti mesi. Su Facebook l'articolo ha ricevuto l'attenzione di migliaia di persone, molte condivisioni e ha goduto di alcuni commenti non sempre condivisibili. Tutto ciò è segno di notevole interesse sicuramente dovuto al fatto che la questione migranti occupa le prime pagine dei giornali ormai da diverso tempo. Comunque tu ti schieri, qualunque posizione tu prenda, troverai sempre un sacco di gente contro.
Come politico, come rappresentante eletto da una buona parte di legnaresi, desidero però affrontare la questione. Per trasparenza, per correttezza o anche semplicemente perché trovo doveroso esporsi riguardo a temi più sentiti dalla popolazione.
Senza giri di parole dichiaro tutto il mio favore nei confronti delle politiche di apertura e ospitalità nei confronti dei migranti. Gente che a casa sua non ha più nemmeno la speranza di sopravvivere e che scappa da conflitti, violenze, fame e ingiustizie. Esseri umani che abbandonano terre dove si perde la vita a causa di una idea o di una bomba o di un machete brandito dal figlio del vicino di casa.
La riflessione che però voglio fare oggi non riguarda le ragioni che spingono queste persone a migrare, ragioni che molto spesso riguardano il nostro stile di vita, la nostra tecnologia e il nostro sfruttamento della Casa Comune; riguarda più che altro la reazione di quanti, leggendo di questi africani ospitati a spese dello stato, si indignano, sputano odio, reclamano ritorsioni violente nei confronti di indifesi.
Sono molto vicino a chi si chiede con rabbia perché per queste persone si trovano anche 35 euro al giorno per vitto, alloggio, istruzione, cellulare e sigarette e per le famiglie italiane in difficoltà il nulla o quasi. Specialmente sono vicino a coloro i quali focalizzano la loro attenzione al problema della casa. Senza lavoro, incapaci di pagare l'affitto, centinaia di italiani sfrattati senza alternativa perché l'edilizia pubblica e popolare straripa e non viene incrementata. Famiglie sul lastrico alle quali 35 euro al giorno ( 1000 euro al mese!!!) non farebbero solamente comodo, ma addirittura risolverebbero la situazione e non di solo una persona ma addirittura di tre o quattro.
Anche nel nostro piccolo comune è esperienza quotidiana quella di famiglie e singoli che si rivolgono ai servizi sociali per ricevere aiuto.
Sono vicino a tutte queste persone, alle loro inquietudini ma nonostante tutto non sono d'accordo con le conseguenze che in molti ne fanno discendere.
La domanda che mi pongo è: come mai per il migrante si trovano subito 35 euro al giorno e per il disoccupato no? Perché di fronte a questa palese ingiustizia il disoccupato se la prende con il migrante? 
Ormai è la lotta dei poveri contro più i poveri e coinvolge anche chi povero non è ancora, ma teme di diventarlo presto. Ma anche quando il povero vincerà contro l'altro povero cambierà la sua condizione? NO! In assenza di un sistema di welfare esteso e consistente l'ingresso di nuovi poveri ci fa temere che quelle poche risorse a disposizione vengano completamente prosciugate a causa delle politiche "buoniste" dei benpensanti al governo. Ma l'argomento è fuorviante perché non spiega come mai proprio quei 35 euro al giorno, siano spuntati fuori quando già da molto tempo, in tantissimi, li reclamano senza successo. 
Quando un politico come Galan, giusto per citarne uno di casa nostra, pagando un paio di milioni di euro e patteggiando la pena per corruzione rimane proprietario della mega villa in cui abita, nonché rimane titolare della presidenza della commissione parlamentare della cultura ( stipendio da 30.000 euro al mese?): qual'è il problema? L'africano che sbarca disidratato in Sicilia o le opere pubbliche che qui da noi costano per lo meno il doppio che nel resto del mondo? Sono i richiedenti asilo o i partiti che ricevono finanziamenti in nero?
In Europa, solo con gli sprechi alimentari, potremmo dare da mangiare a tutti i rifugiati del mondo senza soffrire la mancanza di una sola Kcaloria. Con le tasse che paghiamo oggi in Italia, azzerando corruzione e evasione fiscale, potremmo finanziare il reddito di cittadinanza per tutte le nostre famiglie in difficoltà e potremmo tornare tutti ad essere orgogliosi si essere italiani: ospitali, solidali e calorosi. Altro che l'infame popolo delle ruspe, incline all'odio razziale e alla violenza: gli italiani sono di tutta altra pasta!
Concludo, anche se di cose da dire ce ne sarebbero ancora moltissime: a volte mi vergogno di essere italiano, ma voglio tornare a esserne orgoglioso assieme a tutti gli italiani onesti che sono i più anche se qualche volta vorrebbero noleggiare una ruspa.

Saluti Davide