martedì 24 febbraio 2015

Un piccolo resoconto del consiglio comunale del 20 febbraio 2015

La scorsa settimana si è tenuto il Consiglio comunale di Legnaro. Un Consiglio "d'emergenza" visto che si trattava in sostanza di porre rimedio a un pasticciaccio che ha visto protagonisti diversi comuni della bassa padovana fra cui il nostro.
Qualche mese fa abbiamo deliberato ( all'epoca fui l'unico ad opporsi) la convenzione per la raccolta dei rifiuti fra tutti i comuni di Padova sud. Un atto quasi dovuto se non che, fra le righe della convenzione, c'è stato qualcuno che ha pensato di infilare una norma per far coincidere l'organo di controllo della società per lo smaltimento con la dirigenza della società stessa. Controllore e controllato riuniti negli stessi uffici e composti dalle stesse persone. Una società a partecipazione pubblica completamente slegata da qualsiasi controllo pubblico: rischio poltronificio e parentopoli!
Grazie a una dura battaglia il sindaco di Piove di Sacco Giannella è riuscito, quasi da solo, a far fare marcia indietro a tutti e a far riscrivere una nuova convenzione che,  questa volta con l'accordo di tutti, è stata approvata. La maggioranza e il resto dell'opposizione hanno glissato sull'argomento, hanno liquidato la faccenda come se si trattasse di una piccola revisione dell'accordo iniziale. Forse l'unico di loro ad aver letto la convenzione è stato l'assessore Maniero, tutti gli altri hanno scaldato le sedie facendo finta di sapere quello che stavano facendo: votarono a favore senza nemmeno un dubbio mancando completamente al dovere di controllo.
Il Sindaco ha relazionato per quel che riguarda il tetto in eternit del magazzino comunale. L'Arpav ha effettuato due analisi il giorno 29 gennaio 2015: entrambe con esito negativo. Il Sindaco ha comunque detto che il tetto del magazzino verrà bonificato con o senza i contributi statali. Tutto l'allarme è nato dalla lettura del documento sulla valutazione dei rischi sul lavoro del nostro comune. In quelle pagine la ditta incaricata di stendere il documento dice che il tetto in eternit del magazzino comunale è in pessime condizioni e che, data la vicinanza delle scuole, va rimosso. Ora lo Spisal, l'ente di controllo della sicurezza sul posto di lavoro ha detto che il magazzino è in regola in quanto dotato di controsoffitto. L'Arpav, l'ente regionale per l'ambiente, ha certificato che non c'è amianto nell'aria e pertanto la copertura è ancora in buone condizioni. Non è che la stessa ditta della valutazione dei rischi offre ai propri clienti anche costose consulenze sullo smaltimento dell'eternit? Forse che la valutazione non era proprio oggettiva? Nel frattempo sarebbe bello informare i genitori e gli insegnanti delle scuole che non ci sono pericoli per la salute nei pressi del magazzino comunale di viale dello Sport: chiunque, leggendo gli articoli di giornale strillati e artatamente allarmistici, potrebbe pensare il contrario. Auspico da questo blog che l'amministrazione faccia una comunicazione alle famiglie della scuola in cui rende conto dei pareri e dei controlli effettuati tranquillizzando tutti.
Ho utilizzato una interrogazione per portare a conoscenza il Sindaco e gli assessori che purtroppo alcuni pazienti dei medici di base, usciti dalla visita, si trovano una multa alla macchina per aver oltrepassato il limite di orario consentito nei pressi del poliambulatorio. Dai dati raccolti dal sindaco risulta che siano ben pochi i casi e che la maggior parte delle multe sia elevata per la mancanza nel parabrezza del cartellino con l'orario. Per quei pochi casi, comunque, sono stati tutti d'accordo di applicare una procedura tale per cui la multa verrà levata. Ad esempio il paziente, una volta trovata la multa sul parabrezza, potrebbe tornare indietro all'ambulatorio e farsi rilasciare, su apposito prestampato, una dichiarazione da parte del medico curante con la quale passare dai vigili a farsi togliere la multa. Un gesto di sensibilità nei confronti di un trasgressore involontario.
Con gli alberi della chiesa ormai tagliati e rimpiazzati si è voluto comunque parlare dell'argomento e abbiamo scoperto che siamo tutti amanti degli alberi e che però siamo disposti a tagliarli se l'alternativa è vederli finire sopra a una macchina magari ammazzando qualcuno. Superato il momento dell'emozione arriva quello delle proposte. Mi fa piacere vedere come gli articoli di questo blog e della sua pagina Facebook siano apprezzati da così tante persone. Non solo i concetti ma addirittura le singole frasi, vengono adoperate a pappagallo per tentare di far apparire una consistenza che non c'è. Ad ogni modo la nostra proposta è quella di una costituzione di un bosco di pianura. Ormai  dal 2009 andiamo dicendo che Legnaro ha bisogno di un altro spazio verde attrezzato e di dimensioni adeguate.
Proponiamo anche di inserire interventi come quello del taglio degli alberi della chiesa all'interno di un progetto complessivo per la rivalutazione del centro. Non ci basta l'elenco dei lavori che si ha l'intenzione di eseguire sfoggiato dal vicesindaco Licata: non è vero che dietro il taglio degli alberi c'è un progetto più ampio altrimenti già si saprebbe se si farà uno svincolo piuttosto che una rotonda di fronte alla chiesa.
Grazie quindi a Giovanni Negrato e a Roberto Pescarolo che quando scrivono non lo fanno solo con autorevolezza, ma con amore per il proprio territorio e con passione. Amore e passione: sentimenti quasi estinti quando si parla di politica.

Saluti Davide




venerdì 20 febbraio 2015

Il vuoto come opportunità?! Speculazione?!


Ricevo e pubblico.

Come diceva il grande Totò “é la somma che fa il totale”, ed in questi ultimi tempi, la somma di diverse azioni fatte dall'attuale amministrazione, a mio parere sembrano andare un po' contro, a quanto espresso e deciso, negli strumenti di programmazione territoriale come il P.A.T.
Nelle prime tavole grafiche del P.A.T. si sono fatte molte elaborazioni grafiche, sulla città che si muove, la forma della città, la carta della fragilità ed in fine la carta della trasformabilità.
Sembrano sempre più, degli atti amministrativi dovuti ed obbligatori questi piani urbanistici, e non dei veri di strumenti di analisi in primis, e poi di pianificazione urbanistica a livello comunale; certo ci sarà poi il Piano degli interventi che puntualmente andrà ad intervenire e disciplinare, ma sempre sotto le line guida del piano di livello superiore.
Mi riferisco a quanto approvato recentemente in consigli comunale, con gli aumenti volumetrici, al taglio degli alberi del sagrato della chiesa, e ad altre situazioni, delle quali l'Amministrazione non riesce a coglierne le opportunità, ma accetta a testa bassa, le “proposte” che di volta in volta le vengono poste, senza dismostrarsi un po' attiva e propositiva.
Nell ordine;
a seguito del taglio degli alberi del sagrato della chiesa, si è creato un “vuoto” strano per come eravamo abituati a vedere il “sagrato” della chiesa; accettiamo il fatto che siano diventati un emergenza, anche solo per la non manutenzione degli stessi, e che possano comunque essere di pericolo per i cittadini, accetiamo che danneggino la strada ed il “sagrato”, ma spero vivamente che adesso, dietro a questo taglio, ci sia, nelle intenzioni dell'amministrazione, la volontà di dare dignità al sagrato della chiesa, magari con un concorso di idee di progettazione, e non affidando l'incarico ai soliti professionisti, amici di questa amministrazione, che dentro il portafoglio, hanno tutte le tessere di partito, a seconda del comune al quale si rivolgono, perchè senza nascondersi tanto, è così che funziona in quasi tutti i comuni medio piccoli.
Spero che siano chiari gli obiettivi e le line guida di questo ipotetico progetto, visto che gli attuali amministratori oramai sono quasi sedici anni, che sono in carica, senza contare che molti di loro sono attivi in parrochia, quindi lo spazio ed il tempo per comunicare c'è; bisognerebbe tenere conto delle esigenze del mercato, le esigenze di uno spazio dove possano trovar posto anche le auto, per Veneto agricoltura, delle manifestazioni pubbliche, e perchè no, magari sedersi all'ombra di un albero, al fresco.
Il “sagrato” credo sia di proprietà della curia, comunque ad uso pubblico, quindi con una convenzione l'amministrazione potrebbe pensare di dare decoro e dignità a tale vuoto urbano.
Per dare decoro al centro del paese, le operazioni di “lifting urbano” con due fioriere mobili, mq di porfido, su uno spazio che prima era un parcheggio ed adesso è ancora parcheggio, non riqualifica la piazza.
Il secondo fatto è che nell'ultimo consiglio comunale del 4 febbraio 2015, dove a fronte di un aumento volumetrico a favore di una società privata lottizante, in cambio verrà costruita la casa delle associzioni, in centro, andando ad accupare una parte del parco di via cavour, uno degli ultimi “vuoti”, che in questo caso ha un valore alto, vista la densità edilizia che già c'è in centro.
Praticamente si va a costruire una casa delle associazioni, in pieno centro, andando ad occupare, e quindi diminuire, l'area del parco: tale casa delle associazioni, una volta entrata a regime diventerà polo attrattore di certamente (spero) molti cittadini, ma nache di molte auto che avranno bisogno di parcheggio, i condomini che verranno costruiti anche loro avranno bisogno di parcheggio, quindi il tutto diventerà sempre più denso, e quello che era un vuoto utile ( il parco ) in centro, diventerà l'ennesimo lotto di risulta accerchiato da condomini.
Mi domando se gli amministratori osservano quello che succede sul territorio. 
Nel territorio comunale, esistono diversi immobili, con un discreto lotto di pertinenza, che seppur di proprietà privata, potrebbero diventare delle opportunità per l'amministrazione, e di conseguenza per tutti i cittadini.
Accettiamo il fatto, che oramai l'urbanistica e lo sviluppo delle città e dei paesi, è materia degli investitori privati, ma è in questo spazio residuo che deve intervenire il pubblico, per porre le linee guida di sviluppo del paese, accetando anche il fatto che non sempre si devono accettare gli aumenti volumetrici proposti dai lottizanti; non trovo così giustificata, la variazione di prezzo, di un appartamento simile, che in centro paese ha un prezzo e a Volparo costa meno; alla fine sono entrambi in un “paesotto” della cintura urbana di Padova, e l'aumento volumetrico è un “piacere economico” solo per chi va a costruire........ tanto loro, mica abitano a Legnaro, e non vedono il traffico quotidiano, l'effetto isola di calore che si crea nelle aree densamente urbanizzate.....loro abitano nella loro villa in campagna.
Esiste adesso l'ex-consorzio Petrini, l'ex-scuola a Volparo, difronte a via Ardoneghe, o la ex-stalla Guglielmo; perchè gli amministratori non colgono queste opportunità e vanno a dialogare con i proprietari per condere si dei volumi in più, dove evidentemente c'è dello spazio, ma in cambio otterremo qualcosa, sperando di utilità e qualità.....
La crisi edilizia, forse, ha salvato, questi grandi vuoti da l'ennesima lottizzazione, con panchine a scomputo oneri....e speriamo lasci il tempo, per l'intelligenza e lostudio, il tempo per ragionare e discutere, sulle effettive funzioni e destinazioni d'uso di questi immobili.
Ex-consorzio Petrini si potrebbe o realizzare un parco, in collaborazione con l'università di Padova, è li comoda...; gli studenti fanno i loro laboratori, studiano etcccc, ed alla sera, i cittadini possono andare al parco; il parco potrebbe diventare una fascia filtro tra la parte residenziale e la zona industriale.
Se non andasse bene il parco, creiamo un piccolo meta distretto industriale, laboratori, società di servizi, legate alle attività dell'università, agraria, forestali veterinarie etcc. Si riqalifica l'area e magari si creano anche posti di lavoro.
Ex-stalla Guglielmo, perchè non trovare una nuova destinazione pubblica, visto che per molti cittadini, quelli più anziani, è nella memoria storica e visiva ( fino a quando non verrà demolita da qualche speculatore edilizio ).
Il fabbricato ex-scuole a Volparo, potrebbe diventare polo attrattore e creare una nuova centralità, per i cittadini della frazione, visto che nelle tavole del PAT, così è stato graficizatto il territorio con le sue frazioni.
Legnaro va invece in controtendenza; da più parti nel resto d'italia, ed anche a livello nazionale, si parla di riqualificazione urbana, di recupero del costruito senza consumare altro suolo, invece qui si va ad occupare sempre più suolo, tra l'altro diminuinendo quello di proprietà pubblica, a favore di pochi privati.
Esiste l'università a Legnaro, l'istituto di Fisica Nucleare; perchè non si riesce a portare una linea urbana APS a servizio degli studenti e poi di cittadini; la città di Padova è centro-destra, la provincia centro-destra, la regione è centro-destra, l'amministrazione di Legnaro centro-destra.....perchè non si riesce ad aprire un dialogo e magari portare il tram.
Si discuta, si parli, …....l'ospedale lo abbiamo perso, ma almeno ci si muova per altro.
Arrivano ricercatori e studenti da molte parti dell'Europa; perchè non riusciamo ad intercettare dei fondi regionali o europei, per fare un gemelaggio con qualche paese estero. Oramai siamo gli uno dei pochi comuni che non lo sono.......e questo spiega molte cose, sulla chiusura mentale di molta parte dei cittadini.
arch. Roberto Pescarolo

martedì 17 febbraio 2015

Quano vale la parola di un Sindaco?

Il progetto di un'area cani a Legnaro giace nel cassetto del Sindaco Bettini da diversi anni. Sollecitato in consiglio comunale da una mia interrogazione ancora a settembre scorso, la promise realizzata entro Natale 2014 in quel di Volparo. A febbraio i padroni e i loro amici a 4 zampe stanno ancora aspettando....


Dal Mattino di Padova del 16 febbraio 2015.

Saluti Davide

P.S.
Se è difficile mantenere la parola nelle piccole cose....figuriamoci per il resto!

domenica 15 febbraio 2015

“PER GLI AMICI I SOLDI NON MANCANO MAI”




Ricevo e pubblico:

Negli ultimissimi giorni del 2014, mese di dicembre, la Giunta Comunale, in deroga e in barba alla legge di stabilità e delibere interne di divieto, ha assegnato un ulteriore contributo straordinario di 10.000 euro alla locale Pro-loco e altri 10.000 euro ad una locale associazione di calcio. A parte, negli stessi giorni,Il funzionario del Comune ha assegnato i 50.000, già deliberati dalla Giunta, alla locale associazione sportiva PGS 2000.
Non è finita. Dalla Agenzia governativa “soldi pubblici” si rileva che sempre nel 2014, la Giunta Comunale ha speso altri 228.000 euro negli impianti sportivi. In ordine decrescente, per Legnaro corrisponde alla sesta voce di spesa del bilancio comunale.

Chiarisco: con la crisi economica, il Ministero degli Interni per valutare l’andamento della spesa nei Comuni italiani, ha standardizzato-unificato su scala nazionale, il nome delle voci di spesa nei bilanci. E’ quindi possibile fare un raffronto fra i Comuni stessi.
Prendiamone una di voce: “Rette di ricovero in strutture per anziani/minori/handicap ed altri servizi connessi “.
Si rileva che per questa voce Il Comune di Legnaro nel 2014 ha speso 42.000 euro. ( 35esima voce di bilancio). I Comuni vicini a noi: Saonara; Ponte San Nicolò; Sant’ Angelo, la spesa per rette ricovero anziani ….. si trova ai primi posti nei singoli bilanci, e la voce impianti sportivi agli ultimi. Siamo o no, in un periodo di crisi economica?
I Il Comune di Piove di Sacco, con popolazione doppia di Legnaro, ha speso nel 2014 per la voce rette di ric…. 961.000 euro. (Quarta voce di spesa) 11 volte più di noi. Per impianti sportivi euro 64.000 (36esima voce di spesa) 8 volte meno di noi. 
A Legnaro non mancano gli anziani bisognosi di assistenza; a Piove di Sacco non mancano gli sportivi! Si tratta di sensibilità amministrativa. Da noi, gli amici prima di tutto

Giovanni Negrato

venerdì 13 febbraio 2015

OGGETTO: CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE.


IL SINDACO
Visto l’art. 10, 3° comma, dello Statuto comunale vigente;
Visto il vigente regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale;
AVVISA
Che il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica di prima convocazione, per il giorno 20 febbraio 2015 alle ore 18.30, presso la sala consiliare del palazzo municipale per trattare e deliberare sugli argomenti riportati nel seguente:

1)     COMUNICAZIONI.

2)     REVOCA DELIBERA CONSILIARE N. 48 DEL 18 SETTEMBRE 2014 ED APPROVAZIONE NUOVO SCHEMA DI CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL “CONSIGLIO DI BACINO PADOVA SUD” .

3)     INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE.




IL SINDACO

F.to Giovanni Bettini

giovedì 12 febbraio 2015

Il bikesharing a Legnaro. Solo biciclette?

Dal Mattino di Padova dell'11 febbraio 2015.

L'amministrazione comunale intendeva installare il bikesharing a Legnaro senza nemmeno accennarne al Consiglio comunale. 24 biciclette per un totale di 50.000 euro ( più di 2000 euro a bici!) suddivise in due capannette: una in statale e una in Viale dello Sport. Ho ritenuto opportuno quindi proporre una mozione tramite la quale tutti hanno potuto esprimere il proprio pensiero in merito al progetto. Senza questa mozione nessuno avrebbe potuto prendere posizione in merito e, secondo me, molti non hanno avuto nemmeno piacere di farlo perchè è più facile defilarsi e non rischiare di avere torto in futuro.
Personalmente penso che i legnaresi hanno tutti una bici e che pertanto nessun legnarese troverà conveniente adoperare quelle pubbliche. Qualora ci fossero legnaresi senza bici allora sarebbe molto più conveniente compragliene una in quanto una buona bici nuova costa 130 euro, rimane per molti anni e anche "totalmente regalata" al privato, non costa più un euro di manutenzione all'amministrazione; il bikesharing invece costa ogni giorno per la sua manutenzione e la burocrazia. 
Il nostro assessore Maniero ritiene invece che i legnaresi adopereranno le bici pubbliche anche per andare a mangiare in trattoria. Ora, grazie alla discussione avvenuta l'altra sera in consiglio, c'è un verbale che riporta certe affermazioni: non mancherò di confrontarle con i dati reali una volta che ne avremo a disposizione.
Dalla discussione è risultato evidente che prima delle biciclette pubbliche, la mobilità sostenibile ha bisogno delle infrastrutture necessarie, ossia i collegamenti fra i comuni limitrofi. In particolare manca quello che unisce Legnaro a Ponte San Nicolò. Manca quel tratto di ciclabile che permetta il passaggio in sicurezza del cavalcavia dell'autostrada. Se fosse realizzato, studenti universitari e cittadini legnaresi ringrazierebbero questa amministrazione dimostrando al contempo che le biciclette ce le hanno e che le userebbero volentieri per spostarsi.
Ma si preferisce partire dalla fine e realizzare il bikesharing prima delle strade che servono per utilizzarlo.
Ritengo che un'opposizione degna di questo nome debba anche saper uscire dalla polemica sterile ed esclusivamente autoreferente. Un'opposizione di qualità deve saper dimostrare che al posto di comando sceglierebbe per il meglio. Così la mozione che ho proposto aveva ad oggetto la destinazione dei 15.000 euro che il nostro comune stanzierà qualora vincesse il bando regionale per il bikesharing, nel solo caso in cui non lo vincesse. 
In premessa sono convinto che la mobilità sostenibile è una priorità sociale: un indirizzo di spesa importante per il presente, ma specialmente per il futuro, con ricadute positive in ambito ambientale, per le generazioni a venire. Si consideri anche che quando la giunta sputtana 5.000 euro per collegare con un pulmino Casone al centro, lo fa per motivi elettorali, ma scopre un problema sentito da molti cittadini. Ho pensato allora di prendere più piccioni con una fava proponendo di finanziare un contributo a fondo perduto per l'acquisto di bici e bici elettriche. Ho pensato all'anziano ancora in gamba in quale troverebbe molto giovamento dall'utilizzo di una bicicletta a pedalata assistita. Se la bici normale termina di utilizzarla a una certa età, quella elettrica certamente la utilizzerebbe per qualche anno in più e/o per fare tragitti più lunghi. Sarebbe agevolato nel collegamento al centro, ne guadagnerebbe in salute e in rapporti sociali generando risparmio per la sanità pubblica. Sono già molti gli anziani che adoperano la pedalata assistita, ma sono molti di più quelli che non la adoperano perché costa troppo. Avvantaggiando quindi i cittadini delle frazioni distanti si sarebbe potuto contribuire al collegamento con il centro. Un contributo, non una soluzione definitiva, ma pur sempre una dimostrazione di sensibilità e concretezza: altro che pulmino vuoto, altro che tante chiacchere inutili e autoreferenziali. Il bikesharing, se mai verrà adoperato, verrà adoperato da gente non di Legnaro. Il cotributo per l'acquisto di bici e bici elettriche invece sarebbe stato a totale vantaggio di famiglie legnaresi o di persone che a Legnaro per lo meno ci vivono. Ho pensato alle famiglie in difficoltà economica che, quando i ragazzi crescono, si trovano a dover acquistare "la bici grande". Ho pensato agli studenti universitari che vivono a Legnaro....
Ho pensato dopo essermi confrontato con giovani e anziani, con commercianti e con chi di mobilità sostenibile se ne intende per mestiere. La mia proposta poteva certamente essere migliorata con emendamenti, successivamente a una discussione seria e aperta in seno al consiglio comunale, ma sprezzantemente si è preferito cassarla senza nemmeno leggerla, polemizzando senza controproposte, senza idee. Ricordo che la mozione aveva ad oggetto i soldi che, qualora Legnaro perdesse il bando regionale, non hanno ad oggi alcuna destinazione. Chi ha votato contro poteva prendere la palla al balzo e, ad esempio, proporre di destinare quei 15.000 euro in altri capitoli di spesa ritenuti migliori o prioritariamente più urgenti. Ma la coperta è corta e quando accontenti una categoria un'altra subito ti critica e diventa difficile il gioco della politica, specialmente per chi non ha le carte. Meglio quindi il qualunquismo dei sempre contrari a prescindere.

Saluti Davide


mercoledì 11 febbraio 2015

Luci voti-ve. Il sindaco preferisce l'illegalità!

Nel lontano 2008, l'amministrazione comunale con Bettini sindaco, indice un bando pubblico per l'assegnazione del servizio di illuminazione votiva del cimitero di Legnaro per gli anni 2008-12.
Si tratta del servizio per cui sulla lapide del caro estinto viene mantenuta accesa una lucina elettrica 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno. Chi eroga il servizio deve garantire, nei limiti del possibile, che questa lucina rimanga accesa, oltre che provvedere ai nuovi allacciamenti quando richiesto.
Allora, nel 2008, vinse il bando la ditta Mach1 srl di Bologna offrendo il maggior ribasso rispetto al prezzo proposto nella gara d'appalto. Per 5 anni gli utenti di questo servizio hanno pagato all'incirca 7 euro all'anno. Nel 2012 termina il periodo di erogazione del servizio e l'amministrazione dovrebbe provvedere all'indizione di un nuovo bando per l'assegnazione dell'appalto. Ma per cause non ben documentate questo non avviene e la Mach1 srl continua ad erogare il servizio senza tuttavia praticare nessun rincaro. L'amministrazione non provvede in alcuna maniera a giustificare l'assegnazione del servizio senza appalto. Tutto tace fino a questo gennaio 2015 quando, dopo due anni di sofferenza, la ditta Mach1 srl invia i soliti bollettini di pagamento con però il servizio aumentato all'improvviso quasi del doppio, senza nessuna spiegazione. La nuova tariffa è infatti di euro 12,20 iva compresa.
Per giustificare una qualsiasi variazione di prezzo, bisognerebbe che fosse stata fatta una nuova assegnazione per il tramite di un nuovo bando. Ma il sindaco Bettini preferisce continuare con la vecchia ditta senza effettuare alcuna gara. Tutto ciò è illegale!
Il prezzo applicato risulta vantaggioso rispetto ai cimiteri dei comuni vicini, tuttavia il servizio è da molti definito scadente. Risulta infatti che alcuni utenti provvedano in proprio alla sostituzione delle lampadine, che il servizio subisca di tanto in tanto delle interruzioni, che molte lampadine siano spente.
Ho chiesto quindi a questa amministrazione di provvedere all'assegnazione del servizio a una nuova ditta del posto per garantire almeno una certa reattività alle richieste delle persone. 
Per il momento il sindaco preferisce l'illegalità.

Saluti Davide

P.S.
Ho fatto notare che con i 20.000 euro ( e più) con cui i legnaresi pagano per le luci votive, si potrebbe assumere un necroforo partime che oltre alle luci potrebbe provvedere al decoro del cimitero. senza costi aggiuntivi per l'amministrazione. Ovviamente la mia proposta è andata cassata come irrealizzabile. Eppure sono stati loro a fare un concorso, 3 anni fa, per  la copertura di un posto come necroforo accorgendosi solo alla fine di non avere i soldi per l'assunzione.

domenica 8 febbraio 2015

Tagliano tutto: anche gli alberi!



Con questa delibera il Sindaco di Legnaro, con tutta la giunta presente e favorevole, ha deciso di tagliare gli alberi di fronte la chiesa. Non si tratta di essere contrari a priori all'abbattimento degli alberi, ma considerando l'albero parte integrante del patrimonio pubblico sorge spontanea la domanda: è stata almeno prevista una nuova piantumazione? Saranno rimpiazzati con nuovi alberi? E non intendo con nuovi alberelli di facciata, ma con alberi dalle dimensioni e caratteristiche similari o equivalenti con quelli tagliati. Il patrimonio deve essere ricostituito, la perdita per la comunità è grave e del tutto evidente: urge la necessità della creazione di un nuovo spazio verde.
Un bosco di pianura come più volte proposto. Uno spazio verde con piante e alberi, magari co-gestito con la Facoltà di Agraria; un laboratorio per studenti universitari, ma anche per gli alunni dei medie e elementari del nostro territorio. Meta, non solo estiva, di famiglie legnaresi e dei dintorni per picnic e attività all'aria aperta, una degna cornice per feste e concerti. Legnaro un tempo non troppo lontano era un posto dove si poteva fare legna, c'erano boschi ovunque; oggi risulta davvero difficile immaginarsi come doveva essere stato il nostro territorio. Un'amministrazione responsabile non lascia nell'incuria per anni e anni le cose per poi gridare all'emergenza sicurezza. un'amministrazione responsabile abbatte dove necessario prevedendo il rimpiazzo e curando il patrimonio non solo economico della comunità!



Saluti Davide

sabato 7 febbraio 2015

Le nostre proposte in Consiglio comunale del 4 febbraio 2015.

Nel consiglio comunale del 4 febbraio scorso abbiamo fatto le seguenti proposte:
  1. Che la convenzione per la gestione della polizia municipale, sottoscritta con i comuni di Ponte San Nicolò e Polverara, rimanga aperta per l'ingresso di altri comuni in particolare nei riguardi di quelli della Saccisica.
  2. Che si tagli il capitolo per i contributi a fondo perduto alle persone bisognose per aumentare della stessa cifra, contemporaneamente, i contributi specifici a sostegno delle famiglie in difficoltà come quello per l'affitto, il pagamento di utenze, medicinali, buoni spesa... Troppo spesso si vedono personaggi assegnatari di importi anche di 1.500 euro spendere i soldi in gratta e vinci, sigarette, alcol e chi più ne ha più ne metta. 2. bis Che venga riconosciuta una borsa di studio (150 euro all'anno per 2 anni) al personale dei Servizi Sociali del nostro comune che, volontariamente e fuori dall'orario di lavoro, frequenti la scuola biennale di studi sociali della Fondazione Zancan di Padova così da approfondire le dinamiche del "welfare generativo".
  3. Abbiamo osservato che il parco Cavour è uno spazio verde particolarmente piccolo e pieno e che pertanto la casa delle associazioni dovrebbe trovare posto altrove: magari un centro civico comprensivo anche di altri servizi così da non tagliare il già ridotto spazio verde.
  4. Data la scelta dell'amministrazione di escludere il consiglio comunale dalla valutazione in merito al progetto di bikesharing abbiamo promosso una mozione a riguardo durante la discussione della quale tutti hanno potuto esprimere la loro opinione. Abbiamo proposto che, qualora il Comune dovesse perdere il bando per il finanziamento regionale del bikesharing ( € 50.000), investisse lo stesso la sua quota ( €15.000) per finanziare un contributo a fondo perduto a favore dei legnaresi per l'acquisto di bici e bici elettriche. L'anziano,  con l'acquisto di una bici elettrica, potrebbe continuare a muoversi indipendentemente per più tempo rispetto all'utilizzo di una bici normale favorendo nel contempo la propria salute e la propria socialità, generando risparmio e migliorando la qualità di vita. Inoltre, quella, cifra ricadrebbe all'interno delle famiglie legnaresi al posto di andare a totale vantaggio di non si sa chi ( il discorso merita un approfondimento che non mancheremo di fare).
  5. Abbiamo proposto che il servizio di illuminazione votiva sia gestito in proprio dal nostro comune così da ricavare i soldi per assumere un addetto part-time per il cimitero che, al contempo, ne gestisca il decoro, la sicurezza, le aperture e chiusure. In alternativa abbiamo proposto che il servizio sia affidato ad imprese onlus del nostro territorio o per lo meno ad impresa locale ( quella che lo gestisce attualmente viene da Bologna) perché il servizio oggi è insoddisfacente rispetto allo stesso contratto sottoscritto ormai nel 2008.
Questo e altro ancora è stato da noi proposto, segnalato, discusso lungo il consiglio comunale scorso. Abbiamo approvato le mozioni dell'amministrazione che meritavano e ci siamo opposti quando, attraverso gli strumenti urbanistici, sono stati elargiti favori o scambi sfavorevoli alla nostra comunità.
Essere opposizione significa fare proposte concrete.

Saluti Davide

venerdì 6 febbraio 2015

AMMINISTRATORI VANDALI ? DIREI Sì!





Ricevo e pubblico:

Queste poche righe si potrebbero intitolare così: lotta contro gli alberi e il verde pubblico.

La zona Belvedere in centro paese, un polmone di verde pubblico, l’Amministrazione Comunale ha abbattuto i pini marini e soppresso la grande aiuole di verde.
Pini marini piantati quaranta anni fa che oltre ad ornare quell’area, fungevano da assorbitori di particolato inquinante atmosferico rilasciato dagli scarichi delle auto, ombreggiavano la fermata delle corriere, proteggendo pure dalla pioggia.
L’aiuola e stata cementificata trasformata in parcheggio; avessero almeno adoperato mattoni forati per poter far assorbire al terreno un po’ di acqua piovana.
La zona Belvedere ora si presenta come una landa abbandonata; così ridotta è un brutto guardare: uno sfregio al decoro dell’ambiente!
I pini marini “Pinus Pinea” sono piante preferite dagli urbanisti per i centri urbani e turistici per la loro eleganza, per il fusto alto distinto e pulito che non toglie visibilità al traffico. Hanno una gestione, manutenzione ridotta.

In crocevia, centro paese c’era un piccolo ma gustoso parco, ben compreso in quel sito; l’Amministrazione l’ha abbattuto per far spazio a nuovi appartamenti. Ora il luogo si presenta abbandonato e mal curato.

Terza puntata.
Con Delibera di Giunta Comunale n° 14 del 29/01/2015, dal titolo funerario per l’ambiente: “Abbattimento alberature sul territorio comunale”, si dispone di radere al suolo i pini marini piantati fra via Orsaretto e il piazzale della Chiesa. Pure questi quarantenni; nonostante mai potati e trascurati, segnano una pregevole macchia ornamentale di verde fra il cemento e asfalto.
I motivi scritti in Delibera: le radici danneggiano l’asfalto, perdono gli aghi,…. bisogna potarli…… bisogna fare manutenzione, ci sono i temporali, c’è la neve e altre castronerie che non fanno onore al funzionario che le ha scritte e alla Giunta che le ha votate.
In appoggio, il Sindaco e Giunta tirano in ballo il Parroco; i pini sono collocati sul margine della piazza ma in territorio comunale; una pianta in proprietà che danneggia il terreno confinante è normale che il danneggiato, in questo caso il Parroco, per rimediare il danno patito, chieda il ripristino dell’asfalto sulla sua piazza.
Di fatto il rialzo dell’asfalto dissestato è trascurato da una decina di anni, il Comune mai nessuna manutenzione ha fatto: lo sanno bene i parrocchiani che si accostano alla chiesa con l’auto
.
La mancata manutenzione della piazza da parte del Comune ha provocato incidenti, tant’è che l’agenzia assicurativa del comune si è ritirata per i troppi sinistri; per sostituirla, il premio è passato da circa 20000,00 all’attuale 50000,00 euro anno (da “soldi pubblici-Reloaded” organo governativo)
Gli euro di differenza si potevano risparmiare e fare manutenzione ..o no?.


E’ strano, siamo al centro del vivaismo veneto, sempre in zona abbiamo provetti giardinieri e potatori di piante, abbiamo in paese la facoltà Universitaria di Agraria che sforna ogni anno laureati, esperti per la cura del verde dell’ambiente e conservazione degli alberi, mentre l’Amministrazione non sa come potare e ha difficoltà per le radici delle piante?.. Andiamo, non facciamo ridere i polli…;, come fanno città come: Abano , Jesolo, Ravenna, Roma e tantissimi centri turistici nazionali che apprezzano il pino marino è lo considerano un vanto?

Per me è evidente, siamo al livello di vandali: una mostruosa insensibilità e una grossolana ignoranza

Giovanni Negrato. 

giovedì 5 febbraio 2015

Quando la Saccisica conta qualcosa!

Non entro nel merito dell'argomento "corrente elettrica". Quello che mi interessa evidenziare è come la Conferenza di Sindaci della Saccisica riesca a dialogare con un ente grande come l'ENEL senza soffrire di inferiorità. Lo dicemmo in campagna elettorale: Legnaro in Saccisica conta molto di più che altrove. E' fondamentale che la nostra amministrazione persegua lo scopo di unirsi con gli altri comuni di questo territorio. A partire dalla polizia urbana, continuando con gli uffici tecnici, bisogna cominciare a fare rete. Non basta più un consorzio qualsiasi purché sia, bisogna ragionare prioritariamente con Sant'Angelo, Polverara, Brugine, Piove di Sacco, Codevigo, Correzzola, Pontelongo, Arzergrande e Bovolenta. Uniti si cresce!

Saluti Davide

lunedì 2 febbraio 2015

Un'idea buona anche per Legnaro: dall'assistenzialismo all'assistenza responsabile.


#diamociunamano: chi beneficia di un sostegno al reddito potrà svolgere un'attività volontaria in favore della propria comunità.
La copertura assicurativa Inail sarà a carico di un Fondo istituito presso il Ministero del lavoro

Chi beneficia di una misura di sostegno al reddito potrà svolgere un'attività volontaria di utilità sociale in favore della propria comunità di appartenenza, nell'ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore e da comuni o enti locali. Gli oneri della relativa copertura assicurativa, attivata dall'Inail, saranno sostenuti da un apposito Fondo, di durata biennale, istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Lo prevede un decreto ministeriale, firmato dal Ministro Poletti ed inviato agli organi di controllo per la registrazione, che disciplina le modalità di attuazione della misura sperimentale introdotta dall'articolo 12 del decreto-legge 90 del 2014.

Come funziona

Il decreto prevede che i soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito possano essere invitati a rendersi disponibili, in forma volontaria, per essere coinvolti in attività di volontariato a fini di utilità sociale in favore della propria comunità, nell'ambito di progetti di volontariato realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore e da comuni o enti locali. Inoltre, per dare concreto avvio a questa iniziativa e poter assicurare la verifica dei risultati attesi, i comuni e le organizzazioni di terzo settore sono invitate a fornire ai cittadini ogni utile informazione sulle caratteristiche e le finalità della misura sperimentale.
Una volta acquisita la disponibilità del soggetto e verificato il possesso dei requisiti, l'organizzazione di terzo settore potrà richiedere all'Inail l'attivazione della copertura assicurativa a valere sulle risorse dell'apposito Fondo nazionale istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il decreto prevede anche la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ANCI e Forum del terzo settore, coinvolti già nelle fasi di predisposizione del provvedimento, per individuare e promuovere modalità di diffusione, attuazione e valorizzazione della misura sperimentale introdotta dal Governo sull'intero territorio nazionale.

Chi può prestare attività volontaria in favore della propria comunità

Il decreto individua le modalità di utilizzo del Fondo istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, stabilendo anche i requisiti soggettivi per poter beneficiare della copertura assicurativa attivata dall'Inail.  
In concreto, può accedere alla misura sperimentale chi beneficia di una delle seguenti prestazioni di sostegno al reddito: 
a) cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, anche in deroga alla vigente normativa;
b) integrazione salariale e contributo a seguito di stipula di contratti di solidarietà;
c) indennità di mobilità, anche in deroga alla vigente normativa, Aspi e mini-Aspi;
d) prestazioni, legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell'attività lavorativa, anche a carico dei Fondi di solidarietà;
e) altre prestazioni di natura assistenziale finalizzate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e di difficoltà della persona, erogate a livello nazionale e locale. 

domenica 1 febbraio 2015

Consiglio Comunale del 4 febbraio 2015: avviso di convocazione



Mercoledì prossimo, il Consiglio comunale di Legnaro è particolarmente ricco di argomenti interessanti. 
Alcuni esempi:
In apertura, nelle interrogazioni,  si parlerà anche del cimitero e della gestione delle luci votive.
Al punto n° 5 si discute del servizio di polizia municipale e della convenzione con i Comuni di Ponte San Nicolò e Polverara....ma non c'era anche Saonara? Sparita.
Al punto 8 propongo di destinare i soldi vincolati per il progetto "bikesharing" ( una idiozia!) al finanziamento a fondo perduto per l'acquisto di bici e bici elettriche. Un'idea concreta per aiutare specialmente i nostri anziani.
I punti 9 e 10 riguardano gli accordi con i costruttori di case: in cambio di vantaggi edilizi verranno effettuate alcune opere di interesse pubblico a spese loro. Ad esempio la casa delle associazioni in Parco Cavour.
Chiudiamo con il punto n° 11: l'ennesima variante al piano degli interventi.
Vi aspetto numerosi nonostante l'orario che come sempre è rimasto alle 18e30.

Avviso indizione Consiglio comunale per il 4 febbraio 2015. 

IL SINDACO
Visto l’art. 10, 3° comma, dello Statuto comunale vigente;
Visto il vigente regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale;
AVVISA
Che il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica di prima convocazione, per ilgiorno 4 febbraio 2015 alle ore 18.30, presso la sala consiliare del palazzo municipale per trattare e deliberare sugli argomenti riportati nel seguente:

1.      COMUNICAZIONI
2.      INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE
3.      INTEGRAZIONE NOMINA COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI
4.      NOMINA REVISORE DEL CONTO
5.      APPROVAZIONE CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI VIGILANZA.

6.      APPROVAZIONE CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA CENTRALE DI COMMITTENZA 

7.      APPROVAZIONE REGOLAMENTO EROGAZIONE CONTRIBUTI ECONOMICI
8.      MOZIONE: VINCOLO DI SOMME IMPEGNATE PER PROGETTO DI "BIKESHARING" COMUNALE, PROPOSTA DAL CONSIGLIERE DAVIDE BIANCHINI.

9.      ACCORDO PUBBLICO/PRIVATO AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE N° 11/2004 e ss.mm.ii. - PROPONENTE DITTA "G.M. 2 COSTRUZIONI" S.R.L. " ADOZIONE VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI.

10. ACCORDO PUBBLICO/PRIVATO AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE N° 11/2004 e ss.mm.ii. - DITTA " IMMOBILIARE BOZZOLAN S.r.l.” ADOZIONE VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI.

11. ADOZIONE VARIANTE N. 2 AL PIANO DEGLI INTERVENTI.

IL SINDACO

Giovanni Bettini
Saluti Davide