giovedì 27 ottobre 2011

Racconto




E intanto tutto tace il quel di Agrocity.
Si dorme o meglio si fa finta di dormire come il mitico struzzo che si attarda un pochino con la testa sotto terra.

Un assessore lavora al pomeriggio con le ditte a cui affida i lavori pubblici alla mattina, un altro assessore regala la gestione del bar nel parchetto ad amici, le concessioni edilizie, le varianti al piano regolatore, la pensione di Tizio e le attività del caposettore... Tutto è previsto e voluto, tutto scorre regolare.
Oggi è giorno di giunta ormai quasi finita. Gli assessori hanno la spalla che comincia a fare male dopo tante approvazioni. Qualcuno di loro comincia a pensare che è uno strano modo di guadagnare 500 euro al mese. Si potrebbe stare tutti a casa, e far alzare la mano solamente a quello che ci guadagna di più. Già, ma chi è quello che ci guadagna di più?
Stanno per scollare il sedere dalle sedie quando - Perchè non facciamo una bella festa? - squilla l'assessore giovane. -Invitiamo tutti i genitori della scuola, una compagnia teatrale da Distante e, come fanno quelli durante le gite con gli anziani, prima di mangiare, gli propiniamo il solito discorsetto su quanto siamo bravini e di quanto ci impegniamo...-. Il canuto sindaco scartabella con discrezione dentro le sue carte per vedere se trova ancora la stampa del Discorso. Quella ingiallita con i bordi irregolari e la piega in quattro. - In fin dei conti siamo sempre l'amministrazione che riceve meno di tutte dallo Stato- pensa - basterà cancellare la parte sui caduti, incollare quella sull'ici....funziona sempre alla grande cazzo! Quando fai una cosa fatta bene è per sempre, lo diceva anche il nonno che anni e anni addietro scrisse il Discorso! -.
Il cighialesco assessore al sollazzo ormai non dice più niente, da quando è arrivato l'autunno e il bar estivo ha chiuso deve pagare il caffè ogni volta, ma la chiavetta delle macchinette del Venerabile è sopra la sua scrivania in bella vista. Appena si alza per andare al cesso...
- Si,si, ok per la festa, ma occupatene tu, falla di sabato pomeriggio che durante la settimana sono impegnato- asserisce l'affaticato sindaco. - Ma di sabato pomeriggio le famiglie sono impegnate a fare la spesa e a passare un po' di tempo fra di loro - Fa notare l'assessora - Potrebbe non venire nessuno- . - Cassandra che non sei altro!- replica l'arguto assessore al nuleare strizzando l'occhio al compiaciuto sindaco. Risata generale, - Ahahah, Cassandra....ahahah casso-cassandra ahahah, sei forte!-
- E' quindi deciso: sabato si farà la festa per la presentazione dei lavori: quando si fa qualcosa bisogna festeggiare!- statuisce il sindaco mentre piano si spegne l'ilarità generata dalla frizzante battuta di prima: - sarà per questo che non abbiamo mai festeggiato nulla-. - ahahah forte sindaco! Ahahaah casso-cass....ahahah-.
Il Venerabile, senza proferire verbo, aggiustandosi la cravatta del bel vestito elegante si alza per primo sbandando impercettibilmente, annunciando con questo che la riunione è finita. Con un piede già fuori dalla porta si arresta come ricordandosi una cosa importante. Tutti con le mani sul tavolo e il culo a mezzaria si gelano guardandolo attoniti. Da quando non è più sindaco non dice una parola, organizza l'ordine del giorno, si assicura che tutti votino giusto, ma non una parola. Torna elegantemente indietro verso la sua scrivania con l'espressione di chi si è già dimenticato, si concentra, socchiude gli occhi alzando il mento: un lampo nel viso e con scatto felino arpiona la chiavetta del caffè con ancora 160 euro gentilmente dimenticata dall'omino delle macchinette. Sogghigna recandosi piano al bagno rollando come sospeso su un cuscinetto d'aria.

- Considerata la mia popolarità, l'alto tasso di gradimento per la mia amministrazione e l'originalità dell'iniziativa, ci sarà il pienone questa sera- pensa l'esperto sindaco stringendo il busto di fronte allo specchio.
- Considerata la mia popolarità, la mia popolarità e la mia popolarità, ci sarà il pienone questa sera- pensa il giovane assessore pettinandosi allo specchio.
- Considerata la mia popolarità, la collocazione spazio-temporale dell'evento e l'astuto stratagemma dello spettacolo per i bambini, ci sarà il pienone questa sera- pensa l'assessore al sollazzo, pregustando il caffè che riuscirà a farsi offrire da quelli della compagnia teatrale che ha ingaggiato personalmente.
- Considerata la mia popolarità, quella dei miei colleghi e la simpatia per questa amministrazione... non verrà nessuno!- pensa l'assessora, acconciandosi i capelli con alcune aspidi.

Il sabato pomeriggio venne presto. L'impassibile sindaco tenne il suo discorso scritto su preziosa cartapecora antica, i tre della compagnia recitarono professionalmente per lo svago dei tre bambini precettati. Il resto dei dieci presenti attesero con pazienza che tutto fosse finito per andare a mangiare con sindaco and co., per decidere la spartizione dei futuri lavori pubblici.


Saluti Davide

venerdì 21 ottobre 2011

Presentazione lavori di restauro

Domani alle 17e45 l'amministrazione presenterà i lavori di restauro effettuati alle scuole del centro. L'appuntamento è nell'atrio della scuola media.
Erano anni che bisognava fare questi lavori, ma c'era l'idea di fare un polo scolastico tutto nuovo per la gioia di grandi e piccini (speculatori). Perchè buttare soldi in lavori di restauro se presto verrà raso al suolo tutto per fare appartamenti per studenti? Ci si domandava dentro e fuori gli uffici del comune.
Sarà stata la crisi del settore edilizio, sarà che alcuni lavori proprio non si potevano procrastinare, tant'è che nel giro di due mesi sono stati spesi 1.000.000 di euro in infissi, pavimenti, bagni......
E il polo scolastico promesso nel programma elettorale? Sarà una delle tante balle: con le scuole del centro ristrutturate e ( un giorno forse) la nuova elementare di Volparo vorranno costruire anche il polo scolastico?
Domani quindi l'inaugurazione, il brindisi e tante pacche sulle spalle per una cosa dovuta, obbligatoria e in clamoroso ritardo.
Un lavoro fondamentale rimandato per anni per far spazio alle fantasie speculative di nuova edificazione: in ultima analisi "schei".
Restauro, Riutilizzo, Riciclo, Risparmio (anche e soprattutto del territorio) sono le "R" della sostenibilità, strumenti fondamentali per lasciare le risorse indispensabili ai nostri figli.
Per una volta dobbiamo ringraziare la crisi che ha evitato (almeno per ora) l'abbattimento delle scuole del centro e il consumo di territorio valorizzando l'esistente, risparmiando risorse economiche
Chi va biasimata è soltanto questa amministrazione, sindaco in testa che, sempre in ritardo e senza programmazione alcuna (vedi cimitero), affronta solamente le emergenze da lei stessa create.

Saluti Davide

domenica 16 ottobre 2011

....razzolare male




Veniamo finalmente a noi. Come dicevo recentemente il sig. Sindaco mi ha minacciato di denuncia per diffamazione relativamente a un post in cui parlavo tra l'altro di ringraziamenti, avvoltoi e appalti di più o meno 100.000 euro. Essendo certo di non aver violato il codice penale sono pronto a sostenere questa posizione anche di fronte al tribunale. Spero non ce ne sia bisogno, ma sono pronto ad ogni evenienza. Stia attendo piuttosto chi, in nome del corpo amministrativo che rappresenta, ne utilizza i poteri e le disponibilità economiche al solo fine di intimidire e colpire avversari politici.

Detto questo oggi pubblico una foto (in alto) e una delibera del nostro comune.
Il nostro assessore ai lavori pubblici arch. Davide Parpagiola per arrotondare il compenso di assessore da buon architetto jr. progetta case. Fin qui nulla di male, anche altri nostri assessori fanno più o meno lo stesso. I documenti però evidenziano come il Parpagiola lo faccia assieme all'ing Tonon Carlo di Piove di Sacco il quale, come dimostra la delibera sotto riportata, è anche l'assegnatario dell'incarico di progettare la ristrutturazione della scuola Chinaglia a Legnaro.
Tutto ciò è illegale? Mi dicono di no.
Io mi chiedo: è opportuno? Io credo proprio di no!!
Quali considerazioni si possono fare in merito all'amministratore che la mattina affida incarichi pubblici al professionista con il quale collabora privatamente il pomeriggio? Quale obiettività nel giudizio dei lavori svolti, quale concorrenza, parità di trattamento, trasparenza ecc. ecc.
L'ing. Carlo Tonon è uno stimato professionista padovano, amministra numerose società nel settore immobiliare. Ce la farà il giovane architetto jr. a essere imparziale con chi potrà risolvergli la sua vita lavorativa?
Si dirà che l'incarico lo da il caposettore e non l'assessore. Ok, vuole il sig. Sindaco fare qualcosa di veramente trasparente? Pubblichi l'elenco dei professionisti che negli ultimi 13 anni anni hanno ricevuto incarichi dal nostro comune evidenziando l'importo e se è stato un affidamento fiduciario o a seguito di gara. Non c'è privacy per questi dati, nessuna scusa per tenerli riservati. Assieme pubblichi l'elenco delle aziende appaltatrici di lavori pubblici degli ultimi 5 anni, evidenziando nome e sede dell'azienda, il metoto di affidamento (gara o fiducia), l'importo e il titolo del lavoro. Per esempio: Ditta SB di Sinigaglia Bruno, Piacenza d'Adige (PD), euro 75.000 per pavimentazione vialetto d'ingresso cimitero (2009), "procedura a evidenza pubblica".

Quella qui sotto è la legge di riferimento.
Codice dei contratti pubblici: articolo 2 comma 1Art. 2.
Principi (art. 2, direttiva 2004/18; art. 10, direttiva 2004/17; art. 1, legge n. 241/1990; art. 1, co. 1, legge n. 109/1994; Corte di giustizia, 7 dicembre 2000, C - 324/1998; Corte di giustizia CE, 3 dicembre 2001, C. 59/2000)

1. L'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice, deve garantire la qualita' delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicita', efficacia, tempestivita' e correttezza; l'affidamento deve altresi' rispettare i principi di libera concorrenza, parita' di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalita', nonche' quello di pubblicita' con le modalita' indicate nel presente codice.



Delibera di giunta n°70 del 31/5/2011

.......VISTO il Progetto Definitivo/Esecutivo (allegato sub “A”), denominato “LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE PER L’ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA SCUOLA PRIMARIA G. CHINAGLIA”, redatto dll’ing. Tonon Carlo depositato al prot. Comunale n° 3790 del 30/04/2011..........



Saluti (la diffamazione sta in chi legge) Davide

lunedì 10 ottobre 2011

CANCELLARE LE FESTE PATRONALI NON E’ VIOLARE LA LIBERTA’ RELIGIOSA?

Pubblico con colpevole ritardo questo intervento. Chiedo scusa e approfitto per ribadire il concetto che questo blog pubblica tutti gli interventi che pervengono firmati alla mia mail. Sentitevi di partecipare liberamente.

La doverosa manovra di risanamento della economia italiana approvata nei giorni scorsi (Decreto Legge n. 138/2011, convertito nella Legge n. 148/ 2011) fra i tantissimi provvedimenti prevede, di brutto, la cancellazione delle feste patronali infrasettimanali. Il provvedimento lascia basiti: queste feste, per ogni comunità una all’anno, cosa c’entrano con la manovra? Le feste patronali sono a tutela dei diritti di fede e dello spirito.
Per un credente il Catechismo della Chiesa Cattolica, al n. 2188, recita: “Nel rispetto della libertà religiosa e del bene comune di tutti, i cristiani devono adoperarsi per far riconoscere dalle leggi le domeniche ed i giorni di festa della Chiesa come giorni festivi”, difendendo anzi “le tradizioni come un prezioso contributo alla vita spirituale della società umana”. E’ facile capire che le feste patronali rientrano a pieno titolo in tale categoria, non va dimenticato che hanno radici che si perdono nel tempo.
Le feste patronali rappresentano la memoria di una comunità, non sono il retaggio del passato, ma bensì pratiche di una fede nell’oggi. Un esempio: il 13 giugno di ogni anno, la festa patronale di sant’Antonio da Padova, è partecipata da decine e decine di migliaia di fedeli-cittadini.
Il provvedimento, che costituisce una pesante discriminazione nei confronti di milioni di credenti, pure contribuenti, è stato subito applaudito dalla associazione Uaar, Unione Atei e Agnostici Razionalisti, i quali si considerano ulteriormente soddisfatti perché sono state salvate le feste infrasettimanali laiche, ovvero il 25 aprile, il primo maggio ed il 2 giugno, per la verità feste alcune asfittiche, lontane dal sentire popolare.
Da cittadino cristiano praticante sento venuta meno la mia libertà religiosa: esprimo, per quanto posso, la mia protesta e ne chiedo il ripristino.

Legnaro, 26/09/2011 Giovanni Negrato



Saluti davide

venerdì 7 ottobre 2011

La fine del parco verde di via Cavour

E' finita anche quest'anno la gestione estiva del parco di via Cavour. Come in tutte le gestioni stagionali ci sono anni buoni e anni meno buoni: a voi il giudizio su come è andata quest'anno.
Io mi limito a constatare la desolante non risposta che mi ha dato l'assessore Callegaro in merito alla mia interrogazione tesa a conoscere i criteri di assegnazione utilizzati per l'individuazione di chi ha gestito il parco.
Nessun criterio, nessun confronto fra diverse offerte. Un giro di informazioni del tipo: "lavuoi tu? e tu?...."
Questa io la chiamo una gestione clientelare! Un modo per favorire amici a discapito della comunità
E non se la prenda il sig. Sindaco se talvolta parlo di avvoltoi e ringraziamenti, ma è da queste piccole cose che poi al bar ci vediamo costretti a fare certe affermazioni. Sia chiaro, non sto dicendo che questa maniera di fare le cose sia illegale o abbia prodotto delle utilità tangibili per qualcuno. Più semplicemente affermo che è qui che si può inserire il germe della corruzione e che è anche qui che bisogna lavorare affinchè la propria amministrazione non sia etichettata come poco trasparente.
Nessuno può garantire che ogni anno ci sia una ottima gestione, si può però dimostrare di aver lavorato affinchè ciò avvenga.
Mi propongo per l'integrazione del regolamento del parco volta alla individuazione dei criteri e delle modalità di assegnazione della gestione.
Propongo fin d'ora che sia presa in considerazione la possibilità di affidare il parco per 12 mesi ( e non solo per l'estate); riducendo al minimo i servizi durante il periodo invernale, ma al contempo mantenere una preziosa vigile presenza. Potrebbe essere l'occasione per alcuni disoccupati di integrare il reddito. Aiutando le famiglie magari si può anche aiutare qualche amico.
Saluti Davide

giovedì 6 ottobre 2011

Risposta all'interrogazione sui tumori.

Lasciando per un prossimo post la questione per cui il Sindaco mi ha minacciato di denuncia per diffamazione in relazione a un mio scritto di qualche settimana fa, oggi pongo l'attenzione alla risposta (pubblicata integralmente qui sotto) che lo stesso mi ha fornito in merito alla richiesta di informazione sulle morti per tumore.
Per il sig. Sindaco l'argomento non è di nessuna rilevanza, le SESSANTA persone che hanno firmato l'interrogazione sono Cassandre e io perdo tempo e lo faccio perdere agli altri. In aggiunta a tutto, anzi come premessa fondamentale, il sig. Sindaco sostiene che qui a Legnaro "si muore sempre meno!".
Dati anagrafici alla mano ( qui sotto riportati), il numero dei morti (negli ultimi anni presso che costante) confrontato con il numero di abitanti ( in crescita ) per lui è la prova di quanto affermato. Per il sig. Sindaco quindi il segreto di lunga vita è nascosto fra le pieghe della scienza anagrafica. Più siamo e meno si muore.
Sempre dati ufficiali alla mano se mettiamo in relazione il numero di morti (costante) con quello degli stranieri (in aumento) si potrebbe addirittura dire che siano loro a garantirci una vita più lunga.
Per il sig. Sindaco sarà quindi sufficiente concedere la cittadinanza a cinesi ed extracomunitari in genere, aprire un bel campo nomadi e costruire condomini economici a 10 piani per vedersi definitivamente allungata la propria vita. Anche gli emigrati però (quelli che si trasferiscono in altro comune) sono in aumento negli ultimi 10 anni: per il sig. Sindaco quindi è ipotizzabile anche la regola secondo la quale più persone abbandonano il nostro comune e più qui si tende a morire sempre di meno ( forse se ne vanno gli ammalati e i moribondi!? boh...)
Io perdo tempo, è sicuro, ma il sig. Sindaco quanto meno lo impiega male con la differenza che lui prende soldi dalla nostra comunità.
La percentuale di morti rispetto al totale della popolazione nulla dice in merito alle cause di morte tanto più se si pensa che a trasferirsi a Legnaro sono tendenzialmente persone giovani che, grazie a Dio, tendono a morire di meno delle presone anziane. Certamente i numeri affermano che la vita si è allungata ( aumentano le persone anziane, ma le morti/anno risultano presso che costanti dal 74 a oggi). Ma la richiesta di informazioni in merito ai tumori poco ha a che fare con l'anagrafica.
Una scusa addotta dal sig. sindaco per giustificare la sua ignoranza in merito a questi temi è stata poi quella sulla privacy. Pubblicare il fatto che Tizio Cesaris è morto di tumore al pancreas potrebbe configurare un illecito ( dico potrebbe perchè non è chiaro se un morto goda del diritto alla privacy o piuttosto i suoi familiari alla tutela della sua immagine), ma elaborare il dato "causa di morte" assieme magari a sesso ed età (tralasciando quindi l'identità) è certamente legale ( esempio IMPORTANTISSIMO )
Ma chi chiede informazioni su questi temi è automaticamente una Cassandra. La poveretta era una maga della mitologia greca che prediceva catastrofi a cui nessuno credeva. Nessuno però ha predetto nulla, semmai qualcuno ha rivolto lo sguardo al recente passato e si è fatto una semplice quanto importante domanda: saranno naturali tutte queste morti per cancro?
Secondo me, rassicurare la popolazione affrontando anche grandi temi come questi è un dovere morale oltre che istituzionale di un sindaco.
Durante il consiglio comunale di fronte a una risposta netta e tronfia di disinteresse non ho saputo che dire e sono stato zitto. Oggi rispedisco al mittente le accuse di perder tempo, i sospetti di ignoranza rispetto alla tutela della privacy e , assieme al resto, i riferimenti mitologici quanto meno inappropriati. Ribadisco l'interesse mio, di numerosi cittadini e a riprova del fatto di molte altre istituzioni ( regione Veneto in testa) in merito a questi temi.



RISPOSTA A INTERROGAZIONE CONSIGLIARE DEL 21.09.2011 Consigliere BANCHINI DAVIDE

Per rispondere adeguatamente e con cognizione di causa alla interrogazione del consigliere Bianchini, ho voluto partire dai dati statistici disponibili nei nostri uffici, così mi sono procurato all'ufficio anagrafe il dato dei morti anno per anno a partire dal 2000 e contestualmente il numero dei residenti dello stesso anno; dal raffronto di questi due dati ho potuto constatare come, negli ultimi 10 anni, l'andamento dei decessi in relazione al numero dei residenti sia addirittura diminuito in percentuale ed anche in valore assoluto. Infatti nel 2000 abbiamo avuto 59 decessi su 7017 residenti (0,84%) mentre nel 2010 abbiamo avuto 51 decessi su 8594 residenti (0,59%).

Anche i dati dei vari anni nell'intervallo preso in considerazione, sono in linea con quanto appena detto, ed allora prendo spunto da queste cifre per proporre alcune riflessioni:

1- Non posso disporre dei dati statistici disaggregati, quindi della incidenza dei morti di tumore, trattandosi di dati "sensibili" come dovrebbe sapere il consigliere Bianchini, ma posso ben affermare che emerge una situazione tutt'altro che preoccupante, anzi oserei dire che a Legnaro si tende a morire sempre meno, con buona pace delle cassandre che fanno da referenti del consigliere Bianchini.

2- È comprensibile che una morte per tumore, specialmente se colpisce persone giovani, suscita uno scalpore maggiore rispetto alla morte di un anziano, ma è altrettanto vero che al giorno d'oggi le notizie circolano con una velocità infinitamente maggiore rispetto a quello che avveniva pochi anni or sono, ed allora un fatto del tutto normale che pochi anni or sono sarebbe passato del tutto inosservato, oggi diventa un motivo di discussione al bar o in ogni altro posto e diventa infine motivo di interrogazione al presidente del Consiglio Comunale; vorrei suggerire al consigliere Bianchini, di non dare per oro colato tutto quello che gli viene riferito, per evitare di perdere il tempo lui e di fare perdere il tempo anche agli altri, in ricerche del tutto prive di ogni interesse.

3- Per quanto appena detto non ritengo opportuno effettuare alcuna ricerca come quella richiesta; resta inteso che rimango a disposizione del consigliere Bianchini per valutare la opportunità di diffondere i risultati di una eventuale statistica che il consigliere stesso si preoccuperà eventualmente di ottenere dagli organi competenti.


Saluti cassandreschi Davide

mercoledì 5 ottobre 2011

Muto e pagare!

Il nostro sindaco non sa chi era Cassandra, ma la nomina a sproposito nelle sue risposte alle mie interrogazioni.
Come spesso faccio volevo allegare al mio post il link di Wikipedia relativo alla figura mitologia greca, ma ho trovato la seguente lettera. Anche questo piccolo blog potrebbe farne le spese.


Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»

L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia


Saluti Davide

P.S.
Preso vi racconto il consiglio comunale di venerdì scorso.

lunedì 3 ottobre 2011

Consiglio comunale del 30 settembre 2011. Parte prima.

Al punto n° 7 dell'ordine del giorno del consiglio comunale scorso di approvava un regolamento relativo all'attuazione del così detto "Piano Casa". La nostra amministrazione ha scelto di non limitare in alcun modo le richieste di ampliamento effettuate a norma della legge regionale. Vi riporto la dichiarazione di voto sottoscritta oltre che dai consiglieri comunali Collesei, Ceola, De Salvador e il sottoscritto, è stata anche sottoscritta dal Cav. Negrato per Alleanza di centro e Stefanino Criconia per la LegaNord,

La situazione urbanistica di Legnaro è stata ormai compromessa irrimediabilmente dalle scelte di questa amministrazione che, favorendo esclusivamente gli interessi speculativi, si è dimenticata che il paese ha bisogno anche di servizi, spazi di incontro e socializzazione.
In questo contesto si inserisce l’approvazione del regolamento comunale relativo alla legge regionale denominata “Piano casa”. Senza esprimere netta contrarietà nei confronti di una legge dai principi condivisibili (ampliamento e non nuova edificazione, qualità costruttiva, risparmio energetico…) non possiamo non notare e far notare alcuni aspetti fondamentali:
• La scarsità e la qualità degli interventi richiesti sulla scorta di questa legge non permettono certamente di parlare di ripresa del settore edilizio. C’era un patrimonio in termini di nuova edificabilità che è stato letteralmente bruciato, consumato, estinto nel giro di pochi anni. La prodigalità di amministrazioni come questa in termini di concessioni edilizie alla fine ha danneggiato lo stesso settore, oggi in ginocchio senza prospettive.
• L’approvazione di un regolamento dove non sono previsti nemmeno limiti in termini di tutela del paesaggio agricolo è in linea con gli intendimenti di questa amministrazione, supina alle esigenze della speculazione e mai intenta a valutare in prospettiva i propri interventi.
Al fine di invertire questa tendenza proponiamo di effettuare un censimento delle abitazioni sfitte in vendita sul nostro territorio per comprendere meglio il fenomeno edificatorio e indirizzare più oculatamente le future azioni nell’ambito urbanistico.
Proponiamo inoltre che il Sindaco partecipi alle riunioni imminenti del Consorzio di bonifica e ne faccia relazione al Consiglio, in quanto riteniamo di primaria importanza l’assetto idrologico del territorio, oggi messo in pericolo anche dalla mancanza di fondi che l’ente lamenta al limite dell’emergenza.


Saluti Davide

sabato 1 ottobre 2011

Io so.

Io so.
Io so i nomi dei responsabili... segue
..........
.........
Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il mio "progetto di romanzo", sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il '68 non è poi così difficile.
Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio. Ultimo esempio: è chiaro che la verità urgeva, con tutti i suoi nomi, dietro all'editoriale del "Corriere della Sera", del 1° novembre 1974.
Probabilmente i giornalisti e i politici hanno anche delle prove o, almeno, degli indizi.
Ora il problema è questo: i giornalisti e i politici, pur avendo forse delle prove e certamente degli indizi, non fanno i nomi.
A chi dunque compete fare questi nomi? Evidentemente a chi non solo ha il necessario coraggio, ma, insieme, non è compromesso nella pratica col potere, e, inoltre, non ha, per definizione, niente da perdere: cioè un intellettuale.
Un intellettuale dunque potrebbe benissimo fare pubblicamente quei nomi: ma egli non ha né prove né indizi.
Il potere e il mondo che, pur non essendo del potere, tiene rapporti pratici col potere, ha escluso gli intellettuali liberi - proprio per il modo in cui è fatto - dalla possibilità di avere prove ed indizi.
Mi si potrebbe obiettare che io, per esempio, come intellettuale, e inventore di storie, potrei entrare in quel mondo esplicitamente politico (del potere o intorno al potere), compromettermi con esso, e quindi partecipare del diritto ad avere, con una certa alta probabilità, prove ed indizi.
Ma a tale obiezione io risponderei che ciò non è possibile, perché è proprio la ripugnanza ad entrare in un simile mondo politico che si identifica col mio potenziale coraggio intellettuale a dire la verità: cioè a fare i nomi.
Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.
All'intellettuale - profondamente e visceralmente disprezzato da tutta la borghesia italiana - si deferisce un mandato falsamente alto e nobile, in realtà servile: quello di dibattere i problemi morali e ideologici.
Se egli vien messo a questo mandato viene considerato traditore del suo ruolo: si grida subito (come se non si aspettasse altro che questo) al "tradimento dei chierici" è un alibi e una gratificazione per i politici e per i servi del potere.
Ma non esiste solo il potere: esiste anche un'opposizione al potere.....continua
Pier Paolo Pasolini Corriere della Sera, 14 novembre 1974



Saluti Davide