domenica 30 novembre 2008

Consiglio comunale del 27 novembre 2008 parte IV

La cultura e i soldi avanzati da altre attività.
Che si utilizzino i soldi per le manifestazioni del XXV aprile e del 4 novembre non fa una piega, che quelli avanzati finiscano in attività culturali nemmeno. A bilancio appare uno spostamento approvato dall'amministrazione.
Perchè mai la questione ha assunto una certa rilevanza in consiglio l'altra sera? Il consigliere Negrato , fonte la relazione della stessa vicesindaco sig.ra De Salvador, ha notato come negli ultimi anni i finanziamenti per le attività culturali (spettacoli, cinema all'aperto, libri per la biblioteca, corsi...) sono diminuiti del 75%. A fronte di un avanzo di 760.000 euro mi sembra un risultato ragguardevole. Se bisogna avanzare lo si faccia pure con la cultura, con le attività per le famiglie. Le stesse famiglie che sopportano la crisi economica, pagano le tasse e non sanno che i loro soldi, non solo non vengono spesi, ma talvolta "elargiti" senza un vero programma complessivo, senza giustificazioni adeguate.
Quest'anno sono stati spesi almeno 15.000 euro per rifare il campo da calcio di Casone, i nostri figli possono contare su impianti belli e funzionanti. Ma a luglio e agosto, quando le attività sportive saranno a riposo e la sera vorremmo tanto svagarci con un bel film all'aperto andremo a Ponte San Nicolò: comune curiosamente capace di avere impianti sportivi e biblioteca fornitissima e cinema all'aperto.
Saluti Davide

Consiglio comunale del 27 novembre 2008 parte III

L'assessorato alle politiche giovanili occupa spazio anche dei giovani.
Se andate in comune a chiedere l'utilizzo della sala De Andrè vi sarà risposto che il martedì, il mercoledì e il giovedì è occupata dall'assessorato alle politiche giovanili per attività connesse ai doveri istituzionali. Se foste passati alla sala De Andrè negli ultimi 2 mesi la sera dei giorni in questione l'avreste per lo più trovata chiusa. La prova sta nel fatto che ogni volta che la sala è stata richiesta da altro soggetto, previa telefonata di assenso all'assessore Parpagiola, è stata concessa: segno che attività ne sono state fatte ben poche e che ne sono state programmate ancora meno.
Perchè quindi occupare con delibera (clicca qui per vederla) la sala? Perchè non limitare l'occupazione ai tempi necessari al progetto "Informagiovani" ( di pomeriggio)
A voler pensare male qualche volta ci si azzecca: e se fosse per fare attività politica senza pagare l'affitto? Se fosse che l'assessore considera di sua proprietà uno spazio pubblico? Se fosse che attività diverse da quelle "benedette" dall'amministrazione trovano ogni volta un piccolo ostacolo? La verità sta nel fatto che non si occupa uno spazio per non farci niente!!! Deliberare un'occupazione a tempo indeterminato senza la presentazione di un progetto fatto di eventi e date è irregolare e spiega la considerazione della giunta per la cosa pubblica: quel che è tuo è mio, quel che è mio è mio!
Venga quindi annullata la delibera in questione, venga esposto un programma pubblico delle attività che si intendono fare e ne venga fatta adeguata pubblicità!
Per correttezza venga illustrato quanto fatto in questi mesi in quegli spazi in quei giorni: questo è un dovere istituzionale! Rendicontare ai cittadini il proprio operato è il minimo che si possa fare dopo aver utilizzato i soldi di tutti.
Saluti davide

P.S.
Se l'assessore Parpagiola volesse scrivere qui sarebbe cosa graditissima, pubblicherei integralmente in prima pagina! Promesso.

Consigli del 27 novembre parte II

La questione dell'ampliamento della scuola di Volparo.
Se nel 2011 ci saranno tanti bambini da non avere più posto dove metterli è motivo di festeggiare, ma anche di affrontare il problema di trovare almeno 5 classi dove fare scuola. La soluzione dell'amministrazione è quella di ampliare la scuola elementare di Volparo con un investimento già approvato di oltre 600.000 euro. Nessuna discussione in merito, nessun tentativo di risolvere il problema in maniera alternativa. Pare proprio che bisogna spendere questi soldi e solamente in quella maniera lì. Ampliare la scuola in centro non se ne parla, ristrutturare la scuola di Casone nemmeno. Perchè? Il consigliere Giorgio Carraro l'ha fatto notare: con una somma minima rispetto ai 600.000 di partenza si potrebbe rispolverare la scuola di Casone, tra l'altro molto bella, con giardino e ampi spazi. Si potrebbero prevedere anche la costruzione di spogliatoi e ambienti per le associazioni che oggi occupano la scuola. Fra qualche anno, qualora si costruisse il polo scolastico, si potrebbe restituire alla comunità l'edificio ammodernato e sicuro adatto ad accogliere associazioni e gruppi per le loro attività. I classici due piccioni con una fava. La scuola di Volparo non ha motivo di essere ampliata, con la costruzione del polo scolastico non ci sarà più bisogno di aule d'emergenza e tutto quello che si farà fino ad allora dovrà essere fatto con la duplice funzione: scuola oggi, qualcos'altro domani. Pare che, ancora una volta, l'amministrazione non riesca a vedere più in là del proprio naso eppure vi fanno parte persone giovani incapaci tuttavia di immaginare un futuro più bello per tutta la comunità che rappresentano.

sabato 29 novembre 2008

Consiglio comunale del 27 novembre 2008 parte I

Al posto della piscina una discarica.
Se 10 anni fa venne promessa la piscina in via Garibaldi oggi è meglio non parlarne più. Quando si dice che i politici promettono e basta si intende proprio questa incapacità di portare avanti le cose. "Elargire" (questa parola è un lapsus di un assessore) denaro è cosa ben diversa che progettare e costruire. Infatti oggi al posto della piscina c'è un deposito di materiale "inerte" derivato dalla pulizia dei fossi. Dall'opposizione viene fatto notare che qualche anno fa ci furono offerti soldi per aprire una ricicleria. Saonara, Ponte san nicolò, Noventa.... hanno tutti un posto dove conferire i rifiuti ingombranti, le ramaglie, il ferro... senza aspettare che miracolosamente qualcuno venga a prenderlo sotto casa. L'assessore all'ambiente sig. Masiero dice che sarebbe costata soldi al comune e che con la società dei rifiuti si fa lo stesso ( facendo pagare direttamente ai cittadini). La verità è che la ricicleria si sostiene con gli introiti derivanti dalla vendita di metallo, carta e legno; la verità è che le riciclerie sono gestite da cooperative sociali non profit le quali impiegano personale che altrimenti non avrebbe posto di lavoro. La verità è che una ricicleria a Legnaro servirebbe eccome! Varrebbe la pena perfino usare una piccola parte dell'avanzo di bilancio tanto caro a questa amministrazione.

giovedì 27 novembre 2008

Avanzo di bilancio

Nel consiglio comunale del 27 corrente mese si andrà, a discutere di come utilizzare un non ben chiaro avanzo di amministrazione. Le difficoltà attuali di bilancio delle amministrazioni comunali,
dopo l’abolizione dell’Ici, sono ben evidenti, e questo impone una profonda riflessione sul come impostare un bilancio comunale. La proposta dei Sindaci di trattenere il 20 per cento dell’IRPEF per sopperire a ciò, non viene accolta positivamente a livello nazionale,da cui, il grido di allarme dell’ANCI,che propone ai consociati in segno di protesta, di non presentare il bilancio comunale. Un breve promemoria: il governo Prodi aveva già decurtato l’imposta del 40 per cento e l’attuale assessore al bilancio aveva manifestato un forte dissenso, basta rileggere il suo articolo apparso sul notiziario comunale, se non erro del luglio 2007, non sappiamo, oggi, il suo pensiero in merito alla scelta del governo di destra. Detto questo, l’utilizzo di fondi non spesi, in una situazione di grave crisi economica, deve essere impiegato per dare delle risposte alle famiglie in grave difficoltà. Non sicuramente una ulteriore tessera dei poveri o vari sussidi di sostentamento temporanei, ma finalizzato a stimolare ed incentivare una diversa forma di consumo.
Nel nostro territorio molte sono le aziende agricole presenti , non sarebbe sbagliato avviare un rapporto ente locale e produttori al fine di risparmiare sugli acquisti, non sarebbe inoltre sbagliato avviare anche un rapporto ente locale e commercianti, sempre con lo scopo di incentivare “l’economia”.
Idee forse azzardate, ma sicuramente andrebbero ad incidere in maniera qualitativamente diversa e nuova anche sui nostri modelli di consumo oltre che, rafforzare il potere di acquisto delle nostre famiglie.

Favero Bruno

mercoledì 26 novembre 2008

Chi era costui?



Piero Calamandrei su Wikipedia

DISCORSO PRONUNZIATO DA PIERO CALAMANDREI AL III CONGRESSO DELL'ASSOCIAZIONE A DIFESA DELLA SCUOLA NAZIONALE IL GIORNO 11 FEBBRAIO 1950

'Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A 'quelle' scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto, per rovinare le scuole di stato.
Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico'.

(Pubblicato nella rivista Scuola Democratica, 20 marzo 1950).

lunedì 24 novembre 2008

Sanità

Pubblico la lettera di Bruno Favero, con l'occasione ricordo a tutti che è possibile pubblicare i vostri scritti con le uniche limitazioni dettate dalla legge, dal tema "Legnaro" e dall'obbligo di firma.


L’Argine Movimento politico della sinistra unita della Saccisica
Comunnicato:
La Serata del 19 c. m. si è tenuta l’annunciata riunione per discutere di sanità, di sociale, sul ruolo dell’ospedale di Piove. Si è avuta una discreta presenza di persone ed una partecipazione attiva di forze sociali e politiche.
All’introduzione di Sergio Broggio sono seguiti gli interventi previsti con la sola eccezione di A. De Poli che si è dovuto trattenere a Roma per un impegno imprevisto e improvviso.
Tutti gli interventi hanno sostenuto che il dibattito su un tema così importante non può essere affrontato in una sola serata. In ogni caso tutti gli intervenuti hanno convenuto sui seguenti punti:
a) In un periodo di gravissima crisi economica che porta con se disoccupazione e disagio sociale, le istituzioni a partire da quelle centrali (Stato e Regione), non devono tagliare servizi, ma accrescerli;
b) L’ospedale di Piove di Sacco deve essere inserito in un contesto provinciale, che in un quadrilatero, con al centro l’eccellenza del nosocomio di Padova, (Pediatria è la migliore di tutta Europa), gli ospedali di Cittadella, Camposampiero, Monselice-Este, Piove di Sacco, formino quel “castello” a presidio sanitario di Padova e provincia. Questa struttura ospedaliera, qualificata dal punto di vista del personale e della strumentazione tecnologica, può e deve essere in grado, con una discreta sicurezza, di dare risposte qualificate alla domanda di salute che proviene dal territorio Piovese e Padovano;
c) La proposta di legge n° 260, presentata, tra gli altri dalla consigliera R. Bertipaglia, di Piove di Sacco, non è risolutiva della necessaria riorganizzazione e qualificazione ospedaliera, che comprende anche l’ospedale di Piove. Può essere considerata, al limite, come un utile strumento, per richiamare l’attenzione al tema vero dell’impoverimento che la struttura ha subito negli anni di “governo” della U.L.S.S., n° 14 di Chioggia, con la sua dirigenza;
d) L’Argine e l’assessore al comune di Padova di Rifondazione comunista, ritengono del tutto sbagliato andare a costruire un nuovo ospedale a Padova, smantellando quello vecchio. Tale idea risponde quasi unicamente a logiche affaristiche, che spaziano dalla progettazione, alla realizzazione dell’opera, dalla fornitura della tecnologia ospedaliera a quella del materiale di ordinario utilizzo in ambito sanitario-ospedaliero. “La Finanza di Progetto”. Senza considerare la grande operazione di speculazione immobiliare, che può realizzarsi sull’area che attualmente è occupata dal Policlinico e dalle cliniche universitarie (siamo sui bastioni delle mura della città medioevale).
Infine, L’Argine e i partiti della sinistra del Piovese promuoveranno una serie d’incontri con tutte le forze politiche, sociali, del volontariato e delle Parrocchie, al fine di realizzare una serie di iniziative di mobilitazione unitarie, che dovranno culminare in una grande e unitaria manifestazione di cittadine/i, da tenersi entro la fine dell’anno, 2008, davanti il municipio di Piove di Sacco. In quella sede chiameremo il Presidente della Giunta della regione Veneta, Giancarlo Galan e l'assessore competente, a rispondere alla domanda: “cosa volete farne dell’ospedale dei Piovesi?”. E’ il solo modo, forse, per stanarli dalle loro stanze dorate.
L’Argine movimento politico della la Sinistra della Saccisica Piove di Sacco, 21 novembre 2008

sabato 22 novembre 2008

Consiglio comunale di giovedì 27 novembre 2008


Il consiglio comunale è come il ciclo femminile, doloroso a volte, noioso sempre, ma se non viene sono preoccupazioni. Stavo cominciando a preoccuparmi, dopo un anno che frequento il consiglio comunale sono diventato regolare, se c'è un ritardo comincio a essere nervoso. Se il ritardo si prolunga mi viene da fare il test. In allegato a queste righe l'avviso ufficiale.
Ore 20,30, ritardo accademico e via. Spegnete la tv e venite numerosi, . Fra i presenti magari ci sarà anche il futuro sindaco.
Saluti Davide

giovedì 20 novembre 2008

Rifletto

Se la Fondazione Cassa di Risparmio di PD e RO regala un'aula computer alla scuola media di Legnaro è buona cosa. Se il comune di Legnaro finanzia un'aula uguale per le scuole elementari è buona cosa anche.
Che differenza ci potrà mai essere? Un bisogno importante è stato assolto, in entrambi i casi la scuola pubblica si è arricchita di una dotazione oggi indispensabile eppure non è la stesa cosa. Senza menar il can per l'aia vi dirò subito che la differenza sta nella motivazione che spinge la fondazione e il comune a compiere atti rivolti all'esterno. La fondazione è un ente "privato" e gestisce il denaro in base a criteri suoi personali insindacabili e del tutto irrilevanti rispetto all'atto stesso. Per usare la fantasia avrebbe potuto regalare l'aula computer solamente per far dispetto alla Cassa di risparmio di Genova oppure per sistemare il bilancio in vista di un'assemblea dei soci.
Il comune invece dovrebbe seguire altre regole. I soldi di cui dispone non sono di questo o quell'assessore: la simpatia, l'insistenza dei singoli, l'apparteneza a questo gruppo o a quell'associazione dovrebbero trovare spazio solamente ai margini del processo decisionale che porta all'acquisto dei computer. I soldi pubblici, di tutti quindi, dovrebbero trovare collocazione in un piano di intervento generale che cerchi di tener presente tutte le componenti sociali così da non privilegiarne nessuna ( o, umanamente parlando, il meno possibile).
Riflettiamo un attimo: c'è chi pensa che dare soldi a qualcuno significhi semplicemente impiegarli in quella cosa precisa (esempio comprare computers per la scuola). Io penso che darli a qualcuno significhi necessariamente levarli a qualcun'altro e questa è la ragione principale percui la motivazione negli atti pubblici è di fondamentale importanza! Se decido di investire nelle associazioni non mi rimarranno più soldi per gli aiuti agli indigenti, se compro l'aggiornamento di windows non avrò i soldi per tagliare l'erba nei parchi, se privilegio i residenti di vecchia data non curerò gli interessi dei nuovi legnaresi, e via dicendo.I soldi non saranno mai abbastanza a prescindere da chi li gestisce ed è quindi di vitale importanza porre l'etica davanti a ogni interesse personale per quanto condivisibile e giusto. Motivare ogni atto in maniera adeguata ci permette di valutare cosa stiamo facendo rispetto ai risultati che ci siamo prefissati.
Trovo ripugnante quindi l'ammirazione per chi si lamenta di non avere soldi e non fa nulla per migliorare la situazione, trovo che non sia proprio il caso di stimare politicamente persone che agiscono esattamente come potrebbe fare un qualsiasi altro individuo al posto loro: chi fa politica, chi ritiene di saper gestire la cosa pubblica deve dimostrare di saperlo fare anche a nome di chi non conosce, di chi non lo ha votato e magari anche di chi non lo voterà mai.
Saluti Davide

martedì 18 novembre 2008

Redattori cercasi



Questo blog cerca redattori!
Considerato che la "riforma" Gelmini inizierà a produrre i suoi effetti da settembre prossimo, considero che tutti voi sappiate leggere e perciò anche scrivere. Se siete qui davanti non avete bisogno della "I" di Internet: in pratica vi manca solo la voglia o magari l'occasione giusta. Voglio condividere con voi questo spazio, ma ancora di più voglio leggere posts che riguardano Legnaro non fatti da me e perciò stesso molto divertenti.
Gli amici del mercatino delle pulci della quarta domenica potrebbero farsi avanti e raccontare la loro esperienza associativa, qualcuno della proloco potrebbe anticipare qualche chicca delle future iniziative, qualche studente/ssa potrebbe raccontarci qualcosa su Agripolis...
Fate voi: basta firmarsi, essere in regola con il codice penale e attinenti a Legnaro e la sua gente.

Vi sto aspettando, saluti Davide

mercoledì 12 novembre 2008

La riunione dei genitori


Ho appena finito di mangiare dopo la riunione alla scuola media per illustrare la famigerata legge Gelmini. La questione è: si può essere oggettivi e non faziosi di fronte alla legge Gelmini?
Si può non considerare che a fronte di un incremento degli alunni per classe gli insegnanti dedicheranno meno tempo per alunno? Di fronte alla legittima volontà di risparmiare è proponibile tagliare sull'istruzione?
Nel post precedente ho riportato la legge e altri articoli inerenti, se cliccate qui troverete lo

"Schema di piano programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze di cui all’art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112  convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133". 

E' un documento ministeriale che se approvato completerà la legge per il suo lato più pratico.

Per chi ha il fegato e la pazienza di leggerlo troverà  come unica costante: il taglio di personale.

La fretta è cattiva consigliera si sa e la ministra Gelmini di fretta ne ha avuto davvero molta, tanto da non avere il tempo di ascoltare nessuna associazione, nessun genitore, nessun insegnante.

Un' ultimo pensiero: la famiglia in preda alla crisi taglia le spese. Immaginate la vostra personale lista dei possibili tagli. I vostri figli, la loro istruzione, le loro aspirazioni a che punto sono? 

Ma detto ciò, esortandoci a essere vigili e preparati, prendo atto che siamo usciti di casa, abbiamo spento la televisione, parlato in pubblico. 

C'è ancora speranza, riusciamo ancora a essere partecipi di ciò che ci sta a cuore. Grazie per questa bella notizia.

Saluti Davide


P.S.

Ho distribuito il volantino del Piedibus, fra poco arriverà alle famiglie la comunicazione ufficiale, chi vuole già rendersi disponibile lo prego di mandarmi una mail.

martedì 11 novembre 2008

Assemblea "legge Gelmini"


Mercoledì 12 novembre 2008, cioè domani, alle 18e30 presso le scuole medie di Legnaro si terrà un'assemblea aperta a tutti i genitori per illustrare la legge "Gelmini" ( maestro unico, voto in condotta, ristrutturazione edifici scolastici in chiave antisismica...) e comprenderne le conseguenze nella vita di tutti i giorni.
Riporto di seguito alcuni links inerenti al tema:
Avrei voluto inserire anche qualche commento positivo, qualche incoraggiamento alla ministra, ma non ne ho trovati. La stampa si limita a dire su per giù cosa accadrà senza commentare,  il resto del mondo della rete disapprova senza remore. Se sapete di qualcuno che ha scritto qualcosa di favorevole e accorato fatemelo sapere che lo aggiungerò immediatamente.
Cercherò di essere presente magari con un'amica che possa intervenire a ragion veduta sul tema, potrà essere un'occasione interessante per conoscerci e informarci bene riguardo a un tema così importante.
Saluti Davide

giovedì 6 novembre 2008

Polverara si muove Legnaro no!!!



Complimenti al comune di Polverara, al suo sindaco e alla sua maggioranza!!!
Con grande rammarico invece constato che Legnaro è in dietro e incapace perfino di imitare le realtà più vicine: a volte basta guardare e fare lo stesso, non occorre essere geni politici o draghi del sapere.
Il comune di Polverara, utilizzando i servizi della socierà E.S.C.O. Verdeenergia s.r.l. ha inaugurato il primo impianto di energia fotovoltaica a costo zero. Ciò significa che oltre a non costare nulla ( lo hanno finanziato i privati) fra qualche anno dovrebbe anche procurare un reddito per le casse del comune.
Ribadisco la mia contrarietà alla istituzione di una società inutile come Verdenergia srl, tutto ciò si sarebbe potuto fare lo stesso senza impegnare il comune in alcun progetto di dubbia trasparenza misto pubblico/privato, ma non posso che plaudire alla realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola. Quanto tempo ancora pensa di aspettare il nostro comune per fare lo stesso?
Quanto tempo ancora per adeguare l'illuminazione agli standard di un paesino del sud Italia? (vedi seconda parte del filmato sopra riportato) Penso proprio che ci voglia qualcuno di diverso da questa giunta incapace di usare perfino gli strumenti di cui lei stessa si è dotata.
E se l'assessore all'ambiente o chi per esso desidera esprimere le sue idee scriva pure a questo blog: sarà un piacere pubblicarle integralmente in prima pagina.
Saluti Davide

P.S.
Dove sono i giovani consiglieri, i giovani assessori? Quando pensano di fare una festa in occasione dell'inaugurazione di un impianto fotovoltaico? 

domenica 2 novembre 2008

Speculazione o qualità della vita

Riporto la mail di Bruno riguardante l'assemblea ci giovedì scorso: 

 

Giovedì 30 ottobre si è svolta, presso la saletta comunale De Andrè, una riunione pubblica indetta dall’Amministrazione sul tema del riassetto urbanistico del territorio: il Pat.

La relazione dei tecnici ha evidenziato tre elementi: le opportunità, gli obbiettivi e l’uso del territorio in rapporto ai piani regionali e provinciali. In sostanza: quanto e come si può ancora costruire a Legnaro.

Due le conclusioni secondo la relazione introduttiva: 1-riqualificare il territorio valorizzando le zone storiche del paese, per esempio lo spostamento delle scuole per far posto ad una grande speculazione in centro.

2- risolvere il problema della viabilità costruendo nuove strade tagliando a metà zone agricole, per far posto poi a nuove lottizzazioni.

Alcune considerazioni sono doverose di fronte ad una visione politica e culturale  di totale cementificazione di questa amministrazione: già negli ultimi anni il nostro comune ha visto sorgere fabbricati lungo l’asse stradale che va dalla zona di Volparo a quella di Casone, per non parlare degli eco mostri in centro o del quartiere in via vitt. Emanuele. E si continua in via Orsaretto. L’obbiettivo qual ‘è: quello dell’aumento della popolazione di Legnaro? E i servizi, il trasporto? Quali i benefici per il paese? Forse quelli di una maggiore vivacità e socialità o arricchimento dei cittadini sul piano della partecipazione alla vita pubblica o associativa o culturale? Fotografando la realtà comunale di adesso è sotto gli occhi di tutti che il paese è privo di qualsiasi stimolo ed incentivo per far uscire i residenti dalle loro case, è sotto gli occhi di tutti che in paese non c’è “vita”. Si è costruito a sufficienza, si tratta ora di ripensare , bisogna avere il coraggio di farlo,  di quale sviluppo hanno bisogno le nostre realtà comunali, se uno sviluppo sostenibile oppure incontrollato e di speculazione.

 

 

Per  La Sinistra di Legnaro     Favero Bruno  Palazzin Rossano  Tono Armando

 

Il 2 11 2008