lunedì 30 gennaio 2012

Caro sindaco...




Che i politici dicano balle è un dato incontrastabile, che a dirne di più siano gli ex comunisti passati a destra è solo una mia supposizione. A suffragarla però c'è il nostro sindaco Oregio Catelan. Che sia un ex comunista lo apprendo dalle sue parole in campagna elettorale, che dica balle invece da una sua lettera di cui sono stato messo al corrente dallo stesso sindaco. Nella lettera, qui sotto riportata, indirizzata al difensore civico della provincia di Padova, oltre a piagnucolare perchè poverino non è stato invitato a colloquio, il sindaco sostiene di non avermi mai negato l'accesso agli atti per motivi di diritto, ma di essersi limitato a negarmelo perchè la mia richiesta è troppo laboriosa e interromperebbe il lavoro normale di una persona per almeno un mese. Nulla di più falso! Per confermarlo basta leggere la lettera in questione già pubblicata su questo blog. Non un cenno alle mitiche 400 ore di lavoro del povero impiegato comunale bensì una massa di fregnacce non in quanto tali ma perchè riferite a casi e a norme completamente estranee al caso concreto. Per fare un esempio è come se vi avessero contestato un parcheggio irregolare perchè andavate troppo veloci con la macchina. Stesso codice della strada, ma articoli assai differenti!
Aggiunge, il sindaco, che se tale richiesta avesse ad oggetto solo i documenti (e non le informazioni contenute) non ci sarebbero problemi: altra falsità di seguito smascherata.

Intanto sig. sindaco mi preme dirle che il difensore civico mi ha dato ragione ben sapendo della sua obiezione. Glie l'ho detta io, senza reticenze, correttamente, esattamente negli stessi termini in cui la dice lei. A riprova c'è l'ultima frase della lettera del difensore civico, a voi indirizzata, in cui oltre a darmi completamente ragione, si accenna a il potere dell'amministrazione di dilazionare la risposta.
Ma non è tutto qui! Il 20 dicembre, prima che il difensore civico si pronunciasse, responsabilmente ho inviato all'amministrazione una rettifica alla mia richiesta agli atti: dimezzando gli anni a ritroso della ricerca ( da 10 a 5) e chiedendo che mi venissero forniti solamente i documenti dove sono contenute le informazioni così da non gravare il personale di una estrapolazione di dati a sua detta lunga 400 ore. Richiesta in linea con le sue pretese, ma a questo punto volutamente, scorrettamente, furbescamente, ignorata.
Viste le bandiere sindacali e il protrarsi dello stato di agitazione del personale del comune di Legnaro, agitazione sindacale unitaria provocata pare da vostre manovre interne, mi sento di azzardare l'ipotesi che non sia poi molto apprezzato dai dipendenti: gli stessi dipendenti che, a suo dire, sostengono che ci vogliono 400 ore per formare un documento di non più di 250 rihe.
Le ricordo che ho chiesto informazioni in merito ai professionisti e le aziende che ogni anno prendono appalti dal nostro comune: ma quanti cavolo sono? Quanti incarichi mai affiderà ogni mese il comune di Legnaro per non riuscire in tempi normali a fornire un elenco?Non le conservate le fatture? Quante ristrutturazioni scuole, nuove asfaltature, mense prefabbricate farà mai il nostro comune? 10? 20 all'anno? Non mi pare. Aggiungiamo pure incarichi per la sicurezza e balle varie arriveremo mai a 400 incarichi in 5 anni? E se per caso ci si arrivasse, ci vuole ben un'ora per ciascuno per scriverne i dati su un pezzo di carta?
Ad ogni modo è chiaro che la sua è solamente una tecnica dilatoria volta a non fornire i dati richiesti, anche a costo di screditare i dipendenti pubblici. Il suo disprezzo per le chiare indicazioni del difensore civico è palese, tanto quanto le contraddittorie e false affermazioni contenute nelle sue lettere.
Ora in gioco non c'è più "solamente" il diritto di un consigliere di accedere alle informazioni per espletare il suo mandato, c'è anche la reputazione e il buon nome dell'istituzione che lei rappresenta. Ci ha fatto fare a tutti una bruttissima figura.
Per la cronaca ho già consegnato al protocollo una nuova richiesta di accesso:stesso oggetto della precedente, solo 5 anni a ritroso e solo documenti. Non perchè non abbia diritto alla precedente, ma per facilitare il compito dei dipendenti che sicuramente lei non agevola lasciando aperto lo stato di agitazione oltre ogni limite accettabile.

Saluti Davide


E p.c. AI Consigliere Davide Bianchini

Egregio avv. Parolin, ....

Premesso che nessuno si è mai sognato, men che meno il sottoscritto, di negare l'accesso agli atti al consigliere Bianchini, mi permetto inviarLe lo presente per sottoporLe alcune considerazioni che avrei potuto esporLe se Lei mi avesse chiamato, come invece è stato fatto, per quanto mi risulta, nei confronti del consigliere Bianchini:

1- In nessuna parte della mia risposta alla richiesta di accesso, si può rilevare una negazione "tout court" all'accesso stesso, piuttosto si è voluto mettere in evidenza lo assoluta impossibilità dell'Ente a rispondere positivamente, stante lo natura della richiesta e lo mole esorbitante di documenti che il consigliere Bianchini aveva richiesto;

2- II consigliere Bianchini, ha richiesto non solo l'ACCESSO ai documenti, che non gli sarebbe e non gli è mai stato negato; ha invece richiesto all'ufficio un lavoro di ricerca e di tabulazione che travalica certamente lo competenza e lo possibilità dell'ufficio stesso, e su questa richiesta, solo su questa, mi sono permesso di rispondere negativamente;

3- Qualora fossi stato invitato presso il Suo ufficio, cosa che avrei fatto ben volentieri, avrei potuto renderLa edotta di una piccola verifica che ho voluto richiedere al nostro ufficio tecnico per meglio valutare lo consistenza della richiesta, in termini di tempo da dedicare per l'ufficio a questo lavoro; ho chiesto dunque al geometra, dipendente del Comune, di provare a reperire i documenti richiesti dal consigliere Bianchini per un periodo di 6 mesi (ricordo che ha chiesto i documenti di 10 anni), impaginati conformemente alla richiesta pervenuta. Dopo quattro ore di lavoro il geometra Donolato mi ha inviato una mail con i documenti richiesti in allegato, affermando che non aveva ancora finito e che gli serviva almeno una ulteriore ora di lavoro. 1/ periodo considerato è stato il primo semestre del 2010 quando il Comune di Legnaro aveva già informatizzato l'archiviazione dei documenti iniziata a partire dal 2008; per gli anni precedenti si dovrebbero recuperare dall'archivio i fascicoli necessari, e di ogni pratica richiesta si dovrebbero fotocopiare tutti gli atti con un aggravio di tempo da quantificare in almeno 4/5 volte il tempo impiegato per lo ricerca sopraddetta. In sostanza una ricerca come quella richiesta (10 anni) richiederebbe un lavoro quantificabile dalle 350 alle 400 ore di lavoro per una persona, che corrisponde al lavoro di circa 2/3 mesi a tempo pieno. Si consideri che qualora venisse incaricato di questa ricerca un impiegato di altro ufficio, si dovrebbe prevedere un ampliamento dei tempi necessari per una evidente mancanza di conoscenza del sistema di archiviazione utilizzato e conseguente prevedibile perdita ulteriore di tempo. Come sindaco mi devo preoccupare di dare risposte a tutte le richieste che legittimamente mi vengono sottoposte, sia quelle che provengono dai consiglieri comunali, così come quelle che provengono dai comuni cittadini per i più svariati argomenti; gli uffici sono quotidianamente impegnati in questo lavoro: per rilascio certificati, autorizzazioni, permessi, documenti, per ricevere istanze di ogni genere, per erogare servizi controllare lo correttezza degli adempimenti e per tutte le altre incombenze; non posso permettermi di trascurare ogni legittima aspettativa, con tutti i limiti imposti dalle normative vigenti e senza prevaricare i diritti di alcuno, sia esso consigliere comunale o semplice cittadino; con questo spirito ho inteso rispondere alla richiesta del consigliere Bianchini, e mi dispiace di essere stato frainteso come invece è purtroppo successo.

In conclusione, Le confermo che il sottoscritto è consapevole, come lo è sempre stato, di dover mettere a disposizione del consigliere Bianchini, così come di tutti gli altri consiglieri e cittadini, tutta lo documentazione richiesta, così da consentire di esercitare ciascun legittimo diritto di ACCESSO agli atti, ma intende limitarsi a questo e solo a questo; non può invece, il sottoscritto, aderire a richieste che sono impossibili da soddisfare e che non rientrano nelle fattispecie previste dalle normative alle quali anche Lei, molto correttamente, fa riferimento.

Confido nella Sua disponibilità per il riesame della questione e rimango a disposizione per ogni chiarimento e comunicazione al riguardo.

Mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti ed auguri.

martedì 24 gennaio 2012

L'incrocio di Legnaro







Ricevo e pubblico:

Dalle foto aree che ho estratto dal Sistema informatico territoriale della regione veneto e dal portale IUAV cartografico, il nuovo edificio non sorge esattamente dov'era quello demolito (edificio ex assicurazione SAI); l'edificio demolito era molto più arretrato rispetto alla strada. Per il volume che ospitava l'assicurazione Sai è vero che era ad un piano solo, ed è anche vero che per accedervi bisognava fare due scalini, ed era leggermente arretrato rispetto al marciapiede.
Forse l'unico segno che ancora oggi si è conservato è la posizione della recinzione, per lo meno nel tratto in curva.
La proprietà privata, e i relativi diritti edificatori sono sempre tutelati, ma la questione che a mio parere non è mai stata affrontata ( o forse sottovolatutata ) è che la parte politica ( il soggetto pubblico, senza distinzione di colore o appartenenza ) doveva comunque valutare e prevedere che una volta dismesso il treno che portava da Chioggia a Padova (si parla di tanti anni fa), la strada statale 516, con lo svilupparsi della mobilità pubblica e privata, (vedii piani della mobilità provinciale) sarebbe stata comunque l'asse importante di collegamento verso Padova, visto che il ponte sul Bacchiglione esiste, ed esisterà per diverso tempo.
Ecco quindi che negli anni successivi, ( l'ultimo decennio in sostanza) quando si è intervenuto con le demolizioni e ricostruzioni di alcuni edifici presenti nell'incrocio (ex edificio ortofrutta marzotto e volumi attorno alla villa ed il molino), invece che mediare con il privato, al quale non sarebbero stati negati i metri cubi da costruire, si è preferito costruire più o meno dov'era e com'era, non cambiando il rapporto dimensionale e spaziale tra quanto costruito ed i vuoti lasciati dalle strade.
Con l'ultimo intervento si è addirittura ridotto lo spazio potenzialmente a disposizione per realizzare la rotatoria; anzi sulla rotatoria , intersezione tra due strade ( seppur declassate) con un alto volume di traffico, verrà anche realizzato un accesso carrabile ai nuovi edifici.
Spero che con il prossimo "angolo" a disposizione ( ex bar centrale ) si possa fare un ragionamento "costruttivo" con chi andrà ad edificare il nuovo od eventualmente recuperare il volume esistente per allargare l'incrocio e poter consentire lo smaltimento del traffico in attraversamento (sopratutto per la svolta a destra dal centro del paese e verso Piove di Sacco).
Le occasioni ci sono state per poter fare una "porta d'ingresso" dignitosa per Legnaro, o quanto meno significativa dal punto di vista volumetrico; ricordo tutte le polemiche su giornali per la torre di Gregotti a Cadoneghe, vicino all'argine; ora invece l'incrocio è ben riuscito ed il sistema delle rotatorie funziona bene.
Quindi preferirei avere anche una torre alta dieci dodici piani in centro sulla statale 516, piuttosto che fare ogni giorno 10-12 minuti di coda al semaforo per superare l'incrocio, vista l'alta densità di quanto costruito ( vedi edifici ex-marzotto e quelli nuovi adesso).
Non so quanto sia piacevole abitare in un appartamento e continuamente vedere il traffico di auto e furgoni che ti passa mediamente a 5 metri dalle finestre ( per quelli fronte strada ).
Non esistono poi anche tanti posti auto per gli utenti non residenti, quindi anche le attività commerciali e gli uffici insediatisi, secondo me, non sono del tutto così comodi ed accessibili per il pubblico.
Certe volte non bisognerebbe rispondere solo a consensi elettorali di medio periodo, ma avere anche la lungimiranza per i tempi più lunghi, e spendere tanti soldi pubblici per risolvere problemi , che se oggetto di una più attenta riflessione e valutazione, forse sarebbero più economicamnte sostenibili adesso viste le casse comunali ed i costi sociali di chi passa parte del proprio tempo in attesa del semaforo verde.

Roberto Pescarolo.

venerdì 20 gennaio 2012

La coda per l'asilo

Ieri a Legnaro c'è stata l'ormai tradizionale coda per iscrivere il proprio figlio all'asilo salesiano S.Antonio di Legnaro. Qui sotto la lettera che ho scritto per l'occasione firmata da alcuni dei genitori presenti.
La questione si inquadra però in un contesto più esteso ossia la partecipazione dell'amministrazione là dove è già presente con i suoi finanziamenti.
Quanto è giusto e opportuno che il comune entri nell'amministrazione degli enti che finanzia? In che misura? In che modo vanno determinate le quantità di denaro da erogare? Quali controlli debbono essere effettuati ex post?
La regola che fino a oggi ha guidato l'attuale amministrazione è quella dell'assistenzialismo a fondo perduto.
"Vediamo cosa ci rimane in tasca da regalare al prete così poi alle elezioni..."
Al contrario sostengo che i pochi soldi pubblici vadano distribuiti in maniera organica, con una visione d'insieme di tutte le necessità del paese, sulla base di progetti in modo da poter effettuare un controllo sui risultati ottenuti.
Un esempio: 5000 euro servono di più per fare i fuochi artificiali alla festa di settembre o per colmare l'ipotetico deficit di un asilo che ospita 200 bambini e che rappresenta di fatto l'unica alternativa per molte famiglie legnaresi?
E' più facile distribuire a pioggia e fare del mal comune mezzo gaudio piuttosto che dire di no a qualcuno e di sì ad altri.

Gentili Sindaco, Parroco e direzione dell’asilo S.Antonio di Legnaro.
Siamo un gruppo di genitori che quest’anno hanno deciso di iscrivere i loro figli alla scuola materna. Vi scriviamo per segnalarvi il disagio che abbiamo dovuto vivere per fare quella che riteniamo dovrebbe essere una normale procedura di iscrizione.
Tutti noi abbiamo sostato di fronte all’entrata della scuola per molte ore al fine di poterci aggiudicare uno dei 37 posti disponibili quest’anno.
Infatti è anche con il criterio del “chi primo arriva meglio alloggia” che la direzione dell’asilo assegnerà i posti come sempre risicati rispetto alle domande.
Alcuni di noi sono arrivati fra le 3 l le 4 del mattino. Oggi inoltre fa molto freddo.
Riteniamo incivile e indegno questa prassi che ormai da anni caratterizza la scuola materna S.Antonio. Come scuola privata riteniamo possa stabilire tutte le regole e i metodi per il suo funzionamento, tuttavia non ignoriamo il fatto che ogni anno riceve svariate decine di migliaia di euro dal comune. E quindi proprio da noi cittadini legnaresi.
Sappiamo che i soldi scarseggiano, sappiamo anche che, visto la qualità del servizio erogato alla cittadinanza, ne meriterebbe di più.
Ci chiediamo semplicemente se in virtù di questo contributo, dalla parte della scuola non possa avvenire una piccola apertura nei confronti dell’amministrazione comunale riguardo alle pratiche di iscrizione e, dalla parte del comune un approccio più concreto volto a far sentire la propria voce in rappresentanza dei cittadini.
Potrebbero essere introdotte regole di iscrizione simili a quelle della scuola materna pubblica?
Amministrare vuol dire affrontare anche questi problemi.
Sollecitiamo le rispettive amministrazioni a collaborare affinchè non si abbia a ripetere questa scena orrenda e incivile.



Saluti Davide

P.S.
Mentre mi trovavo lì ho filmato un'intervista ad alcuni genitori presenti. Quasi subito sono stato interrotto dall'intervento di un papà che sosteneva che io non potessi riprendere con il telefonino. Non essendo abituato, non essendo un politico di professione o un giornalista, mi rendo conto che la mia risposta possa essere apparsa disarticolata e incompleta. A quell'uomo volevo dire che ad essere vietate non sono le riprese in luogo pubblico, ma casomai la pubblicazione delle immagini di chi è esplicitamente dissenziente. Chi come lui era di sfondo, in un luogo pubblico ribadisco, senza partecipare direttamente all'intervista, secondo me non avrebbe avuto titolo nemmeno per opporsi alla pubblicazione. Pertanto è stato il suo intervento a impedirmi di esercitare un mio diritto e non il contrario,
rilevando in ciò tutta la sua violenza. Ad ogni modo, a prescindere da qualunque legge in materia e da qualunque sua interpretazione è innanzitutto la mia educazione a impedirmi di pubblicare le immagini di chi non lo desidera. Per il resto mi rendo conto che la politica è anche opportunismo e devo dire che irrita anche me, ma l'alternativa? Vi aspetto tutti in consiglio comunale, con le vostre idee e le vostre proposte.

martedì 17 gennaio 2012

Discarica dimenticata o luogo da valorizzare?



Quella drammaticamente rappresentata in foto è una discarica. Si trova in viale dello sport, a fianco del magazzino della Proloco, di fronte alla nuova entrata del cimitero. Ci sono dei bidoni che, in quanto inutilizzati, sono loro stessi dei rifiuti. Il fatto che siano li ormai da anni mi autorizza a dire che si tratta di una discarica.
Affidata a una cooperativa sociale, aperta ad orari prestabiliti, dotata di contenitori appropriati e coordinata con il lavoro del Bacino PD4 potrebbe essere una ricicleria/isola ecologica. In centro a Legnaro, comoda anche per molti anziani; sicuramente valorizzerebbe lo spazio che oggi fa talmente scifo che lo hanno circondato con un nastro verde per non farlo vedere.



Un'idea vecchia di anni ma mai considerata dall'amministrazione. Forse oggi che le scuole non sono più soggette a diventare un centrocommerciale, quel terreno potrebbe essere utilizzato in maniera proficua. Apprendiamo dall'assessore Righetti che ci sono contatti con il comune di Brugine in merito all'isola ecologica di via Ardoneghe. E' noioso essere sempre preveggente. Prego affinché sindaco e assessori tutti riescano per una volta a stupirci per qualcosa di buono. Saluti Davide

domenica 15 gennaio 2012

Tu paghi uguale e loro diminuiscono il servizio.




Utente facebook:

Buongiorno a tutti vorrei sapere perchè si pagano sempre di piu le tasse nelle immondizie e il servizio viene ridotto , la plastica 1 volta ogni 2 settimane come i cartoni, secco, e umido vorrei avere delle risposte grazie!!!!!!

La risposta dell'assessore all'ambiente Eugenio Righetti

Il costo del servizio è legato a due fattori fondamentali il costo del trasporto ed il costo di conferimento in discarica. Il costo del trasporto è in continuo aumento essendo legato al prezzo del carburante che a seguito delle brillanti ri...formi del governo Monti è in continuo aumento, tanto che nel giro di pochi anni si è raddoppiato il prezzo al litro. Il costo della discarica invece aumenterà in quanto non sarà più possibile portare le immondizie a Sant'Urbano, ma dovranno andare all'inceneritore di Padova, secondo il nuovo piano provinciale. Al fine di limitare gli incrementi abbiamo deciso di provare il nuovo calendario. La raccolta quindicinale della carta e della plastica viene fatta su tutto il territorio delle saccisica. Ho chiesto al Bacino Padova 4 un controllo esteso delle bollette dell'anno 2011 in quanto ho ricevuto diverse lamentele per incrementi non dovuti. Il piano finanziario di quest'anno 2012 non è ancora disponibile e solo da li si capirà se ci saranno o meno aumenti. Il direttore del bacino mi ha tranquillizzato sul fatto che non dovrebbero essercene (vedremo). L'umido è confermato per 2 volte alla settimana (lunedì e venerdì) e 3 nel periodo estivo (anche mercoledì). Il secco rimane settimanale al giovedì. Cordiali Saluti.



Prima di analizzare la risposta del nostro assessore un passo indietro: perchè facciamo la raccolta differenziata? Essenzialmente perchè fra i nostri scarti si nasconde molto materiale riciclabile e per questo motivo economicamente valutabile. Ad esempio se aveste la pazienza di pressare le lattine di alluminio, conservarle fintanto che non ce ne sia una considerevole quantità, ognuno di voi potrebbe realizzare alcuni euro in contanti consegnandole ad apposite ditte private (una a Ponte San Nicolò). Lo stesso dicasi per carta, plastica e umido, ma per intuitivi motivi questo non è possibile per una famiglia normale.
Rimane l'indifferenziato, ossia il secco, quella parte di scarto che non trova altra destinazione che la discarica o l'inceneritore. La discarica è un costo puro, mentre l'inceneritore oltre che ai tumori produce anche energia, contribuendo a rendere l'affare economicamente vantaggioso a patto che ci sia una grande quantità di secco da bruciare.
In altre parole la ditta che si occupa di portare via i nostri rifiuti ha fra le spese il personale, i mezzi e il gasolio, ma ha anche alcune entrate: le tasse dei cittadini e la vendita dei materiali recuperati. Più aumenta il petrolio, più aumentano i prezzi di plastica, lattine e carta, inoltre più sale il costo dell'energia più l'inceneritore produrrà utili.
Non voglio entrare nel merito di un bilancio che non conosco, certamente mi chiedo come mai i cittadini debbano pagare di più a fronte del fatto che anche le altre entrate del Bacino Pd4 sono aumentate, ma tutto ha una risposta e per il momento non me ne occupo. Una riflessione piuttosto: dimezzare le raccolte di plastica, lattine e carta favorirà l'incremento del secco, in quanto molta gente pur di non avere ingombri in casa sarà meno attenta nella differenziazione. Questo è contrario all'idea di riciclo che sottende a tutta la questione. Più corretto dal punto di vista ecologico, ma meno proponibile, sarebbe stato dimezzare la raccolta del secco. Ma allora perchè favorire l'incremento di indifferenziato? Anche il Bacino Pd4 vedrà ridursi nel tempo le entrate derivanti dalla vendita di plasica, lattine e carta. Non è che l'inceneritore ha bisogno di "carburante"? Il fenomeno è noto in Germania dove differenziano anche il vetro in base al colore. I loro inceneritori bruciano gli scarti di altri paesi pur di continuare a funzionare e produrre tumori.
La faccenda andrebbe secondo me affrontata in altra maniera: le tasse dovrebbero essere proporzionali al rifiuto prodotto: più rifiuto più tasse. Alcune comunità per esempio hanno contenitori dotati di microchip. Quando l'addetto li svuota il computer ne tiene conto e fattura di conseguenza. In altri posti si può conferire solamente utilizzando appositi sacchetti. Questi sacchetti costano di più dei sacchetti normali: più ne utilizzi e più devi pagare, se sei bravo a differenziare paghi di meno.
Altri metodi si possono studiare. Dobbiamo considerare plastica, lattine e carta come fonti di reddito e non puri scarti.
In ultima analisi è fuorviante affermare che se diminuisce il servizio di raccolta rifiuti è colpa di Monti. Oggi, con la compartecipazione di questa amministrazione, è stato messo in atto un piano antiecologico a spese dei cittadini: altro che primo ministro! Oggi paghiamo di più per un servizio peggiore per colpa di chi non ha saputo affrontare la situazione: per incapacità!
Ad ogni modo per diminuire i passaggi, abbattere i costi e lasciare il servizio nella sostanza invariato si potrebbe realizzare anche a Legnaro una ricicleria dove il cittadino potrebbe conferire i suoi rifiuti quando vuole, differenziandoli e creando un'opportunità di impiego per una cooperativa sociale. Il posto ci sarebbe anche in centro lasciando intonso quello per la piscina.

Saluti Davide

sabato 14 gennaio 2012

DA 12 ANNI CON LE MANI NELLE TASCHE DEI LEGNARESI: LEVATELE!





Ricevo e pubblico:

La frase: “Mettere le mani in tasca ai cittadini da parte di Amministratori pubblici”, di moda in questi giorni, per i Legnaresi è una realtà vissuta sulla propria pelle da diversi anni, … e per il portafoglio non è indifferente.

L’Amministrazione Comunale di Legnaro, in carica dal giugno 1999, di fatto la stessa da 12 anni, ha una particolare passione nel tenere le mani nella tasche dei cittadini e non le vuole togliere.

Vediamo qualche passaggio.

Dal 2002 fa pagare una nuova tassa comunale: l’addizionale IRPEF, aumentata, dopo qualche anno, del 150%. Dalle tasche dei Legnaresi vengono prelevati 500.000 (cinquecentomila) Euro all’anno, che moltiplicati per il numero di anni, diventano milioni e milioni di Euro.
Curiosità, ma non tanto, il 60% dei Comuni italiani non applica questa tassa. Il Comune di Venezia e il Comune di Milano la riscuotono dal 2011.

La tassa ICI: le aliquote che per legge vanno dal 4 al 7 per mille sul valore degli immobili (a scelta delle singole Amministrazioni locali) in questi anni sono sempre lievitate; non corrisponde al vero che eliminata l’ICI sulla prima casa le entrate comunali sono diminuite, da noi sono aumentate di 100.000 Euro
Dal 2008 il Sindaco del tempo applica l’aliquota massima del 7 per mille, colpisce le seconde case, gli uffici privati, i negozi, le botteghe artigiane, le industrie, i terreni agricoli, ecc., una aliquota da grande città, solo che da noi mancano i relativi servizi. Ogni anno passano dalle nostre tasche al Comune 1.460.000 Euro.

Dalla tassa sulle immondizie il Comune, oltre al costo del servizio, tratteneva per legge il 10% - per spese correnti - dagli importi pagati in bolletta dai cittadini, 50.000 Euro all’anno. L’Amministrazione Comunale, nel 2007, dà in concessione la raccolta immondizie all’Ente Padova3, non trattiene anzi, regala a Padova3 i 50.000 Euro ogni anno.
Nel 2006 la tassa sulle immondizie il Comune l’ha aumentata del 12,5%, senza motivo alcuno; per alcuni anni ai cittadini è stata fatta pagare sulla bolletta l’IVA non dovuta.
Nel 2011 la tassa è stata ulteriormente aumentata del 4,5%, con la giustificazione di poter pulire le strade delle nuove lottizzazioni. Se non è mettere le mani in tasca…..

Il Comune da 12 anni introita milioni di Euro per oneri di costruzione che dovrebbero essere utilizzati per realizzare opere pubbliche. Invece vengono per la grandissima parte “bruciati” per spese quotidiane, quelle che gli esperti chiamano spese correnti.

Da alcuni anni, solo per i Legnaresi con residenza datata, il Sindaco fa pagare una nuova tassa dell’importo di 50 Euro nella richiesta di documenti, tassa che non pagano i residenti nuovi arrivati.

Per un’Amministrazione l’avere perso l’acquedotto del valore di 50 milioni di Euro è o no mettere le mani in tasca?

Il pasticcio creato da Bettini con la nostra vecchia ULSS per portare il Comune di Legnaro all’ULSS di Padova, non solo ha danneggiato l’Ospedale di Piove di Sacco, ma costa alle nostre tasche un maggior onere di 30.000 Euro all’anno, e siamo rimasti ancora a Piove di Sacco... per fortuna.
Il Sindaco era convinto che le cliniche ospedaliere universitarie appartenessero all’ULSS 16 di Padova, mentre sono gestite dall’Università che ha una convenzione con la regione Veneto, come una qualsiasi clinica privata.

L’Amministrazione ha venduto beni Comunali: da sempre il ricavato deve essere reinvestito in altri beni. Da noi l’introitato è stato diluito in spese correnti.

Dal 2011 una nuova tassa comunale, obbliga il cittadino defunto a pagare 250 Euro per essere deposto nel cimitero, sia per essere sepolto a terra che tumulato nei loculi.

E’ stata fatta una enorme quantità di debiti; dal bollettino pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno si rileva che il Comune di Legnaro ha contratto, con la Cassa Depositi e Prestiti, dall’anno 2000 all’anno 2006, tredici nuovi mutui per un importo totale di oltre 5.600.000 di Euro. Con gli interessi diventano 9 milioni di Euro. E’ stato considerato il mutuo come una nuova entrata economica e non un debito, tant’è che un mutuo di 400.000 Euro stipulato nel 2006 viene utilizzato due anni dopo. Una valanga di mutui non tutti necessari, alcuni inutili per opere inutili (tutto registrato e documentato in Consiglio Comunale dal sottoscritto). La rata annua di rimborso è di circa 700.000 Euro, di questi il 30% sono per il debito residuo dei decenni precedenti. Un importo pari al costo di una grande opera pubblica che il Comune potrebbe fare ogni anno. Un modo per mettere le mani in tasca non solo a noi ma pure, ai nostri figli “innocenti” visto che parte di questo debito lo devono pagare loro.

Da non dimenticare i prelievi dalle nostre tasche in modo indiretto.
Vediamo qualche esempio.

Al campo di calcio di Casone e alla Casa delle Associazioni sono stati fatti danni per circa 80.000 Euro. Il sindaco del tempo invece di far pagare i danni ai responsabili li ha fatti pagare ai Legnaresi.

Sempre alla Casa delle Associazioni è stato installato di recente un bollitore di 2000 litri di capacità che fornisce acqua calda per 24 ore al dì, per 365 giorni all’anno ad uso del locale campo di calcio: paga il Comune, cioè noi.

L’Amministrazione ha dato in appalto, senza gara alcuna, la gestione della rete di illuminazione pubblica. Rispetto ad altri Comuni, che la gara l’hanno fatta, come documentato dal sottoscritto su questo blog, il Comune di Legnaro ha una maggiore spesa di circa 50.000 Euro all’anno: moltiplichiamo per i 5 anni di concessione, risulta uno spreco di 250.000 Euro.


Abbattere un’opera pubblica appena ultimata come il centro semaforico del crocevia SS 516 con SP 35 e ora sostituirla con una rotonda per rimediare ad errore della Amministrazione Comunale con un costo fra il prima e il dopo di circa 500.000 Euro, è mettere le mani in tasca. Il mutuo per pagare l’opera che verrà abbattuta continueremo a pagarlo sino al 2022.

Si mette le mani nelle tasche quando l’Amministrazione distrugge un territorio con milioni di mc di cemento per un edificare in modo dissennato non richiesto che non serve al paese, tutto in sfregio all’articolo 9 della nostra Costituzione e creando difficoltà al cittadino, costretto a fare continue code per arrivare in centro paese o per andare a lavoro: il tempo, la benzina, l’inquinamento sono un costo per le nostre tasche.

Mi fermo con gli esempi.

Il Sindaco Bettini, per 10 anni a capo dell’Amministrazione Comunale, ha avuto a disposizione un surplus in entrata di circa 10 milioni di Euro. Domanda: come sono stati spesi? In un Consiglio Comunale, per le poche cose sopra dette e tante altre, chiesi al Sindaco un atto di coraggio, le dimissioni, per porre fine a una disastrosa gestione della cosa pubblica.

Per favore ora basta, non se ne può più di vivere con le tasche occupate da mani altrui.

Teniamo presente che nel debito nazionale pubblico rientra pure il nostro e la crisi economica pubblica è provocata pure dai comportamenti delle Amministrazione locali, compresa quella di Legnaro.

Prima di guardare Roma guardiamo il nostro Comune!!!


Legnaro, 13/01/2012 Giovanni Negrato

E' CARNEVALE!!!!




Copiaincollato dal sito del Mattino di Padova:
LEGNARO Su internet si trova tutto, ma proprio tutto. Persino ciò che non serve. Anzi, che può risultare persino del tutto inopportuno. Ne sa qualcosa l’addetta all’aggiornamento del sito web comunale di Legnaro. Ieri mattina, dovendo inserire un logo accanto alla notizia degli orari di apertura dello sportello rifiuti, tanto “smanetta” in Google e simili, che ne trova uno che li batte tutti: un tariffario d’epoca con le prestazioni della casa (di appuntamenti). E via elencando: singola, doppia, un quarto d’ora, mezz’ora e quanto più occorre. Paonazza dall’imbarazzo, la diligente addetta, informata proprio dal mattino del grossolano errore, ha subito provveduto a rimediare, scegliendo come logo un più appropriato cestino dei rifiuti corredato dal simbolo del riciclaggio. «Non l’ho fatto con malizia» la pronta scusa. E ci mancherebbe altro. Comunque, dato che, come si dice, “dopo Natale è sempre Carnevale”, qualche grassa risata agli utenti il sito web del comune di Legnaro ieri mattina l’ha regalata. (e.l.)


Secondo me l'impiegata non ha sbagliato poi di tanto. L'accostamento ai rifiuti è chiaramente sbagliato, costa molto di più!
saluti Davide

mercoledì 11 gennaio 2012

Monti: medicina amara, ma ad ammalare l'Italia non è stato lui.

Visto alcune richieste e l'insolita partecipazione al blog ho deciso di fare un'eccezione e di parlare di un argomento di ampio respiro nazionale.
Ad alcune settimane dal suo insediamento, dopo le prime misure per contrastare la violenta caduta dell'Italia verso il default, è possibile che molti di voi abbiano un'idea a proposito del governo Monti.
Io sostengo che Monti sia una creatura di Berlusconi. Non solo è tenuto in piedi anche ( e soprattutto) dai voti del PDL, ma con un premier degno di questo nome non ci sarebbe mai stato bisogno di un tecnico. A confermarlo Francia, Germania, Inghilterra e molti altri paesi colpiti dalla crisi economica come da noi ma che non hanno sostituito i loro rappresentanti politici con tecnici. Solamente l'incapacità del governo Berlusconi ha generato questa anomalia tutta Italiana. Negare la crisi è stato uno spot pubblicitario bugiardo e sciagurato.
Nel merito delle scelte fino ad oggi intraprese mi sento di concordare con l'analisi di un leghista di cui non ricordo il nome: per aumentare le tasse bastava il ragionier Fantozzi.
Monti è l'espressione più alta di un idea di liberismo economico che in Italia però non ha mai funzionato completamente: in altre parole ci sono le premesse per far ripartire il vecchio motore dell'economia italiana, ma con Monti non si porranno mai le basi di un qualsiasi cambiamento rispetto a uno schema ormai vecchio di 100 anni.
A confermare quanto appena detto il fatto che a pagare sono sempre i soliti.
A voi il vostro commento. Sarà interessante fra qualche tempo rileggere le nostre idee e verificarle alla luce del tempo che passerà.

Saluti Davide

domenica 8 gennaio 2012

Un altro articolo tratto dal notiziario

Alla luce del successo del «mercatino dei bambini», già realizzato la scorsa primavera nel parco di via Cavour - e ripetuto in autunno nella corte benedettina, in concomitanza con la sagra cittadina -, il Comune ha già deliberato di ripetere l'evento il prossimo anno. Siamo certi infatti che grazie all'intraprendenza dei piccoli legnaresi e dei loro genitori il «mercatino» registrerà ancora l'entusiastica e massiccia adesione dell'edizione precedente, in cui sono stati venduti libri e giocattoli in quantità.

L'Amministrazione ha molto a cuore le esigenze dell'infanzia, e nella Scuola Materna di Volparo verranno collocate nuove giostrine, mentre saranno sostituite quelle danneggiate nel parco di via Cavour. L'arredo urbano in generale verrà ulteriormente migliorato, mettendo a disposizione dei cittadini, su tutto il territorio comunale, ulteriori panchine.

È allo studio inoltre una nuova viabilità per ovviare ai disagi che si creano in via Don Bosco, in particolare negli orari di entrata ed uscita dell'asilo.

Urgente è anche la soluzione della complessa situazione dei parcheggi, che ha determinato uno spiacevole incremento della «sosta selvaggia». Per questo l'Amministrazione ha in programma, in particolare nel quartiere Belvedere, di razionalizzare e possibilmente ampliare gli spazi destinati al parcheggio.

Altra priorità del Comune, da sempre, è la sicurezza. L'Amministrazione nel corso di numerose riunioni con i comuni contigui affinché fosse possibile costituire un nuovo distretto di Polizia Municipale. AI momento non è stato possibile ottenerlo, e Legnaro è ufficialmente entrata a far parte del «bacino Padova 3» di Polizia Municipale di una serie di comuni - capofila Albignasego - di cui fanno parte anche Maserà, Ponte San Nicolò, Polverara, Due Carrare, e Casalserugo.

Le sanzioni comminate nell'ultimo anno sono state inferiori del 30 per cento rispetto al previsto, il che conferma la buona volontà e la correttezza dei virtuosi cittadini legnaresi.

AI di là di questo, naturalmente, il miglioramento dell'ordine pubblico a tutti i livelli è anche sicuramente da attribuirsi all'effetto deterrente di telelaser e telecamere, la cui collocazione sin dal principio è stato un obiettivo primario di questa Amministrazione.

In conclusione, ancora due buone notizie: la prima è che entro la fine dell'anno sarà messo a disposizione della Protezione Civile l'atteso pick-up. Il ritardo della consegna è stato dovuto a problemi di fondi, che l'Amministrazione ha risolto con la tenacia di sempre nel perseguire il beneficio della collettività e, ci sia consentito dirlo, con l'abilità a far quadrare conti all'interno di risorse cronicamente insufficienti.

La seconda è che è nata ufficialmente l' «Associazione botteghe di Legnaro», la quale si presenta alla cittadinanza con una simpatica iniziativa, in concomitanza con le festività natalizie. Chi andrà a far compere presso i negozi degli associati (riconoscibili dalla vetrofania), riceverà in omaggio un biglietto che gli darà la possibilità di partecipare alla estrazione della Lotteria di Natale, che si terrà il giorno 6 gennaio durante la festa della befana presso il palazzetto dello sport.

Per qualunque questione di pubblica rilevanza o per segnalazioni siete invitati a rivolgervi a me, consideratemi come uno sportello della Pubblica Amministrazione sempre aperto a disposizione della cittadinanza.

Buon Natale a tutti, dunque, e doppi auguri: per le imminenti Festività, e anche per l'estrazione di un biglietto fortunato ...

mercoledì 4 gennaio 2012

Nuovo cimitero

Ricevo e pubblico:

Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale delle tariffe per i loculi del nuovo cimitero e quindi dell’inizio delle tumulazioni, ho avuto modo di vedere da vicino i lavori svolti.

Non entro nel merito della qualità di esecuzione dei lavori e del progetto stesso che personalmente giudico buono, ma sicuramente delle osservazioni sull’insieme, logistica, sulla accessibilità esprimo molti dubbi.

Ho avuto già modo di definire l’attuale amministrazione “stanca” “senza idee” in affanno ed in perenne ritardo e la questione cimitero lo prova.

Alla fine della precedente amministrazione Bettini sono stati eseguiti lavori di pavimentazione del parcheggio del cimitero per 400.000 euro non occupandosi minimamente della situazione che stava sopraggiungendo e cioè della saturazione dei posti sia a terra che nei loculi (cosa che abbiamo fatto notare in Consiglio Comunale).

Quindi la nuova Amministrazione (praticamente con le stesse persone solo in cambio ruolo) si è trovata a rincorrere questa problematica, risolta con dei loculi provvisori, chiedendo aiuto al comune di Polverara e cercando i finanziamenti e approntando una variazione urbanistica che ha richiesto diverso tempo.
E’ sorta così una nuova porzione che nelle intenzioni dovrebbe essere anche l’ingresso principale del cimitero. Ma come spesso capita ai progetti realizzati in fretta sorgono subito i problemi. Prima di tutto dal Parroco che chiede di far rimanere ancora principale l’attuale accesso (il percorso dalla chiesa, il viale con i cipressi, l’ingresso con l’arco dove si svolge la cerimonia di accoglienza gli fanno avere perfetta ragione). In questa maniera il percorso interno per andare alla nuova porzione diventa lungo e tortuoso. E il nuovo ingresso, costruito per essere il principale, è rivolto verso la mura (piuttosto bruttina) del vecchio campo da calcio Natti. Se si intende farlo raggiungere per via esterna occorre fare un tratto fra le mure (brutte) del vecchio cimitero e quella altrettanto brutta del campo di calcio (ed anche se varrà pavimentata la stradina non migliorerà sicuramente la prospettiva, come non risolverà la logistica del cimitero).
Ma poi come potranno coesistere tre ingressi al cimitero. Si sa di altri comuni che in analoghe situazioni ne hanno tenuto aperto solamente uno (per motivi di sicurezza soprattutto, dopo aggressioni e furti subiti da visitatori soprattutto anziani). C’è da augurarsi che risolta l’emergenza loculi ci sia più tempo per dare una fisionomia più accettabile e coerente al cimitero visto che è uno dei luoghi pubblico più visitato, rappresenta la memoria storica degli abitanti di una comunità, è vicino al centro del paese e ad Agripolis e quindi visto e probabilmente giudicato da molte persone non di Legnaro.

Lorenzino Collesei

Agitazioni sindacali al comune di Legnaro






Non so voi, ma quelle bandiere appese ai muri del municipio per me non sono normali. Che i dipendenti abbiano il diritto di manifestare il loro stato di agitazione sindacale è cosa pacifica. Ma che io ricordi è ben raro che a farlo siano dei dipendenti comunali. Cosa sta succedendo in comune a Legnaro? Ad essere contestati pare siano gli amministratori: Oregio/Bettini &co.
Come avranno fatto i nostri "eroi" per minare il solido impianto pubblico a tal punto da essere apertamente e unitariamente (CGIL,CISL,UIL) contestati? Pare abbiano illegalmente favorito un solo dipendente a scapito di tutti gli altri. Cosa potevamo aspettarci da un vice sindaco, già due volte sindaco, già dipendente (quindi collega) dello stesso comune? 50 anni passati fra lavoro e mandati elettorali fra le stesse pareti producono certamente una grande esperienza, ma a farne le spese potrebbe essere l'obiettività e con lei la trasparenza e la legalità.
Il 65% della popolazione ha espresso chiaramente il desiderio di cambiare amministrazione, ora anche i dipendenti esprimono le loro perplessità riguardo la gestione del sindaco e della sua truppa. Manca solamente il prete, ma i tagli ai contributi per l'asilo Sant'Antonio farebbero vacillare anche un santo.
Per affondare il Titanic pare che ci siano volute molte ore, ma l'acqua che entrava l'hanno vista fin dal primo istante. Per carattere detesto stare a guardare, ma non ci rimane altro.

P.S.
Sarebbe il caso che l'amministrazione si prodigasse comunicando alla cittadinanza la vicenda e i risultati dell'incontro in Prefettura del 28 dicembre scorso. Giusto per essere propositivo.

Saluti Davide

martedì 3 gennaio 2012

Deviazione non impercettibile!




La parte chiara è l'edificio esistente (chiesetta e sala De Andrè), la parte gialla è il nuovo edificio. E' facile notare come i due corpi non siano allineati. A farne le spese è il marciapiede che si restringe inevitabilmente, ma anche l'estetica ne rimane intaccata.
Sapevo che i nuovi edifici devono essere allineati a quelli esitenti o per lo meno alla strada. In questo l'allineamento non c'è.
Vorrei sapere il perchè di questa stortura. Qualcuno ha ipotesi?

Saluti Davide