giovedì 3 giugno 2010

La pista ciclabile legnarese



Dopo la Tav a Legnaro è stata inventata la Bav?La bicicletta ad alta velocità?. Ricevo e pubblico


“Legnaro” E' UNO SCANDALO
( uno dei tanti, purtroppo!!)

Certi fatti devono essere conosciuti, rimanere scritti per essere tramandati: sono troppo eclatanti.

Premessa.

Il costo di una pista ciclabile, essendo standard la larghezza, varia da un minimo di 100 mila Euro ad un massimo di 250 mila Euro Km. di lunghezza. Dipende da dove viene localizzata e da come viene eseguita: se deve essere acquistato il terreno o no, se costruita in zona agricola oppure in città, eccetera.
Facciamo qualche esempio:
1) Il Comune di Padova ha inaugurato una pista ciclabile di collegamento della località Montà con la strada del Sacro Cuore: notizia dalla stampa locale del 15/04/2010. L'Assessore competente ne ha illustrato le caratteristiche: lunghezza 3 Km, costo dell'opera 750 mila Euro compreso il costo del terreno di sedime, costo unitario per Km. Euro 250.000.
2) Sempre il Comune di Padova, nello stesso periodo, ha inaugurato un'altra pista ciclabile denominata Due Palazzi: lunghezza 3 Km., costo 750 mila Euro, costo Km. Euro 250.000.
3) Il Comune di Grado (Gorizia) ha speso per 8 Km. di pista ciclabile 1,4 milioni di Euro: corrispondono a 175.000 Euro per Km.
4) Sempre il Comune di Grado per altri 6 Km. di pista ciclabile ha speso 1,4 milioni di Euro: costo km. 233.000 Euro.
5) La Provincia di Padova ha costruito negli ultimi anni piste ciclabili a costi ulteriormente ridotti rispetto a quelli sopra esposti.

Veniamo a noi: il fatto.
Il Comune di Legnaro assieme al Comune di Saonara, a seguito di un accordo fra loro stipulato e siglato con la delibera di Consiglio Comunale n. 75 del 2001, hanno costruito un tratto di pista ciclabile, a lato della Provinciale 35, che collega la località di Casone (Legnaro) con via Roma in Comune di Saonara . Si tratta dell'ultimo tratto di pista ciclabile che unisce il Comune di Polverara a quello di Saonara, attraverso Legnaro. Un'opera meritevole. Questa rimanente parte di pista ha una lunghezza di circa 1.230 metri, per metà in territorio di Legnaro e l'altra metà in Comune di Saonara. Il progetto è unico; per la spesa, ognuna delle parti vi concorre per un 50%. Gli atti di progetto sono approvati in “fotocopia” dalle due Amministrazioni.
Il progetto definitivo è stato approvato con delibera di Giunta Comunale n. 166 del 2006 per un importo complessivo di spesa di 1.250.000 Euro.
La pista è stata di recente completata; la Delibera di Giunta Comunale n. 23 del 04/03/2010 autorizza la chiusura della contabilità e la liquidazione dell'ultimo stato di avanzamento dei lavori. Sempre con la stessa Delibera vengono riconosciuti e pagati Euro 40 mila all'Impresa costruttrice, una ditta di Milano, per danni che dichiara di avere patiti durante l'esecuzione dei lavori.
Il Costo complessivo e definitivo della pista, si legge nella Delibera, è di Euro 1.510.000, così divisi: 755 mila Euro a carico del Comune di Legnaro e altrettanti per il Comune di Saonara.
Facciamo due conti:
il costo della pista è di Euro 1.510.000, diviso per i 1.230 metri di lunghezza, dà un costo
per Km di Euro 1.227.000 .
Il costo Km. delle piste ciclabili come sopra visto è al massimo di 250.000 Euro; la nostra è stata pagata per Km. Euro 1.227.000; una maggior spesa di Euro 977.000 per Km. e sull'intera opera, un maggior costo di Euro 1.202.500.
Riflettiamo: una maggiore spesa di circa 2 miliardi di vecchie lire per Km., vi pare possibile? Non è un po' troppo?
Sono prezzi cinque volte superiori a quelli di mercato.
E' uno scandalo.
Dopo tutto il lavoro è consistito nel “tombinare” il fosso lato strada per poterci camminare sopra, o passarci con la bicicletta; ha interessato una porzione di terreno di 3.075 mq (1.230 per 2,5 metri) dei quali, metà di proprietà del Comuni interessati.
Il costo per mq. è pari a quello di un mq. di un appartamento di seconda mano; è pari al costo per mq. del Passante di Mestre costruito sull'autostrada A4, compresi i ponti, sottopassi, caselli di entrata e uscita con relative rampe stradali.
Nel costruire la pista non si è lesinato sugli sprechi.
Esempio: il tratto di strada interessato dalla pista era stato di recente illuminato con un impianto moderno interrato, con pali porta lampade, uno ogni 60-70 metri, con predisposte fra un palo e l'altro le basi in cemento per accogliere il raddoppio di punti luce. E' stato tutto abbattuto, tutto sradicato e rifatto l'intero impianto, dal lato pista, con i pali portalampade piazzati sull'area della pista stessa, che sono pure pericolosi per i ciclisti che la percorrono. Cosa è cambiato? Solo l'ulteriore spesa. Sprechi e comportamenti clientelari sfacciati!! Piacerebbe sapere e conoscere in quali fatture è stato caricato e chi ha incassato questo maggior costo.
Le soluzioni alternative non mancavano con costi contenuti di mercato, anche perchè la pista realizzata ha qualche problema di praticabilità nel percorso: parte di un edificio si trova sopra la sede di calpestio.
Con il risparmio sul costo per un solo Km. - circa un milione di Euro - si potevano asfaltare, rifacendo il manto di usura, a più Km di strade comunali che ne hanno bisogno; si poteva acquistare una ventina di campi padovani di terreno e successivamente con altri fondi costruivi sopra una ventina di Km. di piste ciclabili, realizzare qualche Km. di rete fognaria, eccetera.
Bettini, il Sindaco del tempo, sa “curare” i conti? Conosce il valore dei soldi, sa quanti sacrifici costano ai Legnaresi, perchè a pagare sono loro? Il Sindaco è stato bravo, però, a mettere nuove tasse e aumentare le aliquote di quelle esistenti, aumentare i debiti (siamo uno dei comuni più tassati nel Veneto); nel bilancio di quest'anno versiamo al Comune 1,5 milioni di Euro di ICI (aliquota massima), 500.000 Euro per addizionale IRPEF, eccetera, eccetera.
Per le opere pubbliche fatte a Legnaro, realizzate quasi tutte con mutuo e quindi da pagare, vi assicuro che il metro di spesa è quello sopra dimostrato.
Gli Amministratori pubblici comunali e locali che reclamano sempre più soldi si dovrebbero coprire di vergogna per come li spendono; purtroppo, oggi la vergogna è una virtù sempre più rara.... dovrebbe primeggiare la correttezza, l'integrità e la trasparenza.
Quanto sopra menzionato dimostra come viene “bruciato” il denaro pubblico; aggiungo che altrettanto avviene nell'urbanistica con i Piani Regolatori Generali, dove il Comune di Legnaro è sempre più invaso da una edilizia aggressiva, sgangherata, volgare, devastato da una speculazione selvaggia che con la complicità degli Amministratori locali si sta azzannando ettaro dopo ettaro il nostro meraviglioso territorio.
In nome della autonomia degli Enti Locali, i controlli superiori sugli atti amministrativi sono stati soppressi, i partiti che controllavano in qualche modo gli eletti, di fatto cancellati; se gli Amministratori non sono all'altezza (in tutti i sensi: capacità amministrativa, doti morali nella gestione della cosa pubblica, il senso civico del buon padre di famiglia, eccetera) gli amministrati si “grattano” e pagano assieme ai loro figli. E' triste, ma è così!

Legnaro, 01/06/2010 Giovanni Negrato

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