sabato 1 marzo 2014

 



LEGNARO. Lorenzino Collesei è il candidato sindaco per il centrosinistra. Sarà lui a guidare la lista “Per Legnaro” con l’appoggio del Partito Democratico, di Sinistra Ecologia e Libertà e del Centro moderato. 59 anni, un lungo curriculum politico, attuale capogruppo di minoranza per “Vivere Legnaro”, Collesei si candida nel tentativo di spezzare un’egemonia politica del centrodestra che dura da quindici anni. «Il paese», dice, «merita di essere ben amministrato e le prossime elezioni sono l'occasione per il cambio di rotta e di passo di cui Legnaro ha bisogno». In lizza per la guida del centrosinistra Collesei c’era già stato alle primarie della scorsa tornata elettorale. Stavolta invece il suo nome è stato scelto tra una rosa di candidati. Ora può provarci, determinato a vincere con una lista che «conta alleanze politiche ma che sa parlare alla società civile». E se Bruno Favero, segretario di Sel, si mostra ottimista sulle risorse a disposizione («Uniamo l’esperienza amministrativa al nuovo, aprendo al mondo dell’associazionismo e del volontariato», dice), Maurizio Bertogno del Centro moderato va già agli appelli: «Chiamiamo a noi quell’area moderata esautorata da questa amministrazione, che ormai di moderato ha solo il nome». Collesei offre garanzie di esperienza e la disponibilità ad una sua presenza praticamente costante in municipio. Forte sarà la rappresentanza femminile, superiore anche alle “quote rosa” previste dalla nuova legge elettorale. Nel programma si dice basta al consumo del territorio, «Stop all’urbanizzazione disordinata», dice Collesei «e agli aumenti di cubatura come quello dell’ultima variante al Piano urbanistico che ha portato 30 mila metri cubi da realizzare in zona agricola». Il gruppo pensa piuttosto ad un riuso del territorio, a partire dalla Corte Benedettina (non a caso è l’immagine scelta per il logo della lista), «che deve essere trasformata da spazio vuoto a centro di aggregazione» aggiunge il candidato. «Puntiamo a riscrivere le relazioni con le associazioni sportive», prosegue Collesei, «a ridisegnare i rapporti con l’università e a migliorare i servizi pubblici». Prima che alle urne il candidato lancia la sfida sulla trasparenza: «Pubblicheremo sul web il resoconto delle spese elettorali, sfidiamo le liste concorrenti a fare altrettanto».
Martina Maniero 

A Lorenzino Collesei piace vincere facile. Senza primarie non è sicuro nemmeno di poter contare sull'apoggio della sua stessa base ma l'importante per lui è avere la possibilità di provarci.
Lancio un appello pubblico:
Lorenzino, facciamo le primarie di coalizione io e te. Lasciamo che sia la gente a decidere, non tanto il sindaco, ma piuttosto il tipo di coalizione. Lasciamo che sia la base a stabilire se dobbiamo viaggiare separati o assieme. Il programma ci unisce, ricordalo questo.

P.S.
Ma che partito è il Centro moderato? E' un partito? Il Centro non è moderato per definizione? Chi sono i suoi rappresentanti nazionali? E' tutta qua l'apertura a destra?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quale centro moderato: Bertogno può contare solo sui voti dei suoi familiari!

Anonimo ha detto...

Difficile che l'appello sia recepito da chi nelle scorse primarie ha perso e che teme da sempre il confronto. infatti da assessore ci è arrivato anni fa senza il consenso popolare ed i voti dei cittadini, ma nominato da esterno.

Anonimo ha detto...

ma.....in questo periodo di crisi, fanno rete le associazioni, le imprese, i professionisti, c'è bisogno di collaborazione e confronto tra le persone, al di là del colore politico, ma vedo che in vista delle elezioni si continuano a fare le stesse cose, sperando che le cose cambino....ma......

"non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose" Albert Einstein

Anonimo ha detto...

Ci son o persone "furbe" e persone "intelligenti. Spesso quelle furbe si credono anche intelligenti e pensano di non aver bisogno di nessuno per troppa presunzione...

Anonimo ha detto...


Il problema a mio parere è complesso ed è difficile dire chi ha ragione o ha torto(come succede spesso).

Però mi stupisco come chi ha sempre sostenuto con forza le primarie di partito (a mio parere inutili in quanto esistono i congressi per lo stesso scopo) si sottragga poi all'indizione di primarie di coalizione, le uniche che hanno un senso in quanto i cittadini possono scegliere non solo la persona che propongono come leader ma anche il progetto più convincente.
Niente di scandaloso ma molto utile per i cittadini e anche per i candidati. Una specie di prova prima di andare a sbattere contro un risultato elettorale senza rimedio.

Per una lista civica comunale dove il collante dovrebbe essere un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali, l'elezione primaria dovrebbe essere indispensabile per permettere la massima condivisione e partecipazione alla scelta.

E' anche vero però che quando dei partiti, come la lega, creano la propria identità non solo su una diversa visione di organizzazione del paese ma anche sulla discriminazione etnica, religiosa e sessuale e la manifestano con atteggiamenti plateali, creano dei presupposti difficili per la condivisione di un progetto.

Purtroppo ne fanno le spese anche i militanti con le migliori intenzioni, ma sono convinto che loro se ne rendano perfettamente conto.

Una mia semplice proposta: le liste civiche comunali siano costituite da persone non iscritte ai partiti o che auto sospendano la propria iscrizione.
Un segnale simbolico ma importante per chi vuole mettere in priorità l'interesse pubblico rispetto all'appartenenza e alle proprie ambizioni.

Fabrizio S.