mercoledì 28 marzo 2012

La bufala dell'ospedale



E' notizia dell'altro ieri puntualmente riportata in un commento di un attento lettore del blog: chiuderanno l'ospedale di Piove di Sacco! Lo chiuderanno assieme ad altri 6 ospedali veneti.
Oggi un altro quotidiano locale smentisce tutto e racconta che mai il nome di Piove di Sacco è apparso in alcuna carta! E' tutta una bufala! Tiriamo un sospiro di sollievo.
Nel frattempo il sindaco di Piove di Sacco si sente il dovere di invitare tutti i sindaci e i consiglieri della Saccisica ad una riunione d'urgenza alla quale ho partecipato proprio questa sera. C'era tutta la politica o quasi dei comuni del nostro comprensorio. Curiosamente c'erano anche il nostro sindaco e il vice che da anni si comportano come se della Saccisica non gliene importasse nulla. Ma quando c'è da fare numero...
Erano tutti preoccupati "certe cose non accadono per niente!", "l'ospedale è importantissimo", "non si possono calpestare i diritti di migliaia di persone", "non è il numero di posti letto che qualifica un ospedale!" "non ci sono motivazioni tecniche a giustificare la scelta di chiudere"... e via così per una quarantina di minuti. Risultato: tutti d'accordo e sottoscrizione di documento comune da presentare d'urgenza alla 5° commissione in regione.
La cosa nausea un po'. Ma la verità è che chi più chi meno sono tutti d'accordo, non solo sull'ospedale ( vorrei vedere il contrario), ma anche sul metodo, sulle motivazioni.
Mi spiego: una regione arriva alla decisione di chiudere un ospedale, anzi 7 questa volta, essenzialmente perchè non ci sono soldi e bisogna far quadrare il bilancio tagliando le spese. Nessun politico chiuderà mai un ospedale per razionalizzare il servizio o perchè non ci sono i numeri per giustificare le spese: ci sono solo voti da perdere e nessuno da guadagnare. Lo chiude esclusivamente perchè non può fare a meno di far quadrare un bilancio, lo fa a bocca storta perchè sa che perderà un sacco di voti, lo fa perchè se no gli tocca intaccare i privilegi, le raccomandazioni di partenti e amici. Ma come è possibile che proprio il Veneto, che conferisce allo stato più tasse di quelle che riceve sotto forma di contributi, è costretto a tagliare la spesa sanitaria? La risposta non può che essere banale: fino ad oggi abbiamo alimentato la macchina pubblica aumentando il debito, da oggi il debito deve diminuire, con lui tutto lo stato sociale e in primis pensioni e salute.
Chi ha fatto crescere il debito pubblico negli ultimi 10 anni? Il centro destra. Chi governa il Veneto? Il centro destra. Con i voti di chi è stato eletto il sindaco di Piove di Sacco? Con quelli del centro destra. Chi decide di chiudere gli ospedali? Il centro destra. Non che se tutto fosse di centrosinistra cambierebbe gran che, ma sta di fatto che chi oggi si erige a gran difensore della comunità saccense e dei diritti degli ammalati è parte integrante e cosciente di quel gruppo che da 20 anni governa il paese. Lo stesso gruppo responsabile della mancata lotta all'evasione, alla corruzione, dell'aumento del debito pubblico e via dicendo....
In buona sostanza nessuno si è preso la ben che minima responsabilità di ciò che accade. Hanno la stessa tessera dell'assessore che taglia gli ospedali, ci mangiano assieme ad ogni incontro di partito, lo hanno sostenuto alle elezioni e lui ha ricambiato facilitando le cose su in regione... ma quando un giornale anticipa il taglio dell'ospedale fanno la parte degli offesi, degli impegnati, di quelli dalla parte del bene comune. La gente cosa vede: uno che aggredisce, l'altro che difende. Tutta una recita.
Fra 5 anni, quando avranno chiuso l'ospedale per davvero, saranno tutti vergini innocenti e ci sarà sicuramente qualcuno che dirà che è stata tutta colpa di qualcun altro. Vi ricorda qualcuno?
Un detto texano dice che se ha il colore della merda, se ha l'odore della merda, la consistenza della merda: allora è merda.

Saluti Davide

P.S.
Mi vergogno perchè quello che ho scritto adesso non ho avuto il coraggio di dirlo questa sera di fronte a un pubblico di una 50ina di persone: politici si può nascere o diventare, a quasi 40 anni probabilmente la mia strada è segnata.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io ero presente ieri sera al consiglio aperto di Piove di Sacco e sono fermamanete convinto che l'ospedale di Piove non possa e non debba chiudere. Credo però anche, che si debba puntare, specialmente in sanità all'eccellenza, e di eccellenza l'ospedale di Padova ne conta parecchie. Razionalizzare significa anche prendere atto che alcuni reparti che sono eccellenza a Padova siano destinati a chiudere a Piove, proprio per migliorare ancora il servizio a Padova. In sanità, secondo me, proprio per la materia trattata, non si deve accettare la sufficienza. Quindi chiaro che l'Ospedale di Piove non debba chiudere ma deve puntare su reparti a lunga degenza. Giusta pertanto la posizione di Marcolin. Attento ad un tema tanto caro a tutta la cittadinanza.
Saluti.
Eugenio Righetti

Davide Bianchini ha detto...

Marcolin e tutti quelli che sono intervenuti hanno detto cose sensate. Si può discutere se sia meglio la lungodegenza o gli acuti, pediatria o geriatria e via di questo passo. Tutte discussioni interessanti, ma tecniche e apolitiche. Se siamo arrivati in Veneto a chiudere gli ospedali è per colpa di chi ha amministrato il Veneto negli ultimi 15 anni. Chi come te e Marcolin ha lo stesso colore politico ha una responsabilità diversa e ben più pesante di chi non ha nemmeno mai votato a destra! Dire delle cose condivisibili e sottoscriverle tutti assieme ( destra e sinistra) può avere un senso, ma non può servire a nascondere la responsabiltà politica di questi tagli (PDL e LEGA).
Ammettiamo per assurdo che la situazione di bilancio sia tutta dovuta al caso, alla sfortuna o anche a Prodi e ai comunisti. Chi governa può ancora scegliere se tagliare la sanità o i privilegi, i finanziamenti ai partiti, gli sprechi. Insomma se si chiudono gli ospedali è perchè la tua destra preferisce così. E' dovere di chi, pur rimanendo a destra, non condivide queste scelte assumersene comunque la responsabilità e scontrarsi con i suoi colleghi di partito. Altrimenti siamo tutti uguali e nessuno responsabile.

Anonimo ha detto...

Purtroppo tutti sia a Destra che a Sinistra non ci rendiamo conto che siamo al fallimento dell'Italia.

Si dobbiamo capire che abbiamo fallito... e pertanto si dovrà tagliare tutto: Ospedali, Scuole, lavori pubblici, servizi, e via di seguito....
La riforma del lavoro.. il famoso art. 18 viene rivisto per le grandi aziende, per i piccoli imprenditori si aumentano le tasse, mentre per i lavoratori degli enti Pubblici non si può intervenire.... Ma l'art. 18 servirebbe proprio per licenziare anche i dipendenti pubblici, anche i bravi, si avete capito bene anche i dipendenti migliori e onesti. Quando si fallisce, l'azienda chiude e tutti restano senza lavoro. Questa è la realtà. Dobbiamo renderci conto che si dovrà intervenire su tutti i fronti... comprese le pensioni.... altrimenti saremo come la Grecia ove lo Stato ha:
- licenziato il 30% dei dipendenti pubblici;
- diminuito gli stipendi pubblici del 25%;
- aumentato tutte le tasse e via di seguito.
E sarà una guerriglia, tornereme indietro di 15 anni.

E' ORA DI FINIRLA CON I POLITICI CHE PARLANO A SPROPOSITO, SOLO PER COLTIVARE IL PROPRIO ORTICELLO. TANTO PER TIRARE ALLE PROSSIME ELEZIONI E SCARICARE I PROBLEMI AI POSTERI.
VERGOGNATEVI. lA GUERRA CHE è STATA FATTA PER PASSARE SOTTO L'USL DI PADOVA, CANTATA COME UNA VITTORIA, ORA RITORNA COME UNA AMARA SCONFITTA. BRAVI.

Quale futuro lasciamo ai nostri figli.......che amarezza.

Anonimo ha detto...

Caro davide ho letto con attenzione il tuo commento sulla buffala dell'ospedale.

Magari fosse una buffala la verità è che quando si commincia a parlarne: l'ipotesi nei palazzi che contano è già in fase di avanzata realizzazione, non sarà solo un consiglio straordinario a fare cambiare idea.I sindaci si organizino e si facciano valere dove i pesi contano e sono valutati. Non possono i Padrin di turno venire nel nostro territorio raccogliere i voti per essere eletto, promettendo che l'ospedale non si tocca e poi quando diventa il peresidente della quinta commissione SANITA' della regione del v eneto avalla l'ipotesi di chiusura. "Padrin e quel signore che ha contribuito a far realizzare l'ospedale nuovo a Montagnana e avvallare subito dopo la chiusura."

I nostri sindaci non possono stare fermi creino il movimento neccessario per fermare la mannaia se il fendente non è ancora partito, altrimenti sarà tardi.

Come partito democratico abbiamo già raccoltonei mesi scorsi diverse firme e continueremo a farlo, il diritto alla saluti vale per tutti in modo equo e imparziale non ci possono essere per una questione cosi importante due pesi e due misure. abbiamo diritto di av ere avere i servizii che ci spettano.

A chi governa il compito dell' imparzialità e di garantire i diritti nella stessa equita' altrimenti mettiamo un ragioniere e mandiamo a casa chi non vuole farsi carico del governo della sanità del nostro territorio

Ivo Faggian.