martedì 24 gennaio 2012

L'incrocio di Legnaro







Ricevo e pubblico:

Dalle foto aree che ho estratto dal Sistema informatico territoriale della regione veneto e dal portale IUAV cartografico, il nuovo edificio non sorge esattamente dov'era quello demolito (edificio ex assicurazione SAI); l'edificio demolito era molto più arretrato rispetto alla strada. Per il volume che ospitava l'assicurazione Sai è vero che era ad un piano solo, ed è anche vero che per accedervi bisognava fare due scalini, ed era leggermente arretrato rispetto al marciapiede.
Forse l'unico segno che ancora oggi si è conservato è la posizione della recinzione, per lo meno nel tratto in curva.
La proprietà privata, e i relativi diritti edificatori sono sempre tutelati, ma la questione che a mio parere non è mai stata affrontata ( o forse sottovolatutata ) è che la parte politica ( il soggetto pubblico, senza distinzione di colore o appartenenza ) doveva comunque valutare e prevedere che una volta dismesso il treno che portava da Chioggia a Padova (si parla di tanti anni fa), la strada statale 516, con lo svilupparsi della mobilità pubblica e privata, (vedii piani della mobilità provinciale) sarebbe stata comunque l'asse importante di collegamento verso Padova, visto che il ponte sul Bacchiglione esiste, ed esisterà per diverso tempo.
Ecco quindi che negli anni successivi, ( l'ultimo decennio in sostanza) quando si è intervenuto con le demolizioni e ricostruzioni di alcuni edifici presenti nell'incrocio (ex edificio ortofrutta marzotto e volumi attorno alla villa ed il molino), invece che mediare con il privato, al quale non sarebbero stati negati i metri cubi da costruire, si è preferito costruire più o meno dov'era e com'era, non cambiando il rapporto dimensionale e spaziale tra quanto costruito ed i vuoti lasciati dalle strade.
Con l'ultimo intervento si è addirittura ridotto lo spazio potenzialmente a disposizione per realizzare la rotatoria; anzi sulla rotatoria , intersezione tra due strade ( seppur declassate) con un alto volume di traffico, verrà anche realizzato un accesso carrabile ai nuovi edifici.
Spero che con il prossimo "angolo" a disposizione ( ex bar centrale ) si possa fare un ragionamento "costruttivo" con chi andrà ad edificare il nuovo od eventualmente recuperare il volume esistente per allargare l'incrocio e poter consentire lo smaltimento del traffico in attraversamento (sopratutto per la svolta a destra dal centro del paese e verso Piove di Sacco).
Le occasioni ci sono state per poter fare una "porta d'ingresso" dignitosa per Legnaro, o quanto meno significativa dal punto di vista volumetrico; ricordo tutte le polemiche su giornali per la torre di Gregotti a Cadoneghe, vicino all'argine; ora invece l'incrocio è ben riuscito ed il sistema delle rotatorie funziona bene.
Quindi preferirei avere anche una torre alta dieci dodici piani in centro sulla statale 516, piuttosto che fare ogni giorno 10-12 minuti di coda al semaforo per superare l'incrocio, vista l'alta densità di quanto costruito ( vedi edifici ex-marzotto e quelli nuovi adesso).
Non so quanto sia piacevole abitare in un appartamento e continuamente vedere il traffico di auto e furgoni che ti passa mediamente a 5 metri dalle finestre ( per quelli fronte strada ).
Non esistono poi anche tanti posti auto per gli utenti non residenti, quindi anche le attività commerciali e gli uffici insediatisi, secondo me, non sono del tutto così comodi ed accessibili per il pubblico.
Certe volte non bisognerebbe rispondere solo a consensi elettorali di medio periodo, ma avere anche la lungimiranza per i tempi più lunghi, e spendere tanti soldi pubblici per risolvere problemi , che se oggetto di una più attenta riflessione e valutazione, forse sarebbero più economicamnte sostenibili adesso viste le casse comunali ed i costi sociali di chi passa parte del proprio tempo in attesa del semaforo verde.

Roberto Pescarolo.

14 commenti:

Davide Bianchini ha detto...

Manca come sempre un'idea d'insieme. Gli speculatori fanno conto sull'ignoranza della gente e sulla superficialità di chi amministra. Le due cose assieme permettono loro di fare affari d'oro in tutta serenità. E chi se ne frega se per non arretrare di un metro l'edificio all'incrocio ogni giorno vengono bruciati litri e litri di benzina in inutile attesa. Grazie Roberto per la tua professionalità e per la tua passione per le cose che studi. Sono le persone come te che fanno la differenza in una società sempre più omologata, benpensante e qualunquista.
Davide

Anonimo ha detto...

Un sano ragionamento sul crocevia, pure documentato: complimenti.
Emerge chiaro l'amministrare che premia un individualismo (il bene mio prima di ogni cosa anche se produce danno agli altri e al territorio) operato, con caparbia e a volte cattiveria, dal ex Sindaco anche se a volte alcuni membri di giunta fortemente nicchiavano.
Ora i danni chi li paga?

Anonimo ha detto...

La verità presto o tardi viene a gala.
Il diavolo fa le pentole senza il coperchio.

Anonimo ha detto...

L'edificio in costruzione di cui si parla utilizza una gru edile alta una ventina di metri con un braccio di una cinquantina di metri piazzata-ancorata all'interno di una proprietà pubblica: il cortile delle scuole elementari del centro paese.
Il cortile della scuola per legge è a tutti gli effetti aula scolastica; su questo blog è stata pure citata le legge che lo contempla.
La sorveglianza comunale, i vigili urbani possibile che non se ne siano accorti; se un permesso c'è è illegale e non credo esista.
Quella gru di proprietà di una impresa privata, piazzata da anni, che centra con la scuola?
Siamo ai soliti favori illeciti di qualche amministratore, e la vigilanza?
Il comune ha il compito di gestire le scuole e proteggere gli alunni
che vengono prima di tutto, e con la sicurezza come la mettiamo?

Anonimo ha detto...

Dietro ogni azione c'è una motivazione etica, questa Amministrazione Comunale è mossa da quale etica? E' difficile individuarne alcuna. Forse è quella di favorire la speculazione, incrementare l'individualismo a danno del territorio e dei suoi abitanti?
E' una Amministrazione di sinistra che è convinta stare a destra: quanta confusione....

Anonimo ha detto...

La Parrocchia di Legnaro ha dato al Comune-Amministrazione 300/400 mila euro che sono stati conteggiati in bilancio. Non ne parla nessuno.
I 20 mila euro dati come contributo alla Scuola Materna Salesiana dal Comune sono un insignificante obolo.

Anonimo ha detto...

Visto che Lei è così bene informato e che i bilanci sono pubblici può dire sotto che voce sono entrati?

Davide Bianchini ha detto...

Una volta tanto sono d'accordo con il sindaco. Alcune affermazioni andrebbero documentate con qualche riferimento. Di una somma attorno ai 300mila euro in cui erano coinvolti sia comune che parrocchia mi viene in mente a proposito della vendita di un terreno in coproprietà a Volparo. Ma non mi sembra che nessuno abbia regalato niente a nessuno.
buona domenica

Anonimo ha detto...

Sig. Bianchini Lei ha messo il dito sulla piaga. Veramente acuto, bravo.

Davide Bianchini ha detto...

La ringrazio per i complimenti, ma mi piacerebbe sapere perchè la vendita di un terreno in comproprietà lei la considera un regalo all'amministrazione. Posso capire che certe manovre destino sospetto, si può discutere sull'opportunità di fare certe scelte, ma non credo che la parrocchia abbia regalato soldi al comune. Forse mi sbaglio, la prego di essere più chiaro.
Grazie Davide

Anonimo ha detto...

Sig. Davide il dito sulla piaga sono le mancate giustificazioni che ora fornisco.
Il Comune fornisce alla cittadinanza dei servizi che non sono obbligatori: la manutenzione impianto di illuminazione pubblica;
la pulizia del cimitero;
la gestione della biblioteca;
la manutenzione delle strade (che sono disastrate);
servizi di assistenza vari;
ecc. Sono servizi di necessità, dove il "dovere" lo si può considerare atto obbligatorio; questi servizi hanno un costo notevolissimo fissato da leggi di mercato.
Il Comune ha anche il dovere di garantire il servizio della scuola materna e nido. IL comune di Legnaro non ha nessuna scuola materna e nessun asilo nido, la materna di Volparo è Statale, ha una capacita credo di 100 posti, coperti per la stragrande maggioranza da legnaresi; la materna paritaria in centro con nido è parrocchiale, ha una capacità complessiva di 200 posti è certificata ISO 9000, una delle pochissime in zona.
Se il Comune, come dovrebbe, gestisce direttamente il servizio, conti ISTAT, gli verrebbe costare circa 7.000 euro per bambino-anno, immaginiamo incameri contributi vari di 3.000 euro bambino, rimangono 4000 euro che moltiplicati per 200 il n.dei bambini della scuola paritaria parrocchiale, danno un costo di 800 mila euro all'anno.
Il Comune da alla scuola parrocchiale 50 mila euro anno più una tantum di 20 mila euro, ma per arrivare agli 800 mila ne corre di strada.
Io mi ero fermato ai 300-400 mila europer carità cristiana.
Mi viene chiesto in quale pagina di bilancio sono registrati questi soldi , sulla pagina delle scuole è la risposta, e rientrano "registrati" come mancate uscite. Una mancata uscita corrisponde ad una pari entrata, o forse no? Per il bilancio dei contadini è si, e io sono pienamente d'accordo.
Ripeto: sono 300-400 mila euro che ogni ano la Parrocchia passa al Comune.
La materna di Volparo quanto costa al comune?
Facciamo due conti:
costo annuo rata mutuo nuovo edificio euro 90.000 (novantamila) scade nel 2023;
costo dipendente comunale fisso euro 27.000;
riscaldamento euro 20.000;
costo luce, acqua, manutenzione stabile, mensa, servizi vari euro 13.000.
Sommano euro anno circa 150.000 (centocinquantamila)
Gli insegnanti, i bidelli e altro sono pagati dallo Stato.
Come ampiamente dimostrato due pesi e due misure, c'è pure una discriminazione palese nei confronti dei bambini residenti, ciò che il buon senso e l'etica in una democrazia non dovrebbe esistere.
L'Amministrazione Comunale si sta attingendo al nuovo bilancio per il 2012, mi aspetto equità: non si possono tagliare i contributi comunali alla scuola paritaria, nel 2011 meno 30 mila euro e nessun taglio per gli altri servizi.

Davide Bianchini ha detto...

Non sono del tutto d'accordo con le cifre, ma il principio lo condivido in pieno. I posti asilo, pubblici o privati che siano, sono un servizio che il comune deve offrire alle famiglie al pari di anagrafe, urbanistica e tutto il resto. Visto il principio costituzionale di sussidiarietà deve agevolare le realtà private che si occupano di questi tipi di servizi. Nei limiti del possibile, bisogna mettere le famiglie in condizione di poter scegliere l'offerta migliore rispetto alle loro aspettative.
Questa è ancora una prova del fatto che quando sono costretti tirano fuori i soldi, e quando la cosa è lasciata alla loro discrezionalità tagliano sempre e comunque la spesa per il sociale.
Davide

Anonimo ha detto...

Qualche cosa non mi è chiara: ho capito che l'ultimo anonimo suggerisce di non fornire più servizi come: MANUTENZIONE IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE, PULIZIA CIMITERO, SERVIZIO BIBLIOTECA, MANUTENZIONE STRADE, ASSISTENZA SOCIALE. IN FAVORE DELL'ASILO S. ANTONIO? FORSE HO CAPITO MALE?

Anonimo ha detto...

Dal terzultimo anonimo ricavo che un bambino alla materna di Volparo costa al Comune 1500 € all'anno, mentre alla materna di Legnaro costa al Comune 300€ all'anno.
Qualcuno ruba ai ricchi per darlo ai poveri?
Non ho capito da che parte sono i ricchi!