giovedì 27 ottobre 2011

Racconto




E intanto tutto tace il quel di Agrocity.
Si dorme o meglio si fa finta di dormire come il mitico struzzo che si attarda un pochino con la testa sotto terra.

Un assessore lavora al pomeriggio con le ditte a cui affida i lavori pubblici alla mattina, un altro assessore regala la gestione del bar nel parchetto ad amici, le concessioni edilizie, le varianti al piano regolatore, la pensione di Tizio e le attività del caposettore... Tutto è previsto e voluto, tutto scorre regolare.
Oggi è giorno di giunta ormai quasi finita. Gli assessori hanno la spalla che comincia a fare male dopo tante approvazioni. Qualcuno di loro comincia a pensare che è uno strano modo di guadagnare 500 euro al mese. Si potrebbe stare tutti a casa, e far alzare la mano solamente a quello che ci guadagna di più. Già, ma chi è quello che ci guadagna di più?
Stanno per scollare il sedere dalle sedie quando - Perchè non facciamo una bella festa? - squilla l'assessore giovane. -Invitiamo tutti i genitori della scuola, una compagnia teatrale da Distante e, come fanno quelli durante le gite con gli anziani, prima di mangiare, gli propiniamo il solito discorsetto su quanto siamo bravini e di quanto ci impegniamo...-. Il canuto sindaco scartabella con discrezione dentro le sue carte per vedere se trova ancora la stampa del Discorso. Quella ingiallita con i bordi irregolari e la piega in quattro. - In fin dei conti siamo sempre l'amministrazione che riceve meno di tutte dallo Stato- pensa - basterà cancellare la parte sui caduti, incollare quella sull'ici....funziona sempre alla grande cazzo! Quando fai una cosa fatta bene è per sempre, lo diceva anche il nonno che anni e anni addietro scrisse il Discorso! -.
Il cighialesco assessore al sollazzo ormai non dice più niente, da quando è arrivato l'autunno e il bar estivo ha chiuso deve pagare il caffè ogni volta, ma la chiavetta delle macchinette del Venerabile è sopra la sua scrivania in bella vista. Appena si alza per andare al cesso...
- Si,si, ok per la festa, ma occupatene tu, falla di sabato pomeriggio che durante la settimana sono impegnato- asserisce l'affaticato sindaco. - Ma di sabato pomeriggio le famiglie sono impegnate a fare la spesa e a passare un po' di tempo fra di loro - Fa notare l'assessora - Potrebbe non venire nessuno- . - Cassandra che non sei altro!- replica l'arguto assessore al nuleare strizzando l'occhio al compiaciuto sindaco. Risata generale, - Ahahah, Cassandra....ahahah casso-cassandra ahahah, sei forte!-
- E' quindi deciso: sabato si farà la festa per la presentazione dei lavori: quando si fa qualcosa bisogna festeggiare!- statuisce il sindaco mentre piano si spegne l'ilarità generata dalla frizzante battuta di prima: - sarà per questo che non abbiamo mai festeggiato nulla-. - ahahah forte sindaco! Ahahaah casso-cass....ahahah-.
Il Venerabile, senza proferire verbo, aggiustandosi la cravatta del bel vestito elegante si alza per primo sbandando impercettibilmente, annunciando con questo che la riunione è finita. Con un piede già fuori dalla porta si arresta come ricordandosi una cosa importante. Tutti con le mani sul tavolo e il culo a mezzaria si gelano guardandolo attoniti. Da quando non è più sindaco non dice una parola, organizza l'ordine del giorno, si assicura che tutti votino giusto, ma non una parola. Torna elegantemente indietro verso la sua scrivania con l'espressione di chi si è già dimenticato, si concentra, socchiude gli occhi alzando il mento: un lampo nel viso e con scatto felino arpiona la chiavetta del caffè con ancora 160 euro gentilmente dimenticata dall'omino delle macchinette. Sogghigna recandosi piano al bagno rollando come sospeso su un cuscinetto d'aria.

- Considerata la mia popolarità, l'alto tasso di gradimento per la mia amministrazione e l'originalità dell'iniziativa, ci sarà il pienone questa sera- pensa l'esperto sindaco stringendo il busto di fronte allo specchio.
- Considerata la mia popolarità, la mia popolarità e la mia popolarità, ci sarà il pienone questa sera- pensa il giovane assessore pettinandosi allo specchio.
- Considerata la mia popolarità, la collocazione spazio-temporale dell'evento e l'astuto stratagemma dello spettacolo per i bambini, ci sarà il pienone questa sera- pensa l'assessore al sollazzo, pregustando il caffè che riuscirà a farsi offrire da quelli della compagnia teatrale che ha ingaggiato personalmente.
- Considerata la mia popolarità, quella dei miei colleghi e la simpatia per questa amministrazione... non verrà nessuno!- pensa l'assessora, acconciandosi i capelli con alcune aspidi.

Il sabato pomeriggio venne presto. L'impassibile sindaco tenne il suo discorso scritto su preziosa cartapecora antica, i tre della compagnia recitarono professionalmente per lo svago dei tre bambini precettati. Il resto dei dieci presenti attesero con pazienza che tutto fosse finito per andare a mangiare con sindaco and co., per decidere la spartizione dei futuri lavori pubblici.


Saluti Davide

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Dalla penna riconosco la mano.
Sono fotografie tratte dal rullino di una pellicola veritiera.
Per come è scritto il racconto, l' estensore merita un encomio.
limagine

Davide Bianchini ha detto...

Corretto. Adesso è firmato. Ringrazio per l'encomio, ma nulla di quello che ho scritto è reale: e solo frutto della mia fantasia. Alcune cose le ho tratte dalla realtà giusto per non fare fantascienza, ma il succo del racconto è assolutamente inventato: ci tengo a non essere denunciato io!

Anonimo ha detto...

Dal modo di scrivere mi sembra un pò Pennac, per i contenuti direi proprio Kafka.
Purtroppo, però come sempre la narrativa prende spunto dalla realtà..............

Anonimo ha detto...

E bravo il nostro consigliere Bianchini
L’ironia è un’arma che mi piace, si può sorridere anche nella competizione politica, le persone troppo serie e perennemente “incazzate” mi hanno sempre provocato una reazione di fastidio (a parte Giole Dix quando recita la parte dell’automobilista); purtroppo questo atteggiamento (quello della perenne incazzatura) si legge nel volto dei nostri amici leghisti dalla data dell’ 8 giugno 2009, e probabilmente gli resterà incollato addosso almeno fino alla data delle prossime elezioni amministrative (o almeno fino a quando, a furia di dimissioni, non riusciranno ad avere finalmente un loro rappresentante in consiglio comunale)….. nel frattempo Lei, consigliere Bianchini, ne fa egregiamente le veci, addirittura accompagnandosi in svariate occasioni, non ultima in occasione della presentazione dei lavori alle scuole, ai rappresentanti Legnaresi della lega…..forse che stiamo assistendo ad un esperimento di laboratorio in anteprima nazionale…… la formazione della lista “Grillossi” oppure “Bossillo” (dalla unione della lega di Bossi con il movimento 5 stelle di Grillo) ???? ….forse aveva ragione il mai abbastanza compreso Marco Giacinto quando è riuscito a far introdurre anche in Italia una legge sull’aborto.
Ho riso volentieri leggendo la descrizione dello svolgimento di una seduta di giunta, dovrò fare un controllo sotto il tavolo prima dell’inizio delle sedute, non vorrei che ci fosse qualche “cimice” o qualche telecamera nascosta, tanto sono realistiche le scenette descritte e addirittura le battute (realistiche non reali), purtroppo nella realtà le riunioni di giunta sono un po’ meno ridanciane, anche perché ci si deve occupare quasi sempre di problemi da risolvere e quasi mai di festeggiamenti da organizzare.
In merito alla serata organizzata per la presentazione dei lavori alle scuole, dopo avere precisato che, per quanto mi risulta, la data e l’orario sono stati decisi su espressa indicazione degli insegnanti (che hanno brillato per la loro assenza) e dei genitori interpellati (forse non erano i più rappresentativi), mi rammarico sinceramente per la scarsa affluenza, ma assicuro che gli assenti si sono persi uno spettacolo teatrale meritevole di maggiore attenzione; mi è rimasta la sensazione, per me sgradevole, che viviamo in un momento in cui quando si tratta di criticare, protestare, rivendicare, pretendere, TUTTI PRESENTI…. Quando invece si tratta di partecipare, condividere, aiutare, NESSUNO PRESENTE
Il sindaco

Anonimo ha detto...

se la scuole di Legnaro cadono a pezzi dopo anni di assenza di manutenzione, non mi pare che ci sia molto da festeggiare, ma anzi è un obbligo, ed è quasi una vergogna che dopo 35-40 anni , sopratutto alle elementari, ci siano ancora serramenti con vetri così superati.........

Anonimo ha detto...

le scuole in questione hanno appunto 35/40 anni, cosa dobbiamo fare, dobbiamo mettere in funzione la macchina del tempo e rifare le scuole con i criteri giustamente in vigore adesso???? mi dispiace ma le cose impossibili già le facciamo, per i miracoli bisogna aspettare la prossima amministrazione Bianchini/Criconia/Negrato.
P.S.: "soprattutto" si scrive con 2 "t"... le scuole servono anche a questo, ma evidentemente l'ultimo commentatore non ne ha tratto un gran profitto!!!

Anonimo ha detto...

come il commentatore sopra, le scuole non mi avranno dato profitto, ma voi dopo 15 anni di politica a Legnaro non avete ancora imparato ad amministrare il bene pubblico.

Anonimo ha detto...

Io rileggo sempre volentieri Pennac, è un genio, un gigante della letteratura, onestamente anche solo vedere il suo nome scritto e accostato a questo misero raccontino pretenzioso mi fa rabbrividire. Per non parlare del riferimento ai contenuti di Kafka, lì proprio siamo al delirio assoluto. Devo però riconoscere le buone intenzioni e l'impegno dello scribacchino, che ha cercato di fare del suo meglio, è evidente. Ci sono anche dei buoni spunti, ma l'ironia non è cosa sua. Si percepiscono semmai astio e rancore, sembrava il diario di una persona che, su consiglio dello psicologo, racconta ciò che pensa e ha dentro di sè, lo sfogo di un arrabbiato come un torrente in piena. Sarebbe potuto essere un racconto spassoso, divertente, ironico (davvero), invece sembrava la trascrizione di uno dei soliti discorsi da bar sport. Naturalmente la risposta ufficiale c'è stata, quindi non c'è molto da aggiungere su realtà e fiction. Mi dispiace solo non far parte di questa giunta, cos'avrei dato per avere anch'io un nomignolo! Posso però dire con una punta di vanto, di essere la figlia dell'assessore al sollazzo! Giorgia Callegaro

Davide Bianchini ha detto...

Gentile Giorgia,
concordo con la tua critica letteraria. L'accostamento a Pennac è eccessivo, offende il grande autore. Involontariamente però hai individuato il mio autore ispiratore ossia Benni ( Bar sport). Questo significa che nonostante la mia più totale incapacità scrittoria un qualcosa ci ho azzeccato.
D'altronde tutto è in proporzione: tanto più grandi sono gli amministratori quanto più grandi gli autori di satira non credi?
Io, che mi cimento per la prima volta il questa difficile arte, riconosco tutta la mia incapacità, la mia inesperienza, la mia totale inadeguatezza. Tutto in proporzione insomma.
Per l'accusa di astio e rancore mi permetto di dire che ti sbagli. Il mio impegno è semmai frutto d'amore. Per la questione psicologica invece ci hai quasi azzeccato. Non è stato un professionista della psiche a richiedermelo, ma la mia attività ha senz'altro una funzione terapeutica. L'immobilismo, la sensazione di non poterci fare nulla io la supero mettendomi in gioco in prima persona, spendendo tempo e energie in favore anche di chi la pensa diversamente da me. Non credi che il confronto e la critica possano svolgere una funzione positiva all'interno di un contesto politico?
In fine Kafka è senz'altro una citazione fuori posto: nonostante tutto, nonostante l'opposizione di chi sta al potere, possiamo fare ancora molto.
Ti aspetto alle prossime elezioni, io non so se ci sarò, ma penso che una giovane donna, con capacità di critica e competenze sia informatiche che di linguaggio faccia proprio al caso di una destra vecchia arrogante e ignorante.
Spero tu abbia l'età e il coraggio di pretendere il posto che ti spetta. A tuo papà lasciamo godere in pace la sudata pensione.
Un saluto Davide