sabato 8 gennaio 2011

Centrale elettrica fotovoltaica



Ricevo e pubblico.

I “barbari” continuano a ferire il territorio

E’ proprio vero: al peggio non c’è mai fine.
L’ Amministrazione Comunale di Legnaro, con Delibera di Giunta prima, e Delibera di Consiglio Comunale dopo, ha deciso di costruire una centrale elettrica mediante pannelli fotovoltaici su un terreno agricolo del territorio di proprietà comunale giustificando che “gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni possono rappresentare un’ottima opportunità d’ impresa.” Potenza teorica dell’impianto di 1 Mw., durata della concessione 20 anni.
La potenza di un Mw. corrisponde a un milione di Watt, pari 1000 Kw. pari al consumo di circa 300 famiglie. Questa potenza teorica verrebbe ottenuta nel momento di massima esposizione di sole nelle ore di punta: viene chiamata potenza di picco.
E’ energia pulita, obiettivo apprezzabile. Simile impianto va collocato non in un qualsiasi sito e possibilmente non a terra, ma sui tetti.
Viene impegnano un terreno agricolo di 25.000 mq. di superficie che si trova ai confini con il Comune di Sant’Angelo di Piove di Sacco a ridosso dello scolo Pioga.
Il Comune di Legnaro ha una zona industriale che è trascurata dagli Amministratori locali, in parte abbandonata; colà potrebbe trovare eventuale installazione di pannelli fotovoltaici oppure sul tetto dei capannoni.
Con questa operazione si modifica nella sostanza la destinazione d’uso di un terreno che da agricolo diventa produttivo e quindi industriale. Si sta creando di fatto una nuova zona industriale al di fuori del Piano Regolatore Generale di 25.000 mq.
Ci sono alcuni aspetti, di non secondaria importanza, che a mio avviso vanno chiariti; mi scuso fin d’ora per il tecnicismo.
Come ho gia’ dimostrato in un mio precedente intervento del 30/01/2010 dal titolo “Osservazioni al PAT-piano assetto del territorio” pubblicato su questo blog il 4 febbraio del 2010, il piano regolatore generale di Legnaro è si’ programmato per i prossimi 5/10 anni ma di fatto ha ripercussioni ingiustiuficate per i prossimi 60 anni con un centro abitato lungo 6 Km sulla strada provinciale 35 (Polverara-Saonara) ulteriori 4000 appartamenti e una quarantina di quartieri periferici: una follia. Ora altro attacco al verde agricolo con ferite gravi per l’ambiente e territorio. I “barbari” sono tra noi!!
Nella Delibera di Giunta comunale n° 75 del 24/06/2010 e delibera del Consiglio Comunale n°.50 del 30/09/2010 è scritto: ” Impianti fotovoltaici di grandi dimensioni possono rappresentare un’ottima opportunità d’impresa…” per il Comune. Va ricordato che il Comune:
- NON è una impresa
- NON è una industria
- NON deve mirare ad operazioni finanziarie
i suoi compiti sono stati di recente riproposti dalla legge n° 42 del 05/05/2009, articolo 21:
- ha funzioni di controllo del territorio
- funzioni generali di amministrazione
- funzioni generali di servizi, ecc., ecc.,
ma NON d’impresa.
Il terreno interessato all’installazione dell’impianto fotovoltaico è parte di una porzione più grande , circa 9 ettari, che proviene da una eredità “legato Pisa-Zaccaria”. Non si tratta quindi di una eredità aperta e universale, cioè nella libera disponibilità del Comune, ma un “legato” legata ad altra cosa.
Il comune ha predisposto un bando di gara per scegliere una impresa per la realizzare l’impianto sul terreno che non viene dato in affitto, ma in diritto di superficie; dove sta la differenza?
L’istituto dell’affitto prevede che alla scadenza del contratto il bene affittato ritorni, fra altro, al proprietario integro mentre l’istituto di “diritto di superficie” ( Codice Civile ,articoli 952 e seguenti) prevede che sul terreno in oggetto sia edificata una struttura fissa, un immobile; alla scadenza del contratto, l’immobile o struttura edificata resta di proprietà del titolare del fondo (nel nostro caso il Comune).
Il diritto di superficie, per legge, non può essere invocato per usi agricoli nemmeno per una piantagione di alberi in quanto non si tratta di una struttura fissa.
La Giunta Comunale è titolata per la concessione in affitto ma non lo è per il diritto di superficie, operazione questa consentita solo al Consiglio Comunale. Con una erronea delibera (la 75/2010 ) la Giunta ha concesso il diritto di superficie pur non avendone la titolarita’. Ha dovuto correre ai ripari riproponendola al Consiglio in fotocopia con il numero 50/2010.
Secondo i professori Devoto-Oli, autori di un consultato e apprezzato vocabolario della lingua italiana, un lascito-legato consiste in una”disposizione testamentaria in base alla quale viene favorita persona diversa dall’erede mediante l’attribuzione di uno o più beni particolari”.
Correttamente il Comune amministra il bene ereditato dal lascito “Pisa-Zaccaria” e gli utili vanno a persone terze indicate nel testamento: borse di studio a studenti meritevoli delle scuole superiori di Legnaro
Il Consiglio Comunale del tempo ha accettato il lascito in virtù dell’articolo 17 del Codice Civile, poteva rifiutare, ma si trattava e si tratta di una funzione sociale, non poteva esimersi.
Il lascito con legato nel nostro Codice Civile è previsto da una seria di articoli compresi fra il 649 e il 673 e altri, perché si tratta di una eredità particolare.
Ne consegue che il cannone di affitto che il comune ricaverà ogni anno non può essere utilizzato per fini di bilancio comunale generale, ma ai solo fini previsti dal lascito nel testamento.
In Consiglio Comunale , Giunta e Consiglieri, sono convinti del contrario e dovrebbero essere informati, qualcuno speriamo lo faccia; se si comportassero diversamente incorerebbero nel reato penale di peculato. Peculato per un amministratore sta per furto.
Il canone annuo ipotizzato (l’affitto del terreno alla societa’) che il Comune percepirebbe , è scritto in Delibera, è di 100.000 €.
Fatti due conti: 100.000€ diviso 25.000 mq. sono 4 € di affitto per mq. all’anno, che moltiplicati per 20 anni, danno 80€ mq. per l’intero periodo della concessione.
Per una impresa che acquistasse in proprietà un’area agricola nella nostra zona il prezzo di mercato è di media 10 € mq.
Sempre nelle nostre zone per un terreno agricolo in affitto il prezzo di mercato annuo si aggira di media da 0,05 a 0,15 € per mq. anno.
In questa delibera di concessione qualcosa non quadra: 4 € per mq. sono incassi di fantasia.
Scaduta la concessione dopo 20 anni, a pannelli esauriti, bisogna bonificare il terreno (i pannelli e le basi di sostegno in cemento sono rifiuti speciali); l’intero costo non può essere coperto dal lascito ma sarà a carico dei Legnaresi . Basterà qualche milione di Euro?
I ragazzi di Legnaro che oggi hanno 10 anni, fra 20 ne avranno 30 di anni e saranno i nuovi Amministratori che imprecheranno per gli errori degli attuali. Basta scaricare pesi sui giovani e sul futuro!!
Chiudo con l’auspicio che nella delibera di Consiglio Comunale venga aggiunta una clausola che imponga a chi ha votato la Delibera (11 Consiglieri su 14, la maggioranza) di rispondere economicamente in proprio per eventuali danni al Comune di Legnaro.

Legnaro 02/01/2011 Giovanni Negrato

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma Giovanni negrato non è un vecchio sindaco di Legnaro? O una vecchia personalità politica del paese?

Comunque sia mi pare siano state dette molte inesattezze, molte verità e qualche bugia.

Allora il fotovoltaico da 1 Mw produrrà a Legnaro in un anno 1440 ore equivalenti di energia per un totale di 1.29 Gwh:

http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps4/pvest.php

Con pannelli a tecnologia a semiconduttore di silicio (mono o poli). Con i pannelli in tellururo di cadmio (molto più economici) si ha 1.49 Gwh di produzione elettrica.

Molte statistiche parlano di un consumo per famiglia di 2500 kwh per cui sarebbero sufficienti per circa 600 famiglie e non 300. Senza contare che il costo del petrolio sta inevitabilmente salendo per cui le famiglie stanno avendo difficoltà economiche e i consumi elettrici sono in rapida discesa da un paio d'anni.

Poi i pannelli in silicio sono assolutamente smaltibili, sono costituiti da silicio per la quasi totalità (il silicio è il componente principale della sabbia, quella della spiaggia e hanno infime quantità di droganti quali boro (borotalco, ossido di boro) e arsenico. In più avranno un po' di alluminio e di vetro e sigillanti plastici.

I piantoni di cemento o i pali metallici infilati nel terreno sono "roinassi" e non mi pare siano rifiuti speciali.

Se si usa il Tellururo di cadmio prodotti dalla First Solar i pannelli sono ritirati a fine vita da questa azienda (il tellurio è un materiale raro per cui viene riciclato) che ha uno stabilimento per il riciclo.

Da quel che so io un impianto fv a terra su suolo agricolo non paga l'ICI e il suolo rimane agricolo, in fatti non si costruisce nulla su quel terreno. I comuni hanno tentato di fare pagare l'ICI sul suolo dove insistono impianti fv ma non ci sono riusciti.

Mettere sui tetti delle famiglie 1 Mwp di pannelli ha un costo molto elevato, ho visto prezzi intorno ai 20 mila euro per 3 kwp mentre con un grosso impianto a terra come questo si spende una frazione di quel costo, molto, molto meno.

Poi la grossa verità è che questo comune pensa primariamente a urbanizzare, a costruire case e capannoni. Però in Italia si urbanizza in un anno un territorio pari a tutta la superficie occupata dal fotovoltaico passato e futuro, quindi questo è il problema minore. Si tratta comunque di due ettari e mezzo di terreno che viene occupato per metà dall'impianto fotovoltaico (poi dipende dalla tecnologia usata se mono o poli o CdTe).

Sandro Legnaro.

Anonimo ha detto...

vorrei rispondere a Sandro e lo ringrazio per l'intervento e la competenza.
Sono consigliere di Vivere Legnaro e ho votato contro la delibera sull'insediamento fotovoltaico in terreno agricolo e cercherò di spiagarne i motivi: come dici tu ogni anno si urbanizza una gran parte del territorio (abitazioni, zone industriali e commerciali etc). Credo sia tempo per le amministrazioni cominciare a pensa re alle urbanizzazioni a zero impatto ambientale. Pensiamo quindi a rimettere mano alle zone già urbanizzate ma sottoutilizzate o addiritura abbandonate). Certo questo avrà un costo maggiore, ma ricordiamoci che compito delle amminiastrazioni non è il profitto, ma il bene comune. Lo stesso vale per il fotovoltaico. Io giro il Triveneto e L'Emilia e sto vedendo da molte parti insediamenti fotovoltaici su terreno agricolo. Ma anche molti impianti sui tetti (vedi ad esempio il mercato ortofrutticolo di Camin).
Chi ha ragione?
Il mio lavoro comporta ad essere conoscitore delle problematiche agricole e vorrei esporti un paio di dati: lo scorso anno i prezzi dei cereali e dei semi leguminosi hanno subito aumenti vertiginosi (a febbraio 2010 il mais era a 13,5 euro q.le, oggi è a 24, e così la quasi la totalità delle materie prime agricole). Nessuno prevede ritorni alle vecchie quotazioni a breve ( anche se la storia insegna che potrebbe anche succedere).E così porto un altro esempio: la Cina sta comperando migliaia di ettari di terreno agricolo in Africa e così altre nazioni emergenti. Questo può significare dell'enorme necessità di materie prime alimentari e spiegare in parte la situazione del mercato italiano ed europeo in genere. Non sono certezze ma sicuramente è obbligo di un amministratore pubblico pensarci. Legnaro poi ha avuto negli ultimi anni uno straordinario sviluppo urbanistico, a mio avviso non del tutto giustificato da ragioni di necessità abitative. Quindi tornando al fotovoltaico sui tetti sono certo che ci sono molte buone ragioni per preferirlo, ha un maggior costo, ma anche un maggiore incentivo economico e magari può contribuire a sistemare qualche tetto malmesso oppure in eternit (vedi magazzino comunale). Infine per i costi dei 3 kw, mi risulta che oggi i prezzi di mercato siano di almeno un 30% in meno delle cifre da te indicate.
Cordialmente.
Lorenzino Collesei
p.s. entro gennaio, come circolo del Partito Democratico di Legnaro, organizzeremo un paio di serate sul tema.

Anonimo ha detto...

PUBBLICATO IL 31/12/2010 IL BANDO PER REALIZZARE L'IMPIANTO FOTOVOLTAICO
SCADENZA OFFERTE 25/01/2011
ALCUNE OSSERVAZIONI

Il bando viene emanato a seguito della delibera di CC del 30/09. I comune impiega 3 mesi per la sua elaborazione e vengono concessi solo 25 gioni, festività comprese, per la presentazione di offerte tecnicamente e economicamente complesse.
E' stato pubblicato sulla stampa?

Nel testo del bando non viene citato il mappale 374 ( ora discarica ) che in realtà fa parte dei 93.261 mq del lascito Pisa Zaccaria.
La diversità di superfice fra la delibera e il bando è segno di pressapochismo.

Il mp 144 di mq. 7.870, in posizione centrale del fondo, non è di proprietà del Comune.

La localizzazione del sito di 2,5 ha sarà di fatto determinata da Enel. Esiste un master plan dell' intera area dove il comune continua a prevedere piscina e altri impianti sportivi?
L' impianto sarà localizzato molto probabilmente in prossimità della strada e dunque quantomeno vicino a 6 abitazioni.
E chi bonificherà la discarica creata dal comune con fanghi di espurgo fossi ?

Nella delibera di CC a pag 2 all. A si afferma che viene posto a base di gara l' introito di 100.000 € all' anno: nel bando tale limite non esiste.

Il Governo il 30/09 ha emanato uno schema di DLGS che vieta il fotovoltaico a terra oltre 1 MW
e dopo i primi 200 Kw serve 1 Ha ogni 50 KW. Posto che questo decreto ha la finalità di porre un limita al proliferare di impianti a terra, la scelta del comune va in senso contrario.
A quanto ammonta dunque la superfice per la quale il comune dovrà cedere il diritto di superfice?

Realizzare questo impianto in aperta campagna, in un ambito di protezione ambientale lungo lo scolo Pioga, compromettere quel sito e rovinare fertile terreno agricolo è a mio avviso una scelta sciagurata.
Il Consorzio di Bonifica Bacchiglione ha in programma il risezionamento dello scolo Pioga al fine di ampliarne la capacità di invaso e combattere le sempre piu' frequenti alluvioni. Ma questo agli speculatori non interessa.
Infine, a che punto il bando per il fotovoltaico sui tetti degli edifici comunali ?

Pasquale Compagnin
Partito Democratico Legnaro

Anonimo ha detto...

In riferimento all’ Anonimo 1 (Sandro) va chiarito:
Pannelli fotovoltaici una volta esauriti e i “roinassi” sono rifiuti speciali definiti dall’articolo 183 del Decreto Legge n°152 dell’Aprile 2006 cosiddetto Testo Unico Ambientale e dalla Direttiva Europea n° 2008/98 del Novembre 2008; - non si tratta di bugie o fantasie dell’autore dell’articolo, ma disposizione di Legge in vigore, forse l’Anonimo ha ricordi obsoleti …….;
per le inesattezze tecniche immaginate dal nostro Anonimo riferite alle al numero di famiglie servite, si segnala che l’impianto fotovoltaico in discussione genera , come scritto in Delibera, una potenza teorica di 1000 Kw di picco, per una famiglia un contratto medio di allacciamento di fornitura Enel garantito continuativamente nella giornata è di 3,5 Kw , (erano 3 Kw ma da alcuni anni di moto proprio l’Enel li ha portati a 3,5 )
quindi
1000 Kw diviso 3,5 Kw (fornitura per famiglia) corrispondono a un po’ meno di 300 famiglie servite, per la verità 286.
A parte questi aspetti marginali che hanno colpito l’Anonimo, la sostanza dell’articolo pubblicato è altra …..…. e che l’Anonimo non contesta.
Legnaro 09/01/2011 G.N.

Anonimo ha detto...

salve a tutti
un bel dibattito,

porto solo a conoscenza che per fare 1 Kw serve circa 7-8 mq di pannelli fotovoltaici di ultima generazione.
Quindi per fare la potenza di 1 Mw
serveranno quanti mq di pannelli,
rapportateli al terreno orizzontale, aggiungente i percorsi minimi e mi sapete dire se copriremo l'intera area di proprietà del comune?
Se fosse vero che sono solo 25.000 mq non si capisce perchè ci gioghiamo tutta l'area (a parte il mappale baciato dalla fortuna e non incluso nel bando che sarà un terreno intercluso).
Si poteva fare un bando citando solo i mappali minimi per l'operazione.
Cordiali saluti

Saluti

Anonimo ha detto...

Evidentemente tra questi anonimi c'è qualcuno che sa troppo............ che sia il probabile vincitore del bando per la realizzazione dell'impianto fotovoltaico?

chi mi?

"A, NO, MI NO"

Carlo T. ha detto...

Mitico Gaber, oggi più che mai se ne sente la mancanza...
Complimenti per il blog!
Carlo

Anonimo ha detto...

@ G.N.
Solo un appunto. Quando lei dice «1000 Kw diviso 3,5 Kw (fornitura per famiglia) » commette un errore che è difficile da spiegare se non si conosce la materia oppure se non si hanno conoscenze fisiche.

Comunque per cercare di essere breve 1000 kw è una potenza di picco e non è una energia mentre l'enel ci fa pagare l'energia. Una famiglia non usufruisce di 3.5 kw di potenza per tutto il giorno ma consuma 2500 kwh di energia in un anno.

I pannelli da 1000 kw (kwp) producono una energia pari a 1.49 Gwh ovvero 1490 Mwh ovvero 1490000 kwh all'anno che diviso 2500 kwh danno circa 550-600 famiglie.

In effetti quando è notte i pannelli producono zero, non producono certo 1000 kw.

Sandro, Legnaro.

Anonimo ha detto...

@ 7-8 mq per 1 kwp
Si, i pannelli occupano quello spazio e avranno una certa inclinazione per ottimizzare la ricezione del sole, la superficie totale dei soli pannelli sarà di 7000-8000 mq ma poi ci saranno tutti i percorsi e i pannelli non si dovranno fare ombra e poi ci sarà bisogno degli spazi per tutte le strutture accessorie.