giovedì 28 ottobre 2010

La discarica di Ponte San Nicolò

Ieri sera si è tenuta un'assemblea nella sala civica del comune di Ponte San Nicolò. L'argomento rifiuti penso ci coinvolga tutti di prima persona e per questa ed altre ragioni appena ho potuto sono andato li. Questo è il mio resoconto. Non riguarda direttamente Legnaro però....

Sono tante le cose che si potrebbero dire dell'assemblea di ieri sera e infatti spero che a questo mio intervento ne seguano altri appunto per cercare di comprendere quanti più punti di vista possibili.
La prima cosa è la presenza di oltre 200 persone di Ponte e di Casalserugo. Fra questi molti politici: assessori, sindaci, consiglieri sia di opposizione che di governo, sia di oggi che di ieri.
Non uno di questi, nemmeno quelli di destra che fanno capo alla giunta provinciale ( che ha approvato il progetto) e alla giunta regionale ( che avvalla il progetto), che si sia schierato a favore della riapertura della discarica: tutti inesorabilmente contro. Certo dire le cose come stanno, in queste sedi, in mezzo alla gente, non paga in termini elettorali. Ma l'unica cosa possibile e onesta da dire ieri sera (e che tutti dicono fuori dalle assemblee pubbliche), è che la discarica verrà riaperta magari a colpi di manganello come in Campania, ma verrà sicuramente riaperta.
Questo accadrà per un sacco di ragioni legali, ufficiali, economiche: la provincia ha approvato, la regione ha deliberato, l'APS Acegas ha studiato.... Ma la vera ragione per cui si riaprirà la discarica è che i rifiuti, che anche i cittadini di Ponte San Nicolò e Casalserugo producono, vanno smaltiti e la politica, a braccetto con l'economia, ha stabilito che la frazione non riciclabile vada bruciata e i residui della combustione vengano stoccati anche a Ponte San Nicolò. Per quale motivo andare a deturpare un'altra area vergine, quando quella in oggetto è già stata rovinata irrimediabilmente per sempre?
Ieri però tutti contro e nessuno disposto a fare i conti. Nonostante tutti sappiano che dopo le proteste, dopo i manganelli (al limite anche quelli), dopo la rabbia, arriveranno i camion e scaricheranno i loro contenuti pericolosi o meno che siano. Allora perchè la politica non è in grado di affrontare il problema per quello che è? Perchè i politici non dicono che sono favorevoli alla riapertura, ma si ostinano in prese di posizioni false ed elettorali?
La destra della Lega e del Pdl approva i progetti, ma la sinistra oggi azionista di APS approva e costruisce il nuovo inceneritore che per funzionare e rendere deve bruciare sempre più rifiuti. E quando si attiverà la politica della diminuzione dei rifiuti a monte e non solo quella della differenziazione e dello smaltimento? Mai perchè altrimenti cosa bruciamo dentro al nuovo "termovalorizzatore"? Cosa ce ne facciamo di un bel "termovalorizzatore nuovo in disuso"?
Allora, saltando alle inevitabili conclusioni, non rimane che cambiare la classe politica e nel frattempo ingoiare il rospo della riapertura. Ma accettando tutto ciò, accantonando la rabbia per essere stati presi per il sedere per 32 anni, ci sarebbe anche lo spazio per ragionare sui pro e i contro, per fare proposte serie, intavolare una trattativa, oltre che posizionare i cittadini esasperati dietro la barricate. Ma la politica vuole far risparmiare l'economia perciò si allega alla protesta, la guida, la cavalca salvo poi dire che non si poteva fare di più, o di trovare qualche capro espiatorio.
Un esempio di politica a mio avviso concreta e dalla parte dei cittadini:
1. Aps Ace Gas dice che la discarica rimarrà aperta per 12 anni:bene firmi immediatamente e senza condizioni un impegno pubblico che in caso di prolungamento del periodo previsto APS ( o la società che ci sarà in quel momento) pagherà ai comuni di Ponte San Nicolò e Casalserugo euro 100.000 per ogni giorno di utilizzo oltre la data prevista. Visto la sicurezza e l'accuratezza degli studi che sono stati presentati ieri sera da ingegneri e dottori non credo ci siano problemi di sorta ad accompagnare questa dichiarazione con una fideiussione.
2. Lo stesso dicasi per la tipologia dei rifiuti. Euro 50.000.000 se verrà trovato anche un solo kg di materiale estraneo alle liste presentate ieri sera. Euro 100.000.000 se per qualunque ragione ( qualunque!!!) si deciderà di trasformare la destinazione della discarica. Visto le ferme intenzioni, la certezza quasi spavalda dei rappresentanti APS non credo ci saranno obiezioni di sorta a sottoscrivere impegni così gravosi. Tanto non può succedere e non succederà mai: vero?
3. Oltre al rifacimento della viabilità cosa spetta ai cittadini dei comuni interessati? Questa è una domanda che nessun politico di professione farà mai davanti all'assemblea perchè significa patteggiare e la parola d'ordine elettorale è resistere o sparire. Ma senza farla, senza minacciare resistenza ad oltranza finalizzata a una trattativa, Aps non pagherà mai nulla per il favore: o sono dei benefattori?
4. A fronte di ogni quintale di rifiuti conferito, quanti euro verranno destinati per incentivare fornitori e aziende a produrre meno rifiuti, a rivedere le produzioni e le distribuzioni in chiave di risparmio di materiale?

Il centro del discorso però lo ha rilevato una intelligente signora che ha fatto notare che APS non è l'interlocutore per questo genere di cose, in quanto società pensa e agisce pensando ai suoi interessi, chi dovrebbe spiegare i perchè della riapertura sono i politici di provincia e regione che hanno già approvato, finanziano, studiano....Ma ieri nemmeno l'ombra, non conviene elettoralmente, chi ha il coraggio di dire la verità ai suoi elettori?
La politica dei partiti ha fallito, è morta: Pdl,Lega, PD.... tutti morti sepolti dentro a casse d'oro in cimiteri di potere, distanti dalla vita delle persone.

Di cosa potranno mai discutere i cittadini condannati con il loro carnefice in cravatta: prego cittadino scelga pure, desidera 100.000 tonnellate di merda o preferisce 75.000 tonnellate di liquami vari, ( con il cucchiaio da sommelier in mano) noi consigliamo una selezione di schifezze particolarmente adatta alla situazione, roba frasca sa, roba di campo....assaggi dai nostri vasetti.

Saluti Davide

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