mercoledì 22 settembre 2010

Il nucleare



Non parliamo più di sicurezza: anche quando la centrale nucleare è perfettamente sicura rimane la possibilità di contrarre la leucemia per i bambini che abitano nei dintorni. Parliamo invece delle scorie e del fatto che non si sa dove metterle, parliamo del fatto che per sopravvivere l'industria nucleare ha bisogno continuamente di soldi pubblici.
Costruire una centrale richiede 3 miliardi di euro, smaltire le scorie per almeno 10.000 anni molti di più. Se investissimo questi soldi per risparmiare energia e non per produrla, sicuramente otterremmo lo stesso risultato, anzi migliore. Produrre un nuovo megawatt con qualsiasi metodo (verde o meno) o sostituire ad esempio gli impianti di illuminazione pubblica diminuendo la domanda di energia di un megawatt lascia la qualità della vita immutata e al contempo, non producendo quella quantità di energia non bisogna risolvere i problemi ad essa legati. Oggi è possibile risparmiare molta energia con l'utilizzo di nuove tecnologie, ma lo si può fare ancora di più adottando nuovi stili di vita, gli stessi nuovi stili di vita richiamati dal Pontefice nel discorso di inizio anno.
Ivan Illich all'inizio degli anni '70 sosteneva che oltre una certa soglia di consumo di energia procapite la società diviene iniqua e i rapporti fra le persone via via sempre più deteriori. Sono passati 40 anni da allora, il consumo di energia procapite è aumentato esponenzialmente: per il resto valutate voi.
La questione quindi si sposta dalla capacità di produrre energia (nucleare si nucleare no, energia verde si energia verde no) alla capacità/volontà/necessità di consumarne meno a prescindere dalla fonte. Un discorso cominciato parecchi anni fa, ma che non non ha trovato ancora la sua attualità. Questo post è il mio piccolo contributo volto a spostare l'attenzione dalla produzione verso il consumo di energia.
Rimane l'urgenza di fermare il ritorno al nucleare italiano: questa decisione l'hanno presa un gruppo di ultra settantenni che quando ci sarà da smaltire la prima tonnellata di materiale radioattivo saranno già sepolti dentro le loro bare d'oro.
Saluti geiger Davide

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