venerdì 11 dicembre 2009

Osservazioni




Ricevo e pubblico volentieri la prima di due osservazioni del cav. Giovanni Negrato in merito alla prossima costruzione di una rotonda presso l'incrocio con la statale a Legnaro.


LEGNARO (PD)


OGGETTO: OSSERVAZIONI alla Delibera di C.C. N° 54 del 30/10/2009.
Adozione variante parziale al P.R.G. ai sensi del quarto comma, lettera g), dell'art. 50 della L.R. 61/85 e successive modificazioni ed integrazioni.
Realizzazione rotatoria incrocio tra la SS. 516 “Piovese” e SP. 35.


PREMESSA

In un crocevia costruire una rotonda con l'intento di dare una soluzione per cercare di alleviare il traffico, soprattutto automobilistico, è idea condivisibile. Ma non sempre: dipende dove e come.

Qualche mese fa è stato tolto, dal parcheggio della locale Banca di Credito Cooperativo di Sant'Elena, un grande cartello posto verso la SS. 516, montato su due piantane: indicava i lavori appena fatti dal Comune nel crocevia in oggetto e con il toglierlo, si attesta che il collaudo è di recente avvenuto.
I lavori sono consistiti nell'espropriare il marciapiede e l'aiuola alla Banca, rifare il tutto con pavimento in porfido. Stessa cosa si è fatto dalla parte opposta della statale. E' stato abbattuto-sradicato il moderno intero impianto semaforico, da poco installato e lo si è sostituto con un altro impianto, più moderno del precedente, ultimo grido, definito pure intelligente, con costi di centinaia e centinaia di migliaia di Euro. Tralasciamo il disagio sopportato dai Legnaresi (scava, allaccia, ripristina, per mesi e mesi). Il crocevia è un punto di transito delicato e obbligato.
Si è sbandierato ai quattro venti - l'ex-Sindaco Bettini, pure sui giornali e in Consiglio Comunale - che finalmente con l'installazione del semaforo intelligente che dialoga con quello di via Garibaldi - Cavour, il problema del traffico sul crocevia di Legnaro è definitamente risolto: evviva!!
Successivamente l'impianto semaforico è stato arricchito di una nuova testata a doppie luci segnaletiche montata su piantana, per favorire i mezzi provenienti da Saonara.
Ora si smantella di nuovo tutto e con la variante adottata, proposta dal nuovo Sindaco, si passa alla costruzione di una rotonda, sempre per risolvere il problema del traffico in crocevia. Scherziamo? E l'intervento appena collaudato? Gli Amministratori, Sindaco e Vice- Sindaco, ora invertiti nei ruoli, sono gli stessi di prima, come hanno operato? L'errore sta o nel prima o nel dopo!
Chi ci assicura, che ancora una volta si tratti di decisione avventata e non meditata?
Si fa notare che le rotonde danno soluzioni valide per incroci di periferia, meno per i centri storici-abitati e l'impatto ambientale non certo dei migliori. Vedasi la letteratura di merito. Lo spazio a disposizione è limitato; ora ci si rende conto che le nuove costruzioni fatte all'angolo del crocevia, non a distanza di legge, hanno sì beneficiato il costruttore, ma tornano a danno per la collettività . La Banca di S. Elena, quando venne costruita, la si fece arretrare di ben 17 metri rispetto all'edificio abbattuto, successivamente pure espropriata, ora c'è il rischio che le venga ridotto il parcheggio: due pesi e due misure!
Inoltre siamo sicuri che la rotonda non danneggi i Legnaresi a vantaggio del traffico sulla statale? In Consiglio Comunale, a domanda, ha risposto che i TIR provenienti da Polverara e diretti a Piove di Sacco, data la ristrettezza della curva di angolo, dovranno girare la rotonda di 360° per immettersi sulla statale per Piove: non è il massimo....
E, ancora, chi garantisce i numerosi pedoni negli attraversamenti in un luogo così nevralgico del paese? Forse insediando stabilmente un Vigile urbano? I quattro passaggi pedonali potrebbero non essere sufficienti a garantire a bambini e adulti la loro incolumità.
In tempi di crisi economica – finanziaria devastante, bruciare 600 mila Euro potrebbe essere una mancanza di rispetto ai Legnaresi che già pagano e devono pagare; è pure cattiva amministrazione, e non concilia con il continuo strillare degli Amministratori la carenza di fondi e di soldi. Si tratta di un lavoro su lavoro. Assurdo!!
Venga risparmiato il travaglio ai passanti che sopportano da anni le difficoltà di transito dovuto per uso improprio del suolo pubblico, occupato da cantieri pubblici e soprattutto privati, che intralciano il traffico in un crocevia così significativo: i marciapiedi sono della collettività, cioè dei cittadini che li hanno pagati: l'Amministratore non lo dovrebbe mai scordare.
Il traffico in centro aumenterà perchè si è dato corso ad una edificazione-cementificazione sconsiderata, che non prevede neppure la viabilità alternativa.
Il traffico peggiorerà ulteriormente con l'immissione di quello universitario su via Roma attraverso via Orsaretto; attualmente la zona universitaria non interferisce con il centro urbano, ha entrata e uscita propria, ai confini del paese, verso Padova.
Il traffico più intenso intralcerà pure i cortei funebri che dalla Chiesa transitano verso il cimitero.

Una rotonda si potrebbe giustificare nell'incrocio sulla statale-università-zona industriale, e ristudiando l'innesto del Viale dell'Università con via Orsaretto.

Per i motivi in premessa esposti si chiede un approfondimento – ripensamento, meglio il ritiro o sospensione del punto in oggetto all'O.d.G.


Legnaro, 07/12/2oo9


Cav. Giovanni Negrato

Saluti rotatori Davide

1 commento:

Davide Bianchini ha detto...

Prima lo studio di un sistema semaforico intelligente, poi in 4 mesi la promessa di una rotonda fino al giorno prima irrealizzabile per mancanza di spazio!!! Questo hanno sempre sostenuto gli attuali amministratori.
Penso che questo inaspettato cambio di opinione sia dovuto al fatto che i due nuovi edifici in corso di edificazione all'incrocio senza la rotonda rischierebbero di rimanere senza entrata e uscita. Pensateci un attimo, un carraio troppo vicino al semaforo oppure un passaggio dietro la chiesetta nell'ormai ex giardino della scuola elementare.
La mia domanda è: perchè un'opera a favore di un privato la deve pagare il pubblico per intero? Non è che in aggiunta il pubblico abbia addirittura pagato il privato per la "gentile" concessione di qualche metro per far spazio alla rotonda? Forse non soldi ma altri metri cubi in compensazinone.
Affari.