giovedì 3 dicembre 2009

Alloggi popolari

Mercoledì 2 Dicembre 2009,
Legnaresi due, nomadi ed extracomunitari sei. Nella partita per l’assegnazione degli otto alloggi popolari di via Belluno, a Volparo, le famiglie italiane sono uscite stracciate. È rimasta a bocca asciutta anche una mamma di due bambini, ospite con i figli di una comunità della zona dopo aver ricevuto lo sfratto dalla casa in cui viveva prima dell’allontanamento del marito. «Non voglio fare polemiche - si limita a dire la donna - Sono solo molto delusa. Mi rimetterò in attesa del mio turno, con la speranza che la prossima volta tocchi a noi».
Solo un quarto degli appartamenti a disposizione è andato a residenti che pagano regolarmente i contributi da decine di anni. Fatta eccezione per un’abitazione consegnata ad un poliziotto della Prefettura, il resto delle porte si sono aperte per rom, marocchini e centrafricani. L’amministrazione comunale ha dovuto mandare giù l’amaro boccone della legge e procedere come da normativa. Ma il vicesindaco Giovanni Bettini non l’ha ancora digerito e si appella alla Regione: «Mi sta sullo stomaco il fatto di non aver potuto dare un aiuto a dei cittadini di Legnaro, che da tanti anni attendono di ricevere un’abitazione. È necessario che chi ne ha facoltà cambi al più presto la legge per non penalizzare chi da sempre paga i contributi ma magari non ha sette o otto figli, ha un reddito minimo e ha fatto di tutto per rendere più dignitosa la casa in cui vive».
In passato lo stesso Bettini, allora in veste di sindaco, aveva provato ad affidarsi al buon senso. Con il rischio di beccarsi una denuncia o qualcosa di più grave. «Avevamo cinque appartamenti in via Pertini da assegnare - ricorda - Per un paio di giorni avevo tergiversato sui casi di due famiglie nomadi. Neanche il tempo di pensarci che mi ha chiamato il loro avvocato dicendomi che mi avrebbe denunciato». Nonostante tutto, il vice sindaco sottolinea: «Non abbiamo nulla contro di loro. Li abbiamo sempre aiutati promuovendo dei percorsi di inserimento sociale. Ma non sono eque le condizioni di partenza fra loro e il resto dei legnaresi quando si tratta di accaparrarsi un posto nelle graduatorie delle case popolari».
Consegnati questi otto, di appartamenti disponibili, al momento, non ce ne sono. Si mettano il cuore in pace, i legnaresi. «L’unica cosa che possiamo fare per chi ha uno sfratto - chiude Bettini - è fornire un piccolo contributo per pagare l’affitto».



Ricevo e rilancio questo post da un anonimo. Credo sia un articolo di un quotidiano locale. Lo trovo interessante perchè chi lo legge, me compreso, non può fare altro che essere d'accordo a meno di non passare per il solito buonista, pacifista integrazionalista e un filo cattocomunista. Lo trovo interessante perchè confonde abilmente la testa con lo stomaco e adopera la naturale rabbia per le ingiustizie per coprire la responsabilità di chi non ha saputo fare abbastanza per il paese che si è proposto di amministrare. Se alla fine diamo la colpa a una legge dovremmo innanzitutto chiederci perchè non è stata cambiata. Bettini abbraccia pienamente le proposte politiche del PDL alleato con la Lega fintanto che c'è da vincere le elezioni, poi però si lamenta dell'operato proprio di chi da 8 anni quasi ininterrotti governa.
Sospetto che chi ha scritto questo articolo forse non è mai andato in una casa popolare oppure non ha mai approfondito la sua conoscienza in merito a chi le abita. Parlare di contributi versati da parte di chi per definizione non produce reddito ( altrimenti non entrerebbe nelle graduatorie per l'assegnazione) è fuorviante e indice di malafede.
Parliamo piuttosto di PEEP ( piani per l'edilizia economica popolare), del fatto che a Legnaro alcuni appartamenti di questa categoria vengono affittati a studenti quasi fin dal primo giorno, oppure dell'assegnazione a basso costo di terreni per edificare una bifamigliare: mi dite che cosa ha di economico e popolare una bifamigliare con giardino?
Cosa dire di quell'italiano assegnatario di casa popolare che lavorando in nero si può permettere lussi che una famiglia con 2 lavoratori regolari, gravata da mutuo, non può nemmeno sognare?
Sono sincermanete rammaricato quando sento che qualcuno che ne ha fatto richiesta è stato escluso dalla graduatoria per l'assegnazione di alloggi popolari, ma la retorica dell'italiano prima del marocchino la lascio a chi desidera un'Italia da terzo mondo, incivile e barbara.

Saluti Davide

2 commenti:

marta ha detto...

All'inizio avevo fatto un infarto leggendo il post... poi ho visto che era un articolo riportato e mi ha incuriosito capire come avresti commentato la cosa e... complimenti! Niente retorica catto-comunista, ma semplici osservazioni che puntano dritto al cuore del problema!
Bravo Davide e grazie

marta

Unknown ha detto...

Mi piacerebbe sapere se è uscita la nuova graduatoria aggiornata per l'assegnazione delle "famose" case popolari e a chi sono state assegnate. In comune c'è una graduatoria datata 2008 penso non sia conforme a quella ufficiale di cui si parla tanto.ciao.