mercoledì 21 gennaio 2009

Tanto per gradire: idee e fatti per una Legnaro migliore

Appunto tecnico: ieri sera ho fatto il giro delle riunioni di interclasse ( rappresentanti dei genitori più insegnanti) delle scuole elementari di Legnaro, Volparo, Polverara per presentare il progetto Piedibus. La prossima mossa sarà distribuire, ritirare compilato e analizzare il questionario che sta alla base di tutta l'iniziativa. Finalmente poi cominceremo con la pratica indicendo un'assemblea aperta a tutti gli interessati. Pare che l'amministrazione comunale sia interessata al progetto: BENE! Più forze in campo siglifica più possibilità di successo!

Vi copio incollo questa iniziativa di un comune "virtuoso". Se solo avessimo una ricicleria comunale...

Il Comune di Colorno (PR) ne fa un’altra delle sue… Con il progetto “Eco-scuola” deliberato dalla giunta comunale lo scorso 29 dicembre, dà il via all’ennesima iniziativa a favore dell’ambiente, dimostrando una volta di più che intervenire a favore del territorio non solo è necessario, ma anche conveniente.
Il progetto, in estremi sintesi, coinvolge le scuole del paese in un percorso che vedrà protagonisti i bambini, le loro famiglie, il personale della scuola e i volontari della locale stazione ecologica.
Proprio come una banca, il Comune stamperà delle eco-monete, del valore convenzione di un euro per ognuna di esse. I bambini riceveranno le ecomonete conferendo presso la stazione ecologica materiali post-consumo altrimenti destinati alla discarica o all’incenerimento. I soldi, quelli veri, verranno poi erogati dal Comune all’istituto scolastico alla fine del periodo di validità del progetto pilota, per un valore complessivo di € 3.000,00. La scuola utilizzerà questi fondi per finanziare progetti ed iniziate a “corredo” dell’attività didattica convenzionale.
“Sulla scia della positiva esperienza di Capitan Eco – sostiene l’Assessore Mirko Reggiani, ideatore della brillante iniziativa - il progetto Eco-Scuola 2009 si propone di attivare un circuito virtuoso di buone prassi oggettivamente misurabili e ricompensate da una concreta monetizzazione economica da restituire alla Comunità”.
Nella fattispecie, la restituzione economica delle azioni virtuose verrà trasferita all’Istituto Scolastico Comprensivo. In futuro, il principio della «restituire alla Comunità» potrà essere riproposto anche nei confronti di associazioni o altri soggetti riconosciuti come componenti di crescita e sviluppo della compagine sociale.
Con il progetto Eco-Scuola 2009 si introduce anche una forma di moneta locale, limitata a specifiche finalità, e coperta economicamente da risorse individuate dall’Amministrazione Comunale. In questo modo si vuole trasmettere e veicolare il principio per il quale le buone pratiche ambientali rappresentano un investimento economico sul presente e sul futuro.


Bel modo di destinare i fondi alla scuola o alle associazioni, chi ha detto che tutto debba essere sempre gratis.
Saluti Davide

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io trovo questo progetto perfetto se lo rapportiamo alla società di oggi perfettamente in linea con la società del tornaconto, ma perfettamente diseducativo. Geniale? La cura dell'ambiente non si può insegnare con il denaro, mi pare sia stato fatto da Pavlov questo progetto, peccato che i bambini non si possano paragonare ai cani che salivano anche se non presenti più loro la carne.

Anonimo ha detto...

Capisco la critica e francamente non ci avevo pensato. Tuttavia esiste anche l'esigenza di dimostrare che l'ecologia conviene anche dal punto di vista economico. L'iniziativa riportata presa singolarmente, da adito alla critica, se contestualizzata ( www.comunivirtuosi.org) si renderà presto conto che a sorreggerla c'è una trama di valori che confliggono esattamente con la "società del tornaconto".Capisco la sua esigenza di portare l'attenzione e la discussione sui valori. Sono d'accordo che prima di agire bisognerebbe discutere e approfondire ogni risvolto di ogni questione. Tuttavia io non sono l'amministrazione e dal piccolo di questo blog posso solo fare proposte concrete in quanto meglio comprensibili da chi mi legge. Riguardo ai giovani del post precedente non so raccontarle dei loro bisogni, posso semplicemente immaginarli, ritengo opportuno quindi affidare tale individuazione proprio a chi meglio può fare questa difficile operazione. Ora concludo sfidandola, spero non le risulti troppo antipatico in quanto la mia intenzione è quella di stimolare la discussione e non affossarla nei meandri di una sterile polemica. Perchè non indica lei dei possibili progetti concreti, se è vicino all'ambiente parrocchiale perchè non coinvolge in questa discussione gli operatori di cui parla: potrebbero semplicemente raccontarci cosa fanno, per me sarebbe uno splendido regalo.
Davide

Anonimo ha detto...

Bene siamo arrivati alla medesima conclusione, ovvero che c'è bisogno di affidare alle figure competenti l'individuazione di tali esigenze giovanili. Perdoni la mia polemica era solo il mio mezzo per fare proprio il contrario che sterilizzare il discorso, bensì per ravvivarlo portandoci a staccarci dall'idiologia tipicizzata e addentrarci nei fatti. Quindi arrivati ai fatti posso affermare che sarò ben felice di informare i diretti interessati dell'esistenza di questa discussione; anzi dirò di più se lei volesse si potrebbe anche effettuare un incontro personale con alcuni di essi in modo da sfornare un post in merito al loro lavoro e al servizio fatto da loro per i giovani. Cosa ne pensa? In ogni caso se non fosse convinto, per farsi un'idea sulla partecipazione al loro operato, faccia un salto in zona patronato alle 22.30 di sera il lunedì e vedrà uscire non meno di 10-15 ragazzi dai 15 ai 19 anni dopo l'incontro dei Giovanissimi.