domenica 18 gennaio 2009

Informagiovani a Legnaro




Ieri alle 17 si è tenuta l'inaugurazione del servizio Informagiovani di Legnaro. Il martedì pomeriggio i ragazzi tra i 14 e i 30 anni che si troveranno a passare per la sala De Andrè potranno dialogare con un'operatrice in grado di dare loro informazioni in merito a scuola, lavoro, tempo libero,volontariato... L'assessore alle politiche giovanili del nostro comune ci tiene a dire che se di informazioni se ne possono trovare tante lo sportello è anche un posto dove riversare idee e progetti da realizzare assieme.
I numeri di queste iniziative non sono mai entusiasmanti ( questo lo ha detto il dott. Andrea Ragazzo funzionario del nostro comune capo settore ai servizi sociali), ma se mai si comincia mai si vedrà qualcosa di meglio.
La bellezza dell'inaugurazione di ieri è stata nelle definizioni che i vari ospiti hanno dato di "giovani": difficili da raggiungere, intenti a consumare alcolici nei bar fino a tarda ora, non vengono a votare e quindi poco interessanti, problematici, ma anche risorsa qualche volta da bastonare ma soprattutto giovani, comunque giovani spesso giovani. Di giovani ieri ce n'erano pochi più che altro assessori, sindaci e consiglieri comunali, l'operatrice del martedì e i ragazzi che si sono impegnati nella gara per la definizione del logo. Bravo Federico Costa che per ragioni di età non può ancora usufruire del servizio ma che è stato l'autore del logo vincitore.
In consiglio comunale l'assessore Parpagiola promise una relazione con tanto di numeri in merito proprio a questo servizio già attivo da questa estate, la promise per dicembre 2008. Siamo a gennaio 2009 inoltrato. Il blog è a disposizione per ospitare questa relazione, basta spedirla per email.

Saluti Davide

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh direi che i fatti parlano da se il servizio che più volte si è tentato di lanciare a Legnaro..ovvero quello dell'Informagiovani ancora una volta ha toppato! Purtroppo si è toppato, di giovani non se ne sono visti, presenti solo adulti atti a tappare i buchi lasciati da coloro che in realtà dovevano esserci!
Direi proprio che c'è stato un bel buco nell'acqua, anzi piuttosto una voragine vera e propria dato che presuppongo siano stati spesi non pochi soldi per organizzare tutto ciò! Mi inchino in ogni caso di fronte al lodevole interesse nei confronti dei giovani, però forse c'è qualcosa che non gira come dovrebbe, altrimenti questi fantomatici giovani accorrerebbero all'Informagiovani. In realtà attirare i giovani non è così scontato e semplice come pare, a loro non interessa una mazza di queste iniziative e quei pochi che potrebbero essere attirati vanno in un certo senso corteggiati e convinti. Chi si occupa di tutto ciò mi pare non sappia minimamente catturare l'interesse del ragazzo...quindi penso che dopo mesi dall'apertura dell'Informagiovani invece di continuare a buttare così i soldi pubblici, provi a metterci un attimo di vero impegno. Non basta una "falsa" inagurazione (a 6 mesi dalla apertura del servizio) per smuovere i diretti interessati del servizio. Ne sa qualcosa la parrocchia di Legnaro che a fatica ogni anno con il servizio dei Giovanissimi tenta di catturare i ragazzi delle superiori in attività formative di gruppo e malgrado la loro esperienza faticano molto. Quindi direi che se si vuole sul serio catturare i giovani sarebbe meglio meno soldi spesi per letterine e regalini puramente futili con la speranza di comprarseli e tanto impegno.
Pongo infine 3 domandine ora come ora....COS'è L'INFORMAGIOVANI????
QUALI SONO EFFETTIVAMENTE I SUOI PROGRAMMI?I RISULTATI?
Concludo con:
Informagiovani
1)Voto Intenzioni = 6
2)Voto Impegno = 4
3)Voto Riuscita = 0

Anonimo ha detto...

io sono passata di là, per pura curiosità, ma me ne sono andata quasi subito... , mi sono sentita a disagio xchè non c' erano ragazzi/e , e poi non capivo cosa ci facevano là tutte quelle persone maxiultramaggiorenni ....
Un saluto, GIO

Anonimo ha detto...

Ciao "GIO", secondo me è che i giovani non sono una categoria diversa dagli adulti o dagli anziani ad esempio. Certamente fanno cose diverse da tutti gli altri tipiche della loro età, ma le esigenze sono invece tutte uguali. La necessità di reperire informazioni e di ricevere assistenza in merito alla realizzazione di progetti nasce dal desiderio di fare qualcosa per se stessi e per gli altri. Quindi prima di preoccuparsi degli strumenti necessari bisognerebbe chiedersi se ci sono posti dove le persone ( giovani in questo caso) possano far crescere i propri desideri. Un tempo era la parrocchia, per certi versi lo è ancora, forse si potrebbe pensare a qualcosa di diverso. e in fine penso che sia un problema di persone. Persone capaci (giovani e non) riescono a coinvolgere gli altri nei progetti più arditi, mentre non c'è somma di denaro che possa sostituirsi a questa funzione.
Fammi sapere cosa ne pensi ci tengo.Ciao Davide

Anonimo ha detto...

In merito all'ultimo intervento di Davide mi sento di dover dire nuovamente la mia...I giovani SONO una categoria diversa dagli anziani e dagli adulti non si può affermare che hanno le stesse esigenze a meno che non la si veda a livello completamente generico e umano. Es: Tutti gli esseri umani hanno il desiderio di essere felici, vero ma ciascuno ha la sua strada per raggiungere tale meta. Quindi si, giovani adulti e anziani vista alla lontana sono tutti parenti, ma se si inizia a metterli tutti nella stessa barca non si potrà mai raggiungere le esigenze di ciascuna categoria. I giovani avrebbero bisogno di un trattamento differente uno per uno se si volesse aiutarli seriamente, ma tale frase risulta un utopia quindi fra l'utopia e la generalizzazione iniziamo a viaggiare perlomeno nel mezzo, cioè che i giovani sono differenti da anziani e adulti e che bisogna capire prima di tutto le loro esigenze, anche perchè molto spesso anche loro non comprendono o si rifiutano di comprendere tali esigenze perchè lanciati a capofitto nella ricerca unica del piacere quotidiano, ma che nulla a che vedere con le loro vere esigenze. Pero Davide in una cosa hai fatto sul serio centro non c'è somma di denaro che regga la competenza; c'è da inziare a lavorare e lavorare veramente senza preoccuparsi di apparire i belli che hanno fatto qualcosa per i giovani, non è raggiungendo l'apparenza che si ottengono i risultati e la gente a lungo andare se ne accorge non è cretina!! Quindi in conclusione per porre un suggerimento e non solo critiche suggerisco di rivolgersi a chi di giovani ne sa qualcosa e che per lo meno si trova ad avere un minimo bagaglio di eseperienza. La parrocchia, citata nel tuo intervento, mi pare sia la più vicina. Li non ci sono solo i preti, ma giovani che fanno servizio per i giovani senza ricevere nulla in tasca tranne la soddisfazione di aver raggiunto qualche ragazzo. Forse loro qualcosa possono insegnare a coloro che in ciò che fanno, purtroppo, cercano soppratutto la visibilità!

Anonimo ha detto...

Sarebbe bello cominciare una discussione in merito e chiarici su definizioni e strategie che a questo punto suppongo non troppo distanti. E se l'informagiovani lo ospitasse la parrocchia?
Sono convinto che nonostante tutto sia l'ultimo dei luoghi possibili dove i giovani si incontrino per costruire oltre che per passare il tempo. Quello che siamo tutti d'accordo è necessario partire dalle esigenze/bisogni e da lì arrivare alla relizzazione di progetti veramente sentiti.
Davide

Anonimo ha detto...

Bene Davide noto che in merito ai giovani sei esperto, visto che conosci luoghi e abitudini di essi ti chiedo. Quali sono le esigenze e i bisogni dei giovani? In ogni caso hai ragione i giovani non si catapultano in parrocchia, ma ad oggi è il luogo che più si è mobilitato per essi e che ha ottenuto maggiori risultati. Non sto parlando di fare l'informagiovani in parrocchia, ma di adottare e sfruttare l'esperienza di individui che già in quell'ambiente si sono mossi per i giovani e parlo di persone che non pensano al tornaconto quindi sinceramente mosse dall'intenzione di fare del bene per i ragazzi. RIPETO....non parlo di sacerdoti suore e quant'altro dato che conosco l'allergia nei confronti della Chiesa che oggigiorno colpisce alcuni cristiani battezziati oramai finti credenti, ma giovani che si operano per i giovani. Quindi, dando per scontato che molto probabilmente te come altri non sapranno rispondermi al quesito in merito a quali sono le esigenze/bisogni dei giovani, interpelliamo le persone che hanno già mosso dei passi in questo universo invece di fondare alla cieca un Informagiovani che non può informare dato che non sa le esigenze/abitudini di questi giovani?