sabato 10 maggio 2008

Vecchio forno Miotto





Regola 1 : valorizzare il territorio. 
Ho chiesto al sig. Miotto dell'omonimo forno di spiegarmi come fa a produrre le pagnotte del sabato e ho capito che per fare il pane ci sono molti modi, ma pochi di questi sono quelli artigianali e genuini.  Se alle 3 di notte soffrite di insonnia potete passare in via Cavour, 5 e sarete certi di trovarlo lì. 
E' da quando non aveva ancora 14 anni che lavora la farina dentro un  panificio; ora che di anni ne ha 50 sa la differenza fra la lavorazione a mano e quella con la macchina, fra lievito e pasta madre. Secondo voi qual'è la migliore? E ancora, quale delle due è alla base di molte delle varietà di pane del nostro fornaio? Adoperare il lievito e spingere la lievitazione fa risparmiare tempo e denaro; adoperare la "pasta madre" (per i curiosi:  www.it.wikipedia.org/wiki/Lievito_madre )  implica tempi molto più lunghi con il relativo tributo di sonno. 
Perchè, con le tecniche e i prodotti di oggi, un artigiano decide di lavorare sacrificando la notte con tutto ciò che ne consegue? Assaggiate le pagnotte del sabato e probabilmente vi farete un'idea. Anche gli altri giorni si può fare l'esperimento: con il pane di grano duro per esempio. 
 
Lo so che già in molti conoscete Miotto e il suo pane, ma "repetita iuvant" dicevano i latini e chissà che fra i lettori non ci siano anche dei nuovi legnaresi stanchi di mangiare il pane precotto del centro commerciale.
Ciao Davide

1 commento:

Anonimo ha detto...

proposta, perchè non fate una giornata (beh, diciamo alcune ore!) di "laboratorio" aperto con i commercianti locali speciali, come questo del panificio, in cui mostra come si fa il pane, la pasta madre, gli attrezzi, ecc? Sia per bambini ma anche per gli adulti, è molto interessante! Noi a firenze (con un GAS - gruppo di acquisto solidale) ogni tanto lo facciamo ed è davvero bello, e si imparano un sacco di cose che un tempo erano ovvie, ma che ora non si sanno più! Non è difficile da organizzare (basta parlare con il commerciante, fare un po' di volantini, l'affissione di una locandina nello stesso panificio) e l'iscrizione gratuita ma necessaria per limitare il numero di persone che possono esserci. Per il fornaio è pubblicità in più, per i partecipanti è una bella esperienza!

Ciao
marta