martedì 31 maggio 2016

Legnaro avanguardia

Qui sotto vi propongo l'articolo che ho scritto per il notiziario comunale in distribuzione in questi giorni.

In occasione dell’ultimo referendum NOTRIV del 17 aprile scorso, 2505 legnaresi si sono recati alle urne per votare SI. Un voto che non è bastato a far cambiare la norma per via del mancato raggiungimento del quorum. Ma i numeri non lasciano molto spazio per le interpretazioni: i cittadini legnaresi desiderano una politica energetica diversa da quella proposta dai recenti governi. Certamente è sentita l’esigenza di sostituire i carburanti fossili con le fonti rinnovabili, ma dietro al SI convinto di così tante persone, c’è, latente e a tratti inconsapevole, il desiderio di cambiare lo stile di vita, le proprie abitudini. C’è la disponibilità mentale a rimettere in discussione anche le certezze con cui siamo stati cresciuti fin da piccoli. La domanda che oggi gli amministratori si devono pertanto porre è: come si può intervenire al tal proposito? L’ente locale, il nostro comune, può favorire la transizione dall’epoca delle energie fossili all’epoca delle rinnovabili? In qualità di ente esponenziale degli interessi collettivi, in che misura deve farsi promotore di questo sviluppo?
E’ chiaro che l’ente locale ha una grandissima responsabilità nella promozione di nuovi stili di vita che devono essere ecocompatibili, sobri e di altissimo livello qualitativo. Legnaro, anche grazie alla collaborazione con l’Università e gli istituti di ricerca, può diventare all’avanguardia in quella che già oggi è riconoscibile come la tendenza dell’intera società mondiale. Legnaro può diventare un laboratorio diffuso dove si sperimentano le nuove tecnologie e dove la gente prova forme di socialità rispettose dell’ambiente e dell’uomo.
In questa direzione si è mossa la Giunta e il Consiglio comunale che si è impegnato a realizzare il primo agrimercato legnarese: uno spazio dove i produttori locali possono vendere le proprie merci accorciando la filiera, risparmiando sui trasporti e sui passaggi commerciali, aumentando la freschezza e la qualità dei prodotti.

Moltissime altre potranno essere le proposte e i progetti da realizzare qui da noi,  presto, con grande vantaggio anche sul versante dell’occupazione. Non lasciamo sfuggire l’opportunità di essere i primi e di godere di questo primato. Oggi, ad esempio, possiamo realizzare a Legnaro un progetto di “carsharing”, condivisione dell’automobile, approfittando delle offerte già esistenti a Padova. Ma ancora più importante è investire nella formazione del personale e in quella degli amministratori. Sono le idee l’unico patrimonio spendibile per riuscire nella transizione da un’epoca all’altra. Idee preziose che dobbiamo conoscere, accogliere e mettere a frutto. Idee di cui oggi siamo scarsi e di cui dobbiamo obbligatoriamente fare il pieno investendo in formazione. Un amministratore saggio, quando ha solo due monete, una la spende per sistemare le buche dei marciapiedi, l’altra per informarsi, formarsi e diventare all’avanguardia.

Saluti Davide

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