sabato 26 settembre 2015

Due parole sul gender.

E' mesi ormai che si continua a parlare di teoria gender o anche di ideologia gender. Peccato che gli unici a sapere esattamente di cosa si tratti siano i detrattori. Non tanto perché mi interessi approfondire l'argomento, ma è come se a descrivere le doti di Abele fosse solo Caino, oppure a descrivere le capacità tecniche della Juventus fossero solo gli interisti.
Ad ogni modo noto il formarsi di tre categorie di persone. La prima, la più vasta, sono i preoccupati di consegnare i bambini a una istituzione scolastica che, di punto in bianco, vuole trasformare per legge tutti gli scolari in mostri deviati sessualmente. Poi ci sono i capi popolo che cercano di cavalcare il malessere di molti strumentalizzando la situazione, improvvisandosi paladini dei valori autentici tradizionali oppure garantendo di essere i guardiani, le vedette, i primi a intervenire in caso di bisogno. In fine ci sono quelli che credono che sia tutta una bufala e che, prima di qualsiasi cosa, bisogna guardare in faccia le persone, in questo caso gli insegnanti. Mentre la prima categoria sta diminuendo la terza aumenta tutti i giorni.
Un consiglio mi sento di dare a tutti i genitori: andate a conoscere di persona gli insegnanti dei vostri figli, chiedete a loro direttamente informazioni su cosa proveranno a insegnare,  quali principi etici, quali nozioni. Stringete un patto di corresponsabilità, fatevi coinvolgere. Affidiamo loro i nostri figli tutti i giorni, prima di noi molti altri genitori, non c'è ragione per non continuare a fidarsi. Diffidate invece di chi alimenta le paure e i sospetti. Fate da voi stessi chiarezza.

Saluti Davide

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