sabato 9 maggio 2015

Ho conosciuto Silvio Degan.

Ho conosciuto Silvio Degan pochi giorni fa, per caso e sono davvero contento di questo incontro. Stavo parlando di bici elettriche e di come sarebbe bello poter trasformare la propria bici "normale" in elettrica senza dover investire migliaia di euro. Da quando ho proposto all'amministrazione di stanziare un fondo per contribuire all'acquisto di bici elettriche per i Legnaresi ( in particolare gli anziani che abitano nelle frazioni), l'argomento mi frulla per la testa e non vuole più lasciarmi in pace. Vi invito a visitare il sito e la pagina Facebook di Silvio Degan perchè è capace di trasmettere delle vere emozioni.

Tratto dal sito web http://www.libersum.it/chi-sono/

Ciao, mi chiamo Silvio Degan, sono nato nel 1952, e ho imparato ad andare in bicicletta molti anni fa.
A insegnarmi fu mio nonno, che mi mise in sella a una vecchia bici da donna senza freni. Dopo vari tentativi mi lasciai andare, stavo pedalando da solo!! Però per fermarmi andai a finire nel letamaio, lascio a voi immaginare la reazione di mia madre!
La passione per la bicicletta era così grande che all’età di 14 anni iniziai a correre come esordiente presso la società ciclistica Padovani, allenato dal Dott. Domeneghini, responsabile de settore giovanile. Ebbi la fortuna di rimanere presso la S.C. Padovani per 5 anni sino a dilettante, poi passai ad un’altra società, la G.S. Despar dove rimasi per altri 2 anni, sino alla partenza del militare.
Finito il militare la vita cambiò radicalmente, mi dedicai completamente al lavoro e la bici rimase in garage inutilizzata per molto tempo. Ogni tanto mi veniva il desiderio di riprendere a pedalare, mauscivo così di rado, che non riuscivo mai ad avere un minimo di preparazione, così la bici tornava ad impolverarsi in garage, nel frattempo gli anni passavano. Tuttavia il primo amore non si scorda mai… feci altri tentativi sempre con scarsi risultati.
silvio bici normaleNegli ultimi anni incomincia ad usare la MTB per percorrere argini e sterrati rigorosamente in pianura, ma dopo alcuni anni dei soliti percorsi piatti, diventò una noia. Venne naturale il desiderio di cambiare scenario e incominciai a fare qualche salitina, ma il peso e l’età non erano dalla mia parte. Arrivavo a casa talmente stanco che per riprendermi mi ci volevano 2/3 giorni. Tra me e me dicevo: “ma chi telo fa fare??”
Oramai ho 60 anni, mi piace la bici, fare del sano movimento fa bene, mi piacerebbe fare dei bei percorsi da cicloturista anche con un pizzico di agonismo, allora ho incominciato a pensare ad una bici diversa: più leggera, più performante, più più… ma a me servirebbe soprattutto qualcosa che mi aiuti nei momenti critici!! Cosa mi serve avere una super sportiva se poi non ho le gambe o il fiato per pedalare?
Ci vorrebbe una bici elettrica!
Ma nel mio immaginario la bici elettrica è quella dei vecchietti che vanno a messa… io mi sento ancora giovane, e vorrei qualcosa di diverso:
  • vorrei pedalare normalmente;
  • vorrei un aiutino solo quando sono in difficoltà;
  • vorrei arrivare al termine di una salita con ancora le forze per tornare a casa;
  • vorrei un aiutino quando trovo il vento contro;
  • vorrei un aiutino quando sto rientrando da un giro di diversi km;
  • vorrei pedalare liberamente e sentirmi bene.
Quale mezzo mi permette di fare tutto questo?
Dopo varie ricerche ho avuto la fortuna di conoscere la Frisbee, in particolare il modello Dolomites, le sue caratteristiche tecniche sembravano fatte su misura per me!
A distanza di 1 anno posso con immensa gioia dire che il mio sogno si è avverato.
Oggi sono in grado di percorrere qualsiasi percorso, in pianura, collina o montagna, anche in compagnia di cicloturisti molto allenati e più giovani di me, senza trovarmi in difficoltà, avendo la consapevolezza che in qualsiasi momento critico posso contare sull’aiutino della mia fantastica e-bike.
La scelta di una e- bike spesso viene trascurata dal cicloamatore, perché l’informazione è rivolta ad una categoria di ciclisti ecologici, attenti risparmio, ecc. ecc. Anch’io la uso per recarmi al lavoro, soprattutto d’estate per non arrivare tutto sudato, inoltre si risparmia carburante dell’auto e non si inquina, ma la soddisfazione che si prova nei percorsi da cicloturista sono impagabili, provare per credere!

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