lunedì 10 marzo 2014

Il silenzio del PD parla di più di tante parole

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ripropongo qui in quanto più attuale.

Il problema a mio parere è complesso ed è difficile dire chi ha ragione o ha torto(come succede spesso).

Però mi stupisco come chi ha sempre sostenuto con forza le primarie di partito (a mio parere inutili in quanto esistono i congressi per lo stesso scopo) si sottragga poi all'indizione di primarie di coalizione, le uniche che hanno un senso in quanto i cittadini possono scegliere non solo la persona che propongono come leader ma anche il progetto più convincente.
Niente di scandaloso ma molto utile per i cittadini e anche per i candidati. Una specie di prova prima di andare a sbattere contro un risultato elettorale senza rimedio.

Per una lista civica comunale dove il collante dovrebbe essere un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali, l'elezione primaria dovrebbe essere indispensabile per permettere la massima condivisione e partecipazione alla scelta.

E' anche vero però che quando dei partiti, come la lega, creano la propria identità non solo su una diversa visione di organizzazione del paese ma anche sulla discriminazione etnica, religiosa e sessuale e la manifestano con atteggiamenti plateali, creano dei presupposti difficili per la condivisione di un progetto.

Purtroppo ne fanno le spese anche i militanti con le migliori intenzioni, ma sono convinto che loro se ne rendano perfettamente conto.

Una mia semplice proposta: le liste civiche comunali siano costituite da persone non iscritte ai partiti o che auto sospendano la propria iscrizione.
Un segnale simbolico ma importante per chi vuole mettere in priorità l'interesse pubblico rispetto all'appartenenza e alle proprie ambizioni.

Fabrizio S.

Anonimo ha detto...

Condivido l'ultima proposta, molto di buon senso essendo o dovendo essere tutte LISTE CIVICHE.Purtroppo, conoscendo alcuni dei componenti di entrambe le liste so questo essere MOLTO DIFFICILE.

Davide Bianchini ha detto...

Ciao Fabrizio. L'auto sospensione dal partito quando poi per fare la campagna elettorale usi i suoi soldi è una cosa che non ha senso, nemmeno simbolicamente. Si trattava di provare a formare una lista attingendo al meglio di tutte le forze. La Lega è un pretesto di chi non vuole ammettere le vere ragioni del rifiuto. Pur votando Grillo ho sempre ritenuto fondamentale non chiudere ai partiti: la politica è anche compromesso. Non ho fatto la lista M5S per questo motivo. Oggi però vedo che certe cose sono entrambi a non vlerle fare. Faremo la nostra campagna elettorale offrendo un'alternativa non tanto di programma ma di metodo e di valori.

Fabrizio Stivanello ha detto...


Chi ha detto che bisogna usare i soldi dei partiti?
E' una scelta non un obbligo.
Forse è troppo tardi, ma è stata una scelta.

Qualche anno fa ho partecipato ad una lista per le comunali di Legnaro. Ho dovuto pagare 250€ di tasca mia per le spese elettorali proprio perché non sostenuto dai partiti che nel frattempo avevano già fatto le loro spartizioni. Ma si impara anche dalle esperienze negative.

Se si vince solo per i volantini, santini, libretti o cene siamo fritti, meglio farsene una ragione.

In ogni caso in bocca al lupo.
L'impegno è sempre apprezzabile.
Ciao