venerdì 16 agosto 2013

Sport, nuove gestioni

Un'interessante segnalazione di un anonimo.

Bandi di gara per gli impianti comunali e campo da calcio

LEGNARO. L’Amministrazione cerca nuovi gestori per gli impianti sportivi comunali. Per il palazzetto e arco struttura si procederà con l’affidamento diretto. È prevista la concessione di un canone annuo di 42 mila euro, a parziale copertura dei costi sostenuti dall’affidatario. La gestione lo scorso anno è stata affidata alla Asd Pgs 2000 e ora andrà rinnovata per un altro anno. Per il campo da calcio a Casone la gara sarà a evidenza pubblica e la base d’asta partirà da 4 mila euro. La concessione, in mano alla Asd Casone, è scaduta a giugno. Campo da calcio e pista d’atletica in viale dello Sport: qui si giocherà la vera partita. Interessate alla gestione pare siano almeno due società: la U.s. Legnarese, il cui contratto scadrà a fine mese e la Polisportiva Legnaro calcio, società nata a febbraio a seguito della frattura con la Legnarese. La gara parte da una base d’asta di 20 mila euro. Ad aggiudicarsi la gestione sarà la società che metterà sul piatto l’offerta economica più bassa. Proprio l’interesse manifestato da più parti per la gestione della stessa struttura ha convinto l’Amministrazione ad inserire nel bando nuovi criteri di selezione. Oltre alla miglior offerta al ribasso verrà tenuto conto degli anni di esperienza nella gestione delle strutture sportive, il grado di competenza della società (cioè del numero delle squadre registrate), l’effettivo numero di atleti iscritti, il progetto e la capacità di coinvolgere nuovi giovani atleti. Bando, tempi e modalità di partecipazione verranno resi noti al rientro dalle vacanze. 

Martina Maniero 


Concentrandosi sulla concessione dei campi da calcio di Viale dello sport faccio due considerazioni.
Lo sport, per questa amministrazione, deve essere proprio considerato come l'ultima ruota del carro. Se il primo punto è l'offerta economica più bassa rispetto ai 20.000 euro di base significa che solo la società che riuscirà a scaricare sulle rette dei ragazzi-atleti il maggior importo possibile vincerà l'appalto. In alternativa c'è solamente il denaro di uno sponsor che oggi magari c'è ma che nessuno ne può garantire la presenza nel futuro.
Vuoi fare sport? Pagatelo!
Gli anni di esperienza sono invece una burla per dare la possibilità di vincere alla società che da 15 anni gestisce gli impianti, ma che da questo inverno non può contare più sull'iscrizione di oltre 100 fra bambini e under 16 che sono transitati in massa alla Legnaro calcio fondata appositamente per superare i problemi gestionali creati dalla Legnarese. Che poi all'interno di una nuova società ci siano persone di comprovata esperienza per questa amministrazione non conta nulla.

Un solo criterio dovrebbe essere posto al centro di tutto il bando: LA FAMIGLIA.
La gran parte degli atleti delle polisportive sono bambini e giovani. Li dove sono loro devono essere anche le concessioni e le agevolazioni. Non si conti altro, non ce n'è bisogno. Il resto del bando è fatto solamente per dare una chance alla Legnarese che, a quanto mi risulta, può contare solamente su una squadra, la prima squadra, ossia quella dove gli atleti vengono pagati per giocarci e arrivano un po' da tutto il circondario e con le famiglie legnaresi hanno poco o niente a che fare. 
Se lo scopo fosse quello di favorire lo sport e i valori in esso contenuti si metterebbe a disposizione la massima somma possibile e si darebbe la precedenza a quell'associazione che potesse vantare il maggior numero di bambini  e ragazzi fra i suoi iscritti. Affidata la gestione con questi criteri si stabilirebbe di comune accordo un listino prezzi per l'affitto dei campi a chi non è concessionario in modo da consentire a tutte le realtà legnaresi e con atleti legnaresi di utilizzare i campi sportivi.
Tutto il resto sono tattiche pseudo politiche in vista delle prossime amministrative. 

P.S.
Oregio, Bettini & co. avranno coraggio di fare le primarie?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo con la tua analisi.
(inoltre ha senso in un paese di circa 9000 abitanti, tre società di calcio + un'altra amatoriale?)

... siamo già in campagna elettorale ...

non mi stupirei se dall'inverno o dalla primavera ci fosse il fiorire di lavori/opere pubbliche, per dimostrare - dopo 4 anni di immobilismo - qualche attività di questa Amministrazione.

Anonimo ha detto...

Sì al tram, ma deve arrivare fino a Legnaro
A Ponte San Nicolò si teme che, fermandosi a Voltabarozzo, faccia lievitare il traffico sulla Piovese

«Tram sì, ma per carità non si fermi a Voltabarozzo». Il progetto del Sir3, la nuova linea del tram che dovrebbe congiungere la stazione ferroviaria di Padova a Voltabarozzo, solleva timori tra i componenti della giunta Rinuncini. «La nostra paura», conferma la bocciatura il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Martino Schiavon, «è che il tram faccia lievitare il traffico sulla statale Piovese». Secondo il progetto, infatti, il capolinea del tram dovrebbe posizionarsi a Voltabarozzo, sulla linea di confine con Ponte San Nicolò: infatti, se in quel punto il lato nord della statale appartiene, per altri 200 metri, al territorio del Comune di Ponte San Nicolò, il lato sud è già Padova. Ma non è questo a preoccupare l’amministrazione sannicolese: «Con il capolinea a Voltabarozzo», teme Schiavon, «tutti i residenti dei Comuni vicini, in particolare quelli del Legnarese e del Piovese, partirebbero con la propria auto per venire a prendere il tram, sovraccaricando di fatto il traffico sulla nostra statale a Roncaglia, già solitamente oberato di veicoli».

Da Ponte San Nicolò arriva anche la controproposta: «L’ideale», confida Schiavon, «sarebbe proseguire il percorso del tram fino a Legnaro. Siamo favorevoli al tram, anzi, l’avevamo già previsto nel Pati della città metropolitana». E chiama a raccolta illustri alleati per questa battaglia: «Il tram a Legnaro rappresenterebbe un servizio importante non solo per i residenti, ma anche per gli studenti e per i lavoratori di Agripolis e dell’Istituto di fisica nucleare. Sono decine i pullman che ogni giorno portano gente da Padova a Legnaro: spero che l’Università e l’Infn facciano sentire il proprio peso politico anche a livello ministeriale». Schiavon arriva ad auspicare che proprio l’Università si faccia capofila di una conferenza di enti per trovare un accordo. Restano da stabilire le soluzioni per l’eventuale estensione del tracciato del tram. «La nostra idea», confida Schiavon, «è quella di far passare il tram lungo la statale. Spetterà ai tecnici stabilire le soluzioni meno impattanti». Il tram, comunque, non potrebbe più ripercorrere il tracciato della “Veneta”, l’antica ferrovia che attraversava Ponte San Nicolò ma sono allo studio soluzioni alternative, in particolare, per l’attraversamento del Bacchiglione tra Roncaglia e Ponte San Nicolò.

Andrea Canton
da IL MATTINO DI PADOVA

..... I nostri amministratori sempre assenti sull'argomento

Anonimo ha detto...

Caro Davide, chi frequenta il mondo del calci oa Legnaro ha capito che come sempre i bandi di gara sono per i furbi..... al campo di calcio comunale giocheranno sempre le prime squadre dei veci.... i bambini di legnaro dovranno giocare, come sempre, nelle strutture peggiori.
Bravi gli amministratori... poi diranno che non dipende da loro... che vi è stato un bando nella più totale trasparenza...
ciao

Anonimo ha detto...

Informatevi bene su come sono stati assegnati i bandi degli impianti sportivi.....e scoprirete cose che nemmeno immaginate.

Anonimo ha detto...

Fino a fine della scorsa stagione i bambini hanno sempre giocato nel stadio comunale o nel campetto adiacente (no il Natti) .