venerdì 29 giugno 2012

Consiglio comunale del 21 giugno 2012

Erano molti giorni che non avevo tempo di scrivere e pertanto ho fatto un po' di copiaincolla e anche un po' rallentato. Non ho molto da raccontare oggi, è come se fossi stato via per alcune settimane e pertanto è difficile ripartire a bomba.
Nell'ultimo consiglio comunale nulla di nuovo sotto il cielo: lo stato taglia, la regione non eroga, la provincia nicchia e il comune fatica a pagare. A un anno dalla realizzazione delle opere non sono ancora stati saldati del tutto i fornitori. Questa situazione imbarazzante fa si che le nuove opere non vengano nemmeno cominciate. Da sempre l'amministrazione pubblica paga a babbo morto, ma chissa perchè adesso non si procede più con la realizzazione. In fin dei conti l'appaltatore sa fin dall'inizio delle condizioni di pagamento... se accetta, non vedo perchè preoccuparci tanto.
Come avrete capito un consiglio comunale triste ma a pensare di rallegrare gli animi ci ha pensato l'assessore ing. Righetti che ha chiesto e ottenuto che il nostro comune si ritirasse da un consorzio di enti pubblici finalizzato alla produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili. Per due ragioni: 1 il consorzio pare sia un carrozzone inutile dove vengono sperperati i denari, 2 perchè così facendo Legnaro potrà risparmiare 4000 euro dalla bolletta elettrica!
Sulla prima nulla questio, bisogna far sparire i carrozzoni! Sulla seconda il consigliere di opposizione arch. Ceola ha chiesto delucidazioni. Voleva sapere semplicemente l'ammontare della spesa annua di energia elettrica così da valutare la proporzione con i 4000 euro di risparmio promesso. Una cosa sono 4000 euro su un milione, altra cosa su 10.000 euro. Ebbene il nostro intrepido assessore questo dato non lo conosceva e ammetteva placidamente di non essere preparato a riguardo. La domanda è: come diavolo avrà fatto a calcolare un risparmio senza conoscere l'ammontare del totale delle spese? Sempre come se ci fosse bisogno di dimostrare con quale cura, dedizione e professionalità siamo amministrati.
Il capitello di via Garibaldi è stato accettato in donazione dal comune di Legnaro dal proprietario privato. In pratica, se verrà nuovamente danneggiato da una macchina a pagare sarà il comune. Ritengo che il capitello devozionale sia un importante simbolo per i legnaresi, in maniera particolare quelli che vi abitano vicino, altrettanto ritengo che il comune non possa accettare beni in donazione che non rappresentino anche una qualche utilità. Il privato andava rassicurato sull'intervento comunale in caso di nuove spese, ma non si poteva accettare un onere puro e semplice. Si è detto che qualora in quel punto si costruisse una rotonda allora il comune non dovrebbe espropriare per spostare l'opera, ma qualora la si dovesse spostare non bisognerebbe comunque espropriare un lotto per posarla? Insomma, se avete un lotto di terreno inedificabile che vi da noie in termini di manutanzione e di IMU liberatevene donandolo al comune di Legnaro. La collettività se ne prenderà cura.
Due comunicazioni di servizio. La sig.ra Patrizia, già ospite in questo blog, grazie all'intervento del sindaco forse riceverà prima una proroga dall'esecuzione dello sfratto e poi  un appartamento comunale dedicato alle emergenze abitative. Sono contento per la signora Patrizia che tanto sta lottando per un suo diritto.
Importante! Il cimitero è oggi suddiviso in tre parti: la parte vecchia, la parte nuova e la parte nuovanuova. Chiamandole così di solito ci si intende. Nella parte nuova stanno esumando salme di deceduti piuttosto recenti. Questo sta provocando nei parenti un certo disagio. L'operazione è finalizzata allo spostamento delle salme seppellite a terra nella parte vecchia. Purtroppo queste ultime non hanno potuto decomporsi a causa di infiltrazioni d'acqua e hanno bisogno di stazionare 5 anni sotto terra, all'asciutto ossia nella parte nuova. Tutti questi fastidiosi movimenti hanno solamente lo scopo di riorganizzare il cimitero in funzione anche delle leggi che ne regolamentano il funzionamento. La voce che gira in paese è che si vogliano costruire tombe di famiglia nella parte nuova calpestando i sentimenti  di quanti vi hanno seppellito i loro cari recentemente. Ciò è stato categoricamente smentito dal sindaco!!! Ci tengo a comunicarlo anche per questo blog.


Qui la mail dell'assessore Righetti in merito alle richieste di cui sopra.



             Egr. colleghi Consiglieri,
in riferimento alla Delibera di recessione dal Consorzio Energia Veneto approvata in Consiglio Comunale u.s., faccio seguito alla richiesta del Consigliere dott. Adriano Ceola,  portando alla Vs. conoscenza la spesa annua che il Comune di Legnaro ha riconosciuto al CEV nel triennio scorso:
·      Anno 2009: circa € 41.000,00
·      Anno 2010: circa € 50.000,00
·      Anno 2011: circa € 60.000,00
I dati sono ricavati dalla sommatoria delle bollette pervenute, arrotondate al migliaio di euro.
Il CEV attualmente fornisce energia elettrica agli edifici pubblici (municipio, scuole, ecc), e non alla pubblica illuminazione in quanto l’adesione al contratto GEMO ha assorbito anche il costo dell’energia elettrica.


Saluti Davide

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che la mia lettera, successiva al consiglio intenda rimediare ad una mancanza di cui mi sono scusato, ma comunque penso di aver fatto gli interessi della Comunità uscendo dal CEV, che di interessi ne fa sicuramente, ma non per Legnaro.
Saluti.
Eugenio Righetti

Anonimo ha detto...

Caro Davide,
anche se l'appaltatore sa fin dall'inizio delle condizioni di pagamento oggi più di ieri ha motivo di non accettare... la giusta e tempestiva mercede va riconosciuta non solo all'operaio ma anche all'imprenditore (senza cui non può pagare l'operaio).
per quanto riguarda il capitello dei ronchi vedo che nel tuo blog ci sta una immagine (sacra) della Madonnina sul Roncajette. Perché? Perché è un simbolo, qualcosa in cui ci si riconosce al di là del proprio credo. Dunque corretto è stigmatizzare la cessione alla cosa pubblica di ciò che pubblico non è, ma non è certo questo il caso, né si può avvallare una acquisizione solo per casi di pubblica di pubblica utilità (vedi DPR 327/01); meglio, e di certo trova riscontro, sottolinearne il valore sociale del capitello annoverabile automaticamente per bene comune.
BERENICE