giovedì 3 maggio 2012

L'ANPI risponde

Ricevo e pubblico: Intervento anpi sezione di legnaro al 25 aprile 2012
Nel ribadire, l’importanza della ricorrenza della liberazione, ribadiamo il nostro disappunto per lo spostamento voluto dall’amministrazione comunale, in quanto, viene a svilire un momento storico della nascita della nostra Repubblica. Crediamo, sia doveroso da parte nostra cercare, da questa mattina e per i prossimi giorni, di dare un significato più forte alla celebrazione del 25 aprile. Individuando quali possono essere i canali e le vie per le quali, la festa della liberazione: non corra il rischio di diventare una festività da calendario al fine di mantenere una tradizione. A onor del vero, nel 2011 avevano già tentato di abolire il 25 aprile - il 1 maggio e il 2 di giugno e ancora di equiparare i combattenti di salo con la lotta dei partigiani. Il pericolo è appunto questo, far rientrare la guerra di liberazione al fascismo come una parentesi. E il gioco diventa facile, nel momento in cui all’esterno aumenta sempre di più l’indifferenza, l’apatia, l’insofferenza verso le istituzioni che meglio potrebbero rappresentare i valori usciti dalla resistenza. Perché la resistenza non è stata solo la riconquista della libertà ma anche, come citava Calamandrei “un improvviso sussulto morale … … la ribellione di ciascuno contro la propria cieca e dissennata assenza”. Si potrebbe benissimo parafrasare la canzone di Gaber quando dice che la libertà è partecipazione. Dal 1922 al 2011 abbiamo avuto il ventennio fascista e il quasi ventennio berlusconiano: per poco meno della metà della nostra vicenda nazionale, abbiamo scelto di farci governare da uomini con un evidente, e dichiarata, vocazione autoritaria. Crediamo, sia ormai il tempo di non delegare ad altri responsabilità e doveri che uno stato democratico chiede al proprio cittadino, se non vogliamo l’allargarsi “dell’antipolitica” e del qualunquismo. Dobbiamo cercare di parlare ai giovani e trasmettere i valori e i principi della nostra carta costituzionale. E questo non è poco. Distribuire copie della costituzione e precettare gli alunni, il 28 aprile, non è un’auto assoluzione ne, un buon inizio per questa amministrazione, il percorso all’educazione della democrazia deve coinvolgere tutte le istanze sociali e democratiche del territorio per poi, entrare come momento di formazione nelle classi. (è la prima volta che un iscritto della sezione interviene)
Saluti Davide

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