sabato 14 aprile 2012

La saga dell'accesso agli atti: capitolo 4°

Qui sotto vi riporto lo scambio epistolare avvenuto fra il sottoscritto e il Difensore Civico avv. Parolin in merito alla vicenda della mia richiesta di accesso agli atti. Solamente chi avrà la pazienza di leggere tutto potrà commentare!

In questi giorni in cui si parla di rimborsi elettorali e finanziamento alla politica vi rendo noto che per le presenze in consiglio comunale e per quelle nelle commissioni consigliari nell'anno 2011 ho percepito euro 191,74 al netto delle ritenute di legge.



29 marzo 2012

Con riferimento alla Sua nota, datata 7 dicembre 2011 e protocollata il 9 dicembre 20 Il al n. 17771, relativa alla richiesta d'accesso agli atti rivolta al Comune di Legnaro, il sottoscritto si è attivato presso il medesimo Ente sollecitando, con lettera del 22 dicembre 20 Il (prot. n. 184216) la messa a disposizione della documentazione richiesta.

Alla predetta lettera hanno risposto sia il Sindaco che, dopo un apposito incontro avvenuto il 24 gennaio 2012, il Segretario Comunale avanzando delle obiezioni ritenute dal sottoscritto legittime, ovvero che l'acceso agli atti non Le è mai stato negato, mentre è stata ritenuta impossibile da soddisfare la richiesta di copia degli stessi nonché, e soprattutto, di elaborazione di dati relativi ad un decennio da parte del personale comunale che sarebbe caricato di un surplus lavorativo. Detta obiezione deve aver convinto anche la S.V. visto che, in allegato alla mail del 16 febbraio 2012, invia una nuova richiesta d'informazioni ex L. 267/2000 diretta al Comune di Legnaro, datata 21 gennaio 2011, dove ha modificato la domanda iniziale

limitandola all'ultimo quinquennio.

Nel merito, la S.V. chiede:

l) l'elenco dei professionisti che negli ultimi 5 anni sono stati incaricati di svolgere progettazioni per conto

del Comune (solo delibera o determina) privilegiando il formato elettronico a quello cartaceo

2) l'elenco delle ditte che negli ultimi 5 anni sono state appaltatrici di lavori pubblici per conto del Comune (solo delibera o determina) privilegiando il formato elettronico a quello cartaceo.

La presente per segnalarLe che, durante una verifica da parte di quest'Ufficio dei siti dei Comuni convenzionati, i dati da Lei richiesti possono essere recuperati nel sito del Comune di Legnaro e, precisamente:

a) quanto chiesto con il precitato punto l al seguente indirizzo:

http://www.comune.legnaro.pd.it/servizi/delibere/ricerca faseO 1.aspx b) quanto chiesto con il 2 al seguente indirizzo: http://www.comune.legnaro.pd.it/servizi/menu/dinamica.aspx? idArea=16533&idCat=16742&ID=16742&TipoElemento=categoria

Confidando di aver dato riscontro, seppur indirettamente, alla sua, invio distinti saluti.

avv. Parolin


Legnaro 3 aprile 2012

Gentile avv. Parolin,
e p.p.c. gentile staff dell’ufficio del difensore civico di Padova.

Oggetto: la presente in risposta alla vostra del 29 marzo 2012 prot n° 47605.

Premetto che le informazioni oggetto della mia richiesta di accesso agli atti non si trovano attraverso l’interrogazione del database online del comune di Legnaro. Esse infatti sono contenute massimamente nelle così chiamate “determine” le quali sono presenti nel database comunale legnarese a far data solamente dal 2010. Sono stupito e amareggiato di come una informazione così basilare per le vostre decisioni non sia stata verificata attentamente.
Premetto in oltre che l’accesso agli atti mi è stato negato (eccome!) con lettera raccomandata allegata già alla mia istanza rivolta al suo ufficio. Prego prenderne atto.

Sono ad esprimervi tutta la mia delusione per l’epilogo dell’intera vicenda. Fintanto che le vostre risposte si basavano sul diritto vigente non potevano che essere condivise da chiunque, oggi prendo atto del radicale mutamento di opinione, non più basato su articoli di legge o sentenze delle più alti corti, ma sulla condivisione di una versione dei fatti che per sua genesi non può essere che arbitrale e parziale.
Non ho mai condiviso i racconti del sig. Sindaco in merito al monte ore necessario per rispondere alla mia richiesta. Se ho modificato, restringendoli, i termini della ricerca di informazioni è stato solamente per tentare un possibile compromesso, una concessione del beneficio del dubbio, che però non è mai diventata mia intima convinzione. Non ritengo verosimile che per indicare progettisti e ditte appaltatrici di non più di 30 appalti all’anno per 5 anni ci vogliano 3/400 ore uomo.
Ammesso e non concesso che le informazioni siano disponibili online non ritengo questa una ragione sufficiente per negare al consigliere comunale l’apporto degli uffici. Anche prescindendo dal fatto che il munus di consigliere è sostanzialmente gratuito e pertanto è irragionevole gravarlo di lavoro che più naturalmente può essere eseguito da chi detiene le informazioni, bisogna sottolineare come sia il Consiglio di Stato a dichiarare che è compito degli uffici rispondere a richieste come quella alla base di questa vicenda.
Di fronte all’affermazione che mai mi sia stato negato l’accesso non posso che rimanere basito, specialmente se da lei condivisa: per comprendere il mio stupore è sufficiente leggere la lettera sottoscritta dal sig. Sindaco in cui tale diniego viene enfaticamente giustificato sulla base di sentenze amministrative addirittura non attinenti al diritto in questione. Durante il nostro colloquio lei stesso si fece vanto di aver reperito una sentenza del Consiglio di Stato del 2011 a conferma della mia tesi.
Ora la situazione per me si fa pesante: la sua ultima lettera verrà strumentalizzata politicamente dal sig. Sindaco e, seppur contenete ben due falsità ( gli atti disponibili online, la questione del diniego), sarà difficilmente da me contrastabile.
Non mi capacito di come il vostro ufficio abbia così radicalmente cambiato opinione, specialmente dopo aver espresso ufficialmente il comando rivolto all’amministrazione di fornire al sottoscritto tutte le informazioni richieste.

Ritengo l’accaduto un grave torto alla mia persona e un grave ostacolo alla mia azione politica e di controllo: con quale fiducia potrò mai più rivolgermi a voi?

Distinti saluti
Consigliere Davide Bianchini

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Poi si parla di semplificazione, di snellezza della burocrazia, trasparenza, etcc.
Ma se invece di essere stato un consigliere, seppur dell'opposizione a chiedere accesso agli atti, fosse stato un cittadino ( non affiliato all'attuale maggioranza reggente legnarese ) quanto tempo avrebbe dovuto aspettare per avere risposta alle sue richieste ( magari legate a semplici interessi o diritti personali)?.
al tempo l'ardua risposta.

Anonimo ha detto...

Ma quale semplificazione, quale snellezza, sembra che si faccia di tutto perchè i cittadini non debbano sapere che quello che gli SI VUOLE FARE SAPERE. Poi si parla di mafia e questa che cosa è?

Anonimo ha detto...

E’ strano il comportamento del Sindaco nei confronti del Consigliere Bianchini, c’è qualcosa che si vuole nascondere o per lo meno non si vuole far conoscere? Il problema non è Sindaco – Bianchini, ma Sindaco e Consiglio Comunale, anche se a Bianchini va riconosciuto il merito di aver sollevato la questione con le sue giuste richieste. Il Consiglio Comunale viene mortificato nei suoi diritti: che ci stai a fare se non conosci gli atti per cui amministri, un Consigliere vota sulla fiducia altrui? E’ assurdo, è grave! E la responsabilità personale?
Il Capogruppo della maggioranza “in primis” assieme agli altri Capogruppo hanno il dovere di intervenire nei confronti del Sindaco censurandolo e difendere le prerogative del Consiglio Comunale.
Il Consiglio Comunale è una Istituzione che non va confusa con quella della Giunta Comunale e con quella del Sindaco; ognuna ha ruoli diversi, doveri e diritti diversi previsti dalla Legge.
Siamo o no in un regime democratico? Abbiamo o no una Costituzione?
Il Sindaco diversamente dice: la Democrazia c’è perché siamo stati eletti in una libera votazione. Va ricordato al Sindaco che pure in Unione Sovietica si votava, pure in Cina si vota e pure a Cuba, ecc, erano e sono delle dittature. Il votare è un aspetto una tecnica, non è la DEMOCRAZIA.
Democrazia vuol anche dire difendere le minoranze e garantire le opposizioni.
La Giunta Comunale ha votato una Delibera sulla trasparenza; un bel lancio pubblicitario perché la realtà si dimostra altra cosa; non lo sanno che presto o tardi gli altarini verranno scoperti?
Sig. Davide non se la prenda, è il panorama di tanti Amministratori superficiali, impreparati e incapaci.
Io la vedo così.
Giovanni Negrato