sabato 28 aprile 2012

Consiglio comunale del 27 aprile 2012

Cosa dire per riassumere un consiglio comunale durato 4 ore! Ne sono state dette di cose. Senza voler andare in ordine di importanza (tutto è importante) vi racconto subito dell'approvazione del regolamento della sagra di settembre. Dopo un duro e lungo lavoro, dopo bozze e rettifiche ecco il regolamento che interviene per affrontare e ordinare il coacervo di competenze, diritti e doveri che ogni anno emergono dalla realizzazione della secolare festa paesana. Un buon regolamento, finalmente frutto di un lavoro di collaborazione fra l'amministrazione, solitamente poco incline a collaborare, e le varie anime della festa ( proloco, associazioni sportive, parrocchia....). Quando però la collaborazione cede il passo ai desideri di pochi ecco che nel regolamento spuntano alcune postille, articoli e commi che ben poco hanno a che fare con i problemi e le relative soluzioni. In sostanza si tratta della volontà di alcuni amministratori di voler imbrigliare all'interno di ristretti spazi i vari baracconi così da poter garantire lo spazio solamente agli amici escludendo tutti gli altri. Al di la della valutazione etica, ho invitato i presenti a pensare che restringendo la sagra, escludendo associazioni, venendo a mancare completamente la volontà di cercare soluzioni e spazio, alla lunga questo atteggiamento porterà al declino della sagra stessa e al venir meno degli introiti anche e soprattutto degli amici. La sagra subisce ogni anno la concorrenza di sempre più manifestazioni analoghe per non parlare della crisi economica, rilanciarla aumentando l'offerta di intrattenimento, quella culturale e gastronomica è la via più sensata per salvaguardare gli interessi di tutti. Questo nuovo regolamento va nella direzione opposta: meno offerta, meno gente, meno soldi. Chi ci guadagna? Il punto probabilmente più interessante però è stato l'approvazione del bilancio di previsione: quel documento con cui di pianificano le future spese e entrate. Per legge e per volontà politica sono state salvaguardate solamente le opere pubbliche a scapito del sociale. Le opere pubbliche che il sindaco non riesce nemmeno a pagare perchè nonostante gli impegni di provincia (PDL) e regione (PDL) i soldi non vengono versati in conto. Una situazione di stallo che dimostra l'incapacità di trovare soluzioni anche sul piano contabile. Un'incapacità che ha portato il nostro sindaco ad abbandonare le armi e dover ammettere di non essere più in grado di difendere gli interessi dei legnaresi: oltre alla famigerata IMU il comune di Legnaro aumenterà l'addizionale IREPF andando a prelevare dalle tasche dei cittadini più di un milione di euro in totale. Soldi che non vedremo ne nel sociale (meno 110.000), ma nemmeno in nuove opere per i motivi di cui sopra. Quando il sindaco tenta di giustificare questi aumenti si dimentica di essere stato eletto con i voti del centrodestra, lo stesso centrodestra che negli ultimi 12 anni ha governato il paese con la più ampia maggioranza dal dopoguerra. Nessuna responsabilità. Improvvisamente il politico eletto diventa esattamente come il tuo vicino di casa: è colpa del governo, dice, delle istituzioni, dei terroni e delle banche. Pare quasi abbia tagliato quel cordone ombelicale che fino a ieri gli ha permesso di ottenere i risultati politi desiderati. Se chi rappresenta le istituzioni politiche comincia a fare finta di non appartenervi allora per la gente non c'è più speranza di cambiamento. Se proprio chi rappresenta i partiti al livello territoriale più vicino alla gente fa finta di disconoscerli allora non potrà mai tentare di cambiarli.In sintesi questo vuol dire che c'è una differenza fra chi fa politica attivamente riconoscendosi in un partito e chi si limita a delegare votando: se questa differenza non serve a cambiare il marcio che ormai è dentro a ogni partito allora si apre la strada a soluzioni alternative e a volte pericolose. RESPONSABILITA' e CAMBIAMENTO IMMEDIATO! Per concludere una chicca. Lo stato di agitazione dei dipendenti del comune di Legnaro, quello per cui sono state appese per mesi le bandiere dei sindacati davanti al comune, ha trovato la sua ragione d'essere nella gestione, quantomeno disinvolta, di un fondo destinato all'incentivazione del personale. Una piccola somma di denaro che in parte è stata conferita ad un solo dipendente (amico?) provocando lo scontento di tutti gli altri. Un premio serve certamente a riconoscere la bravura di qualcuno, ma serve anche a stimolare tutti gli altri che se si impegneranno potranno sperare di ricevere altrettanto. Premio Tizio perchè è il migliore, ma mi auguro che questo serva da stimolo anche a Caio e Sempronio che magari l'anno prossimo dimostreranno di essere migliori loro. Invece un premio incentivante è stato trasformato in un disincentivo fino a diventare una protesta che non può certamente influire positivamente sul buon andamento dell'amministrazione. Ancora una dimostrazione dell'incapacità di sindaco & co. Nemmeno un premio, un facile strumento di lavoro, in mani loro ha prodotto gli effetti desiderati, o meglio, ha prodotto gli effetti desiderati (per gli amici?) a scapito ancora una volta dell'intera comunità.UN SENTITO GRAZIE! Saluti Davide

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