lunedì 25 luglio 2011

Tagli all'asilo S.Antonio di Legnaro

Ricevo e pubblico:

TAGLIATI CONTRIBUTI DI 30.000 EURO
ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA PARROCCHIALE

Con l’approvazione del bilancio 2011 l’Amministrazione Comunale di Legnaro ha tagliato il contributo alla Scuola dell’Infanzia paritaria locale di 30.000 Euro con la motivazione: mancanza di fondi.
E’ proprio vero? O forse è una occasione per far emergere l’anima ideologica socialista, fortemente maggioritaria, presente sotto traccia, nella Amministrazione Comunale legnarese?
Una mazzata di questa portata alla Scuola paritaria della Parrocchia vuol dire farla chiudere e mettere in difficoltà 200 famiglie del Comune. I figli, la famiglia sono il “tesoro” di una comunità. Una Amministrazione non lo dovrebbe mai scordare.

Ma veramente mancano i soldi? Vediamo, con qualche esempio:

• La Giunta Comunale per legge, sin dall’ anno 2001, dovrebbe essere composta da 4 assessori, ma Bettini e ora Oreggio Cattelan ne hanno sempre nominati 6. I due assessori in più comportano un maggior costo di 16.000 Euro all’anno.

• Sempre la Giunta Comunale ha voluto aggregare il Comune di Legnaro all’ULSS di Padova. Solo per il Sociale, dal 2011, il bilancio comunale è stato gravato di un maggior costo di 26.000 Euro all’anno, mentre per i servizi prestati ai cittadini tutto è rimasto come prima.


• In bilancio sono stanziati 100.000 Euro all’anno da spendere per lo sport, si aggiungano altri 100.000 Euro spesi per riparare il campo di calcio di Casone e relativi spogliatoi, una struttura utilizzata da una decina di legnaresi, dove di recente è stato installato un bollitore per l’acqua calda da 2.000 litri di capacità, in funzione 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno: uno sperpero.
Per l’anno in corso sono stanziati altri 100.000 Euro per ampliare lo spogliatoio del campo di calcio in centro paese.

• Di recente la Giunta ha assegnato a fondo perduto ad una associazione locale, per spese minute, 5.000 Euro.

• Vengono spesi 3.000 Euro per pagare uno studio che predisponga i banchi merceologici e di divertimento da collocare in piazza per la sagra e fiera annuale.

• Per attività ricreative e culturali sono stanziati oltre 100.000 Euro.

Ci sono, ancora, lavori-opere inutili fatti e documentati, che costano ai cittadini legnaresi milioni di Euro. Gli sprechi, che definisco soldi bruciati, sono all’ordine di ogni giorno.

Sono solo alcune delle decine e decine di voci di bilancio.
Per me bastava potare equamente e non infierire così pesantemente sul contributo che disturba l’anima socialista della Amministrazione. Se è crisi lo è per tutti.


Nel 2007, in Consiglio Comunale, da consigliere di opposizione, presentai un conto analitico di quanto costa all’Erario un bambino della Scuola Materna Comunale di Volparo e quanto un bimbo della locale Materna paritaria: 7.000 euro il primo e 500 Euro il secondo (come si può notare, in questo caso, il privato conviene economicamente al Comune). Nell’occasione chiedevo ancora una volta, un adeguamento del contributo alla Scuola dell’Infanzia paritaria che, naturalmente, venne bocciato dall’allora Sindaco Bettini e Assessore al bilancio Oreggio Cattelan.

Nel 2007 su Legnaro Notizie, il foglio della locale Amministrazione, titolavo un mio intervento “La Giunta è rossa”; ripeto ora come allora: siamo al socialismo dei municipi.

Ricordo che la Scuola dell’Infanzia parrocchiale di Legnaro è una delle rare scuole certificate ISO 9000, vanta una storia centenaria, un fiore all’occhiello, orgoglio della comunità locale.

Come si vede il problema è politico, i fondi in questo caso sono marginali: si tratta del finanziamento alle scuole private gestite da Enti religiosi.

Prima di settembre si chiede un ripensamento ai Consiglieri Comunali di maggioranza, Sindaco e Giunta; un così importante servizio reso alle famiglie non può funzionare con le sole rette dei genitori.


Legnaro, 23/07/2011 Giovanni Negrato

2 commenti:

Davide Bianchini ha detto...

Caro Giovanni,
è sempre con piacere che pubblico i tuoi articoli: ben scritti e sempre argomentati puntualmente.
La questione del finanziamento all'asilo privato S.Antonio ( pubblico, ma non statale come le suore dell'ordine che lo gestiscono definiscono tutte le loro scuole) esula, o almeno dovrebbe esulare, dal discorso del finanziamento alle scuole private. La costituzione prevede infatti la libertà di insegnamento, ma nulla deve costare alle casse dello stato: norma per me sacrosanta. Perchè un imprenditore privato dovrebbe godere di finanziamenti ad oc solamente perchè ha scelto di investire in un settore al posto di un altro?
Cosa differente è quando una struttura privata offre un servizio di interesse pubblico laddove proprio lo stato non offre nulla o è carente. Ancora la costituzione individua il fenomeno e lo chiama sussidiarietà. L'art 117 e infatti, fra le altre cose, stabilisce un ordine di intervento che vede protagonisti proprio i privati e al loro fianco il pubblico che li DEVE aiutare. Il limite sta nella capacità del privato ad assolvere da solo i compiti che il tipo di intervento stabilisce.
Per parlare di noi, il comune di Legnaro, non solo può finanziare l'asilo S.Antonio perchè conviene, ma entro certi limiti lo DEVE fare! Ossia nel momento in cui i bambini in età da asilo sono molti di più di quelli ospitabili nelle strutture comunali L'Ente deve favorire e quindi finanziare, l'offerta privata in modo da raggiungere il maggior numero di posti asilo possibile.
L'assessore ing. Righetti ha già fatto sapere in passato che l'asilo non è scuola dell'obbligo e pertanto le famiglie possono serenamente arrangiarsi e che se fosse per lui manco un euro. Bettini & Co invece, circa un anno prima di ogni elezione comunale, in tempi non sospetti si direbbe, aumentano l'importo destinato all'asilo. Salvo poi ridurlo non appena le altre richieste elettorali si fanno più forti. Questa è la modalità di gestione delle casse comunali: in base ai voti (presunti), senza una scala di valori di riferimento e senza alcuna programmazione e alcun controllo.
A questa modalità credo tu faccia riferimento quando parli di socialisti al governo. Mi permetto solamente di ricordare che oltre a Craxi il Psi ha visto tra gli altri protagonisti Nenni, Saragat, Pertini, Salvemini... Personaggi politici anche discutibili, ma certamente non dal punto di vista dell'integrità morale. Quindi ti propongo di parlare di craxiani eticamente corrotti, se non anche di corrotti e basta e di lasciare stare le suggestioni più ampie che però non rendono merito alla storia.
Chiudo aggiungendo un po' di carne al fuoco: quando il comune finanzia un asilo, un associazione, un'iniziativa....in che modo poi controlla come sono stati spesi i soldi? Nel caso specifico dell'asilo in che modo partecipa alle scelte riguardanti i soldi che elargisce? Perchè all'asilo finanziato dalle casse legnaresi ci sono anche bambini di altri comuni? In che modo si viene in contro alle famiglie bisognose? quale politica in merito all'asilo nido integrato? Perchè le code di notte per l'iscrizione?
Soldi quindi, ma anche indirizzo e controllo!
ciao Davide

Anonimo ha detto...

Solo due parole per dire che l'intervento di Negrato è interessante. Faccio notare che è entrato in scena anche l'asilo dell'università.

Poi mi piacerebbe sentire la controparte, per esempio il Comune cosa ha da dire.

Il marameo:

http://vivoalegnaro.blogspot.com/2010/06/quando-informazione-significa-asilo.html

Sandro.