sabato 19 marzo 2011

Accesso agli atti: diritto o servizio a pagamento?

All'att.ne del sig. sindaco di Legnaro, del difensore civico, dei consiglieri comunali Venturini, Collesei e De Salvador.

Quando la burocrazia funziona produce documenti, quando non funziona ne produce troppi o troppo pochi a seconda delle patologie di cui è affetta. In ogni caso una volta prodotti i documenti vengono messi a disposizione di chi li voglia consultare. Questo però non da sempre, c'è stato bisogno di alcune leggi ( a partire dagli anni '90) per fare in modo che l'ente pubblico ( comune, università, regione...) offrisse i suoi archivi in maniera trasparente. La legge che fra le altre sancisce questo dovere in capo ai comuni è il Dlgs n° 267 del 2000 all'articolo 10. Due aspetti salienti: 1° non vi è obbligo di motivazione è sufficiente che l'atto rischiesto in visione o in copia riguardi il cittadino in persona. Questo significa su per giù che non potrò chiedere la copia delle concessioni edilizie degli altri cittadini, ma significa anche che tutti gli atti non rivolti in maniera specifica a un cittadino potranno essere oggetto di richiesta. 2° per questo servizio il comune potrà chiedere il pagamento dei soli costi per l'estrazione e l'eventuale copia.
Ieri mattina mi sono recato in comune per chiedere di visionare la convenzione che regola il PEEP riguardante il mio appartamento. La solerte impiegata mi ha quindi presentato un modulo per la richiesta e un bollettino postale per il versamento di 13 euro.
Che io debba sottoscrivere un modulo nulla da eccepire, che debba specificare sempre il mio "interesse diretto attuale e concreto" già pone qualche perplessità, ma i 13 euro per la sola visione mi sembrano davvero troppi!
Mettiamo che un impiegato comunale di un livello intermedio guadagni una cifra di circa 16 euro l'ora lordi comprensivi di imposte, 13esma, tfr, ecc.. 13 euro corrispondono a circa 45 minuti di lavoro. Mettiamo anche 30 minuti perchè, per ipotesi, a Legnaro i costi del personale sono particolarmente alti. Prendere da una cartella il documento e porgerlo allo sportello non credo proprio occupi tutto questo tempo. I tredici euro arrivano a i 55 se il documento è vecchio di oltre 20 anni. A questi soldi vanno sommati quelli delle fotocopie: ben 20 centesimi per foglio A4. Nemmeno la cartoleria ( che di fotocopie ci vive) fa pagare così tanto. Per dare un'idea, all'università, il costo copia è di 0,026 euro: quasi 8 volte di meno!!!!
Ho dato un'occhiata ai prezzi applicati da altri comuni in giro per l'Italia molti non fanno pagare proprio nulla, altri si fanno riconoscere un piccolo contributo.
Ma qui si tratta di lucro o piuttosto di un ostacolo per impedire ai cittadini l'esercizio di un diritto? Altra questione: qua e la' nei regolamenti di altri comuni troviamo scritto che i consiglieri comunali hanno accesso gratuito agli atti: a Legnaro cosa prevede il regolamento? Per visionare il regolamento bisogna spendere 13 euro? Perchè non è on line come gli altri regolamenti? I dipendenti pubblici non percepiscono già uno stipendio pagato con le tasse dei cittadini? Perchè pagare ulteriormente per l'esercizio di un diritto?
Chiedo la modifica immediata e con effetto retroattivo del listino prezzi legnarese adeguandolo a quello del comune di Firenze disponibile a questo link. Presuppongo che le richieste di accesso agli atti di un grosso comune siano molto di più di quelle di un comune di 8500 abitanti e pertanto rilevino molto di più in termini di costi per l'amministrazione.
Chiedo venga immediatamente reso disponibile on line il testo del regolamento vigente, chiedo vengano rese disponibili on line tutte le convenzioni peep degli ultimi 20 anni e ogni altro documento di interesse pubblico.

Saluti Davide

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione da vendere. E' un modo per punire i vecchi residenti. Io per un documento come il tuo ho pagato 56€, mentre un residente recente non paga nulla.Il costo del servizio viene fissato ogni anno con Delibera, delibera sempre contestata in Consiglio Comunale dal solo Negrato mi pare....inascoltato.

Anonimo ha detto...

Lo stesso certificato a due prezzi diversi a seconda di chi lo richiede. Per una pubblica Amministrazione è incostituzionale!

Anonimo ha detto...

Nel primo dei due numeri di Legnaro Notizie del 2007 (giornale della locale Amministrazione Comunale)in un articolo sottotitolato: "Spese facili, mani bucate, contributi che sono regalie.....e tante tasse", commentando il bilancio di previsione di quell'anno, scrivevo il 01/06/2007:
......"con delibera di Giunta Comunale n° 31 del 20/03/07 per i residenti legnaresi di origine che richiederanno al Comune un documento datato di 20 anni: stato di famiglia, certicato di abitabilità, matrimonio, ecc. pagheranno una ulteriore tassa di 50 Euro, 30 Euro per documenti datati di 10 anni. E' incredibile! Balzello che i nuovi arrivati non pagheranno.
Chiediamo al Sindaco, così come già fatto in Consiglio Comunale, di correggere la delibera, diffidandolo di applicarla nel rilascio di documenti inerenti gli uffici di stato civile e anagrafe.
Più sei legnarese di radici storiche più paghi. Non è che siamo alla fobia socio-amministrativa?
Nel contempo Sindaco e Giunta si sono votati l'aumento dell'indennità di carica del 10 per cento"........
Giovanni Negrato

Anonimo ha detto...

E dire che fanno il bene dei cittadini.
Con tutto il da farsi che hanno si sono pure aumentati lo stipendio...
Bisogna proprio dire che lavorano troppo!
O forse che gli mancano.

Anonimo ha detto...

alcuni devono finire di pagare le rate del BMW od altri vizietti..........o i viaggi di missione.
e intanto il nano testa d'asfalto ci aumenta le tasse per fare la guerra alla libia.
proprio l'italia unita, o forse meglio fregatura unitaria e completa.