Riporto la mail di Bruno riguardante l'assemblea ci giovedì scorso:
Giovedì 30 ottobre si è svolta, presso la saletta comunale De Andrè, una riunione pubblica indetta dall’Amministrazione sul tema del riassetto urbanistico del territorio: il Pat.
La relazione dei tecnici ha evidenziato tre elementi: le opportunità, gli obbiettivi e l’uso del territorio in rapporto ai piani regionali e provinciali. In sostanza: quanto e come si può ancora costruire a Legnaro.
Due le conclusioni secondo la relazione introduttiva: 1-riqualificare il territorio valorizzando le zone storiche del paese, per esempio lo spostamento delle scuole per far posto ad una grande speculazione in centro.
2- risolvere il problema della viabilità costruendo nuove strade tagliando a metà zone agricole, per far posto poi a nuove lottizzazioni.
Alcune considerazioni sono doverose di fronte ad una visione politica e culturale di totale cementificazione di questa amministrazione: già negli ultimi anni il nostro comune ha visto sorgere fabbricati lungo l’asse stradale che va dalla zona di Volparo a quella di Casone, per non parlare degli eco mostri in centro o del quartiere in via vitt. Emanuele. E si continua in via Orsaretto. L’obbiettivo qual ‘è: quello dell’aumento della popolazione di Legnaro? E i servizi, il trasporto? Quali i benefici per il paese? Forse quelli di una maggiore vivacità e socialità o arricchimento dei cittadini sul piano della partecipazione alla vita pubblica o associativa o culturale? Fotografando la realtà comunale di adesso è sotto gli occhi di tutti che il paese è privo di qualsiasi stimolo ed incentivo per far uscire i residenti dalle loro case, è sotto gli occhi di tutti che in paese non c’è “vita”. Si è costruito a sufficienza, si tratta ora di ripensare , bisogna avere il coraggio di farlo, di quale sviluppo hanno bisogno le nostre realtà comunali, se uno sviluppo sostenibile oppure incontrollato e di speculazione.
Per La Sinistra di Legnaro Favero Bruno Palazzin Rossano Tono Armando
Il 2 11 2008
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