giovedì 24 aprile 2008

Dossier "ERBA a Legnaro"












Ora, che ci sia in giro una certa quantità d'erba è sotto gli occhi di tutti. Che anche i bambini siano capaci di trovarne in grosse quantità è un fatto ormai assodato. Ma che ogni spazio pubblico, ogni giardinetto, sotto ogni lampione si possa far crescere impunemente l'erba è un scandalo. Ok natura, ecologia e il resto, ma l'erbaccia da marciapiede con le dimensioni di un albero è difficilmente sopportabile. Magari, in ottemperanza a qualche legge regionale, il comune intende aumentare il verde pubblico a disposizione dei cittadini. Chi ha detto che il verde si misura in metri quadrati, anche i chilogrammi esprimono una quantità come daltronde i metricubi. Allora godetene tutti, ogni cittadino può finalmente avere 2 metricubi di verde in più, senza alcun costo accessorio, anzi un risparmio netto visto quanto costa sfalciare. Non dovremo più preoccuparci dei maleducati che calpestano le aiuole in quanto anche per loro rappresenterebbe un pericolo. Addirittura se proprio non ci occupassimo più della questione sarebbe difficile individuare le aiuole stesse ( sarebbe la prima volta che il verde proteggerebbe il verde). La natura ha i suoi ritmi e bisogna rispettarli, ma mi chiedo di che natura siano i soldi che la giunta è chiamata ad amministrare: sempre troppo pochi quando si tratta di interessi di tutti, mai abbastanza se riferiti a consulenze, premi, e tutto il resto.
Notizia di oggi è il sequestro di erba geneticamente modificata , potentissima e pericolosa; si dice che in italia ci siano almeno 3 milioni di fumatori d'erba: cosa ne dite se per risparmiare li invitassimo qui a Legnaro? In 2 o 3 ore non rimarrebbe da fumare nemmeno il rosmarino secco del barattolo e finalmente scopriremmo l'oggetto misterioso.
Ciao a presto

sabato 19 aprile 2008

Severino, omeodinamica e l'orto.


Subito il riassunto:


  • nel mese di luglio, fino a metà agosto si possono autoraccogliere le more, e correre a casa a fare la marmellata.

  • lungo tutto l'anno si può noleggiare la terra (prezzi popolari) per gestire un'orto e goderne i frutti, risparmiare e mangiare sano
  • a ottobre, seconda domenica, si può stare in compagnia nella tradizionale "scartosada"



Lo sapevate che a Legnaro si coltiva omeodinamico? chi di voi sa cosa vuol dire? a chi non piace la frutta e la verdura appena colta? Queste e molte altre domande possono trovare risposte proprio a Legnaro, a meno di un chilometro di pista ciclabile da casa vostra. Severino Bozzolan infatti non ha cancelli per accedere alla sua fattoria, il più del tempo è a curare i suoi campi e sebbene sia sempre alle prese con qualcosa da fare non ha mai fretta e concede volentieri a tutti i suoi ospiti 10 minuti e più per spiegare cosa intende lui per agricoltura biologica. Non abbiate timore ad andarlo a trovare, scoprirete sicuramente qualcosa di interessante. Conoscere il territorio e valorizzarlo significa innanzi tutto godere dei suoi frutti, consumare ciò che si produce in loco ha un sacco di aspetti positivi come per esempio l'economicità e la freschezza. Diventare consapevoli delle ricchezze che ci circondano ci fa apprezzare il posto in cui viviamo aggiungendo ai valori economici (come quello della casa) anche i valori sociali come l'esperienza di far parte di una comunità. Personalmente mi piacerebbe coltivare pomodori per l'estate e una varietà di ravanello autoctona di cui non sapevo l'esistenza per l'inverno. Non mi dilungo oltre nel descrivervi una delle più belle realtà di Legnaro, piuttosto vi invito tutti ad andare a conoscere Severino in compagnia dei vostri figli. per indirizzo e informazioni varie visita il sito:
http://www.provincia.padova.it/agricoltura/fattorie/dir_fat/fat_clara.html
Ciao

mercoledì 16 aprile 2008

Vi propongo una riflessione di Jacopo Fo all'indomani della sconfitta della sinistra alle recenti elezioni. Non so se approvo tutto quello che dice, sicuramente faccio mio il concetto che bisogna innanzi tutto fare qualcosa di concreto, basta discutere di grandi conquiste cambiamo la nostra vita a partire da noi! e io aggiungo dal nostro comune.

Cosa fare dopo la batosta.
Care amicheCari amici,la maggioranza degli italiani ha deciso che vuole altri 5 anni di Berlusconi. Lo hanno deciso in vari modi: a destra votandolo, a sinistra dividendosi durante le elezioni e anche prima. E dividendosi sono riusciti a concludere poco in due anni di governo, sono riusciti a far cadere Prodi prima che riuscisse a combinare qualche cosa di sostanziale. La mia unica speranza e’ che questa strada ci porti da qualche parte. Continuo a credere nell’esistenza di un disegno positivo della storia e in una saggezza dei popoli (sul lungo periodo).Evidentemente la situazione italiana e’ talmente compromessa che solo un definitivo tzunami Berlusconi puo’ costringere a cambiare cultura.Ma e’ chiaro che questa svolta a destra la pagheremo cara.Ed e’ anche chiaro che il Movimento si trova di fronte a un trivio.E dalla scelta che ognuno compira’ nei prossimi anni dipendera’ tutto.Le 3 alternative sono:le proteste di piazza;i referendum;la costruzione di frammenti di vita ed economia alternativa.Credo che queste elezioni porteranno alla radicalizzazione di una parte del Movimento che scegliera’ la via delle proteste di piazza.Ma sono convinto che questo portera’ soltanto a una repressione durissima.E credo che la maggioranza schiacciante di Berlusconi tagliera’ ogni speranza di cambiare rapidamente qualche cosa con strumenti come il referendum. Quello che abbiamo davanti e’ un blocco di interessi monolitico, rafforzato da un risultato elettorale plebiscitario. Non ci faranno fare nessun referendum, daranno un’aggiustatina alle leggi che vogliamo abrogare e tanti saluti. Certo questo non vuol dire che il V-day di Beppe Grillo non serva a niente. La denuncia serve sempre. Ma togliamoci dalla testa che otterremo il crollo della partitocrazia in tempi brevi. Potremo solo impegnarci in una battaglia di contenimento degli abusi piu’ gravi.A mio parere l’unica via e’ quella della costruzione concreta di pezzi di un mondo mgliore. La politica dei piccoli passi concreti, dei piccoli risultati subito.Per spiegare meglio cosa intendo mi viene in mente l’esperienza dei Micro Huertos cileni, i Micro Orti.Si tratta di una storia poco conosciuta. Una di quelle storie che alla sinistra mammuth non interesano. Dopo il colpo di stato in Cile la sinistra fu spazzata via. Tutti i suoi dirigenti a tutti i livelli erano fuggiti, incarcerati o morti.Fu allora che, in ambienti cattolici, inizio’ a svilupparsi questo progetto di agricultura nelle favelas intorno ai quali si raccolsero molti superstiti del Movimento. Grazie a numerose ricerche ed esperimenti realizzati, in quegli anni si era sviluppata una nuova idea di agricoltura intensiva su piccolissima scala, capace di offrire rendimenti altissimi per metro quadrato. Iniziarono così l’organizzazione di corsi su come produrre il cibo per una famiglia di 4 persone in 50 metri quadrati di orto, impiegando tecniche incredibili di coltivazione sinergica tra diverse piante, copiata dai Maja e dalla Biodinamica. (http://www.jacopofo.com/node/2079)In questo modo si aiutarono centinaia di migliaia di famiglie cilene a sopravvivere in anni difficilssimi, si sviluppo’ il senso della cooperazione e del valore dell’impegno individuale, e si posero quindi le basi per una rinascita culturale del paese. E oggi il movimento dei Micro Huertos e’ una realta’ che si e’ diffusa in tutto il Sud America, che e’ riuscita realmente a migliorare la qualita’ della vita di milioni di persone.Da decenni sosteniamo che l’errore essenziale del movimento progressista italiano e’ stato quello di non mettere al primo posto le pratiche sociali che cambiano la vita della gente, e di prediligere invece il teatrino della politica e la spettacolarita’ liturgica delle proteste di piazza.Non sono i discorsi o i cortei che cambiano la testa delle persone ma i modi di vivere.Le componenti maggioritarie del Movimento progressista italiano hanno sempre considerato poco o nulla importanti l’informazione sessuale, la formazione culturale, la cooperazione solidale, l’economia alternativa, i gruppi di acquisto, il cambiamento degli stili di vita.I numeri sono chiari: si stima che siano almeno 3 milioni in Italia gli oppositori radicali, quella galassia che va da Beppe Grillo a Lilliput, alla Sinistra Arcobaleno e che comprende poi una galassia di altre entita’.Di questi, quanti aderiscono a un gruppo di acquisto? Quanti hanno consociato il loro contratto telefonico? Quanti hanno approfittato della possibilita’ di non consumare piu’ energia elettrica prodotta dal petrolio?Vogliamo esagerare? Diciamo 100mila persone.Si parla sempre della necessita’ di convincere il popolo della necessita’ del cambiamento.Ma non ci serve oggi convincere il popolo.PRIMA e’ necessario che noi si riesca a convincere chi gia’ e’ schifato di questo mondo - ed e’ gia’ convinto che vorrebbe il cambiamento - a smetterla di limitarsi a parlare e a partecipare ogni tanto a un corteo.Se riuscissimo a convincere il 10% di questi tre milioni di oppositori verbali a consociare in modo rivoluzionario i loro consumi assisteremo a veri cambiamenti. 300mila persone che comprano tutte assieme costituirebbero una forza economica notevole e possono determinare l’esistenza di nuovi prodotti e servizi. Ad esempio, possono farsi produrre l’auto elettrica domani mattina.A questo punto speriamo che chi fino ad oggi si e’ illuso che la protesta di piazza o il voto potessero cambiare questo paese si ricreda e comprenda che abbiamo una sola possibilita’ ed e’ sui tempi lunghi. La consociazione dei consumi e’ oggi l’unico strumento in mano alle fasce piu’ deboli della popolazione per affrontare una crisi economica che sara’ spietata. Risparmiare energia e iniziare a produrla in proprio (grazie ai finanziamenti del solare e dell’eolico), tagliare i costi di acquisto di prodotti e servizi, sono le uniche scelte che oggi possono portare le famiglie a un risparmio dell’equivalente di due stipendi e mezzo all’anno lo abbiamo ripetuto fino alla nausea. Due stipendi e mezzo, per una famiglia di lavoratori, non sono bruscolini e sfido chiunque a dimostrare che e’ possibile un risultato, anche lontanamente simile a questo, con altri metodi di lotta.Questo vuol dire sviluppare l’economia alternativa! Si tratta di un grande, vitale, obiettivo.E’ la strada di Yunus e della Banca dei Poveri.Ma e’ necessario che chi vuole un’Italia diversa inizi a consumare in modo diverso.Il nostro potere e’ nella nostra forza come consumatori. Da anni ripetiamo la frase di Alex Zanotelli: VOTI OGNI VOLTA CHE FAI LA SPESA!E’ ora che il Movimento progressista metta questo principio al centro della propria filosofia e capacita’ di cambiamento.
(Di Jacopo Fo, tratto dalla mailing list Cacao, per info www.alcatraz.it )