martedì 28 maggio 2019

Considerazioni ancora calde sul voto di ieri a Legnaro

Sapevamo che i Moderati per Legnaro non potevano fare più del 40% e così è stato. Non avremmo mai potuto immaginare che la lista della Lega potesse prendere così tanti voti. E così abbiamo perso anche questa volta.
Centinaia di elettori votati al cambiamento hanno ritenuto di essere meglio rappresentati dalla lista Legnaro Di Lallo sindaco, autonomia per il Veneto.
Il risultato rimane lo stesso da anni: governano con il 40% dei voti a fronte di un'alternativa divisa.
Potevamo fare fronte comune? Francamente non credo. In politica, in teoria, si può tutto, ma conoscendo le persone che oggi la fanno a Legnaro ritengo che la cosa non sarebbe mai stata possibile. Avremmo semmai potuto fingerci di essere quello che non siamo e non saremo mai, ma in realtà, dobbiamo fare tutti i conti con la nostra natura e accettare il fatto che non tutto dipende da noi. Tutte le persone votano con la testa ma anche con il cuore e con lo stomaco e se qualcuno ha compiuto un grande sforzo e ha votato dove mai prima aveva votato, tanti sono rimasti fedeli alle loro convinzioni. Un dato incontrovertibile che non vale la pena di essere discusso e approfondito: destra e sinistra sono categorie insuperate e vive anche se non trovano più corrispondenza nelle ideologie di partito.
Insieme per Legnaro ne esce sconfitta ma, in termini di voti assoluti, con il miglior risultato elettorale dal 1999 ad oggi: 1643 voti. 
Abbiamo lavorato per creare una lista capace di attrarre i voti di tutti ma, a parte qualche nobile eccezione, abbiamo raccolto prevalentemente i voti del centrosinistra da troppo tempo orfano di una rappresentanza unitaria nazionale capace di incidere anche a livello locale come invece ha fatto la Lega di Salvini. Ripeto: dobbiamo fare i conti con la nostra natura rispettandola, accettandone i limiti e apprezzandone le grandi doti di generosità e onestà. Se è vero che non possiamo rappresentare tutti i cittadini, se è vero che la nostra fetta di elettorato non è sufficiente a darci la vittoria è anche vero che per far funzionare la democrazia abbiamo il dovere di presentarci e di rappresentare. Un ruolo faticoso e reso ingrato da chi non ascolta le nostre istanze oppure finge di ignorarle per poi appropriarsene trasformandole. Un ruolo fondamentale che si identifica con il nobile concetto di resistenza. 
Sono molto triste per questa sconfitta, mi consolano le 89 preferenze personali che, confrontandole con quelle di tutti gli altri candidati di tutte le liste mi rendono molto orgoglioso e grato per tanta fiducia affidatami nonostante non sia nato e cresciuto qui a Legnaro e non abbia ricoperto e non ricopra ruoli di grande visibilità all'interno delle organizzazioni sociali legnaresi. Grazie!
Il mio augurio per la nostra comunità è che tanti cittadini comincino a fare la politica, ad interessarsi di ciò che succede in consiglio comunale, che pretendano di prendere parte al processo decisionale. 
Noi, per quanto di nostra competenza, dobbiamo scegliere di continuare a rimanere uniti e a mantenere viva la rete di relazioni che hanno garantito la raccolta di ben 1643 voti. Insieme per Legnaro ha dimostrato che il centro sinistra esiste, può votare compatto e può attrarre i voti di un centro destra a sua volta orfano di una rappresentanza politica credibile e alternativa. Abbiamo creato un programma da zero discutendolo e condividendolo assieme a tutti coloro che ne hanno voluto prendere parte. Abbiamo tutti assieme portato avanti una campagna elettorale condividendone anche gli aspetti più marginali. Abbiamo discusso e preso decisioni, ci siamo appassionati e abbiamo partecipato spesso divertendoci. Dobbiamo continuare per questa strada, io la ritengo l'unica percorribile. 
Buon lavoro a tutti.

Davide

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