venerdì 4 settembre 2015

Legnaro, studenti e anziani...


Legnaro può contare sulla presenza di diversi studenti universitari. Per quanto  se ne parli poco e quasi sempre male, rappresentano per molte famiglie legnaresi un'ottima opportunità di guadagno: anzi, per qualche anziano, gli studenti universitari, fanno la differenza fra povertà e una vita dignitosa. Non solo: c'è il bar che guadagna con gli studenti, c'è il centro copie, il pub, il ristorante, le agenzie immobiliari...Però ci sono specialmente gli appartamenti in affitto. Ogni mese diverse centinaia di studenti pagano la loro stanza che può arrivare a costare anche 250 euro più le spese. In alcuni casi affittare camere a studenti è diventato il primo lavoro di qualche legnarese.
E' per questo che ci si stupisce che, proprio la categoria degli studenti universitari, sia molto bistrattata. Compito di una buona amministrazione è  quello di promuovere la presenza ordinata e vitale di questi ragazzi,  integrarla all'interno della comunità perchè arricchisce l'offerta culturale e al contempo anche le tasche dei cittadini oltre a funzionare da stimolo e fabbrica di idee.  Qui sotto un interessante articolo tratto da "Il Sole 24 Ore"

Confabitare rilancia l’«adozione» degli studenti da parte di anziani soli


Bologna città di studenti fuori sede e tanti sono quelli che cercano casa sotto le Due Torri. La bussola dei cacciatori di annunci è sempre la stessa: quanto costa? Nulla nemmeno un centesimo partecipando al programma “Nonni adottano studenti” di Confabitare proposto per il sesto anno consecutivo. 
L'idea era nata cinque anni fa con l'intento di rispondere alle esigenze economiche degli studenti e, contemporaneamente, di contrastare il fenomeno del “mercato nero” degli affitti sotto le Due Torri. L'iniziativa vede protagonisti, in prima persona, anziani soli o in coppia che danno la loro disponibilità ad accogliere in casa propria uno studente, in cambio di compagnia, un po' di assistenza e qualche servizio, come ad esempio la spesa, l'acquisto delle medicine o le commissioni quotidiane. Lo studente, dal canto suo, avrà a disposizione una stanza singola, già pronta ed arredata, e senza dover pagare un affitto.
Confabitare intende rilanciare l'iniziativa per il sesto anno consecutivo, anche in considerazione dei buoni risultati raccolti lo scorso anno, quando, proprio grazie all'intraprendenza dei giovani, alla disponibilità e all'ospitalità dei “nonni”, sono stati sistemati 93 studenti, 63 ragazze e 30 ragazzi, tutti tra il centro e la prima periferia della città. Dal 2009 con questo progetto Confabitare ha fatto entrare oltre 190 ragazzi in altrettante famiglie tutte residenti tra il centro e la prima periferia della città.
“Abbiamo voluto riproporre l'idea anche per quest'anno perché la quinta esperienza ha dato buoni frutti – spiega Alberto Zanni, Presidente Nazionale di Confabitare – ed è stato un valido esempio di convivenza: anziani e studenti sono stati entrambi soddisfatti e pronti a ripetere l'avventura. Basti pensare che alcuni di loro, una volta terminato il percorso universitario, hanno consigliato l'iniziativa ad altri amici studenti che poi sono subentrati nelle case dei “nonni”. L'iniziativa, inoltre, - sottolinea Zanni – si propone da una parte di combattere, in maniera più efficace, il fenomeno degli “affitti in nero” e, dall'altra, di contrastare le truffe che, sempre più spesso, hanno come vittime proprio gli anziani che vivono soli. La presenza di una persona giovane, infatti, molto spesso aiuta a scongiurare questi spiacevoli episodi”.
Per saperne di più ed, eventualmente, per aderire all'iniziativa ci si può rivolgere agli uffici di Confabitare in via Marconi 6/2 a Bologna o telefonare al numero 051 / 270444 o scrivere a info@confabitare.it.

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