sabato 31 gennaio 2015

Il nuovo tratto di pista ciclabile a chi serve?



Ricevo e pubblico.
Mi fermo e scendo dall’auto e offro un caffè al pedone o ciclista che trovo transitare per il nuovo tratto di pista ciclabile costruito lungo la statale 516 verso Piove di Sacco; in un centinaio di passaggi in macchina fatti durante l’arco dei giorni in ore diverse, io non ho mai visto anima viva.
L’inaugurazione ufficiale della pista, è avvenuta nel mese di maggio dell’anno scorso, sono passati nove mesi. L’opera, il manufatto, per l’Amministrazione Comunale di Legnaro era impellente, di massima importanza e necessità per evitare vite umane dei residenti .
Scusate: visto che non viene utilizzata, per chi l’hanno fatta? ( Non sono contro le piste ciclabili, la prima costruita a Legnaro di 600 metri di lunghezza l’ha fatta chi scrive: collega la zona industriale con il centro paese e con costo moderato.)
Tre anni fa il Consorzio Bacchiglione-Brenta tenne una conferenza nella sala consigliare del nostro Comune riferita alla situazione idraulica del locale territorio. In quella occasione un legnarese rimproverò la dirigenza del Consorzio per aver autorizzato il Comune a costruire in quel posto la pista, che ha comportato la distruzione di un enorme fosso che fungeva da serbatoio raccolta acque piovane, una garanzia per evitare allagamenti; segnalava che la sua sezione con la tombinatura è stata ridotta si 10 volte.
L’ingegnere del Consorzio, con meraviglia dei presenti, rispose che pure a lui fa male il cuore ogni volta che si trova passare sulla Statale, ma il Comune di Legnaro tanto ha insistito e tali sono state le pressioni che sentendosi accusato di responsabilità per la continua perdite di vite umane per incidenti stradali che colà si verificano, (???) che di male voglia è stata rilasciata l’autorizzazione.
Va ricordato che il costo del tratto di pista è quattro-cinque volte superiore al costo di opere simili: oltre un milione di euro per kilometro. Incredibile! Viene spontaneo dire che il governo fa bene tagliare i contributi al Comune,non si spreca così il pubblico denaro, denaro versato con grande difficoltà dai contribuenti. Si ha netta la sensazione che gli Amministratori della crisi se ne facciano un baffo.
Attualmente il pensiero del comune sentire è che l’opera ha avvantaggiato le solo proprietà confinanti.

Una domanda: questo tratto di pista è praticabile? All’interno della pista, per tutta la sua lunghezza, trasversalmente sono montati sulla superficie di calpestio una quarantina di piccole piantane, una ventina di copie, una ogni 50 metri di media ( Valutazione di transito con l’auto). Le due piantane di una copia distano circa un metro una dall’altra. Per un anziano o un bambino è un problema passare con la bicicletta, bisogna evitarle. Non è che corrono il rischio di incidente?

Aggiungo per curiosità. Il grande fosso raccoglieva l’acqua dai campi; ora è stata montata una piccola idrovora elettrica, perché??
Giovanni Negrato 

Nessun commento: