venerdì 14 febbraio 2014

Idee concrete per cambiare Legnaro

Continuo la serie delle idee concrete per Legnaro proponendo la costruzione di una nuova casa delle associazioni come c'è a Polverara. Quello dell'associazionismo è un patrimonio che Legnaro addirittura esporta verso i comuni limitrofi impoverendo di cultura e di stimoli il nostro territorio. L'amministrazione non deve ingerirsi degli affari interni delle associazioni, deve però favorirne la nascita e la crescita offrendo quanto più possibile in termini economici e di strutture.
Se esci di casa e non trovi nulla, nessun posto dove socializzare, offrire il tuo contributo, ma anche ricevere dagli altri il loro, vivi in un paese dormitorio.
La creazione di un ambiente ospitale e gratuito significa porre le basi per la generazione di cultura e servizi rivolti ala persona.
Finanziariamente parlando questo intervento è già previsto. Più che altro serve un amministrazione concentrata su questi temi piuttosto che solo sulla speculazione edilizia.

Saluti Davide

P.S.
Quando è stata l'ora di affrontare la variante al piano regolatore l'assessore Licata, e non solo lei, è rimasta una settimana e più chiusa in comune per curare personalmente tutte le richieste dei cittadini. Sarebbe bastato la metà dell'impegno e questa opera avrebbe già visto la luce da un pezzo.
#pensaancheanoiquandotiriesce








9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono al corrente della previsione di un immobile che con un accordo pubblico-privato DOVREBBE essere costruito, in cambio di NUOVA CUBATURA al GREZZO DA UN NOTO COSTRUTTORE EDILE! Sinceramente, come cittadino comune, NON ne sentivo affatto LA NECESSITA. Non credo che questa sia la condizione indispensabile affinchè LE ASSOCIAZIONI OPERINO BENE E SOPRATUTTO IN SINERGIA. Ma il discorso sarebbe lungo. Altri immobili pubblici sarebbero NECESSARI ALLA COMUNITA' per esempio : spazi per posti di ASILI NIDO.questo avrebbe potuto essere oggetto di un accordo pubblico-privato. Naturalmente a QUESTA AMMINISTRAZIONE FANNO COMODO I VOTI DELLE ASSOCIAZIONI NON IL BENESSERE DEI CITTADINI.

Davide Bianchini ha detto...

Dai dati che conosco il nido dell'università può accogliere ancora bambini. Forse non sono i posti nido a mancare, ma i soldi ( 400 euro al mese) per pagare le rette. Fare una casa delle associazioni o una rotatoria o una nuova scuola è questione di priorità non di opportunità. Gli accordi già presi non si mettono in discussione tanto facilmente e pertanto mi limito a registrare che l'accordo per la costruzione della casa delle associazioni c'è già, ma non viene perseguito perchè evidentemente non interessa. La popolazione per la prima volta in molti anni sta diminuendo. Bisogna affrontare subito uno studio demografico per intervenire sugli spazi scuola ( nido-materna-elementare-media)per tempo e in maniera oculata. In questo senso scriverò presto una mia proposta concreta.Riguardo all'associazionismo e le relazioni con l'amministrazione CLN farà una riunione a tema in cui si spiegherà cosa intendiamo.

Anonimo ha detto...

Capisco quello che lei vuole dire, che la retta del nido esistente è troppo cara,, questo non vuol dire però, che siano abbastanza i posti per il nido.Ma che quelli che ci sono non sono frubili per il costo. Qundi concordo con lei su uno studio demografico per vedere in prospettiva tutte le esigenze di posti nella scuola di ogni ordine e grado.Non capisco la sua affermazione riguardo all'accordo pubblico-privato, che lei dice : NON INTERESSA, SI RIFERISCE A CHI? A CHI NON INTERESSA?

Davide Bianchini ha detto...

Mi riferisco all'attuale amministrazione che riesce a fare solamente quelle cose in cui guadagnano i suoi assessori. Un esempio: se grazie all'impegno degli assessori vengono rilasciati 150 nuovi permessi di costruire, è gioco forza che alcune delle nuove costruzioni che ne deriveranno verranno affidate a professionisti che lavorano in zona. Arch. Parpagiola assessore lavori pubblici, Arch. Licata assessore urbanistica,Ing. Righetti figlio di geom. Righetti ecologia e poi tutti a fare la dichiarazione dei redditi dal dott. Oregio Catelan sindaco. La casa delle associazioni le assicuro che per loro è questione di secondo piano.

Anonimo ha detto...

Egr. Sig. Binchini, mi intrometto nella discussione , perchè noto delle incongruenze. Da un lato i presenti amministratori hanno firmato un accordo per fare la casa delle associazioni, dall'altro lei afferma che a loro non interessa , allora perchè lo hanno fatto? Forse ha centrato il problema quel signore, che dice per avere i voti delle ASSOCIAZIONI?

Davide Bianchini ha detto...

Più precisamente credo che gli attuali amministratori siano molto più interessati alle utilità che riescono a trarre dal loro impegno politico piuttosto che nei confronti del bene comune. Ciò non significa che non riescano a comprendere quale sia una buona idea. Semplicemente non si impegnano su tutto alla stessa maniera prediligendo sfacciatamente il loro mestiere.

Anonimo ha detto...

Egr. sig. Bianchini nel sito del comune di legnaro c'è un avviso per la partecipazione alla prevenzione della corruzione. Lei cosa ne pensa?

Davide Bianchini ha detto...

Penso che ci siano molti tipi di corruzione. Quella di cui parla il sito di Legnaro è la corruzione che va contro la legge. Se c'è bisogno di porre in essere azioni per contrastare il fenomeno fa bene il sindaco ad adoperarsi con il massimo impegno. Penso poi che c'è anche un altro tipo di corruzione che non è sanzionata dalla legge. Le persone così corrotte sono quelle che, occupando una carica pubblica, antepongono i propri interessi personali a quelli della comunità. Queste persone corrotte creano forse più danni dei corrotti contro la legge, lavorano poco e male per la gente lasciandosi sfuggire le opportunità e realizza progetti anti economici e al solo scopo di guadagnare e far guadagnare gli amici.

Anonimo ha detto...

Male fa la legge a non sanzionare questo tipo di corruzione. Anche se mi rendo conto che non sarebbe facile da perseguire, perchè subdola..Per esempio quando un professionista che è anche amministratore , fa da parte e controparte approvando progetti che egli stesso prepara...ma che non firma facendoli siglare da altri.