venerdì 2 marzo 2012

Le poste

Ricevo e pubblico:

Con la presente voglio portare all'attenzione la totale inaffidabilità, la mancanza di trasparenza dei
servizi postali di Poste Italiane S.p.a. e la pessima capacità di relazionarsi con il pubblico dei suoi
dipendenti, anche se si tratta di un servizio rivolto al pubblico.
Nonostante il servizio primario del gruppo Poste Italiane, come farebbe presagire anche il suo
nome, dovrebbe essere quello di recapitare a casa dei cittadini lettere e pacchi in tempi dignitosi,
tale servizio viene svolto in maniera del tutto inaffidabile.
Oramai oltre ai regolari disagi rappresentati da un recapito discontinuo, tra l'altro già segnalato da
mia madre in più di una circostanza all'ufficio postale del mio comune di residenza, ovvero
Legnaro; l'ennesimo disservizio mi ha spinto a chiedere una maggiore trasparenza da parte del
gruppo Poste Italiane.
La lettera dell'Università degli Studi di Padova datata 18 gennaio 2012, contenente i bollettini per
pagare la seconda e terza rata di tasse e contributi, inviata con Posta Massiva che dovrebbe
prevedere i seguenti tempi di consegna:
– Consegna in 3 giorni lavorativi + quello di spedizione nel 94% degli invii
– Consegna in 5 giorni lavorativi + quello di spedizione nel 99% degli invi
secondo la carta della qualità di Poste Italiane (scaricabile al seguente indirizzo
http://www.poste.it/azienda/ass_consumatori/carta_qualita_24_06_08.pdf ), mi è stata recapitata il
17 febbraio 2012.
Purtroppo la seconda rata universitaria aveva scadenza 15 febbraio 2012, perciò nei 23 giorni
lavorativi + quello di spedizione, intercorsi dal giorno del presunto invio, ho aspettato invano un
bollettino (che per mia fortuna son riuscito a stampare in tempo grazie al sito dell'università).
Arrabbiato per questa inefficienza, il giorno successivo il 18 febbraio 2012, lettera alla mano, mi
sono rivolto all'ufficio postale del mio comune di residenza. Parlo con l'impiegata e le chiedo come
mai mi è stata recapitata questa lettera (oltre ad altre, come due inviti ad un convegno, estratti conto,
un richiamo per una visita medica ecc.) con un mese di ritardo. Mi risponde che non è di
competenza dell'ufficio postale, consigliandomi di chiamare il numero 0497624275229. Chiedo di
poter parlare con il direttore dell'ufficio. Ancora una volta vengo rimbalzato, sentendomi dire che
lui non si occupa di queste cose, che mi darà lo stesso numero di telefono. Inoltre mi suggerisce di
fare un reclamo scritto.
Attendo il mio turno e vengo ricevuto dal direttore. Mi fa entrare, quasi non mi stinge la mano e nel
momento di chiudere la porta, sbuffa sonoramente. Pongo la medesima domanda posta
precedentemente all'impiegata, lui prontamente mi ripete che tutto ciò non è di sua competenza,
tutto dipende dalle poste centrali di Padova e di chiamare quel numero o fare un reclamo scritto.
Allora gli propongo di telefonare lui, visto che il reclamo di un direttore potrebbe essere più pesante
rispetto a quello di un normale cittadino insoddisfatto. La sua risposta mi provoca un'ironica ilarità:
“Oggi è sabato e non lavorano, se chiamo questo numero non mi risponderà nessuno”.
(Quindi se fossi tornato a casa con le informazioni fornitomi dall'impiegata, avrei telefonato ad un
numero inutile il sabato? Perché non mi ha avvisato che il sabato non lavorano? Non lo sapeva o ha
omesso volontariamente tale informazione?)
Insisto, finalmente il direttore fa un tentativo, rimane parecchio al telefono ed ovviamente nessuno
risponde. (Quando tornerò a casa proverò a telefonare nuovamente, ma il numero è staccato e non
serve aspettare un minuto per capire che non c'è nessuno. Magari son troppo malizioso io, ma ha
aspettato più del dovuto per farmi desistere?).
A questo punto domando come mai nella Posta Massiva non vi sia nessun riferimento alla data di
spedizione. Il direttore mi dice che c'è eccome, si tratta di quella sorta di codice a barre presente
sotto il campo del destinatario, però per leggerlo ci vuole un macchinario apposta, non presente
nella sede di Legnaro. (Mi chiedo come mai Poste Italiane non rende visibile la data per questo tipo
di posta? I dati presenti nella carta della qualità come possono essere veritieri se solo un
determinato dispositivo può leggerli? La trasparenza è sempre al primo posto di Poste Italiane!).
Ancora più arrabbiato faccio presente al direttore la volontà di comunicare a tutti, tramite mezzi
informativi online ed offline la totale incapacità di fornire soluzioni alle inefficienze postali che la
mia famiglia, residente a Legnaro, è afflitta; oltre al suo pessimo rapporto con il pubblico, come lo
sbuffare di fronte ad un cliente. Dopo un po' di discussione, gli chiedo com'è possibile fare un
reclamo scritto, visto che sembra il più potente mezzo a sua disposizione, finalmente mi propone un
modulo dove poter comunicare i disagi ricevuti. Lo compilo e lo spedisco insieme al direttore, che
alla fine si scusa per il suo comportamento iniziale e mi ripete la sua impossibilità a sopperire alle
inefficienze presenti nel gruppo Poste Italiane.
Posso capire la difficoltà nel gestire certe situazioni se poi non sei il principale responsabile, ma
trovo assurdo che mi sia stato comunicato un numero di telefono non attivo il sabato e non mi sia
stato fornito fin da subito il modulo per la lettera di reclamo. Tra l'altro ho scoperto che il reclamo è
possibile farlo anche online. Il direttore e l'impiegata non lo sapevano?
Nonostante mi tenga alla larga dai pessimi servizi proposti dalle Poste Italiane, sono costretto a
subire i suoi continui disservizi per quanto riguarda la posta in entrata. Visto che i servizi finanziari
sono diventati il cavallo di battaglia di questo gruppo, perché non cambia denominazione e lascia
perdere il servizio postale?
Federico Degan


Saluti Davide

2 commenti:

Davide Bianchini ha detto...

Non è la prima volta che sento parlare male del servizio postale erogato dell'ufficio legnarese. Mi riferisco specialmente al fastidioso evento per cui per giorni non vedi recaptare una cartolina e poi all'improvviso un pacco di buste. A volte succede di ricevere il settimanale la settimana dopo, a volte le date degli avvisi sono già scadute. Un regime di monopolio gestito da privati: la privatizzazione all'italiana.
Non so dire se sia un fenomeno legnarese o se riguardi un po' tutto il territorio. Di legnarese c'è l'aria che si respira allo sportello: di certo non è delle migliori. Un giorno chiesi il foglio illustrativo che per legge deve essere presente in filiale per i vari prodotti finanziari: mi risposero che il prodotto che stavo cercando non andava bene per me. Peccato che non avessi detto nulla, nemmeno se volevo investire 50 euro piuttosto che 50000. Ma l'arguta impiegata aveva già capito che non faceva al caso mio. Quando insistetti scocciato per avere il foglietto mi si rispose scocciatamente che gli impiegati fanno anche i corsi per relazionarsi con il pubblico. Per fortuna! Anche se penso che l'educazione te la insegnino da piccolo.
Per correttezza devo dire che ho incontrato anche persone gentili e cortesi, ma l'aria che si respira a legnaro rimane pessima.
Davide

Massimiliano Sorgato ha detto...

Pensare che, nella frazione di Casone, la posta viene consegnata una volta alla settimana. Con il vecchio direttore (ora alle poste di Piove di Sacco) non avevo mai avuto motivo per lamentarmi, ma ora la situazione è veramente pessima. Considerando poi, che ad ogni consegna ci viene recapitata anche posta di altre persone (il loro indirizzo è scritto corretto e non è il nostro) la situazione diventa anche fastidiosa.