lunedì 24 novembre 2008

Sanità

Pubblico la lettera di Bruno Favero, con l'occasione ricordo a tutti che è possibile pubblicare i vostri scritti con le uniche limitazioni dettate dalla legge, dal tema "Legnaro" e dall'obbligo di firma.


L’Argine Movimento politico della sinistra unita della Saccisica
Comunnicato:
La Serata del 19 c. m. si è tenuta l’annunciata riunione per discutere di sanità, di sociale, sul ruolo dell’ospedale di Piove. Si è avuta una discreta presenza di persone ed una partecipazione attiva di forze sociali e politiche.
All’introduzione di Sergio Broggio sono seguiti gli interventi previsti con la sola eccezione di A. De Poli che si è dovuto trattenere a Roma per un impegno imprevisto e improvviso.
Tutti gli interventi hanno sostenuto che il dibattito su un tema così importante non può essere affrontato in una sola serata. In ogni caso tutti gli intervenuti hanno convenuto sui seguenti punti:
a) In un periodo di gravissima crisi economica che porta con se disoccupazione e disagio sociale, le istituzioni a partire da quelle centrali (Stato e Regione), non devono tagliare servizi, ma accrescerli;
b) L’ospedale di Piove di Sacco deve essere inserito in un contesto provinciale, che in un quadrilatero, con al centro l’eccellenza del nosocomio di Padova, (Pediatria è la migliore di tutta Europa), gli ospedali di Cittadella, Camposampiero, Monselice-Este, Piove di Sacco, formino quel “castello” a presidio sanitario di Padova e provincia. Questa struttura ospedaliera, qualificata dal punto di vista del personale e della strumentazione tecnologica, può e deve essere in grado, con una discreta sicurezza, di dare risposte qualificate alla domanda di salute che proviene dal territorio Piovese e Padovano;
c) La proposta di legge n° 260, presentata, tra gli altri dalla consigliera R. Bertipaglia, di Piove di Sacco, non è risolutiva della necessaria riorganizzazione e qualificazione ospedaliera, che comprende anche l’ospedale di Piove. Può essere considerata, al limite, come un utile strumento, per richiamare l’attenzione al tema vero dell’impoverimento che la struttura ha subito negli anni di “governo” della U.L.S.S., n° 14 di Chioggia, con la sua dirigenza;
d) L’Argine e l’assessore al comune di Padova di Rifondazione comunista, ritengono del tutto sbagliato andare a costruire un nuovo ospedale a Padova, smantellando quello vecchio. Tale idea risponde quasi unicamente a logiche affaristiche, che spaziano dalla progettazione, alla realizzazione dell’opera, dalla fornitura della tecnologia ospedaliera a quella del materiale di ordinario utilizzo in ambito sanitario-ospedaliero. “La Finanza di Progetto”. Senza considerare la grande operazione di speculazione immobiliare, che può realizzarsi sull’area che attualmente è occupata dal Policlinico e dalle cliniche universitarie (siamo sui bastioni delle mura della città medioevale).
Infine, L’Argine e i partiti della sinistra del Piovese promuoveranno una serie d’incontri con tutte le forze politiche, sociali, del volontariato e delle Parrocchie, al fine di realizzare una serie di iniziative di mobilitazione unitarie, che dovranno culminare in una grande e unitaria manifestazione di cittadine/i, da tenersi entro la fine dell’anno, 2008, davanti il municipio di Piove di Sacco. In quella sede chiameremo il Presidente della Giunta della regione Veneta, Giancarlo Galan e l'assessore competente, a rispondere alla domanda: “cosa volete farne dell’ospedale dei Piovesi?”. E’ il solo modo, forse, per stanarli dalle loro stanze dorate.
L’Argine movimento politico della la Sinistra della Saccisica Piove di Sacco, 21 novembre 2008

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