Visto che potrebbe essere stato il mio ultimo consiglio comunale h deciso di leggere questo discorso:
Negli ultimi
anni ho cercato di limitare la polemica in consiglio comunale evitando, per
quanto possibile, i lunghi discorsi, gli alterchi e le argomentazioni cavillose.
Qualcuno mi rimprovera per questo di non aver fatto opposizione e forse ha
ragione. Ho preferito lasciare scorrere un fiume che non si può fermare con le
parole. Mi perdonerete quindi se oggi mi
prendo un po’ del tempo che vi ho fatto risparmiare in questi anni.
Ho aspettato
con pazienza il momento delle nuove elezioni. Avevo due obiettivi ben chiari in
mente: il primo formare una sola lista alternativa alla vostra per dare ai
legnaresi una vera opportunità di scelta capace di giocare fino in fondo la
partita elettorale e l’altro riempirla di facce nuove. La nostra squadra, ammettendo
che gli attuali consiglieri vengano tutti riconfermati dagli elettori, sarà necessariamente
composta almeno da 4 consiglieri nuovi. Qualora venissimo premiati dagli
elettori, la nostra giunta sarà composta obbligatoriamente anche da due donne
che saranno al loro primo incarico politico.
La
motivazione: attuare un’azione amministrativa di ampio respiro con progetti a
medio e lungo termine che cambino Legnaro trasformandolo in un paese moderno,
ecologico e a misura d’uomo.
Voi,
specialmente in questo ultimo periodo, non avete fatto nulla di mortalmente sbagliato:
una scuola, la ristrutturazione delle scuole del centro, una rotonda in statale,
una pista ciclabile…. Sono tutte opere che prese una per una non hanno nulla di
sbagliato. Chi mai potrebbe sostenere che una scuola è sbagliata o che la rotonda
non andava fatta. Tuttavia, ripercorrendo la storia che ha portato a queste realizzazioni,
è possibile capire perché ho deciso di lavorare per sostituirvi e quanto il
nostro Comune abbia bisogno di una nuova amministrazione.
Prendiamo la
rotonda: probabilmente l’opera che più di qualsiasi altra ha cambiato in meglio
la vita di tutti i cittadini legnaresi. Non l’avevate nemmeno in programma e l’avete
potuta costruire, in fretta e furia, solamente grazie all’apertura della strada
dei vivai. Già dal vostro primo mandato, venti anni fa, però avevate bene in
mente che il problema di Legnaro era la viabilità. Vi accingevate a sversare centinaia
di migliaia di metri cubi di cemento, che avrebbero portato con se centinaia di
nuovi cittadini e avevate intuito che servivano strade alternative a quella del
centro. Avevate anche compreso che spostando le scuole da via 2 giugno, anche
il traffico veicolare della mattina ne avrebbe beneficiato alleggerendosi nei
pressi dell’incrocio con la statale. Per questo avevate previsto una viabilità
alternativa che decongestionasse il traffico in centro unendo via Trieste a via
Orsaretto e viale dell’università e un nuovo polo scolastico.
All’inizio
di via Trieste però si sono costruite, guarda te, nuove case rendendo
impossibile l’allargamento del selciato stradale per adattarlo ad ospitare parte del traffico della
provinciale. Fra gli ultimi atti rilevanti, prima del termine di questo mandato,
avete pure cambiato il progetto iniziale della lottizzazione Primavera spostato
tutta la cubatura in fronte strada di via Orsaretto cancellando anche dalle
mappe il tracciato della strada di congiunzione. Contestualmente allegerendo la
società lottizzante dell’onere di costruirla e mettendo di fatto la parola fine
a qualsiasi idea di viabilità alternativa, condannando Legnaro per sempre, al
passaggio forzato di migliaia di macchine al giorno tutte inevitabilmente per
il centro paese.
Ora la
rotonda, ripeto, opera che non avevate in programma, appare per quello che è:
un palliativo fortuito rispetto a una soluzione del problema studiata e
realizzata nel corso dei 20 anni che avete avuto a disposizione ma che avete
ripudiata in nome degli interessi edificatori di pochi privati.
Dicevo del
polo scolastico questo si appartenuto ai vostri programmi. Qualcosa è andato
storto, oppure avete cambiato idea e intanto avete preferito accontentare i
desiderata nel frattempo considerati più urgenti. Tanto fa che dove avevate
previsto il nuovo polo scolastico oggi ci sono le case costruite dal vostro ex
assessore che, il giorno dopo aver smesso le vesti pubbliche, è diventato socio
in affari proprio dei costruttori a cui il giorno prima aveva firmato le delibere.
Nel
frattempo che aspettavate la benedizione per costruire il polo scolastico, mai
arrivata chissà da chi, gli edifici
esistenti si sono usurati. Abbandonato il progetto non è rimasto altro che
ristrutturarli. (800.000 euro)
Ahi me le
classi delle scuole elementari non bastavano più lo stesso e visto che tutto
stava cadendo a pezzi, avete pensato di buttare giù l’esistente e costruire la
nuova scuola (2.800.000 euro).
Alla fine,
fra costi di ristrutturazione e di nuova edificazione altro che polo scolastico
sarebbe saltato fuori! Senza contare il valore dell’area delle attuali scuole
del centro e di Volparo che sarebbero
rimaste a disposizione delle amministrazioni del futuro, magari anche solo per
aumentare la superficie dedicata allo sport o per essere cedute e con il
ricavato finanziare importanti progetti oppure il polo scolastico stesso: non
era forse questo il piano? Perché non lo avete realizzato? Avete perseguito gli
interessi dei cittadini o quello di committenti amici?
Una delle
opere più emblematiche del vostro ventennio è il tratto Legnarese di pista
ciclabile finanziata dalla Regione per unire Padova a Piove di Sacco. Costata
più di un milione a kilometro rimane oggi una cattedrale nel deserto, pressoché
inutilizzata. In vero l’allora sindaco, ce lo ha raccontato lui, Oregio Catelan
aveva avuto il moto di cambiare il progetto trasformandolo sempre in un tratto
di ciclabile, ma quello che unisce Ponte San Nicolò a Legnaro mettendo nel
contempo in sicurezza, per pedoni e ciclisti, il cavalcavia dell’autostrada. Non
è il buon senso che vi manca, ma la volontà o la possibilità di adoperarlo. Infatti,
vuoi i termini dei bandi di finanziamento regionale, vuoi qualche suggerimento politico
dall’alto, chi lo sa: di fatto nulla è cambiato e la Regione Veneto oggi si
trova con una delle piste più care d’Europa che non collega nulla o quasi, visto
che, prima e dopo, ragionevolmente, non vedrà ancora per molti lustri alcun congiungimento
con Piove di Sacco o Padova. Perché quindi realizzare comunque l’opera? Perché non
è stato possibile cambiare tratto? Anche lo spostamento dall’altro lato della
strada avrebbe prodotto risparmi di spesa. La risposte la sapete solo voi a noi
rimane solo la valutazione di un modus operandi apparentemente irrazionale, mai
fino in fondo spiegato e opaco.
Ora, forse,
vi è più chiara la motivazione che spinge molte, moltissime persone a ricercare
ad ogni scadenza elettorale il cambiamento.
Ora che l’ho
scritta è più chiara anche a me la motivazione che mi sprona a lottare, ancora
una volta dalla parte del cambiamento.
Termino
salutandovi comunque cordialmente ringraziando tutti anche solo per la pazienza
dimostrata in questi anni e oggi. Questo potrebbe essere il mio ultimo
consiglio comunale pertanto vi abbraccio virtualmente sicuro che anche il mio
lavoro di opposizione ha in qualche maniera condizionato la vostra azione
amministrativa rendendola, per quanto poco, migliore di quella che sarebbe
stata senza.
Ciao Davide
Bianchini