martedì 10 marzo 2015

Proposta modesta, oggi seria però!

So già che verrò male interpretato per quello che scriverò qui di seguito. Lo scrivo lo stesso per quelle orecchie che sono in grado di ascoltare. Vorrei spiegare in semplici parole la mia posizione in merito alla costruzione della casa delle associazioni. Tralascio la contradditorietà e la qualità delle proposte espresse a volte a reti unificate a volte singolarmente dalle altre forze di opposizione. Dirò solamente che ritengo la casa delle associazioni uno spazio fondamentale di cui Legnaro necessita da molto, troppo tempo. Uno strumento essenziale per il rilancio culturale e sociale della nostra comunità. Ritengo anche un grosso passo avanti da parte dell'amministrazione il fatto che, per la prima volta in tanti, troppi anni, si ottenga qualcosa di utile alla comunità in cambio di metri cubi di cemento concessi ai costruttori. Da sempre infatti, questa la mia maggior critica, Legnaro concede colate di cemento senza ricevere in cambio nulla se non quattro soldi prontamente scialacquati. Quattro soldi ridotti a due con la famigerata prassi dello scomputo:il regalo di un fazzoletto di verde con quattro giostrine già sfasciate in cambio di uno sconto sugli oneri di urbanizzazione.  Per anni e anni a Legnaro si è costruito in maniera disordinata, senza programmazione ( infinite varianti su varianti al P.R.G. lo testimoniano!), creando diseguaglianze fra cittadini e a volte al limite della legalità se non forse al di là. Ma la cosa più grave a mio modo di vedere non è tanto la colata di cemento, frutto anche di una richiesta di mercato difficilmente arginabile da qualsiasi amministrazione (diciamo la verità!), ma l'aver costruito senza incrementare di pari passo i servizi, la viabilità, i parcheggi la socialità! Oggi abbiamo bisogno tanto di una casa delle associazioni quanto di un nuovo spazio verde. Dobbiamo tutelare l'unica area di Legnaro ancora incontaminata da abitazioni civili ( attorno la Corte Benedettina) e per fare questo dobbiamo valorizzarla rendendola bella e piena di attrazioni per grandi e bambini.
Per questi motivi, in Consiglio comunale, ho chiesto di costruire la nuova casa delle associazioni all'interno di un'area dove far sorgere il bosco di pianura. Non so quanti dei miei colleghi consiglieri lo abbiano fatto, ma prima di esprimermi ufficialmente ho chiamato il costruttore interessato all'accordo il quale mi ha confermato che per lui non ci sono problemi a spostare l'intervento qui o lì. Se mai ce ne dovessero essere sono di tipo normativo/burocratico dato anche lo stato di avanzamento dei lavori. In conclusione voglio espormi chiaramente: il sacrificio dell'area verde dietro al parco di via Cavour per me vale la pena di essere fatto. Sostengo convintamente che però si può rendere l'accordo pubblico privato in oggetto ancora più conveniente per tutta la comunità se inserissimo la casa delle associazioni, all'interno di una nuova e grande e bella area verde attrezzata ai margini della Corte Benedettina.
E ora lapidatemi pure per aver fatto una proposta concreta, realizzabile che tiene in considerazione gli sforzi di questa amministrazione volendo  però contribuire al miglioramento dei risultati senza demolirle tutto in maniera prevenuta a inutilmente polemica.

Saluti Davide



domenica 8 marzo 2015

Una modesta proposta.


A Legnaro comincia a scarseggiare il posto dove poter costruire nuove abitazioni. Con le ultime varianti al Piano degli Interventi dove c'erano due case e un giardino oggi ci sono, almeno sulla carta, tre o addirittura quattro case. Una soluzione quindi per rispondere alle pressanti esigenze abitative del mondo che vuole abitare qui a Legnaro, potrebbe essere quella di costruire sugli alberi. Molto radicalchic così da piacere alla sinistra ecologista, ma anche potenzialmente molto tecnologica ed esclusiva per incontrare i gusti dei figli dei ricchi conservatori.
Servono alberi ad alto fusto possibilmente vicini gli uni agli altri. Effettivamente in centro si sarebbe potuto lotizzare il piazzale della chiesa, ma ahi me, non sono arrivato in tempo con questa proposta modesta. Con lungimiranza si potrebbe cominciare a coltivare il bosco di pianura oggetto di altra modesta proposta della parte politica che rappresento. Poi, contando su Bettini ancora sindaco nel 2040 ( con le alternative che ci sono oggi è ipotesi tutt'altro che improbabile!) convertire tutto in lotti edificabili. Tra l'altro, dato il dissesto idrogeologico e la mutazione del clima mondiale che nel frattempo nessuno sta efficacemente contrastando, costruire a una certa altitudine favorirebbe la sopravvivenza del genere umano anche in caso di inondazioni e allagamenti. 

Saluti, modestamente proponente, Davide


venerdì 6 marzo 2015

Finaziamenti con applauso e piroette!

E' notizia di oggi, apparsa a giornali locali unificati, che Legnaro ha ricevuto un finanziamento di ben 150.000 euro da parte della regione Veneto. Sono contento, ma non mi spiego come mai l'ordinaria amministrazione diventi un fatto da premio giornalistico. Mi sento un po' come quando il neonato fa il ruttino e tutti i parenti applaudono all'incredibile prestazione olimpica del pargolo. Ogni giorno la regione crea bandi per il finanziamento di un sacco di cose diverse. E' il modo scelto dal nostro ordinamento per far arrivare qualche soldo agli enti locali. Non solo la regione, ma anche l'Europa, L'A.N.C.I. e fino a quando c'era lo faceva anche la provincia.  Rifare i marciapiedi, sostituire i lampioni, ristrutturare un edificio adibito a museo o biblioteca, ampliare gli uffici comunali.... Un esempio fra tanti lo trovate a questo link http://www.regione.veneto.it/web/bandi-avvisi-concorsi/ . Qui si offre un contributo economico per sistemare chiese e patronati, lo possono chiedere direttamente gli enti interessati, ma lo può chiedere anche il comune per loro conto. Magari, visto che il piazzale di fronte alla chiesa è un immobile di proprietà della parrocchia, visto il taglio degli alberi e la relativa sistemazione stradale ancora da ultimare, forse si potrebbe fare un pensierino e partecipare anche a questo bando. Ma la scadenza è ottobre e a quella data le elezioni regionali saranno cosa fatta e finita e il parroco , forse, non legge il B.U.R. Mi preme dire che gli uffici tecnici hanno anche questo mirabolante compito. Lo dico a fronte dell'entusiasmo di alcuni consiglieri e assessori: geometri, ingegneri e architetti assunti a tempo indeterminato dal nostro comune, per lavoro, partecipano ai bandi; io so anche che fanno un sacco di altre cose importanti,  quella dei bandi è da molti ritenuta normale, di routine. Insomma, spellarsi le mani perchè qualcuno fa il suo dovere, mi riporta all'esempio del bimbo di prima. Per equità vorrei che gli entusiasti uscissero la mattina del martedì verso le 8 e andassero ad abbraciare commossi i vigili che, fra mille fatiche, gestiscono gli spazi del mercato con gli ambulanti precari. Sono convinto che l'iniziativa apparirebbe sul giornale, ma poichè non porterebbe lustro alle alte cariche regionali, non verrà considerata.
Anche il bikesharing e la nuova scuola di Volparo saranno probabilmente co-finanziati con soldi regionali: anche per loro la stessa enfasi? E' una questione di date.
In verità credo che il nostro comune non approfitti abbastanza dei bandi regionali ed europei e che in questo stato di cose anche una rondine fa primavera: una primavera tanto, troppo elettorale.

Saluti Davide.