martedì 26 febbraio 2013

Risultati elettorali


Primo partito a Legnaro sia alla Camera  che al Senato è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo con oltre il 30% dei voti. Secondo il Pd con poco meno del 20%, terzo il PDL con circa il 19%. Monti e Lega a parimerito al quarto posto con il 9%. Fonte Interno.it
Ora credo sia assolutamente sotto gli occhi di tutti il fallimento della politica tradizionale, la politica fatta dai partiti in funzione dei partiti stessi. Quella politica dove non si parla di problemi e soluzioni ma di chi è il segretario, chi il presidente, il coordinatore di circolo la corrente regionale, le primarie... o peggio la politica fatta solamente attraverso la televisione.
1800 legnaresi hanno espresso tutto il loro desiderio di cambiamento e nel farlo hanno indicato anche una precisa direzione:
  • No alla politica di professione
  • Si al risparmio energetico       
  • Si alla democrazia partecipata
Ora spero non si dica che è tutto un fenomeno transitorio. In effetti lo è: dura esattamente fintanto che lo si sottovaluta.
A Legnaro non è più possibile ignorare la richiesta di rinnovo culturale e politico dei cittadini: chi vuole governare il paese a partire dalla prossima legislatura ( si vota a giugno 2014) deve fare propri i principi etici del M5S e presentarsi alle urne arrivando ai cittadini  attraverso candidati giovani e il più possibile politicamente vergini.

Saluti Davide

mercoledì 20 febbraio 2013

Una vera Lectio Magistralis




Lezioni di ragioneria


Ricevo e pubblico:

Siamo tutti felici e contenti, finalmente qualche cittadino di Legnaro, perché eravamo proprio in pochi (venerdì 15 all’incontro con il sindaco) sa che il bilancio del proprio comune è suddiviso in capitoli, articoli e comma. Rendiamo merito all’attuale amministrazione di averci edotto di questo e del fatto di essere stati informati dei vincoli imposti, al bilancio, dal patto di stabilità europeo e anche dal patto di stabilità interno per i quali: legnaro, “comune virtuoso”,  non può fare quelle scelte di buona gestione amministrativa tanto volute e desiderate dall’amministrazione. Ce ne dispiace. Ora sappiamo con chi c’è la dobbiamo prendere se aumentano le tasse locali o se diminuisce la qualità dei servizi: con l’Europa e il trattato di Maastricht. Il messaggio dell’attuale amministrazione è evidente: non è nostra la responsabilità politica se oggi ci troviamo a gestire l’ordinaria amministrazione e alla necessità di tagliare i costi amministrativi. Ci interessava sapere a fronte di tutto questo: il perché sono lievitati i costi dell’illuminazione, il perché non si fatto più il bando per il necroforo, il perché della superficialità sulla questione del biogas, il perché dell’assenza dell’assessore allo sport in merito alla vicenda delle dimissioni degli allenatori con il relativo caos gestionale di alcune squadre di calcio. Il perché si stanno spendendo 40 o 50 mila euro per la ristrutturazione di alcuni locali del municipio. Ma la lista potrebbe continuare. Sappiamo solo che nei prossimi mesi ogni famiglia legnarese avrà un aggravio di 400 -  500 euro per la Tares.


Favero bruno
Circolo sinistra ecologia libertà
Legnaro   dal mattino del 20 febbraio 2012

domenica 17 febbraio 2013

Enea: progetto Lumiere

Su segnalazione di un affezionato lettore vi propongo il link a questo progetto. Enea è un'agenzia pubblica, una risorsa gratuita e di valore internazionale. L'assessore all'ambiente potrebbe sottoscrivere l'adesione al progetto per il comune di legnaro. Ricordiamoci che è in scadenza il contratto con l'azienda che per 5 anni ha gestito (male!) a carissimo prezzo i nostri lampioni, ricordiamoci che la Germania spende per l'illuminazione pubblica il 50% in meno che l'Italia e vuole ancora risparmiare. Sentire le esperienze di altri comuni e la voce di esperti potrebbe farci risparmiare un bel po' di soldi. Se l'assessore non ha tempo sono sicuro che in paese qualcuno di sufficientemente preparato ci sia per seguire il progetto e rendicontare a giunta e consiglio.

Aderire al progetto

ENEA ha individuato nel settore dell’illuminazione pubblica notevoli potenzialità di risparmio energetico grazie alla presenza sul mercato di numerose tecnologie innovative, delle relative competenze tecnico-scientifiche per applicarle e delle capacità di elaborare progetti integrati in grado di condurre all’individuazione di modelli tecnologici di riferimento validati e potenzialmente replicabili su scala nazionale. L’illuminazione pubblica, vale a dire l’illuminazione stradale, costituisce peraltro oggi una delle voci maggiori della spesa energetica dei Comuni italiani, le cui disponibilità economiche e competenze tecnico-scientifiche non sono talvolta sufficienti a consentire l’attuazione di politiche energetiche efficienti volte alla riduzione dei consumi di energia elettrica nel settore.
Sei un Comune? Entra a far parte del Network dei Comuni per essere facilitato nella programmazione e realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica degli impianti di Illuminazione Pubblica. Per i Comuni che aderiranno sono previsti alcuni audit energetici gratuiti, Workshop di trasferimento a partecipazione gratuita per gli addetti comunali del settore nonché il trasferimento dei risultati ottenuti e delle competenze acquisite. L’adesione è gratuita e non comporta alcun obbligo per le amministrazioni comunali.
LUMIÈRE si rivolge in primo luogo ai Comuni italiani con l’obiettivo di delineare dei riferimenti tecnologici, economici e finanziari finalizzati all’efficienza energetica degli impianti di IP stradale delle aree comunali.
Sei un'azienda? Se sei un’Azienda o un Comune che ha già intrapreso un percorso di riqualificazione, segnalaci best practice in termini di realizzazioni o tecnologie innovative.
Sei un promotore della sostenibilità o associazione di aziende (province, P.A., associazioni no-profit, agenzie per l'energia regionali, associazioni di comuni, associazioni di industriali)?
Aiutaci a sviluppare sinergie (a titolo gratuito) e creare tavoli per definire gli standard. Spiegaci quale può essere il tuo contributo a Lumière.


Enea.it

Efficienza Energetica

Sito web Obiettivo Efficienza Energetica
Sito web Obiettivo Efficienza Energetica
L’ENEA è impegnata da oltre 30 anni sul fronte dell’efficienza energetica e, in particolare, nella ricerca e sviluppo di tecnologie che accrescano l’efficienza nella produzione dell’energia e nel suo utilizzo, a supporto della PA nella definizione di metodologie per la quantificazione dei risparmi energetici, utilizzate sia a livello centrale sia locale per l’applicazione delle diverse disposizioni normative, nella diffusione della cultura dell’efficienza energetica.
Attualmente, l’Agenzia ENEA è impegnata:
  • in studi e ricerche per il risparmio di energia elettrica nei settori terziario, civile, illuminazione pubblica, condizionamento degli ambienti, trasporti, nell'ambito di un Accordo di Programma con il Ministero per lo Sviluppo Economico.




Saluti Davide

giovedì 14 febbraio 2013

Spending review legnarese

Lunedì ha nevicato copiosamente. In varie parti del paese è saltata la corrente. Anche a Volparo è andata via la corrente elettrica. Fin qui nulla di strano. Questa mattina, giovedì 14 febbraio il riscaldamento della scuola materna è ancora spento o meglio, viene da poco acceso e tutti i bambini, le maestre e gli operatori della scuola patiscono il freddo.
Che quando va via la luce la caldaia va in blocco è una questione di sicurezza conosciuta, che nessuno tra martedì e mercoledì si sia ricordato di riavviarla invece è una questione di disorganizzazione. Disorganzzazione pagata sulla pelle di bambini tra i tre e i cinque anni.
Mi si dice che questa è la terza volta che accade. Ora si dirà che è una norma di spending review oppure che non è vero niente. Il freddo però è stato patito. Di chi è la responsabilità? L'impianto di condizionamento con pompa di calore promesso orai da anni che fine ha fatto? Un pensierino per la prossima ca,pagna elettorale lo farete di certo, ma sappiamo già che costano molto meno rifare le aiuole.

Saluti Davide

sabato 9 febbraio 2013

Legnaro Il concorso annullato

Io non mi soffermerei troppo sull'ipotesi che il posto di lavoro fosse in realtà già stato assegnato  a prescindere dal concorso. Spero che se ci sono gli elementi per indagare la magistratura indaghi oppure si archivi il tutto.
Il dato certo è che il Sindaco Oregio Catelan, il vicesindaco Bettini e la giunta tutta un posto di lavoro o una pensione ce l'hanno e forse per questo non riescono a fare a meno di prendersi gioco di chi è disoccupato. Perchè indire un concorso prevede il fatto che tu abbia verificato le capacità economiche del comune, poi annullarlo, dicendo che non ci sono i soldi significa prendere per il culo (sono arrabbiato, scusate!) 84 persone e le relative 84 famiglie.
In ogni occasione i politici di professione come Oregio Catelan e Bettini, entrambi al terzo mandato con cariche remunerate, non perdono occasione di far vedere come loro, nonostante siano benestanti, conoscano bene la situazione dei sudditi (rectius cittadini) e si prodighino per migliorarla anche in assenza di soldi.
Qui di seguito la prova della verità.


Dal Mattino di Padova del 5 febbraio scorso. 
LEGNARO. Sulla revoca del bando per l’assunzione di un operaio necroforo le opposizioni vogliono vederci chiaro e annunciano un’interrogazione al Consiglio. Il bando, annullato a tre giorni dell’esame (in programma ieri mattina) prevedeva l’assunzione a tempo indeterminato di un addetto ai servizi cimiteriali per un compenso di 17 mila euro l’anno. Al concorso hanno partecipato ben 84 persone ma l’amministrazione, all’ultimo, ha deciso annullare la selezione «per non aumentare l’attuale livello di spesa del personale». «Il bando era forse mirato?» si chiede il consigliere Lorenzino Collesei «forse l’elevato numero di domande ha fatto saltare il proposito». Punta il dito contro i “compensi accessori” il consigliere Sandra De Salvador. Tra questi quelli per i compensi Ici, approvati dalla giunta meno di una settimana fa. Si tratta di un fondo incentivante destinato al personale impegnato nell’accertamento della vecchia imposta sugli immobili, ai quali viene riconosciuto un indennizzo accessorio sulle somme incassate dall’ente. Come a dire: i tagli al bilancio che hanno costretto la revoca del bando non toccano proprio tutti i capitoli. «Non che i dipendenti li non meritino» ha precisato la De Salvador «ma non si può non notare una certa discrepanza». (m.man.)

lunedì 4 febbraio 2013

La bolletta da 10 a 17 mila euro Luci di giorno, spente la sera



Io, quando affidarono  l'appalto di illuminazione pubblica al Consorzio Energie Locali di Hera, c'èro. Ero seduto fra il pubblico durante il consiglio comunale. Ricordo bene che fu criticata la scelta innanzitutto perchè sarebbe costata molto di più! Oggi, con oltre il 70% di incremento non solo la critica ha si è dimostrata di buon senso, ma è stata superata a rialzo in maniera spropositata.
Già da questo blog ripresi tutte le lamentele sul servizio di illuminazione presenti nell'unico spazio dove i cittadini sono liberi di dire qualcosa ossia la pagina Facebook del comune. Lamentele più costi chiudono il cerchio attorno all'incompetenza di un'amministrazione sprecona e priva di scrupoli quando si parla di soldi pubblici: tanto a pagara sono sempre gli altri, loro il compenso lo prendono tutti i mesi.
Ringrazio il lettore per il link dell'articolo  che riproduco  qua sotto.


Dal Mattino di Padova
illuminazione pubblica a legnaro

La bolletta da 10 a 17 mila euro Luci di giorno, spente la sera
Continui problemi alla rete della pubblica illuminazione. Lo sfogo dei cittadini passa per la pagina facebook del Comune. Segnalati guasti a ripetizione: lampioni accesi in pieno giorno in via XXV Aprile e in via della Resistenza; punti luce spenti la notte in via Torino; strade al buio per settimane come in via San Biagio e in via Mazzini; problemi alla rete in via dell’Industria, via Tobagi e in via Europa.

E queste sono le segnalazioni che si riferiscono agli ultimi sessanta giorni. Per contro aumenta il costo dell’elettricità. Nel 2008, in un’ottica di riduzione dei consumi, il Comune ha abbandonato la gestione diretta della pubblica illuminazione, aderendo ad una convenzione quinquennale tra Consip (società del ministero dell’Economia), Rti Consorzio energie locali e gruppo Hera. Il contratto faceva riferimento a 1188 punti luce in paese per costo complessivo, al netto di Iva, di 626 mila 820 euro nell’arco dei cinque anni. I punti luce sono risultati poi essere una sessantina in più. E via con gli aggiornamenti di spesa tra conguagli, corrispettivi, adeguamenti Istat e rialzo dell’Iva.

Calcolatrice alla mano, il canone è passato da 10 mila 447 euro al mese (più Iva) del 2008 a 17 mila 283 (con Iva al 21%) del 2012. Insomma, i costi aumentano. Al pari dei disagi. «I tempi di intervento per le riparazioni sono regolati dalla convenzione e in genere rispettati» dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Davide Parpagiola «ma spesso non è facile determinare il problema. Si tratta di punti luce realizzati nel tempo, alcuni risalenti a più di trent’anni fa, per i quali l’individuazione dei guasti può risultare difficile. Inoltre tutti gli interventi a carattere straordinario non sono compresi nell’appalto Consip».

La convenzione, stipulata nella scorsa legislatura dalla giunta dell’allora sindaco Giovanni Bettini, scadrà ad agosto di quest’anno. «Per rinnovarla si dovrà tenere conto di Consip» annuncia Parpagiola «ma personalmente credo si possa ottenere un servizio migliore ad un prezzo più basso».

Come tanti Comuni anche Legnaro (foto) ha deciso di alternare l’accensione di alcuni lampioni, così da cercare un risparmio in bolletta. «È già stata inviata una lettera alla ditta affinché i punti luce spenti da qualche mese vengano riaccesi e intervallati ad altri» annuncia l’assessore che, per quanto riguarda le segnalazioni, invita i cittadini a rivolgersi direttamente all’ufficio tecnico il quale, pare, non abbia accesso alla pagine social del Comune.

Martina Maniero

01 febbraio 2013

venerdì 1 febbraio 2013

Ricevo e pubblico:


PREMESSA

La Pianura Padana, per le Autorità di competenza europee, è l’area più inquinata da smog del vecchio continente. All’interno di questa area, la massima concentrazione  nell’atmosfera di gas tossici si annida nei centri abitati delle città capoluogo e nei centri abitati dei Comuni  periferici vicini.
Un problema sempre più acuto e ormai cronico. Gli scarichi delle auto e dei mezzi di trasporto e soprattutto  quest’ultimi con i loro motori di grande cilindrata, sono riconosciuti i maggiori responsabili.
Per la rivista Quattroruote, un’automobile di media-alta cilindrata che viaggia ad una velocità costante di due terzi della massima, per ogni Kilometro percorso, scarica  nella aria oltre 200 grammi “in peso” di CO2 (ossidi di carbonio), polvere sottili, ecc.  Una vettura  che viaggia al disotto di questa velocità, che sosta con il motore  acceso -  esempio al semaforo - che si ferma e riparte come avviene spesso nei centri abitati, inquina molto di più del dato sopra esposto; lo stesso avviene nelle code di traffico rallentato. Naturalmente il tutto a danno dei nostri  poveri polmoni.

Il centro urbano di Legnaro rientra fra quelli maggiormente inquinati, tant’è che il Comune è obbligato a porre il  divieto di transito alle auto Euro 0-1-2. Ciò nonostante   su via Roma che è il centro urbano del paese, il luogo più colpito dallo smog, si  fa confluire continuamente il passaggio di nuovo traffico di automezzi.

Una  recente ordinanza del comandante dei vigili di Albignasego obbliga il transito delle auto su via S. Giovanni Bosco, non più a doppio senso di marcia come ora, ma a senso unico, sicché  le vetture che provengono dalla strada statale e si immettono su via Cavour, saranno costrette  ad immettersi nel centro urbano.
Per l’Amministrazione Comunale il nuovo senso unico di via Don Bosco risponde alla necessità di creare dei parcheggi sulla via, in quanto i due grossi condomini edificati di recente a lato della strada ne sono privi. Questo tratto di strada, via Don Bosco, un bypass parallelo a via Roma, è stato costruito molti anni fa con l’intento togliere parte delle vetture dal centro  urbano. L’Amministrazione Comunale ora  utilizza la strada per fini diversi per cui è stata costruita, cioè ad uso parcheggio. E pensare che a lato ci sono terreni liberi che possono  servire allo scopo. Vale sempre per gli Amministratori il moto: danneggiare molti per favorire qualcuno!!


IL FATTO

Gli istituti universitari e l’Agripolis di Legnaro sono collegati con la Stazione delle Ferrovie dello Stato di Padova mediante autobus-navetta che qui arrivano e ripartono: una quarantina di corse al giorno  di andata e altrettante di ritorno.
Da qualche mese, su richiesta della Amministrazione Comunale, il percorso delle navette è stato prolungato fino all’interno del centro urbano del Comune con capolinea davanti ai cortili e sede della Scuola Materna e Asilo Nido Integrato locale, istituzione che ospita complessivamente duecento bambini.

Seguiamo i pullman nel tratto di percorso allungato:
provengono da via Orsaretto - una via tutta curve -, incontrano uno Stop per entrare in centro, girano a destra per 100 metri, altro Stop per attraversare la strada e fare con grande difficoltà l’inversione a U, altro Stop per immettersi in strada, dopo qualche metro Stop per fermata di capolinea. Partenza, dopo 50 metri altro Stop per riattraversare la strada ed rimettersi su via Orsaretto.
I bus con motori di grossa cilindrata, con queste  partenze e fermate in così poco spazio, portano l’inquinamento dell’aria alle stelle in un’area dove di fronte c’è la scuola materna–asilo nido. Non è il massimo per una scuola dell’infanzia: un modo per inquinare il corpo dei bambini? Credo proprio di si! Una quarantina di autobus in arrivo e altrettanti in partenza, sono ottanta che vanno e vengono ogni giorno. Si dirà: “I mezzi servono per il trasporto di viaggiatori”. Non è così. Per me si tratta del puntiglio di qualche amministratore che, ancora una volta, per favorire uno danneggia tanti.
I viaggiatori che utilizzano i mezzi, a detta dei residenti, in una giornata si contano con le dita delle mani. Del resto gli autobus arrivano e partono vuoti; personalmente, non ho mai visto nessuno salire o scendere.
Il collegamento del Comune di Legnaro con Padova e Piove di Sacco-Chioggia avviene da sempre, con centinaia e centinaia di corse giornaliere fatte con pullman di linea con sosta sulla SS. 516
In tutta Italia si cerca di diminuire il traffico nei centri urbani. Stranamente da noi avviene il contrario!
Per il bene dei nostri bambini viene chiesto che il capolinea degli autobus venga   riportato nel sito primitivo, davanti agli istituti universitari, dove siamo in presenza di  ampi spazi all’aperto e lontano da edifici urbani.

Impariamo rispettare i piccoli salvaguardando la loro salute sin dalla primissima infanzia.



Legnaro  31/01/2013                                             Giovanni Negrato