sabato 31 gennaio 2015

Il nuovo tratto di pista ciclabile a chi serve?



Ricevo e pubblico.
Mi fermo e scendo dall’auto e offro un caffè al pedone o ciclista che trovo transitare per il nuovo tratto di pista ciclabile costruito lungo la statale 516 verso Piove di Sacco; in un centinaio di passaggi in macchina fatti durante l’arco dei giorni in ore diverse, io non ho mai visto anima viva.
L’inaugurazione ufficiale della pista, è avvenuta nel mese di maggio dell’anno scorso, sono passati nove mesi. L’opera, il manufatto, per l’Amministrazione Comunale di Legnaro era impellente, di massima importanza e necessità per evitare vite umane dei residenti .
Scusate: visto che non viene utilizzata, per chi l’hanno fatta? ( Non sono contro le piste ciclabili, la prima costruita a Legnaro di 600 metri di lunghezza l’ha fatta chi scrive: collega la zona industriale con il centro paese e con costo moderato.)
Tre anni fa il Consorzio Bacchiglione-Brenta tenne una conferenza nella sala consigliare del nostro Comune riferita alla situazione idraulica del locale territorio. In quella occasione un legnarese rimproverò la dirigenza del Consorzio per aver autorizzato il Comune a costruire in quel posto la pista, che ha comportato la distruzione di un enorme fosso che fungeva da serbatoio raccolta acque piovane, una garanzia per evitare allagamenti; segnalava che la sua sezione con la tombinatura è stata ridotta si 10 volte.
L’ingegnere del Consorzio, con meraviglia dei presenti, rispose che pure a lui fa male il cuore ogni volta che si trova passare sulla Statale, ma il Comune di Legnaro tanto ha insistito e tali sono state le pressioni che sentendosi accusato di responsabilità per la continua perdite di vite umane per incidenti stradali che colà si verificano, (???) che di male voglia è stata rilasciata l’autorizzazione.
Va ricordato che il costo del tratto di pista è quattro-cinque volte superiore al costo di opere simili: oltre un milione di euro per kilometro. Incredibile! Viene spontaneo dire che il governo fa bene tagliare i contributi al Comune,non si spreca così il pubblico denaro, denaro versato con grande difficoltà dai contribuenti. Si ha netta la sensazione che gli Amministratori della crisi se ne facciano un baffo.
Attualmente il pensiero del comune sentire è che l’opera ha avvantaggiato le solo proprietà confinanti.

Una domanda: questo tratto di pista è praticabile? All’interno della pista, per tutta la sua lunghezza, trasversalmente sono montati sulla superficie di calpestio una quarantina di piccole piantane, una ventina di copie, una ogni 50 metri di media ( Valutazione di transito con l’auto). Le due piantane di una copia distano circa un metro una dall’altra. Per un anziano o un bambino è un problema passare con la bicicletta, bisogna evitarle. Non è che corrono il rischio di incidente?

Aggiungo per curiosità. Il grande fosso raccoglieva l’acqua dai campi; ora è stata montata una piccola idrovora elettrica, perché??
Giovanni Negrato 

giovedì 29 gennaio 2015


Avviso indizione Consiglio comunale per il 4 febbraio 2015.

IL SINDACO
Visto l’art. 10, 3° comma, dello Statuto comunale vigente;
Visto il vigente regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale;
AVVISA
Che il Consiglio Comunale è convocato in seduta pubblica di prima convocazione, per il giorno 4 febbraio 2015 alle ore 18.30, presso la sala consiliare del palazzo municipale per trattare e deliberare sugli argomenti riportati nel seguente:

1.      COMUNICAZIONI
2.      INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE
3.      INTEGRAZIONE NOMINA COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI
4.      NOMINA REVISORE DEL CONTO
5.      APPROVAZIONE CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI VIGILANZA.

6.      APPROVAZIONE CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA CENTRALE DI COMMITTENZA

7.      APPROVAZIONE REGOLAMENTO EROGAZIONE CONTRIBUTI ECONOMICI
8.      MOZIONE: VINCOLO DI SOMME IMPEGNATE PER PROGETTO DI "BIKESHARING" COMUNALE, PROPOSTA DAL CONSIGLIERE DAVIDE BIANCHINI.

9.      ACCORDO PUBBLICO/PRIVATO AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE N° 11/2004 e ss.mm.ii. - PROPONENTE DITTA "G.M. 2 COSTRUZIONI" S.R.L. " ADOZIONE VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI.

10. ACCORDO PUBBLICO/PRIVATO AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE N° 11/2004 e ss.mm.ii. - DITTA " IMMOBILIARE BOZZOLAN S.r.l.” ADOZIONE VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI.

11. ADOZIONE VARIANTE N. 2 AL PIANO DEGLI INTERVENTI.

IL SINDACO

Giovanni Bettini

Lo stabilimento Petrini di Legnaro


In questo post non intendo sollevare alcuna polemica o formulare nessuna proposta. Mi interrogo semplicemente sul futuro dell'area dove sorgeva lo stabilimento Petrini qui a Legnaro. E' un appezzamento abbastanza grande e abbastanza centrale rispetto al paese. Confina con una zona residenziale ma è defilato.
Se fossi amministratore proverei ad informarmi presso i titolari del terreno in merito al suo futuro, alla possibilità di acquisirlo e di trasformarlo e renderlo fruibile ai cittadini.
Un parco, un polmone verde, un capannone incubatore di nuove startup legate all'agroalimentare, un'area attrezzata da dedicare alle feste, un centro sportivo, una piscina............
L'area Petrini può non rappresentare nulla oppure diventare la più grande sfida per l'amministrazione comunale dei prossimi 20 anni. 

Saluti Davide

P.S.
della serie "te lo avevo detto"

mercoledì 28 gennaio 2015

Bonus fiscale? Un'idea anche per Legnaro...forse.

Oggi 28 gennaio è apparso questo articolo sul Mattino di Padova. Le amministrazioni locali devono trovare sempre nuove strade per finanziare la cultura e sempre di più anche il sociale. Per questi tentativi non dispongono di armi potenti: in altre parole fanno quello che si può.
Qui a Legnaro preferiamo non provarci nemmeno. La cultura è ormai sinonimo di festa paesana e l'amministrazione ha abbandonato ormai da anni il suo compito di promotore di attività culturali. Briciole alle associazioni e poco altro sono le uniche azioni intraprese.
Non faccio i confronti con i paesi limitrofi per non infierire: a volte basta dare un'occhiata ai siti istituzionali per rendersi conto dell'impietosa situazione di inferiorità del nostro Comune.
Mi chiedo come mai, specialmente gli imprenditori, non pretendano dal sindaco e compagnia soluzione come quella descritta nell'articolo: eppure di donazioni si sa che ne vengono fatte ogni anno!
Un amministrazione preparata e determinata lavora al fianco di privati e imprese generando opportunità di crescita: altri generi di amministrazioni fanno beneficenza con i soldi dei cittadini.

Saluti Davide

lunedì 26 gennaio 2015

La situazione del cimitero nuovo di Legnaro




Io non posso che lasciare che le immagini parlino da sole. Le ho scattate domenica mattina perchè volevo una foto "vera" per il post sulle luci votive. La situazione è imbarazzante. Inutile ogni commento.

Saluti Davide



mercoledì 21 gennaio 2015

Amianto killer anche a Legnaro!!!



L'eternit è una questione molto seria e riguarda sia il pubblico che  il privato. E' una questione sociale non solo perché ad ammalarsi di mesotelioma possiamo essere tutti noi indistintamente, ma perché è stata la nostra società ad ammettere che si potesse utilizzare l'amianto nelle nostre abitazioni.
Per questo da anni la regione Veneto finanzia a fondo perduto lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto: sia pubblici che privati.
Un'amministrazione comunale che dura da a oltre 15 anni non può far finta di niente e cadere dal cielo come se non sapesse nulla.
Non si può arrivare a far scadere i termini prescritti per la bonifica del tetto del magazzino comunale!
Ma se il pubblico non adempie gli obblighi di legge come si può pretendere che lo faccia il privato?
Non è una faccenda che porta voti e pertanto non interessa. E' praticamente impossibile dimostrare che il tumore ai polmoni si è verificato a causa di amianto comunale e comunque si sa i reati come questo in Italia sono sempre prescritti. Impunità e menefreghismo: un binomio perfetto!
Oltre all'amianto di stato c'è anche quello dei privati di cui vi espongo qualche scatto. A volte è la tettoia di un garage, a volte si tratta di centinaia di metri quadrati di tetti di capannone e tutto rigorosamente inserito in aree residenziali qui a Legnaro. Senza colpevolizzare nessuno voglio lanciare un grido d'allarme perchè a 20 anni dalla messa al bando dell'amianto non è più tollerabile una situazione del genere. L'amministrazione deve prendere posizione, mettersi in regola immediatamente con i propri edifici e aiutare concretamente i privati a smaltire l'amianto.


Saluti Davide

P.S.
Invito chiunque abbia foto di manufatti in amianto a inviarle all'indirizzo mail del blog oppure a postarle direttamente nella pagina facebook.

martedì 20 gennaio 2015

Digital champion di Legnaro? Alberto Borzì!


Alberto Borzì è il nostro DIGITAL CHAMPION legnarese. Credo che di lavoro in merito alla alfabetizzazione informatica a Legnaro ce ne sia molto da fare! 
L'amministrazione dovrebbe mettersi a disposizione di progetti come questo. 
In poche e semplici parole il nostro Alberto ci spiega di cosa si tratta.

La figura del Digital Champion è stata istituita dalla Commissione Europea con l’obiettivo che ciascun Stato membro nominasse il proprio digital champion con “lo scopo di promuovere i benefici di una società digitale inclusiva. Essi agiscono localmente. Lavorano con i cittadini, le comunità, le imprese, i governi e il mondo accademico. Lo fanno aiutando le persone a diventare digitali, attraverso la promozione di competenze digitali in materia di istruzione, la promozione di servizi di e-government, incoraggiando l'imprenditorialità, il sostegno alle aziende, spingendole ad abbracciare le nuove tecnologie e ad essere più competitive, contribuendo alla ricerca e all'innovazione. Essi consigliano anche la Commissione europea sull'attuazione dell'Agenda digitale per l'Europa” (wikipedia).
Riccardo Luna, nominato digital champion dell’Italia nel settembre 2014, in linea con la raccomandazione dell’Unione Europea di declinare la carica andando sul territorio (“going local”), ha deciso di nominare un DC in ogni comune italiano: poco più di 8000. Una rete di attivisti, volontari, appassionati di digitale con il compito di mobilitare il paese porta a porta.
I Digital Champions italiani avranno tre obiettivi: 1) dovranno essere una sorta di help desk per gli amministratori pubblici sui temi del digitale 2) dovranno muoversi come difensori del cittadino in caso di assenza di banda larga, wifi ed altri diritti negati 3)dovranno promuovere, anche con il ricorso al crowdfunding, progetti di alfabetizzazione digitale, dai bambini ai nonni (digitalchampions.it).
Passando a ciò che concretamente io vorrei contribuire a realizzare, al momento ho definito alcuni punti:
• Aiutare l’amministrazione comunale, a costo zero, a migliorare le modalità di comunicazione con la cittadinanza.
• Organizzare alcuni incontri formativi con le imprese del territorio incentrate sull’utilizzo di strumenti digitali per il marketing e la comunicazione.
• Organizzare il Coder Dojo nelle scuole di Legnaro. Il Coder Dojo è un movimento internazionale, già presente anche a Padova, che ha l’obiettivo di insegnare ai bambini tra i 6 e i 14 anni le logiche della programmazione tramite la creazione di un videogioco, realizzata dai bambini stessi, mediante l’utilizzo di software OpenSource, Scratch.
Insieme ai DC dei comuni limitrofi proveremo a lavorare per progettare iniziative di sistema che possano superare i confini dei singoli territori comunali, soprattutto nell’ottica di un potenziale accesso ai finanziamenti europei per l’innovazione tecnologica e digitale.
Tutto ciò resta comunque un cantiere aperto e vedremo quale appoggio i DC otterranno dai diversi stakeholder (comuni, associazioni di categoria, enti, ecc).
Chiunque fosse interessato al progetto e volesse contribuire per Legnaro può scrivermi a borzi.alberto@gmail.com, chi abita in altri comuni può ancora candidarsi per essere nominato DC sul sito digitalchampions.it.


Saluti Davide

lunedì 19 gennaio 2015

Luci votive: quanto costano!!!!


In questi giorni è arrivata la richiesta, da parte della società Mach1 di Bologna, del pagamento del contributo per la gestione delle luci votive del cimitero di Legnaro.
In pratica, se vuoi una lampadina accesa sulla lapide dei tuoi cari, devi pagare euro 12,2 all'anno. Tale importo serve al gestore del servizio per pagare la corrente elettrica e seguire la manutenzione l'impianto. Il dato preoccupante è che per questo servizio vengono richiesti quasi il doppio dei soldi rispetto all'anno scorso.
A fronte di questo ingiustificato rincaro ho provato ad informarmi in merito all'argomento.
Innanzitutto il prezzo appare allineato sia con le statistiche nazionali che con le cifre pagate nei comuni circostanti.
Però nel 2012 il comune di Legnaro ha ricevuto da parte del Ministero, su interessamento della Provincia, la possibilità di sostituire tutte le vecchie lampadine ad incandescenza con quelle a led:  tutto completamente GRATIS!!! (qui un articolo di stampa dell'epoca).
Una lampadina led consuma circa 0.5 w l'ora. Moltiplicato per 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno fanno 4,38 Kw/h. Diciamo, esagerando, che il costo di un kw/h di corrente elettrica comprensivo di imposte sia di circa 0,32 euro. In tutto fanno 1,5 euro di costo all'anno.
Una lampadina led dura almeno, e dico almeno, 5 anni. Ricomprarla una volta che la prima (ricevuta gratis!) si è esaurita costa non più di 2,5 euro ossia 0.5 euro all'anno. In totale i costi vivi di una luce votiva si aggirano attorno ai 2 euro all'anno iva compresa.
La società gestore ne vuole 12,2.
Ora, dato che nel 2008 la stessa società Mach1 di Bologna per diventare gestore ha dovuto vincere un bando ( qui il documento) e che il periodo di gestione terminava nel 2012. Dato che non è possibile reperire nel database del nostro comune i documenti di altri bandi di assegnazione successivi. Diventano lecite le seguenti domande che saranno oggetto di apposita interrogazione consigliare:

  1. Con quale modalità la ditta Mach1 di Bologna risulta attualmente assegnataria del servizio di gestione del servizio delle luci votive del cimitero di Legnaro?
  2. Per il tramite di quale bando e per quale prezzo di assegnazione?
  3. Data la semplicità del servizio e degli atti amministrativi necessari dell'espletamento dello stesso ( una sola fattura all'anno, lampadine da sostituire una volta ogni 5 anni) per quale motivo il nostro comune non lo gestisce in proprio o per il tramite di entità locali anche di natura associativa senza scopo di lucro? Quale risparmio economico si realizza esternalizzando?
Saluti Davide

sabato 17 gennaio 2015

Uniti tutti contro tutto!


S:Allora facciamo la fiaccolata assieme. Cosa scriviamo sullo striscione?
L: qualcosa che vada bene a tutti però!
S: che ne dici di: Tutti contro il terrorismo!
L :terrorismo di matrice islamica.
S: mmm: Tutti contro ogni terrorismo!
L: si ma a Parigi erano islamici i terroristi.
S: Tutti contro ogni terrorismo e i fatti di Parigi! Può andare?
L: Si, ma vorrei anche provare ad essere propositivo. Tutti contro, contro e basta… Sai le nuove direttive di Salvini…
S: Tutti contro ogni terrorismo, i fatti di Parigi e a favore della libertà di espressione!
L: Si così ci possiamo anche infilare qualche cosa in più  per dimostrare che ci crediamo veramente, tipo: viva i crocefissi nei luoghi pubblici!
S: no, direi di no.
L: un sempre caro “Roma Ladrona”?
S: nemmeno
L: alla faccia della libertà di espressione! “Per la famiglia naturale”,  fa contenti tutti e non ne parliamo più!
S: No, No e No!
L: ...e ma voi siete contro i crocefissi, Roma ladrona e la famiglia naturale!
S: ...e voi siete contro l’integrazione, l’euro e lo stato unitario.
L: ci vuole un’idea. Un compromesso che vada bene a tutti.


S: scriveremo: “TUTTI CONTRO TUTTO!

Saluti dallo staff

venerdì 16 gennaio 2015

Solidarietà marchiata.


Marchiare la solidarietà per le vittime del terrorismo con i simboli della lista civica e del gruppo politico locale sono due errori/orrori in uno.
Il primo di ordine etico: non ci si appropria dei sentimenti della compassione e della paura che sono di tutti. Appropriandosene si divide il mondo fra chi partecipa e chi no come se solo i primi siano quelli sinceri, i buoni i migliori e gli altri no.
Il secondo errore è di natura politica: illuminando l'iniziativa con i propri colori politici si deve anche prendere posizione in merito ai temi che di fatto si affrontano.
La strage di Parigi pone molti problemi che la buona politica deve affrontare con chiarezza e decisione. Il rapporto fra la cultura occidentale e quella islamica, il rapporto con gli stranieri e il processo di integrazione, i limiti (o non) della libertà d'espressione. Radunare le persone con in mano una fiaccola, farlo, accaparrandosi l'iniziativa politicamente senza dichiarare con decisione come la si pensa in merito a tutte queste questioni è fondamentalmente scorretto e profondamente opportunistico. Un danno per la credibilità di tutti i politici locali e non: partecipanti e non.
Anche nascondere le proprie sigle di partito dietro ai simbolini delle civiche locali non è di certo fare chiarezza: non è corretto nei confronti di una cittadinanza che innanzitutto desidera esprimere la propria commozione.
Il  livello politico locale ha bisogno di parlare di temi che uniscono, ha bisogno di riflettere sul proprio territorio, sul modo di fare amministrazione. Temi di politica nazionale e internazionale è bene che siano appannaggio dei partiti e dei movimenti che appunto hanno dimensione nazionale. Mischiando tutto in unico calderone si frantuma ogni possibilità di accordo fra le persone che, invece, l'accordo su temi più vicini e concreti lo possono trovare. Non c'è visibilità alcuna che valga di più di un cammino di concertazione.
Di fronte alla strage di Parigi le persone fuori dai contesti della politichina locale non scendono in piazza per appoggiare questo o quel gruppo, questa o quella ideologia. Vogliono condividere i propri sentimenti per non sentirsi sole e per contrastare proprio quel terrore che tutto quel sangue ha inevitabilmente creato. Per queste persone spero che l'occasione di questa sera sia proficua. Per loro ho rilanciato volentieri la notizia della fiaccolata fregandomene di tutto il resto.
Sono vicino a tutti coloro che si sentono spaventati e che non sanno bene come reagire. Perchè io sono spaventato e non so bene come reagire. Sento la necessità di riflettere, di informarmi, di ragionare perchè quando vedo un giovane nordafricano entrare in un negozio io non vorrei essere Charlie. Quando penso alla condizione delle donne in molti paesi musulmani io non voglio essere Charlie. Quando apprendo di ragazzi italiani e europei di religione islamica che raggiungono i territori siriani per prendere parte a una guerra fondamentalista io non voglio essere Charlie.
E' per questo che la politica locale dovrebbe stare fuori da certi ambiti. La politica, quella dei partiti intendo, almeno dal punto di vista comunicativo, divide, rende necessariamente semplici cose anche molto complesse: o sei di qua o di là. La pensi come me o contro di me.
Oggi invece, di fronte a fatti così gravi, vorrei cercare di comprenderne la complessità, con calma, lentamente, ma senza esitazioni. Mi sarebbe piaciuto stare accanto a chi è frastornato come me, senza sigle politiche, senza venire tacciato di farmi pubblicità: sarà per un'altra volta...anzi spero proprio spero non ce ne sarà più occasione.
Buona fiaccolata a tutti gli intelletualmente onesti che parteciperanno!

Saluti Davide

P.S.
prego di notare come la foto di copertina brilli per l'assenza di ogni bandiera di partito!


martedì 13 gennaio 2015

Un marciapiede per via Garibaldi!


Siamo a Legnaro. In che via? Qui, da ormai alcuni decenni, i residenti aspettano che l'amministrazione comunale faccia un marciapiede. Lo spazio c'è come pure l'utenza interessata. Si tratta di mettere finalmente in sicurezza un tratto di strada. Pensando in "grande" si potrebbe realizzare anche una pista ciclabile che unisca in centro di Legnaro a quello di Sant'Angelo di Piove. Un tratto di strada paesaggisticamente affascinante sicuramente più piacevole della statale. Ma per oggi ci accontenteremmo di un semplice tratto di marciapiede.

Saluti Davide

Notiziario comunale dicembre 2014: Gruppo Volontari del Sorriso

Saluti Davide

lunedì 12 gennaio 2015

New Taxi Driver: una nuova realtà legnarese?


Legnaro ha bisogno di coinvolgere i giovani in attività di natura e interesse sociali. L'amministrazione deve incoraggiare con ogni mezzo possibile queste realtà. I giovani devono prendere gli spazi di cui hanno bisogno con coraggio e impegno.

Saluti Davide

P.S.
Perchè l'associazione ha questo nome così particolare?

sabato 10 gennaio 2015

Le nuove strisce pedonali



Dopo le numerose rischieste dei residenti e le sollecitazioni in Consiglio comunale, finalmente in via Due Giugno, all'altezza di via Ardoneghe, ma anche nei pressi degli incroci con le vie Udine e Nazario Sauro, sono state dipinte le strisce pedonali. Il lavoro però è incompiuto: come si dice, il diavolo fa le pentole....
Come è facile rilevare dalle foto scattate ieri sera, a soli 20 metri di distanza non risultano ben visibili agli automobilisti di entrambe le carreggiate. Serve un impianto di segnalazione luminoso che arrivi a centro strada!
E' in gioco la sicurezza delle persone.

Saluti Davide


giovedì 8 gennaio 2015

Per la libertà!


Non esistono vittime in nome di Dio. Esistono assassini che uccidono con armi da guerra, persone inermi, in nome della loro ignoranza: vigliacchi! I credenti, i veri credenti, si fanno uccidere in nome dei propri ideali mai il contrario

Non in mio nome

Oggi mi hanno dichiarato guerra. Decimando militarmente la redazione 
del giornale satirico Charlie Hebdo mi hanno dichiarato guerra. 
Hanno usato il nome di dio e del profeta per giustificare l’ingiustificabile. 
Da afroeuropea e da musulmana io non ci sto....(continua..) 


mercoledì 7 gennaio 2015

ILLUMINAZIONE PUBBLICA,” BRUCIATI” CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO

Ricevo e pubblico:

D. Al Comune di Legnaro, all’anno, un punto luce pubblica quanto costa?
R. Un palo di illuminazione pubblica o lampione, di media, viene costare 130 euro anno. Costo 2008.

D. Perche 2008?
R. Nel 2008 il Comune ha dato in gestione la pubblica illuminazione ( energia elettrica, lampadine,
ecc.), per cinque anni, alla SPA Gemmo che risiede nel vicentino; attualmente la gestione è in proroga.

D. Un Comune vicino a noi confinante, quanto spende?
R. Per ogni punto luce un Comune che confina con il nostro, sempre nel 2008 spende, di media, 90 euro anno. ( documentato)

D. Come mai il comune di Legnaro ha un maggior costo di oltre il 40% ? I punti luce sono 1251, in cinque anni comportano una maggiore spesa considerevole.
R. Il Comune vicino a noi, come prevede la legge, ha fatto una gara pubblica, per assegnare al miglior offerente l’appalto di gestione della pubblica illuminazione; mentre il Comune di Legnaro, Sindaco Bettini, ha dato direttamente in gestione alla società Gemmo, senza gara alcuna.

D. Nel 2014, essendo in gestione di proroga, quanto ha speso il Comune di Legnaro?
R. Con un proprio documento, il Comune ha informato, che per il 2014 il costo della pubblica illuminazione è di 250.000 euro. Il costo è lievitato di anno in anno. Ora siamo a circa 183 euro anno per palo.

D. In sei anni, di quanto ammonta il maggior costo?
R. Credo si tratti, in modo approssimativo, peccando per difetto, di un maggior spesa di 400.000 euro. ( sono ottocento milioni di vecchie lire: soldi bruciati per i legnaresi, ma diventati denaro sonante per altri)

D. Un appalto di favore? 
R. I dati sopra esposti dicono di si.

D. Come ha fatto la società Gemmo arrivare a Legnaro? Chi l’ha portata?
R. Questa è una bella domanda, domanda che meriterebbe una risposta da parte del Sindaco e membri di Giunta Comunale. Comunque rimane un grosso punto interrogativo.

D. Mi permetto di ricordarti che sempre nel 2008 la vice presidente della società Gemmo viene nominata Presidente di Veneto Sviluppo: la “banca della Giunta Regionale”. Per merito, come i giornali hanno scritto, del Presidente della Giunta Regionale del tempo: Galan. In questi giorni, nella stampa locale e nella trasmissione di Reporter di Rai 3, la società Gemmo viene menzionata, non so a che titolo, con lo scandalo del Mose di Venezia, può esserci qualche collegamento con quanto sopra? L’ipotesi di un collegamento fra Legnaro e Venezia è da verificare perche i presupposti ci sono tutti. Mi piacerebbe sapere se altri Comuni nel Veneto si sono comportati come il Comune di Legnaro nella assegnazione del’appalto della pubblica illuminazione: desiderio possibile? 
R. Piacerebbe anche a me saperlo.

“Finalmente”, ultimamente il Comune ha fatto una regolare gara di appalto per la pubblica illuminazione: sarà importante vedere i risultati.

GiovanniNegrato

Noi di Legnaro gliela diamo una mano al sindaco di Piove oppure no?


Non si tratta di essere d'accordo a prescindere con Piove di Sacco. Si tratta di riconoscersi all'interno di una comunità più grande: la Saccisica. Nel concreto della raccolta dei rifiuti è questione di eliminare più livelli di gestione possibili per risparmiare soldi, migliorare il servizio, far pagare meno tasse! 
Il nostro sindaco è almeno d'accordo con questo?

Saluti Davide

martedì 6 gennaio 2015

Notiziario di dicembre 2014: assessore Morandin



Saluti di servizio Davide

L'unione fa la forza: Legnaro che fa?


Utilizzo questo articolo apparso sul Mattino di Padova per far notare come le unioni di comuni riescano a intercettare i fondi regionali. Oggi è in corso il tentativo di unione del servizio di polizia municipale con Saonara e Ponte San Nicolò. Legnaro tuttavia è paese della Saccisica. Se guardassimo  un pochino più in là del nostro naso....

Piazze e arredi urbani
dalla Regione un regalo
da 30 milioni di euro
VENEZIA. La giunta regionale ha deciso di investire 347 mila euro negli Empori della Solidarietà, «spazi appositamente identificati dagli enti locali o da privati - afferma l’assessore regionale ai servizi sociali Davide Bendinelli (nella foto) - per coordinare e rendere più efficaci le tante azioni intraprese dai vari soggetti del territorio veneto con l'obiettivo di combattere la povertà e il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari». Il provvedimento stabilisce di destinare: 130 mila euro al Banco Alimentare del Veneto di Verona; 60 mila euro alla Cooperativa Sociale Primavera di Mirano; 47 mila euro alla Caritas Diocesana di Verona; 45 mila euro all'Associazione San Vincenzo De Paoli di Treviso; 45 mila euro agli Amici della Solidarietà di Montebelluna; 20 mila euro vanno infine all'Associazione San Vincenzo di San Donà di Piave.VENEZIA Con due delibere di giunta regionale approvate il 30 dicembre scorso, la giunta ha approvato la distribuito quasi trenta milioni di euro alle Intese programmatica d’area e alle amministrazioni comunali del Veneto. Per fare cosa? Con la prima delibera per migliorare le piccole città del Veneto e il loro sistema di accessibilità, con la seconda per migliorare la vita alle persone più deboli, soprattutto ciechi e disabili con ridotta capacità motoria. Ad illustrare i contenuti delle due decisioni il vicegovernatore del Veneto, Marino Zorzato, abile a massimizzare il consenso attorno a una distribuzione capillare di contributi economici: «Si tratta di soldi veri, concessi alle Ipa e ai Comuni, per fare delle cose concrete – spiega Zorzato –: sono più di trenta milioni di euro che entrano nel sistema economico veneto, di cantieri che devono partire, con l’aggiudicazione definitiva, entro il 2015 ed essere rendicontati entro il 2017. Non è una legge marchetta ma un investimento preciso che facciamo attraverso i soldi che arrivano dal governo e dal Fondo per la coesione». Due le misure finanziate: la prima attinge dal Fondo per lo sviluppo e la Coesione 2007-2013 «Riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio», la seconda da «Progetti integrati di area e di distretto turistici culturali e sostenibili». Nella prima sono stati premiati interventi legati all’arredo urbano, sistemazione delle pavimentazioni urbane, sistemazione di parcheggi funzionali all’accesso, riqualificazione di percorso ciclopedonali tra le aree di sosta e il centro urbano, realizzazione di aree verdi. Sono state quarantacinque le domande e 39 gli interventi ammessi, per un totale complessivo che sfiora di venti milioni di euro. Nella seconda, che distribuisce poco più di sei milioni di euro, sono stati considerati interventi di sviluppo locale soprattutto rivolti all’eliminazione degli ostacoli fisici che limitano la piena mobilità degli utenti e l’introduzione di segnalazioni per riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo soprattutto per i non vedenti, gli ipovedenti e gli audiolesi. Tra i progetti premiati quello per la tutela e valorizzazione dei centri urbani dell’Agro Centuriato, che verrà gestito dalla Federazione dei comuni del Camposampierese; il recupero del parco di villa Manfrin a Treviso; la riqualificazione delle piazze di Montebelluna dopo la chiusura del traffico veicolare; la sistemazione della pavimentazione del centro di Montagnana; la riqualicazione del centro di Piazzola sul Brenta; una pista ciclabile nel Comune di Cavarzere; nuovi percorsi urbani nell’Unione Montana Bellunese. Quanto agli investimenti per abbattere le barriere sono stati privilegiate le strutture culturali e turistiche venete: l’accessibilità di Casa Parise a Ponte di Piave, i musei del Bellunese, il Museo archeologico di Altino, la Filanda Romanin Jacur di Salzano, il Giro del Lago tra Alleghe e Rocca Pietore, la valorizzazione dell’antica strada Regia a Vodo di Cadore, la sistemazione di villa Caldogno, l’area esterna di Villa Onigo a Trevignano, gli accessi facilitati nel Comune di Stra dall’acqua al piano stradale, l’accessibilità dei siti museali dedicati alla ceramica di Nove, il progetto di Museo del vino in corso di realizzazione a Sant’Ambrogio di Valpolicella. La Federazione del Camposampierese ha visto accolto il progetto del Cammino di Sant’Antonio con particolare riferimento alle persone con ridotta mobilità e per questo ha ottenuto un finanziamento di quasi 400 mila euro. (d.f.)

Saluti Davide

domenica 4 gennaio 2015

Notiziario di dicembre 2014: l'assessore Vincenzo Danieletto


Non mi interessa solo conoscere i commenti dei lettori. Ciò che mi interessa di più è offrire un posto dove si possa esprimere un commento. Oggi solo questo blog lo offre. Speriamo che un giorno sia l'amministrazione stessa ad offrirlo, magari riaprendo la pagina Facebook ormai chiusa da mesi.

Sa manca il consigliere a cui affidare l'incarico, mi offro gratuitamente: non è detto che debba fare tutto la maggioranza!

Saluti Davide

Piove invita tutti: Legnaro che fa?

Il 18 settembre scorso il nostro comune di Legnaro, assieme a un'altra cinquantina di comuni, sottoscriveva una convenzione per fare in modo che la gestione dei rifiuti passasse dalle mani di due enti ( Bacino PD3 e Bacino PD4) nelle mani di un unico ente gestore chiamato Bacino PD Sud. Una razionalizzazione che si spera possa rendere più efficiente ed economico il servizio. Piove di Sacco, uno dei più grossi comuni coinvolti nella vicenda, rivendica una posizione di coordinamento in quanto è la Regione Veneto ad indicare i comuni più popolosi quali coordinatori di queste delicate attività. Ad opporsi è la malandata unione dei comuni del Conselvano. Per me è una strana vicenda di poltrone: se fossimo tutti disinteressati e puntassimo solamente al bene comune, il problema sarebbe a chi affidare la "rogna" non il contrario. Evidentemente per qualcuno vale la pena di litigare. Legnaro in tutto questo si allinea e si copre implotonandosi con la grande maggioranza dei Municipi coinvolti.
Il 7 gennaio prossimo, il sindaco di Piove di Sacco, ha invitato tutti i sindaci del Bacino PD Sud ad una riunione per discutere la faccenda. Il nostro Giovanni Bettini parteciperà? Manderà almeno un delegato?
Per me non si tratta di poltrone, ma di Saccisica. E' chiaro che il futuro amministrativo passa per una concentrazione dei servizi, per l'unione di uffici, personale e risorse in genere. Legnaro, storicamente, è Saccisica: bisogna ricominciare a pensarci come parte di questo magnifico territorio.

Saluti Davide

venerdì 2 gennaio 2015

Notiziario comunale dicembre 2014: l'editoriale del sindaco Bettini


Vi ripropongo alcuni degli articoli apparsi sull'ultimo Notiziario comunale Legnarese. Attraverso questo blog, o l'omonima pagina Facebook, sarà quindi possibile scrivere un commento trasformando una forma di comunicazione univoca in biunivoca. Dato che ho tolto la possibilità di commentare agli anonimi non mi aspetto grandi reazioni, ma penso sia importante offrire un'opportunità che di certo questa amministrazione non offrirà mai!


Buon anno 2015, Davide