La scorsa settimana si è tenuto il Consiglio comunale di Legnaro. Un Consiglio "d'emergenza" visto che si trattava in sostanza di porre rimedio a un pasticciaccio che ha visto protagonisti diversi comuni della bassa padovana fra cui il nostro.
Qualche mese fa abbiamo deliberato ( all'epoca fui l'unico ad opporsi) la convenzione per la raccolta dei rifiuti fra tutti i comuni di Padova sud. Un atto quasi dovuto se non che, fra le righe della convenzione, c'è stato qualcuno che ha pensato di infilare una norma per far coincidere l'organo di controllo della società per lo smaltimento con la dirigenza della società stessa. Controllore e controllato riuniti negli stessi uffici e composti dalle stesse persone. Una società a partecipazione pubblica completamente slegata da qualsiasi controllo pubblico: rischio poltronificio e parentopoli!
Grazie a una dura battaglia il sindaco di Piove di Sacco Giannella è riuscito, quasi da solo, a far fare marcia indietro a tutti e a far riscrivere una nuova convenzione che, questa volta con l'accordo di tutti, è stata approvata. La maggioranza e il resto dell'opposizione hanno glissato sull'argomento, hanno liquidato la faccenda come se si trattasse di una piccola revisione dell'accordo iniziale. Forse l'unico di loro ad aver letto la convenzione è stato l'assessore Maniero, tutti gli altri hanno scaldato le sedie facendo finta di sapere quello che stavano facendo: votarono a favore senza nemmeno un dubbio mancando completamente al dovere di controllo.
Il Sindaco ha relazionato per quel che riguarda il tetto in eternit del magazzino comunale. L'Arpav ha effettuato due analisi il giorno 29 gennaio 2015: entrambe con esito negativo. Il Sindaco ha comunque detto che il tetto del magazzino verrà bonificato con o senza i contributi statali. Tutto l'allarme è nato dalla lettura del documento sulla valutazione dei rischi sul lavoro del nostro comune. In quelle pagine la ditta incaricata di stendere il documento dice che il tetto in eternit del magazzino comunale è in pessime condizioni e che, data la vicinanza delle scuole, va rimosso. Ora lo Spisal, l'ente di controllo della sicurezza sul posto di lavoro ha detto che il magazzino è in regola in quanto dotato di controsoffitto. L'Arpav, l'ente regionale per l'ambiente, ha certificato che non c'è amianto nell'aria e pertanto la copertura è ancora in buone condizioni. Non è che la stessa ditta della valutazione dei rischi offre ai propri clienti anche costose consulenze sullo smaltimento dell'eternit? Forse che la valutazione non era proprio oggettiva? Nel frattempo sarebbe bello informare i genitori e gli insegnanti delle scuole che non ci sono pericoli per la salute nei pressi del magazzino comunale di viale dello Sport: chiunque, leggendo gli articoli di giornale strillati e artatamente allarmistici, potrebbe pensare il contrario. Auspico da questo blog che l'amministrazione faccia una comunicazione alle famiglie della scuola in cui rende conto dei pareri e dei controlli effettuati tranquillizzando tutti.
Ho utilizzato una interrogazione per portare a conoscenza il Sindaco e gli assessori che purtroppo alcuni pazienti dei medici di base, usciti dalla visita, si trovano una multa alla macchina per aver oltrepassato il limite di orario consentito nei pressi del poliambulatorio. Dai dati raccolti dal sindaco risulta che siano ben pochi i casi e che la maggior parte delle multe sia elevata per la mancanza nel parabrezza del cartellino con l'orario. Per quei pochi casi, comunque, sono stati tutti d'accordo di applicare una procedura tale per cui la multa verrà levata. Ad esempio il paziente, una volta trovata la multa sul parabrezza, potrebbe tornare indietro all'ambulatorio e farsi rilasciare, su apposito prestampato, una dichiarazione da parte del medico curante con la quale passare dai vigili a farsi togliere la multa. Un gesto di sensibilità nei confronti di un trasgressore involontario.
Con gli alberi della chiesa ormai tagliati e rimpiazzati si è voluto comunque parlare dell'argomento e abbiamo scoperto che siamo tutti amanti degli alberi e che però siamo disposti a tagliarli se l'alternativa è vederli finire sopra a una macchina magari ammazzando qualcuno. Superato il momento dell'emozione arriva quello delle proposte. Mi fa piacere vedere come gli articoli di questo blog e della sua pagina Facebook siano apprezzati da così tante persone. Non solo i concetti ma addirittura le singole frasi, vengono adoperate a pappagallo per tentare di far apparire una consistenza che non c'è. Ad ogni modo la nostra proposta è quella di una costituzione di un bosco di pianura. Ormai dal 2009 andiamo dicendo che Legnaro ha bisogno di un altro spazio verde attrezzato e di dimensioni adeguate.
Proponiamo anche di inserire interventi come quello del taglio degli alberi della chiesa all'interno di un progetto complessivo per la rivalutazione del centro. Non ci basta l'elenco dei lavori che si ha l'intenzione di eseguire sfoggiato dal vicesindaco Licata: non è vero che dietro il taglio degli alberi c'è un progetto più ampio altrimenti già si saprebbe se si farà uno svincolo piuttosto che una rotonda di fronte alla chiesa.
Grazie quindi a Giovanni Negrato e a Roberto Pescarolo che quando scrivono non lo fanno solo con autorevolezza, ma con amore per il proprio territorio e con passione. Amore e passione: sentimenti quasi estinti quando si parla di politica.
Saluti Davide