venerdì 15 dicembre 2017

L'articolo MLN del notiziario di dicembre 2017

Vi anticipo l'articolo che apparirà sul notiziario del comune di Legnaro del mese di dicembre 2017.

Al mondo ci sono diversi tipi di amministrazioni locali. Alcune sono serie e rigorose e altre improvvisate e inconcludenti. Ad esempio, di fronte all’ipotesi di fondersi con i comuni contermini, l’amministrazione di Polverara ha, prima di tutto, ragionato al proprio interno e deciso se il progetto di fusione faceva al caso suo. Una volta studiato la situazione è salita sul treno della fusione e non ne è più scesa. A Legnaro le cose sono ancate in maniera diversa. Prima di tutto il Sindaco ha lanciato entusiasticamente l’idea di fondersi con Ponte San Nicolò e Polverara. Sulla base anche di questo entusiasmo, tutto il consiglio comunale ha approvato l’investimento per far fare uno studio di fattibilità e una serie di riunioni con i consigli comunali, le maggioranze, gli imprenditori, i cittadini, le commissioni. Una volta siamo andati tutti in Regione a Venezia a parlare con i tecnici: mezza giornata di vita persa assieme a una montagna di ore/uomo buttate su un progetto che scopriamo solamente all’ultimo minuto, non essere condiviso da quasi tutti i consiglieri della nostra maggioranza. Ore di vita di persone che nemmeno conoscevamo buttate nel cesso all’insegna del disprezzo più totale. Per non parlare dei circa 15.000 euro spesi in cambio di 100 slides a detta proprio di chi le ha commissionate, fatte male e insufficienti. Provo rabbia al pensiero che si poteva, con semplicità ed eleganza, evitare tutto questo spreco e in fin dei conti anche la terribile figuraccia. Sono sempre più deluso e preoccupato perché è ormai certo che la visione temporale di chi ci amministra non arriva al di la dei prossimi mesi, in alcuni casi, dei prossimi giorni. Non esiste alcuna progettualità, nessuna idea fondamentale riguardo al futuro di Legnaro.  Si vive alla giornata annusando nell’aria cosa succede al solo fine di cercare riparo immediato all’ombra di qualche maggioranza di fortuna. Si inventano fregnacce per abbozzare scuse. A volte si intravede l’impegno di qualche singolo che, lasciato solo, non potrà fare altro che gettare la spugna prima o poi.
Legnaro ogni giorno perde occasioni importanti a causa di un’amministrazione esclusivamente concentrata sulle emergenze e anche quando le risolve le risolve male, in ritardo sprecando tempo e denaro. La soluzione a questo stato di cose si presenta periodicamente ogni 5 anni e la prossima volta sarà alle elezioni del 2019: fra un anno e mezzo dunque!  
Valorizzare le risorse del territorio significa creare opportunità di crescita anche economica. Abbandonare il modello speculativo significa ricominciare a progettare il futuro che consegneremo ai più giovani. Anticipare le esigenze che verranno vuol dire disporre di più risorse al momento del bisogno. Mettere al centro del discorso politico locale la nostra Comunità è più che mai urgente e indispensabile. Non esistono salvatori, non ci sono uomini e donne della provvidenza. E’ ora di mettersi in gioco in prima persona. E’ questo il momento di cominciare a lavorare a un progetto politico unitario incentrato su un programma credibile, serio e condiviso.
Approfittiamo di questo spazio per augurare a tutti un buon Natale e un magnifico anno nuovo!
Davide Bianchini

Roberto Pescarolo

lunedì 11 dicembre 2017

La questione della "Medicina integrata" a Legnaro

Qui la delibera di giunta regionale n° 751 del 14 maggio 2015 e qui la delibera n° 2057 del 16 dicembre 2016.
Dopo averle lette e dopo aver vissuto lo scorso consiglio comunale, mi sono posto alcune domande in merito all'impegno che il comune di Legnaro ha assunto nei confronti della Sanità regionale, di pagare 150.000 euro ( già saliti  a  200.000) per sistemare i locali della foresteria della corte Benedettina al fine di far entrare in funzione la così chiamata medicina di gruppo integrata.
La Medicina di gruppo a Legnaro esiste già da alcuni anni, da quando i medici di base del nostro territorio hanno fissato la sede dei propri ambulatori tutti nello stesso posto ovvero in Piazzetta del Donatore n° 3. Integrando questo gruppo con altri medici di base e specialisti provenienti dai territori limitrofi, oltre che di personale infermieristico e amministrativo, si dovrebbe ottenere un luogo aperto 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana, in grado di assistere ammalati cronici e gli acuti meno gravi: indicativamente quelli che al pronto soccorso vengono classificati "codici bianchi"
Fin qui tutto bene: penso che posizionare a Legnaro un presidio di questo  genere sia particolarmente indicato e che verrebbe molto apprezzato dalla popolazione.
La Corte Benedettina non è più utilizzata da Veneto Agricoltura ( società della Regione Veneto in liquidazione) e di fatto l'intero stabile è ritornato nelle immediate disponibilità della Regione Veneto di cui è proprietaria. La quale manifesta  l'idea di concederne una parte in comodato d'uso gratuito al Comune di Legnaro perchè si organizzi la Medicina di gruppo integrata (in buona parte verrà probabilmente ceduta in comodato d'uso gratuito all'università e sempre al nostro comune per i locali della Biblioteca e della Pro Loco).
A questo punto scatta un corto circuito di cui non riesco a liberarmi.
La Sanità e la sua organizzazione è materia squisitamente regionale. Quanti medici, quanti infermieri, quali reparti in quali ospedali.....tutto, ma specialmente, nelle mani della Regione, ci sono i miliardi di euro per pagare tutti i conti.
Nelle mani della regione, lo abbiamo detto prima, c'è anche la Corte Benedettina; la Giuta regionale  già da diversi anni, ha disposto la creazione dei presidi di Medicina di Gruppo Integrata; a Legnaro  è attiva l'unica forma di medicina di gruppo del territorio della Saccisica...... PER QUALE MOTIVO BETTINI E I SUOI CONSIGLIERI E ASSESSORI HANNO DECISO DI SPENDERE 200.000 EURO del nostro bilancio per ristrutturare i locali della foresteria della Corte Benedettina? Non spetta forse alla ULSS 16 che già paghiamo profumatamente in ragione dei numero di cittadini ogni anno (oltre 151.000 euro nel 2016)?
Per quale ragione destinare così tante risorse locali per un progetto Regionale, di competenza regionale per cui la Regione dispone già dei soldi e attraverso il quale conta pure di risparmiarne?
La Medicina di gruppo integrata servirà un'area geografica estesa, infatti ne sono previste due in tutta la Saccisica: perchè a pagare è solo il nostro comune? Non potrebbero pagare una quota anche gli altri comuni interessati?
I medici di base di Polverara e Sant'Angelo ( giusto per fare un esempio) continueranno ad operare nei loro ambulatori come sempre. Alcuni di loro garantiranno il loro servizio aggiuntivo presso gli ambulatori della medicina di gruppo integrata per arrivare a tenere sempre aperto il presidio. Se la sede fosse ad esempio a Vigorovea ( ipotesi concretamente vagliata), cosa cambierebbe per i Legnaresi? I nostri medici di base continuerebbero a lavorare in Piazzetta del Donatore n°3 dedicandosi in altri orari extra alla nuova medicina di gruppo integrata.
Visto la penuria di ambienti pubblici da dedicare alle attività culturali e associative non sarebbe stato più opportuno lasciare i medici dove sono oggi, lasciare l'ULSS 16 affittare altri locali del medesimo stabile per realizzare la medicina di gruppo integrata e dedicare la foresteria della Corte Benedettina per le associazioni e le attività culturali Legnaresi?
Visto che la Regione ha la piena disponibilità dell'immobile e la concreta necessità di creare la medicina di gruppo integrata, non è forse naturale che si organizzi in proprio lasciando stare le già martoriate casse del nostro comune?
L'assessore al bilancio ci aggiorna sul fatto che mancano 300.000 euro da parte dello Stato e che pertanto molti lavori sono fermi per mancanza di soldi. Contemporaneamente Bettini vuole siglare un accordo da 200.000 euro, si sono mai parlati i due?
Non saremo mica di fronte all'ennesimo guazzabuglio amministrativo a spese dei legnaresi?
In fine mi chiedo: ma non è che la medicina di gruppo integrata la farebbero lo stesso in Corte Benedettina a Legnaro anche senza il nostro contributo economico, anche solo per risparmiare i soldi di un affitto?

Saluti Davide