mercoledì 31 marzo 2010

Le elezioni regionali 2010 a Legnaro





Allora da dove cominciamo?
Il baffuto Conte del PDL cede il passo al suo collega di partito Leo Padrin per una trentina di voti, chissà come ci si sente ad aver scommesso sul cavallo sbagliato. I nostri legnaresi pidiellini avevano puntato tutto sul pediatra del nostro futuro, ora in regione avranno ancora chi li ascolterà?
Per la Lega tutto come da copione: con 1300 voti sono il primo partito anche a Legnaro. Ora la gente nutre grosse aspettative nei confronti di questa compagine politica. I leghisti legnaresi avrebbero dunque più di qualcuno che li ascolterebbe in regione, peccato che non abbiano neppure un rappresentante in consiglio comunale.
Un raffronto con le Europee del giugno scorso fa notare la perdita del PDL che dal 30,12% passa al 25,27%. La Lega ovviamente guadagna passando dal 27,03 al 33,22, un punto percentuale lo guadagna anche il Pd che dal 17,83 passa al 18,91, il resto ve lo verificate da soli perchè è tardi. Sostanzialmente la perdita del PDL viene tutta assorbita dalla Lega che recinta i voti all'interno della coalizione. Sul campo quindi rimane un PDL in crisi sempre più dipendente dalla Lega e un Pd legato al palo incapace di una vera reazione. Con 700 votanti in meno rispetto a solo 9 mesi fa, vien da dire che l'elettore un tempo democristiano si lascia tentare dalle lusinghe destra per poi annichilirsi di fronte alla TV preferendo non votare, ritenendo la cosa inutile e forse anche un po' dannosa.
Rimane per me da sottolineare il 3,72% del Movimento 5 Stelle: 169 legnaresi hanno deciso di votare la lista di beppegrillo.it senza baracchini domenicali, senza manifesti, faccioni, pieghevoli, fotine, escort, liste sbagliate, bertolasi vari e chi più ne ha più ne metta. Un voto di protesta? Forse per alcuni, sicuramente non per me. Chi degli altri 168 volesse cominciare a parlare di politica qui a Legnaro si faccia sentire presto.

Saluti verdi Davide

Elezioni egionali 2010

Qui i risultati delle elezioni regionali relativi a Legnaro.
Adesso non ho tempo di commentarli, lo farò presto. 1300 complimenti alla Lega. AAA 169 "grillini" cercasi!!!

Saluti Davide

lunedì 29 marzo 2010

Nucleare



Trado da NUCLEAR LIFESTYLE

10 motivi per essere contrari al nucleare in Italia.

1. Il nucleare è molto pericoloso
La tragedia di Cernobyl ha dimostrato la pericolosità di questa fonte di energia. Quell’incidente ha causato e
causerà ancora nel futuro centinaia di migliaia di vittime e ancora oggi a 23 anni di distanza le ricerche
scientifiche mostrano ancora impatti sia sulla flora che sulla fauna. Cresce l’evidenza di leucemie infantili
nelle aree vicino alle centrali nucleari.
2. Il nucleare è la fonte di energia più sporca
Le centrali nucleari generano scorie radioattive. Le scorie a vita media rimangono radioattive da 200 a 300
anni, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni e non esiste ancora un sistema per la gestione in sicurezza
delle scorie nel lungo periodo.
3. Il nucleare è la fonte di energia che genera meno occupazione
Gli obiettivi europei per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica al 2020 valgono il triplo del piano nucleare
di Enel in termini energetici e creerebbero almeno 200 mila nuovi posti di lavoro "verdi" e dunque 10-15 volte
l’occupazione indotta dal nucleare.
4. Il nucleare è troppo costoso
Secondo le analisi di primarie società finanziarie, il costo dell’elettricità nucleare da nuovi impianti sarà di
65-70 euro/MWh quasi il doppio della cifra presentata da Enel e governo (40 euro/MWh). Se poi teniamo
conto dello smaltimento delle scorie e dello smantellamento e bonifica degli impianti nucleari, i costi per noi e
le future generazioni saranno ancora più elevati.
5. Il nucleare non è necessario
Entro il 2020 le fonti rinnovabili, insieme a misure di efficienza energetica, sono in grado di produrre quasi
150 miliardi di kilowattora, circa tre volte l'obiettivo di Enel sul nucleare, tagliando drasticamente le emissioni
di CO2.
6. Il nucleare è una falsa soluzione per il clima
Il nucleare è una scelta inutile ai fini climatici, visto che le centrali saranno pronte certamente dopo il 2020 e
invece bisogna ridurre oggi le emissioni di gas serra. Investire sul nucleare sottrae risorse alle fonti davvero
pulite, efficienza energetica e rinnovabili.
7. Il nucleare non genera indipendenza energetica
Se il nucleare dovesse tornare in Italia, continueremo a importare petrolio per i trasporti e diventeremo
dipendenti dall’estero per l’Uranio e per la tecnologia, visto che il nuovo reattore EPR è un brevetto francese.
E, comunque, la Francia leader del nucleare ha consumi procapite di petrolio superiori a quelli italiani.
8. Il nucleare è una risorsa limitata
L'Uranio è una risorsa molto limitata destinata a esaurirsi in poche decine di anni. Nel caso venissero costru-
iti nuove centrali, l'esaurimento delle risorse di Uranio si accelererebbe.
9. Il nucleare non ha il sostegno dei cittadini
Gli italiani hanno detto NO al nucleare con un'importante scelta referendaria. Oggi i sondaggi di opinione
rivelano che la maggior parte dei cittadini non vuole una centrale nucleare nella propria Regione.
10. Il nucleare: più è lontano e minori sono i rischi
Alcuni sostengono che il rischio nucleare c’è già, essendo l’Italia circondata da reattori. È una affermazione
scorretta: anche se non è mai nullo, il rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la
distanza dalla centrale. Le Alpi, come si è visto nel caso di Cernobyl, sono una parziale barriera naturale per
l’Italia.


E tu eri a conoscenza che chi hai votato vuole il nucleare?
Saluti radioattivi Davide

domenica 28 marzo 2010

I costi della politica

Dal sito www.beppegrillo.it






I soldi trasformano la politica in una montagna di merda. Il MoVimento 5 Stelle RIFIUTA ogni contributo elettorale in caso di elezioni. I soldi devono rimanere alla comunità. La nostra campagna elettorale è stata finanziata da contributi spontanei. La spesa sostenuta in ogni Regione è stata di circa 15.000 euro più il lavoro immenso e non retribuito di tante persone. Se venisse eletto in Regione un candidato, lo Stato dovrebbe versare al MoVimento 2/300 mila euro. Questi soldi non li vogliamo. Non li vogliono i nostri candidati:
- Davide Bono
per il Piemonte
- Roberto Fico
per la Campania
- Vito Crimi
per la Lombardia
- David Borrelli
per il Veneto
- Giovanni Favia
per l'Emilia Romagna.

Se verranno eletti, riceveranno uno stipendio per la loro attività, se il MoVimento avrà bisogno di finanziare delle iniziative nelle singole Regioni li chiederà ai cittadini attraverso la Rete.
Il costo della politica è un'invenzione linguistica dei politicanti per diventare ricchi, o almeno benestanti, con le risorse dello Stato. Io non conosco un solo politico povero. Le elezioni sono diventate un "Gratta e vinci", una lotteria di Stato, un'assicurazione per la vita dei partiti. Il tesoriere di un partito è spesso più importante dello stesso segretario. Lo Statuto del MoVimento non prevede un tesoriere. Il MoVimento è "altro", non vogliamo i soldi delle tasse degli operai, degli impiegati, dei pensionati, delle piccole imprese per finanziare i costi della politica.
Il MoVimento è "altro" anche per i telegiornali, per quella fogna della televisione pubblica che assorbe i soldi del canone, della pubblicità e fa debiti di decine di milioni di euro ogni anno. Il MoVimento 5 Stelle non è mai stato citato (tempo di antenna *) nei telegiornali TG1, TG2, TG3 e RAInews24 (dati al 20 marzo 2010, fonte Agcom) . Non esistiamo, siamo dei "non" cittadini per l'informazione controllata da Pdl e Pdmenoelle, la cancrena del Paese.
Il costo della politica ha generato mostri come Craxi, Berlusconi, D'Alema, Casini. I soldi sono uno strumento per regnare all'interno del partito, per premiare i più fedeli. La sete di soldi è senza limiti. Per i partiti sono l'equivalente dell'odore del sangue per gli squali. Il MoVimento è "altro", noi siamo cacciatori di squali. Un solo consigliere in Regione permetterà di dare ai cittadini trasparenza su ogni atto, su ogni porcata, su ogni inciucio attraverso la Rete.
Domenica e lunedì si vota. Ricordate di fare una doppia croce, una sul simbolo del MoVimento 5 Stelle con il nome del candidato e una sul simbolo del MoVimento 5 Stelle con la preferenza.
E' IMPORTANTE FARE UNA DOPPIA CROCE PER ELEGGERE ALMENO UN CONSIGLIERE, ditelo anche ai vostri amici.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene'). Noi neppure.

>>> Scarica e diffondi il Programma del MoVimento 5 Stelle

(*) Tempo di antenna: indica il tempo complessivamente dedicato al soggetto politico istituzionale ed è dato dalla somma del “tempo di notizia” e del “tempo di parola” del
soggetto

sabato 27 marzo 2010

La ricerca in Italia

Ricevo e pubblico:
Ciao Davide.

Come sai, nel territorio di Legnaro sono presenti alcuni istituti di ricerca conosciuti in italia e all'estero (Istituto nazionale di fisica nucleare, istituto zooprofilattico, istituto nazionale di economia agraria).
Non si parla molto di ricerca nel nostro paese e quando succede si usano spesso (e da troppo tempo) frasi retoriche come "bisognerebbe investire di più" e " la ricerca è il nostro futuro". Ogni tanto ci si lava la coscienza comprando qualche arancia, fiore o uova di pasqua per "finanziare" qualche lodevole associazione benefica. Intanto per il personale della ricerca si prospettano anni di precariato, disoccupazione e lavoro fuori italia.
Recuperando i soldi rubati in evasione fiscale si potrebbe fare meglio e magari avere veramente qualche possibilità di curare il cancro.
Di fatto il dato Eurostat del rapporto tra l’investimento in ricerca e il PIL in italia nel 2009 è dello 0,9 contro una media europea di 1,9 (Svezia 3.7, Finlandia 3.4 per capirci). Ben lontani dagli impegni di Lisbona che prevedevano di raggiungere un 3% del pil di investimento in ricerca. Dovremmo comunque essere "orgogliosi" di avere un leggero vantaggio su Turchia, Ungheria, Polonia...

Nell'ultimo periodo siamo arrivati al cattivo gusto di vedere spot televisivi di una nota banca che ritrae una situazione irreale e lontana da quella che molti ricercatori italiani si trovano a vivere.

Ti inoltro quindi un video ( su youtube) creato da un gruppo di ricercatori che, come dice l'autore, vuole "presentare la nostra visione del "Ricercatore" che decide di tornare in Italia... l'Italia, uno dei Paesi in cui l'investimento nella Ricerca è tra i più bassi in Europa, se ancora non si fosse capito, un Paese in cui i diritti di tanti Ricercatori precari sono violentemente calpestati".



Ciao,
Fabrizio S.


Saluti Davide

mercoledì 24 marzo 2010

Avviso sacchetti

Comune di Legnaro

ASSESSORATO ALL’AMBIENTE


SERVIZIO ASPORTO RIFIUTI SOLIDI URBANI


DISTRIBUZIONE SACCHETTI
PER IL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI DELLE UTENZE DOMESTICHE
ANNO 2010

Da Martedì 06 aprile 2010
Fino a Sabato 8 maggio 2010

Presso il Palazzetto dello Sport

con il seguente orario:

ogni MARTEDI’ dalle ore 9.00 alle ore 12.30
dalle ore 16,00 alle ore 19,00

Da MERCOLEDI al SABATO
solo pomeriggio dalle 16,00 alle 19,00



IL MATERIALE VERRA’ DISTRIBUITO AGLI UTENTI ESCLUSIVAMENTE NEI GIORNI E ORARI SUINDICATI.


Per le persone impossibilitate ad accedere ai punti di distribuzione o per i casi già seguiti dall’ASSISTENZA DOMICILIARE, provvederà il personale del Comune alla consegna su segnalazione.

Grazie per la collaborazione.

E’ gradita l’occasione per porgere i più cordiali saluti.

L’Assessore Delegato
Righetti ing. Eugenio

martedì 23 marzo 2010

Micro co-generazione

Vi propongo questo post tratto dal sito www.terranauta.it

Quando ho chiesto a un leghista perchè appoggiasse un governo che prima o poi vorrà mettere la centrale atomica anche in Veneto mi sono sentito rispondere: " e che cosa possiamo fare? abbiamo bisogno di energia..." Le alternative ci sono eccome, ma a guadagnarci sarebbero in troppi e allora non se ne fa niente!

Da tempo sentiamo parlare della crisi della Fiat e della possibile riconversione dello stabilimento di Termini Imerese. Eppure in Italia, un Paese nel quale ogni 1000 abitanti ci sono 768 autovetture, si sente ancora parlare di “ecoincentivi” e di rilancio dell’industria automobilistica. Un settore moribondo quello dell’auto, con problemi economici, finanziari, sociali, ambientali, occupazionali.
Problemi seri, che coinvolgono migliaia di persone e la loro possibilità di continuare ad avere un’occupazione. Solo dietro lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, infatti, si parla della perdita di 3.000 posti di lavoro compreso l'indotto.

“Riconversione”, quindi. Ma per produrre cosa, se nemmeno l’amministratore delegato Sergio Marchionne, dopo aver affermato che quello automobilistico è “un mercato che ha una sovra-capacità produttiva del 30%”, ha idea di cosa produrre nello stabilimento siciliano per evitarne la chiusura? Una risposta è stata trovata dall’ing. Palazzetti, un tempo impiegato presso il Centro Ricerche Fiat (CRF). Non adesso, ma quasi quarant’anni fa!

Risale ai primi anni settanta, infatti, l’invenzione più nota di Mario Palazzetti: il “Total Energy Module” (Totem), una “caldaia” che eroga 39kw di potenza termica alimentata a metano e 15kw di potenza elettrica, da piazzare dove si ha anche bisogno di energia termica. Fu creato usando a suo tempo il motore di una Fiat 127.

Peccato che una tale scelta risultava scomoda ai grandi enti fornitori di energia, i quali ne impedirono di fatto la diffusione su larga scala, insieme alla decisione di iniziare l’avventura nucleare in Italia. Insomma, una “caldaia” che, una volta installata ovunque ce ne sia lo spazio o la necessità, con il suo funzionamento può produrre sia energia termica per autoconsumo che elettrica.

Ora, in piena crisi occupazionale, energetica ed ambientale, il Totem potrebbe, anzi, dovrebbe essere preso in considerazione ed aiutarci a risolvere, dopo alcuni decenni, i più urgenti problemi attuali.

Ciò è molto difficile nel Bel Paese, soprattutto se si pensa al quasi monopolio di enti quali Enel ed Eni, dei quali oltretutto il principale azionista è proprio lo Stato italiano. In Paesi invece nei quali c’è stata davvero una liberalizzazione del mercato dell’energia, le cose stanno diversamente.


La Volkswagen ha siglato un accordo lo scorso settembre con la ditta energetica Lichtblick, che porterà alla costruzione ed installazione di centomila “mini-centrali” elettriche È il caso della Germania, dove la Volkswagen ha siglato un accordo lo scorso settembre con la ditta energetica Lichtblick, che porterà alla costruzione ed installazione di centomila “mini-centrali” elettriche entro il 2010 nella sola Repubblica federale. Mini-centrali aventi in sé sostanzialmente la stessa tecnologia del Totem e, quindi, di un’automobile.
Queste mini-centrali sono infatti apparecchiature molto simili al Totem di Palazzetti, e funzioneranno con un motore Volkswagen a biogas derivato dai propulsori di serie della Golf. Il motore, sempre come nel Totem, oltre a generare calore muove un generatore che fornisce energia per il consumo domestico, con un’efficienza di produzione di circa il 94% (contro il 38% circa delle grandi centrali).

Insomma, luce e riscaldamento dal motore dell’auto, con un rendimento nettamente superiore. E ad un costo molto ridotto, se paragonato alla costruzione di grandi centrali, magari nucleari.

Non è da escludere che ci troveremo presto ad importare tecnologia dall’estero che, in realtà, era già stata inventata in Italia. Del resto, non sarebbe la prima volta. Sempre l’ing. Palazzetti inventò con la sua equipe, negli anni ’60, l’Antiskid, un dispositivo che adesso si chiama ABS. Con l’Antiskid si provocò la legge americana sull’obbligatorietà per i veicoli industriali dello stesso dispositivo, che la Fiat produceva negli Stati Uniti per il mercato americano.

Non fu però prodotto in Italia, dove si è aspettato che negli anni ’80 arrivasse la Bosch con quello che ora si chiama, appunto, ABS. Dobbiamo per forza ripetere l’esperienza dell’Antiskid, diventato poi ABS, ossia inventiamo qualcosa, ma aspettiamo che in futuro ce lo vendano da fuori?


Per una questione di inerzia probabilmente il piano di riconversione non prenderà mai piedeÈ decisamente possibile riconvertire l’industria automobilistica, irrimediabilmente in crisi sia a livello economico che occupazionale. In Italia abbiamo competenze per ed urgenza di farlo, ma non l’approvazione di chi può veramente decidere: lo Stato ed i colossi dell’energia. La micro-cogenerazione diffusa proposta dall’ingegner Palazzetti porterebbe infatti a ridurre non solo le emissioni di CO2, gli sprechi di energia e le spese per gli utenti, ma anche i profitti per gli enti fornitori di energia ed i loro azionisti.
Usare meno energia significa spendere meno. Ma in questo modo, oltre a ridurre i profitti di cui sopra, si rischierebbe di rievocare lo spettro della Decrescita: minori consumi, minore circolazione di denaro, minori spese e sprechi. Per piacere, non scherziamo…

La cosa più strana, però, è che riconvertire l’industria automobilistica in questo modo dovrebbe rendere felici gli stessi paladini della crescita economica, ri-garantendo un’occupazione a così tante persone (e risolvendo un problema comunque enorme, dato che anche i sostenitori della Decrescita come il sottoscritto sanno benissimo che non c’è niente di peggio della crisi occupazionale in un contesto socio-economico come quello attuale).

Il fatto è che non succederà nulla di tutto ciò, anche solo, come ama ricordare lo stesso ing. Palazzetti, per una questione di inerzia, sia delle Istituzioni che dei grandi gruppi economici: non solo ancorati ai loro privilegi, ma anche alle loro “abitudini”. Sentiremo quindi una marea di slogan e di buoni propositi, ma nonostante in molti si riempiano la bocca con la parola “progresso”, questi esempi di vera innovazione restano quasi sempre in un cassetto, nell’ex Bel Paese.

Come nel caso dell’Antiskid diventato ABS, comunque, è curioso chiedersi se, fra qualche anno, agli ormai ex-operai della Fiat gli enti elettrici proporranno l’acquisto e l’installazione di una mini-centrale Volkswagen.


Saluti Davide

domenica 21 marzo 2010

Io amo Mr B.

Io amo Berlusconi!! Lo voglio dire perchè sia chiaro che non mi schiero con il partito dell'odio. Mi sta simpatico da sempre e diciamolo una volta per tutte: la gran parte di noi, avendone le capacità e le possibilità, avrebbe fatto tutto quello che ha fatto lui: soldi e collaborazioni mafiose, corruzioni, politica populista e retrograda, ragazzine, divorzi e tutto il resto.
Detto questo però devo anche dire che una cosa proprio non la sa fare: governare il paese.
Se come imprenditore non si può certo dire che se la sia cavata male come politico/statista è un autentico disastro. La disoccupazione è al 10%, il debito pubblico è fuori controllo, anche le classiche contromisure come gli incentivi statali all'acquisto si riducono a una specie di elemosina (300 milioni di euro sono una goccia nel mare della disperazione), l'immigrazione non si è fermata di un solo clandestino, l'Europa ci inserisce un giorno si e l'altro anche nelle liste peggiori, veniamo multati per le nostre inefficenze, società indipendenti ci considerano per molti aspetti al parti di paesi africani non molto democratici... e si potrebbe continuare con la qualità delle persone che ha scelto come ministri e a loro volta delle scelte operate. Due esempi su tutti: nel 2002 Tremonti concede ai comuni di adoperare prodotti finanziari tipici delle grandi multinazionali ( gli swap), nel 2010, probabilmente resosi conto delle difficoltà che ha creato l'utilizzo di questi prodotti finanziari, li vieta. Brunetta impone al dipendente pubblico ammalato gli "arresti domiciliari" ( es successo davvero: una spazzina con il tunnel carpale non può andare a prendere i figli a scuola), la produttività pubblica non migliora di un secondo, mesi più tardi viene ritirata la norma tanto sbandierata. Quello che dovrebbe saltare all'occhio non sono gli insuccessi ma l'evidente incapacità che li ha generati. Non dovrebbero andare a casa perchè corruttori-mafiosi-puttanieri, ma più semplicemente perchè incapaci di governare un paese come l'Italia.
Questo mi vien da dire dopo che gli organi di stampa filo governativi hanno sbandierato un milione di presenze alla manifestazione del PDL di ieri a Roma. Provate a far stare in piedi più di 5 persone per metro quadrato (risultato: impossibile). calcolate quanti metri quadrati ci vogliono quindi per far stare in piedi un milione di persone (almeno 200.000). Ora confrontate questi dati empirici con la superficie della piazza romana dove si è svolta la manifestazione. Tutto ciò senza nemmeno valutare il fatto che la piazza non era poi così gremita.
Per chi volesse rendersi conto di quante sono un milione di persone per le strade di roma può visionare questo filmato
Loro non si arrenderanno mai, e noi neppure!!

Saluti con l'elemetto Davide

P.S. cerco gente per formare un meetup legnarese e cominciare anche qui a discutere di iniziative concrete.

mercoledì 17 marzo 2010

Campagna elettorale regionali 2010







Domenica mattina ho fatto una passeggiata in piazza, bella giornata!
C'erano tre presenze dovute alla campagna elettorale regionale: PDL, Lega e PD.
Ho chiesto a tutti un programma e con una ma certa sorpresa mi hanno consegnato nell'ordine:
PDL : volantino quadrato20x20 con indicazioni di dove riporre la croce nella scheda elettorale, pieghevole in 4 facciate con vari slogan in merito alle attenzioni del candidato Fabio Conte a famiglia, anziani, ,sicurezza sul lavoro ecc. ecc., A4 piegato con gli stessi contenuti del precedente volantino, n° 2 pieghevoli più piccoli con gli stessi contenuti di cui sopra ( sottolineo gli stessi!!),biglietto da visita con croce sul simbolo e invito a scrivere Conte, volantino A4 con foto di Conte assieme a Berlusconi e le foto degli amministratori locali che lo sostengono ( si rilevano le presenze del nostro sindaco e del nostro vice sindaco). Di programma nemmeno l'ombra in oltre tutto il materiale parla esclusivamente e succintamente del candidato Fabio Conte. Per Legnaro il PDL partecipa alle elezioni regionali con un unico candidato.
LEGA: n°2 libri scritti da Luca Zaia "La mia multinazionale" e " Con le scarpe sporche di terra" editi dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con i soldi degli italiani tutti (alla faccia di Roma ladrona e di tutto il resto), una penna verde, un adesivo raffigurante il ritratto di Zaia e il simbolo della Lega Nord. Di programma anche qui nemmeno l'ombra per non parlare di candidati. Per Legnaro la Lega corre solo con il suo candidato presidente.
PD: una cartolina con le intenzioni del candidato Piero Ruzzante, un pieghevole con quelle del candidato Bortoli, pieghevole intitolato "1000 piazze" con una sorta di programma sintetico nazionale ambiente, famiglia, lavoro, risparmio energetico...(ma non si vota per le regionali?). Di programma non se ne parla nemmeno qui e i candidati sono due.
Che dire, chi ha investito in questa campagna elettorale si vede benissimo, che poi abbia un po' adoperato i soldi del ministero non fa scandalo e perciò è lecito; fa strano come chi non abbia investito sia proprio il PD che, almeno dai sondaggi, è quello che rincorre, forse le battaglie perse non conviene nemmeno combatterle.
Ma secondo questi partiti, l'elettore con quali criteri fa la sua scelta? Senza contenuti rimangono solo le immagini sui volantini, senza programmi rimangono le sensazioni legate all'informazione nazionale, con gli slogan vecchi di 80 anni ( Dio, Patria Famiglia) e tutti uguali all'elettore indeciso non rimane altro che stare a casa o sparare a caso.
Voi dite quello che volete, ma io mi sento un po' preso per il culo.

Saluti Davide

mercoledì 10 marzo 2010

Conferenza stampa, la fine è cominciata.

Nel video La Russa che difende un cittadino.




Da un articolo apparso su www.repubblica.it

Ci è stato impedito di presentare le liste. non vi è stata da parte nostra nessuna responsabilità riconducibile a nostri dirigenti" ha detto il presidente del consiglio, aprendo la conferenza stampa convocata a Via dell'Umiltà, sede del Pdl. "Sono qui - ha aggiunto - per reagire alla assoluta disinformazione che è stata fatta sulla vicenda delle liste e per dare una ricostruzione fedele di quanto è accaduto". Berlusconi sta ripercorrendo minuto per minuto la versione del Pdl sul 'caos liste' nel Lazio, leggendo un lunghissimo memoriale.

"Non c'è stata alcuna responsabilità riconducibile ai nostri responsabili al contrario di quello...Segue

Ora mettiamo che vi troviate a dover consegnare la domanda per partecipare a un concorso pubblico entro le ore 12 del giorno tale. Alle ore 11e59 un altro concorrente vi si para davanti e in collaborazione con altri instaura una messa in scena che vi impedisce di protocollare in tempo la domanda. La vostra reazione varierà in dipendenza del vostro carattere dall'aggressione nei confronti del povero cretino alla più pacata invocazione dell'ordine pubblico. Sicuramente non vi verrà mai in mente di metterla dal punto di vista del regolamento. Individuate il farabutto e gliela fate pagare, magari sul posto, non andate di certo a rileggervi il regolamento alla ricerca di qualche postilla a vostro favore. Vi ha impedito fisicamente di compiere un vostro diritto!!!!
Il premier, invece, dopo aver fatto ricorso, e tentato la via del decreto salva sue liste, racconta che è colpa dei radicali e guarda caso anche della solita sinistra. Che strano comportamento non trovate? A me quello che impressiona è la rilassatezza delle affermazioni, la spudorata ricostruzione dei fatti. Ma quelli che credono anche all'innocenza di Mills non sono stanchi di farsi prendere in giro?

P.S.
Il decreto è senz'altro anticostituzionale per lo meno in quanto l'interpretazione di una legge non potrà comprendere l'introduzione di nuovi termini di scadenza ( in tal caso si tratterebbe di modifica), in oltre si potrebbe anche dire che l'autorizzato a interpretare le leggi è colui che le ha fatte, in questo caso il parlamento, e non il governo che per definizione non dovrebbe legiferare se non per gravi motivi di necessità e urgenza. Altro elemento di anticostituzionalità è in oltre la mancanza di generalità e astrattezza poichè il decreto è riferito a casi molto limitati e specifici.

Saluti Davide

lunedì 8 marzo 2010

Io non voterò chi...




Io non voterò chi disprezza le leggi e ne crea ad hoc a suo uso e consumo o chi nella sua colpevole e silenziosa appartenenza politica lavora per far vincere costoro.
Rifletto su quanto accadutoin questi giorni e non mi spiego come partiti forti di migliaia di iscritti non siano stati in grado di presentare "poche" (per loro) firme autenticate. L'elettore cittadino se ne sbatte ormai da anni di quello che succede in Italia, aspetta che finisca la crisi e delega quello che gli pare essere il più forte. Così come l'italiano non fa nulla per cambiare la situazione non si spreca nemmeno più a firmare quelle che ritiene assurde formalità prive di sostanza. La prossima volta basterà fare un po' di pubblicità in tv e per strada altro che firme autenticate.
Mi chiedo comunque se chi non riesce nemmeno a presentare le firme sia veramente rappresentativo di qualcuno: certamente ne siamo convinti tutti, ma è veramente così? Oppure se la gente fosse un po' più informata le cose sarebbero differenti?

Per esempio Mills, secondo voi, è prescritto o innocente?

Saluti Davide

venerdì 5 marzo 2010

Welfare e decrescita.




Di seguito il decimo punto di una più articolata dissertazione su welfare e decrescita.
Per i curiosi ecco il link di tutto il contributo di Maurizio Pallante.



10. Occorre ripristinare ed avere ben chiara la differenza tra il concetto di bene e il concetto di merce. I beni sono oggetti e servizi che rispondono a un bisogno o soddisfano un desiderio. Le merci sono oggetti e servizi che si scambiano con denaro. Questa distinzione è indispensabile per chiarire alcune confusioni.

a) Non tutte le merci sono beni e non tutti i beni sono merci. Esempi. Decrescita: diminuzione della produzione e del consumo di merci che non sono beni, aumento della produzione e dell’uso di beni che non sono merci.

b) Alcuni beni si possono ottenere solo in forma di merci. Alto contenuto scientifico e tecnologico. Di qui la fede nella scienza e nella tecnologia, nel progresso, la proiezione verso il futuro, le magnifiche sorti e progressive.

c) Altri beni non si possono ottenere sotto forma di merci, per cui non vengono presi in considerazione, ma la loro mancanza fa soffrire e spesso viene causata proprio dalla spasmodica tensione alla produzione e al consumo di quantità sempre maggiori di merci (affetti, stima degli altri, relazioni umane significative, salute. cfr. discorso pronunciato da Robert Kennedy il 18 marzo 1968).

d) Molti beni si possono autoprodurre più vantaggiosamente invece di comprare le imitazioni delle merci corrispondenti, però i beni autoprodotti e i servizi non comprati ma scambiati per amore non fanno crescere il pil, per cui in una società fondata sulla crescita del pil questa possibilità deve essere sradicata dalla testa delle persone.

L’operazione è stata realizzata agendo in più direzioni:

a) Il lavoro manuale è stato svilito ad attività di ordine inferiore (mentre invece una importante corrente di pensiero considera che nel saper fare guidato dalla progettualità consiste il più alto livello di realizzazione umana: R. Sennet, L’uomo artigiano).

b) L’autoproduzione è stata ridicolizzata come arretratezza tecnologica, fatica, perdita di tempo (mentre è vero il contrario: ci vogliono più tempo, più fatica, più soldi per comprare le imitazioni).

c) Il saper fare è stato cancellato dalla memoria collettiva. Il numero delle persone che non sanno fare niente cresce in continuazione (praticamente tutti gli abitanti delle città). Chi non sa fare niente deve comprare tutto e fa crescere il pil di più di chi sa fare qualcosa e non deve comprare tutto.

- Il concetto di lavoro (ogni attività finalizzata a ricavare dalle risorse naturali i beni necessari a soddisfare le esigenze vitali degli esseri umani) è stato ridotto al concetto di occupazione (attività, per lo più parcellizzate e prive di senso complessivo, che non hanno alcuna attinenza con la soddisfazione delle esigenze vitali di chi le compie, ma sono finalizzate a produrre merci in cambio del denaro necessario a comprare merci). Per l’Istat solo chi fa un lavoro salariato viene inserito nella categoria delle forze di lavoro.
Continua...

Saluti Davide

lunedì 1 marzo 2010

Consiglio comunale

Da varie pubblico


Venerdì 5 marzo alle 18e30 si terrà il prossimo consiglio comunale. Per argomenti e particolari seguite premete qui

Spero di vedervi numerosi.
Saluti Davide